[Dramma Dell'anno] Keeley Forsyth
#1
Inviato 16 marzo 2022 - 13:38
Come sempre i paragoni possono aiutare, sulle prime, a farsi un'idea sommaria, ma ugualmente penalizzano perché esprimono solo in modo parziale la peculiarità di un (nuovo) artista, o peggio ancora possono creare aspettative che verranno fatalmente deluse.
Attrice prima ancora che cantautrice, Keeley Forsyth giunge con il nuovo Limbs al secondo album dopo il precedente Debris (2020), sempre per l'illuminata Leaf Label, e nel mezzo l'EP Photograph, ancora 2020. Due album e un EP per un totale di circa un'ora di musica, perché la proposta di Keeley è da prendere a piccole dosi, e la brevità sicuramente la rende più "commestibile". Luci poche, pochissime, giusto Start Again, a chiosare il debutto, aggiunge qualche beat aprendo a una sorta di improbabile electro-pop. Per il resto è una notte oscura dell'anima da cui è difficile uscire (o viceversa entrare). La voce sopra ogni cosa: potente ed androgina, duttile e (molto) dotata, che a me - giocando lo stesso gioco dei recensori - più che i nomi succitati ne fa venire in mente altri, andando più a ritroso nel tempo: Billie Holiday e i suoi strani frutti, Nina Simone, più ancora Jimmy Scott (per chi non lo conoscesse basti dire The Sycamore Trees da Twin Peaks) per l'ambigua potenza vocale che contraddistingue entrambi. Giusto nell'esordio ci sono evidenti tracce di certo folk come poteva esserlo quello di una Karen Dalton. Poi questo elemento tende a venire meno in Limbs, dove sale alla ribalta un più marcato lavoro di elettronica, droni sottili ed orchestrazioni fantasmatiche. Ma il tutto serve solo a lib(e)rare in alto la voce di Keeley salvo poi seguirla ridiscendere fin dentro le sue (mie) viscere. Questa capacità di cambiare registro, dai cieli al baratro, all'interno di una stessa frase, mi ricorda un altra mia beniamina, cioè Mariam Wallentin (Wildbirds & Peacedrums). Un amico a cui ho fatto sentire qualche pezzo mi ha suggerito vicinanze (oggettivamente fondate per quanto sempre parziali) con Clodagh Simonds e i suoi Fovea Hex, dai quali però qualche spiraglio di positività pure emergeva, qui decisamente meno. E parlando di ombre, certe stanze di lussureggiante buio non sono così distanti da quelle dei secondi e terzi This Mortal Coil.
Beninteso: più che la vicinanza a questo o a quello, ciò che mi ha subito colpito nella musica e nell'interpretazione di Keeley è però una personalità fortissima e ben salda in sé, che mi è arrivata diretta al cuore.
Se eleggo già Limbs a mio disco dell'anno non credo di sbilanciarmi. Emotivamente se dovesse uscire qualcosa di ancora più devastante credo che me la darei a gambe levate, perché già i tempi sono quelli che sono e alla mia sanità mentale un po' ci tengo.
Qui c'è la rece di Debris a firma XTC (strano, ero sicuro che avesse già recensito anche Limbs):
https://www.ondarock...syth-debris.htm
Qui sotto due assaggi, scelti piuttosto arbitrariamente. Bring Me Water (da Limbs) è il pezzo che ha fatto scoccare la scintilla. It's Raining (da Debris) è invece il brano dove è più evidente il legame con una cupa tradizione devozionale che affonda le radici nel sangue.
Poi ne metto un terzo di brano - la title-track dell'EP Photograph - perché come la voce tende a mimetizzarsi da violino o da tromba in sordina da 1:42 a 2:00 spiega esattamente perché in queste ultime settimane non stia praticamente ascoltando altro che lei.
http://youtu.be/oySOcZuElzk
http://youtu.be/ONLlDU-zWO4
Photograph
#2
Inviato 16 marzo 2022 - 15:54
Certamente una delle artiste più interessanti di questi ultimi anni. Trovo la tua analisi molto centrata e concordo su quanto gli accostamenti possano finire per essere fuorvianti (anche se l'ultimo Scott Walker è un amore da lei esplicitamente dichiarato). Quel Start Again messo in chiusura del primo disco mi faceva pensare ad una virata verso ombre meno nette, mentre al contrario Limbs escludendo quasi totalmente la matrice acustica scivola verso un'oscurità più densa e spigolosa.
segnalerei anche questi due brani, Lost dall'esordio e Wash da questo nuovo
https://www.youtube....eyForsyth-Topic
https://www.youtube....h?v=2zXIIGiDo-4
#3
Inviato 16 marzo 2022 - 16:13
Wash è il suo pezzo più estremo per certi versi.
