Davvero non c'era un thread su Peter Gabriel!?
Beh dal momento che lui è tra i miei 10 (anche 5?) artisti preferiti dico la mia sui suoi album principali:
Car: probabilmente il mio preferito assieme a uno dei successivi. E' quello che risente ancora maggiormente dell'eredità progressive dei Genesis ma anche quello che introduce inaspettate passioni di Gabriel per altri generi musicali (soul, jazz, tango, funk); le melodie sono una più bella dell'altra e Here Comes The Flood è ovviamente il suo brano che amo di più in assoluto (e mi spiace per Gabriel ma proprio nella sua pomposissima versione originale prodotta da Ezrin).
Scratch: sempre odiato, proprio non mi piace. Ok è il primo disco in cui cerca un netto distacco dal passato e prova a trovare una direzione sonora inedita e coerente ma il suo sound è aspro, cigolante, ombroso e con melodie che non decollano mai veramente. Salvo qualche ballata (comunque troppo indolente e polverosa) ed Exposure.
Melt: un discone c'è poco da dire, riesce in quello in cui il precedente aveva (per me) fallito miseramente. Le melodie stavolta sono fantastiche e la produzione è sì industriale e claustrofobica ma anche cazzutissina e coinvolgente.
Security: altro grandissimo disco, benvenute le sonorità afro-tribali che aggiungono ancora più fascino e colore alla sua formula ma non riesco mai a gridare al capolavoro (come tanti di voi) semplicemente perchè Lay Your Hands On Me e The Family And The Fishing Net la tirano troppo per lunghe, annoiandomi un po', e Kiss Of Life ha una produzione che detesto. Wallflower e San Jacinto commoventi.
So: ok è a tratti un po' troppo plasticoso nel sound e alcune meolodie sono un po'... ruffianette!? Ma che gli si può dire a un disco pop così? E' una bomba, punto. Faccio solo fatica ad accettare In Your Eyes come ultima traccia nella versione digitale (anche se Gabriel l'avrebbe voluta così sin dall'inizio).
Passion: produzioni e atmosfere da favola, evocative, esotiche e struggenti, un vero viaggio sonoro. Ma è un disco prevalentemente strumentale e quindi mi fa su balle così, una volta all'anno si può ascoltare però. Tanto ammmore per A Different Drum.
US: l'attitudine melodica di So più la ricercatezza sonora di Passion, i cameo da pelle d'oca di Sinead O'Connor e due singoli bomba come Steam e Digging In The Dirt... poteva non diventare il mio preferito?
UP: è un po' il fratellone depresso e introverso di US, che sostituisce i colori e i calori etnici con le fredde ombre industriali ma quando si apre mostra un sentimentalismo inaspettato e avvolgente.
I dischi di cover e riletture faccio finta che non esistano... Panopticom invece l'ho trovata completamente fuori dal mondo pop odierno ed eccessivamente vintage nella produzione ma tanto caruccia.