Sarei anche curioso di vedere cosa ne uscirebbe se Keeley si cimentasse con arrangiamenti più ricchi, una backing band etc. Ma d'altro canto temo che perderebbe la sua cifra. La stessa Start Again è curiosa, ci sta anche bene come "outro" dell'album ma insomma, preferisco il resto.
#4
Inviato 16 marzo 2022 - 17:10
Andate agli anni 20 30 40 del 900 a scoprire la musica popolare polifonica dei gruppi vocali con basi jazz delicate. C'è musica (un fattore che spesso si dimentica) ma anche atmosfera e stile esistenzialista come credo voglia lo scrivente Not.
Forse l'approccio all'ascolto di musica come questa proposta nel topic è diretto a persone che hanno una propensione alla penitenza, al supplizio x redimersi, non riesco a capire il piacere di ascoltare della cacofonia liturgica se non proprio il sadomasochismo rituale. Per me il piacere rimane il materiale, la sostanza, x altri probabilmente la musica si deve perdere nel nulla nichilista.
Sta considerazione ulteriore la porrei non solo x questo tipo di artista, ma in genere x certa musica detta d'avanguardia.
Scusate il disturbo.
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#5
Inviato 16 marzo 2022 - 18:39
Dici che non capisci cosa (mi) spinga ad ascoltare musica come questa e perché non ascolto altro. In definitiva ti chiedi: perché gli altri non ascoltano esattamente quello che piace a me? Che non mi pare proprio una posizione così matura, ecco. C'è un concetto a cui sono molto legato, che è quello di "alterità", e che specie in ambiti molto soggettivi come quello dei gusti musicali porta non dico a condividere ma almeno a rispettare preferenze, inclinazioni, passioni anche diverse se non opposte alle nostre. Te lo consiglio.
(Ciò non toglie che ti voglia bene come al cugino saccente, incompreso e cacacazzi che non ho mai avuto.)
#6
Inviato 16 marzo 2022 - 18:52
Però volevo solo capire xchè ascoltare sta musica così sottrattiva. Io la sento come un castigo.
Altresì sono convinto che discutendone anche con pensieri sbagliati come il mio si possa anche conoscersi meglio (con conoscersi intendo se stessi, e gli altri).
Non credo quindi che scrivere pensieri provando a immedesimarsi nell'altro e non riuscendosi sia cosa esecrabile, anzi.
Mi annoia questa tendenza di non "disturbare" le discussioni musicali se non si è d'accordo o comunque esperti di tal genere o artista. Ma chissenefrega, finiamola con il prenderla come atto di gravità assoluta se uno chiede dove sta del buono. Magari avessi nel topic del blues uno che mi chiedesse "Cristo cosa provi se non abbiocco in tal blues muffosi?" Gradirei molto rispondere x cercar di condividere
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#7
Inviato 16 marzo 2022 - 20:15
Ti dedico questa
https://youtu.be/J6AIBC762Ms
#8
Inviato 16 marzo 2022 - 20:26
Tendenzialmente schifo il darkume in quasi tutte le sue forme (a cominciare dalle nenie di Nico), ma il disco in questione mi sembra più affascinante [per i miei gusti] di come lo ha presentato Not, che non so perché ma mi aveva fatto pensare più alla roba insostenibile tipo Anna Von Hausswolff. Qui invece c'è anche qualcosa di cool (per quanto possa esserlo una artista con forse dei problemi di depressione).
Andate agli anni 20 30 40 del 900 a scoprire la musica popolare polifonica dei gruppi vocali con basi jazz delicate. C'è musica (un fattore che spesso si dimentica) ma anche atmosfera e stile esistenzialista come credo voglia lo scrivente Not.
Tra le contemporanee con queste coordinate mi viene in mente Melanie De Biasio (che in parte sento anche nell'album di Forsyth).
•
#10
Inviato 16 marzo 2022 - 22:33
Davvero? Non ho letto nulla di nulla in giro. Io comincio a pensare che siano infallibili, anche nel nuovo dove alzano ancora di più l'asticella della piacioneria.Grande Not, disco bellissimo (e un po' maltrattato in giro).
O che l'altro disco che mi ha messo sotto ultimamente è il nuovo dei Melt Yourself Down che non c'entra un cazzo con questo e che forse forse forse potrebbe piacere pure a te?
@giufa: la De Biasio è cool, la Forsyth è gloomy. Poi più che citare Holiday, Simone e Jimmy Scott, anche per sfatare il rischio di derubricarla a darkume di maniera (e non se lo merita proprio per nulla), non sapevo che dire. Per me sono accostamenti più centrati che non i soliti Scott Walker e Nico. Ma se il primo ci può stare, la seconda è meramente di facciata; poi si sa, di notte tutti i gatti sono bigi, e della Forsyth è difficile dire che non sia "scura".
#11
Inviato 18 marzo 2022 - 12:33
più immediato del previsto, quasi mai spigoloso, sfilacciato o respingente per le mie orecchie)
Boh, forse ho esagerato nel post di apertura, sono stato un po' respingente
[la parentesi nel titolo del topic era anche ironica eh]
#12
Inviato 19 marzo 2022 - 21:23
visto che Nico salta spesso fuori nelle recensioni, spiego cosa (mi) manca di lei ok, non è la maniera giusta di parlare di un disco/artista ma almeno (forse) capite che intendo: la Keeley è troppo dark-statica, massacrante, ripetitiva nel dramma, non c'è mai una pausa mentre Nico è molto distaccata e fredda, anche nella voce, e il basso coinvolgimento emotivo prodotto dalla crucca mi fa sembrare i suoi dischi razionali e lontani dagli stereotipi della cantautrice gotica che forse, come idea e "pratica", mi piace poco --- la nicorazionalità emerge in maniera forte dove gli arrangiamenti di Cale "spingono", tra l'altro ci sono alcuni album del vecchio John, ad esempio il capo massimo Music for..., che mi provocano lo stesso effetto
quindi [quasi] promossa la Keeley ma troppo pesante e diretta nel girare il coltello nel cuore, la vorrei più lontana; è una richiesta strana ma è così ---- chi la conosce glielo faccia presente
edit: pur nel suo distacco, Nico mi sembra variegata rispetto alla Keeley: nei brani cupi e gelidi della regina della frusta, emergono dei momenti dolcissimi che mutano completamente l'atmosfera, buio e luce rimangono comunque irraggiungibili per l'ascoltatore che è un semplice stronzo (ho cercato di scrivere una poesia)
per capire che dico, The Falconer al minuto 2.39
https://www.youtube....h?v=7QZu8FrzgpU
PANCAROTTO + KUEDO = PERFEZIONE
#13
Inviato 19 marzo 2022 - 22:19
P.S. Quell'inserto di Falconer mi ha sempre fatto sciogliere
#14
Inviato 19 marzo 2022 - 22:21
vabbeh ma se non avessi letto il nome di Nico, l'avrei proprio saltata comunque ripeto: è troppo pesante per me, e non dite che ascolto spesso musica tremenda perché ci sono varie sfumature/modalità del tremendo
forza con i Melt, lì ci sarò pure io!!!
PANCAROTTO + KUEDO = PERFEZIONE
#15
Inviato 19 marzo 2022 - 22:38
#16
Inviato 19 marzo 2022 - 22:41
il mio punto è questo:
la Keeley è troppo dark-statica, massacrante, ripetitiva nel dramma, non c'è mai una pausa mentre Nico è molto distaccata e fredda, anche nella voce, e il basso coinvolgimento emotivo prodotto dalla crucca mi fa sembrare i suoi dischi razionali e lontani dagli stereotipi della cantautrice gotica che forse, come idea e "pratica", mi piace poco --- la nicorazionalità emerge in maniera forte dove gli arrangiamenti di Cale "spingono", tra l'altro ci sono alcuni album del vecchio John, ad esempio il capo massimo Music for..., ch
al di là di "gotico" o "sudgotico"
mi sembra una artista troppo diretta al cuore e non mi piace il suo giocare subito le carte forti senza averne altre
PANCAROTTO + KUEDO = PERFEZIONE
#17
Inviato 19 marzo 2022 - 22:50
"senza averne altre"
In questo caso può darsi che a me piaccia proprio per quello, c'è più interpretazione che elaborazione, batte lì dove deve.
Poi la mia tesi di fondo è che la Forsyth debba più ad una tradizione precedente nel tempo, diciamo pre-'70 e decenni a seguire. Ma ripeto: se mi ha colpito così tanto è perché mi è arrivata in sé e per sé, per quello che è. Il resto serve (o forse non serve proprio) per "inquadrarla", spero fallendo.
Comunque OK, prossimamente passiamo ai Melt e ci divertiamo
EDIT Rispondi troppo veloce, non mi lasci neanche il tempo di editare
#18
Inviato 19 marzo 2022 - 22:52
"troppo diretta al cuore"
"senza averne altre"
è molto intima e diretta, a me non piace così tanto; se ci fosse uno psicologo, direbbe che ho paura di mostrare le emozioni e che sono anaffettivo
[ok, è uno psichiatra ma sembra più uno psicologo, comunque un personaggio incredibile]
PANCAROTTO + KUEDO = PERFEZIONE
#19
Inviato 19 marzo 2022 - 23:09
Questa è roba sua, tra l'altro deve ancora recensire Limbs. Mormorone ci sei?
#20
Inviato 20 marzo 2022 - 11:58
Drammone dell'anno? Eccomi!
L'avevo ascoltato all'uscita perché segnalato nei soliti ambientini ed ero rimasto un attimo interdetto. La sparo subito brutta così poi andiamo nel vero cuore del disco: tra voce ed estetica mi aveva dato l'impressione della tipa che affronta i drammi del patriarcato dipingendo tele al buio col sangue del proprio mestruo e altre paturnie da galleria contemporanea. Grazie al topic mi ci sono rimesso su senza stereotipare a casaccio e in effetti ho notato che il lavoro ha ben altro fascino.
Certamente trovo che la sua voce sia al contempo punto di forza e debolezza: queste interpretazioni plastiche e teatrali possono risultare stucchevoli dal momento che il registro non cambia mai molto. Ma ci trovo comunque una certa maturità espressiva e soprattutto la calma di chi ha trovato un proprio stile e non ha bisogno di stupire a tutti i costi - cosa che invece sento subito a pelle nei lavori di colleghe limitrofe, tipo le due Anne: Calvi e B. Savage. Trovo calzanti anche i riferimenti a un'ugola più "nera" che pesca dal jazz e dal blues. Difatti, al contrario della solita musa Nico, che tolto Chelsea Girl mi mette addosso un magone insostenibile, la Forsyth mantiene una sacralità di fondo anche nei momenti più cupi. Mi viene in mente soprattutto l'avant-soul singer Georgia Ann Muldrow, in certi momenti più "leggeri" addirittura la divina Annabel (lee). In un contesto del genere, le basi così scarne e minimali aiutano allo scopo. Molto bene anche la durata esigua dei lavori, al momento ampiamente entro la mezz'ora sia per Limbs che Debris.
#21
Inviato 20 marzo 2022 - 12:04
Sulla voce: per me è vero sì e no che non cambia. Cioè: l'approccio vocale è quello, certo, ma fa dei saliscendi tra toni bassi (al limite del maschile) e alti che per me fanno la differenza. E che succeda mentre canta una stessa "frase" è una caratteristica che con me vince sempre.
P.S. La Muldrow credo mi manchi proprio (cioè qualcosa mi dice ma non credo di averla mai ascoltata), Annabel Lee credo ascoltata ma pochissimo=non ricordo nulla.
#22
Inviato 20 marzo 2022 - 12:18
Diciamo che è questa grana "grossa" della voce a essere un filo ingombrante nel contesto di un'opera così minimale. La stessa Anohni difatti si ama o si odia per lo stesso motivo, soprattutto nell'era scheletrica di The Crying Light (disco supremo eh, ma certo non per tutti).
P.S. La Muldrow credo mi manchi proprio (cioè qualcosa mi dice ma non credo di averla mai ascoltata), Annabel Lee credo ascoltata ma pochissimo=non ricordo nulla.
Muldrow incide per la Brainfeeder di Flying Lotus ed è molto elettronica nonché prossima all'alt-hip-hop & futurismi in scia Badu, con la Forysth c'entra meno di zero ma sull'uso della voce forse ci sono convergenze (almeno nelle mie orecchie).
Annabel è molto più diafana e sophisti-jazz, ma se ti piacciono appunto le atmosfere a lumino di candela parti dall'ultimo disco The Cleansing che è troppo <3
#23
Inviato 20 marzo 2022 - 12:41
La voce appare magari poco cangiante per la sua impostazione, ma monotona non direi.
#24
Inviato 20 marzo 2022 - 14:27
Forse monotono riferito alla sola voce non è il termine giusto in effetti, lei è chiaramente capace di sfumature. Diciamo semmai che con una simile scelta di arrangiamenti e atmosfere il lavoro è subito inquadrato dal primo secondo di ascolto e lei lo lascia proseguire a dritto senza sorprese. Infatti durante il mio primo post volevo fare il nome della Katie Gately di Loom, o anche la Mary Epworth di Elytral, ma mi sono presto reso conto non ci stanno proprio dentro manco a incastrarcele a forza...
#25
Inviato 20 marzo 2022 - 15:29
"Tilt" invece lo stavo riascoltando a spron battuto già da prima di scoprire Keeley.
Scoperta a scoppio ritardato tra l'altro. Nel 2020 avevo dato un assaggio a "Debris" ma l'avevo mollato lì perché mi sembrava troppo statico a livello di songwriting. Strafelice di essere tornato sui miei passi ovviamente
Anohni: ehm... Parto da posizioni prevenutissime nei confronti del fu-Anthony, avendo amato alla follia l'esordio coi Johnsons, apprezzato con sospetto I'm a Bird Now e detestato tutto il resto. Nella nuova veste confesso di non averLA mai sentita.
#26
Inviato 20 marzo 2022 - 15:42
Vedere nominato Tilt mi aveva fatto una gran paura lo ammetto, sono contento di non avercelo sentito...
Karen Dalton mi manca, la recupererò senz'altro.
Holiday e Simone vabbè, che lo diciamo a fare. Eterne.
Anohni: ehm... Parto da posizioni prevenutissime nei confronti del fu-Anthony, avendo amato alla follia l'esordio coi Johnsons, apprezzato con sospetto I'm a Bird Now e detestato tutto il resto. Nella nuova veste confesso di non averLA mai sentita.
Qui andiamo OT ma ci tenevo a dire la mia: il debutto A&TJ credo rimanga fino ad oggi il mio disco preferito di sempre, splendidi anche i due successivi. Swanlights già più meh ma sostenere il peso della produzione precedente era abbastanza impossibile. La delusione vissuta col disco "solista" a nome Anohni invece mi fa ancora troppo male e preferisco non pensarci. Comunque sia, l'impianto electro di quel disco è forse paradossalmente più vicino ai lavori della Forsyth. A ogni modo, non lo ascoltare!
#27
Inviato 20 marzo 2022 - 16:58
Per il resto: l'incipit di The Atrocities è stato quanto di più vicino a farmi letteralmente cascare dalla sedia abbia mai sentito (una preview dal sito della Durtro di David Tibet seguita dalla frustrazione di sapere che era fuori catalogo, per fortuna qualche amico aveva già soulseek, poi è arrivata la provvidenziale ristampa Secretly Canadian). I'm a Bird Now, date le premesse, è stato uno dei dischi da me più attesi di sempre. Ascoltato parecchio, ma assai paraculo con tutti quei feat. Proprio un disco da rampa di lancio...
Karen Dalton: figura timida e appartata del Greenwich Village, quindi folk che magicamente si sposa a blues e jazz, amica di Fred Neil e Tim Hardin che l'hanno sostenuta e spronata, amata da Dylan, adorata da Nick Cave, riportata in auge da Devendra Banhart, voce unica, aspra e grezza che o si ama o si odia, sempre sul punto di spezzarsi, due soli dischi (live e ripescaggi postumi a parte): It's hard to tell who's going to love you the best, più intimo e scarno (il mio preferito) e In my own time, più arrangiato e ricco, comunque bellissimo. Volendo: un anello di congiunzione tra la Holiday e la Gibbons. Curiosità: in un disco-tributo la coverizza anche Laurel Halo.
Un pezzo per farsi un'idea:
https://youtu.be/fO0A4Qh_WEM
#28
Inviato 20 marzo 2022 - 17:33
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#29
Inviato 21 marzo 2022 - 09:48
bellissimo
Signora, lasceremo questo suo messaggio per i posteri nel caso di bombardamento russo
#30
Inviato 21 marzo 2022 - 09:50
grazie, ci tenevo molto ad esprimermi su questo discoSignora, lasceremo questo suo messaggio per i posteri nel caso di bombardamento russobellissimo
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#31
Inviato 21 marzo 2022 - 11:04
#32
Inviato 21 marzo 2022 - 11:12
Per tirarvi un pó su ascoltate Kee Avil. Crease
Allegria proprio
Comunque non mi sta piacendo :-(
E io sulle uscite Constellation parto sempre con aspettative positive...
(Mi sembra una Gazelle Twin con basi più indie ma senza il genio dark-beffardo della Bernholz)
#33
Inviato 21 marzo 2022 - 17:09
Ma XTC sta bene?
Questa è roba sua, tra l'altro deve ancora recensire Limbs. Mormorone ci sei?
ci sono stavo un attimo rilassando con Kee Avil, con tanta oscurità sono pronto ad entrare in un bunker antiatomico
#34
Inviato 21 marzo 2022 - 17:11
Per tirarvi un pó su ascoltate Kee Avil. Crease
Allegria proprio
Comunque non mi sta piacendo :-(
E io sulle uscite Constellation parto sempre con aspettative positive...
(Mi sembra una Gazelle Twin con basi più indie ma senza il genio dark-beffardo della Bernholz)
all'inizio spiazza
#35
Inviato 21 marzo 2022 - 17:34
Per tirarvi un pó su ascoltate Kee Avil. Crease
Allegria proprio
Comunque non mi sta piacendo :-(
E io sulle uscite Constellation parto sempre con aspettative positive...
(Mi sembra una Gazelle Twin con basi più indie ma senza il genio dark-beffardo della Bernholz)
all'inizio spiazza
Nahhhh, per quanto mi riguarda temo che non ci siamo, gira troppo attorno sempre alla stessa idea. Poi per carità se mi piglia a scoppio ritardato sarò felice di ammetterlo.
Ma invece la rece di Limbs?!
#36
Inviato 21 marzo 2022 - 18:23
Per tirarvi un pó su ascoltate Kee Avil. Crease
Allegria proprio
Comunque non mi sta piacendo :-(
E io sulle uscite Constellation parto sempre con aspettative positive...
(Mi sembra una Gazelle Twin con basi più indie ma senza il genio dark-beffardo della Bernholz)
all'inizio spiazza
Nahhhh, per quanto mi riguarda temo che non ci siamo, gira troppo attorno sempre alla stessa idea. Poi per carità se mi piglia a scoppio ritardato sarò felice di ammetterlo.
Ma invece la rece di Limbs?!
è pronta, non volevo buttar giù il solito sermone sugli artisti sofferenti quindi ho fatto decantare l'album e ho stringato di molto le osservazioni, less is more ...
#37
Inviato 26 marzo 2022 - 11:35
https://www.ondarock...rsyth-limbs.htm
Non mi va di star lì ad a analizzare, credo di aver già dato su Keeley. Cito solo questo passaggio perché si specchia con quanto avevo scritto nel post d'apertura a proposito dell'uso di una voce la cui peculiarità maggiore è quella di non disdegnare un approccio diciamo così "sperimentale" (anche austero e rigoroso) pur conservando un'espressività altamente spiritual(e).
[XTC si riferisce alle tecniche di Colin Stetson al quale]
Poi non posso che concordare con la tesi di fondo secondo cui la musica di Keeley, per quanto certo emozionalmente ostica, resta comunque (relativamente, s'intende) fruibile all'ascolto immediato, senza frapporre cervelloticità, respingere per puro vezzo o costringere a chissà quali pratiche penitenziali. Dopodiché è un prendere o lasciare, come è giusto che sia.l’autrice ruba il respiro del sax, trasformandolo in voce dell’anima e del corpo nella cupa e ascetica “Blindfolded”.
#38
Inviato 26 marzo 2022 - 16:05
Bellissima recensione, bravo Gianfranco. Cattura in pieno l'essenza del disco.
Io c'ho pensato un po' e mi sono reso conto del motivo sul perché alla fine questo disco mi ha sostanzialmente convinto nonostante le premesse potessero essere lontane dai miei gusti. Pur stando all'opposto dello spettro vocale ed emotivo, Limbs mi porta a fare paralleli con No Sun di Nite Jewel, uscito pochi mesi fa. Entrambe le artiste stanno processando un trauma, lo fanno standosene al buio e quasi in disparte, impiegando pochi elementi produttivi ma riuscendo a conveire un'intensità inusitata. Keely affonda nel nero pece dei propri synth, Nite volteggia sopra un filo di Moog, Keely mostra i nervi scoperti di un blues impantanato nel fango, Nite oscura il jazz con minacciosi sprazzi cosmici. In entrambi i casi, le due Signore comandano l'attenzione totale e i rispettivi lavori sono cesellati al dettaglio senza inutili sbavature, quasi a fare del minimalismo una nuova eleganza formale. Succinti anche nel minutaggio, con otto canzoni ciascuno.
#39
Inviato 16 settembre 2022 - 13:38
Non sono mai stato un grande ammiratore di Ben Front, ma questo remix che ha realizzato per Land Animal della nostra Keeley fa il suo effetto - arriva pergiunta con tanto di videoclip:
Bello oscuro e opprimente, folate gelide di synth e beat secchi che si arrovellano, lei che si lamenta come Sade nel mezzo di una piana inaridita.
#40
Inviato 16 settembre 2022 - 20:18
#41
Inviato 17 settembre 2022 - 10:46
Sabato prossimo vado a vederla live.
Che bello! Dalle mie parti ancora non ha annunciato molto. Quest'estate ha fatto una sorta di piece teatrale che era pure gratis, ma da quel che ho capito non era basata sulla sua musica, non so nemmeno se cantava. Alla fine non ci sono andato, preferirei uno concerto tutto suo dove canta le canzoni dei suoi dischi (possibilmente al Cafe Oto, o altri posti intimi del genere).
Poi facci un resoconto
#42
Inviato 17 settembre 2022 - 10:49
Sabato prossimo vado a vederla live.
Che bello! Dalle mie parti ancora non ha annunciato molto. Quest'estate ha fatto una sorta di piece teatrale che era pure gratis, ma da quel che ho capito non era basata sulla sua musica, non so nemmeno se cantava. Alla fine non ci sono andato, preferirei uno concerto tutto suo dove canta le canzoni dei suoi dischi (possibilmente al Cafe Oto, o altri posti intimi del genere).
Poi facci un resoconto
Yes, nella ridente Rovigo! C'è pure Julia Kent (a parte).
Io ho visto qualcosa su YouTube ed è ancora più essenziale e drammatica che su disco. Farò sapere le mie impressioni. Tra l'altro non la ascolto da un po' dopo l'abbuffata dei mesi scorsi ma meglio così, mi arriverà più inedita.
#44
Inviato 20 ottobre 2022 - 16:41
Poi alla fine comunque se la rideva eh
Invece sono rimasto totalmente ammaliato da Julia Kent e dal suo violoncello, come lo manda in loop e ci risuona sopra... Divina!
#45
Inviato 20 ottobre 2022 - 17:58
Sì sono andato, confermo: molto teatrale (forse troppo, movenze da danza del disagio mentale o da ospedale psichiatrico), penalizzata dall'impianto (i bassi coprivano letteralmente la voce), insomma non dico deluso ma me la sono goduta a metà...
Poi alla fine comunque se la rideva eh
Invece sono rimasto totalmente ammaliato da Julia Kent e dal suo violoncello, come lo manda in loop e ci risuona sopra... Divina!
la Kent dal vivo è pura magia. ipnotica
#46
Inviato 20 ottobre 2022 - 21:24
La Kent mi manca in effetti, devo recuperare.
Sì sono andato, confermo: molto teatrale (forse troppo, movenze da danza del disagio mentale o da ospedale psichiatrico), penalizzata dall'impianto (i bassi coprivano letteralmente la voce), insomma non dico deluso ma me la sono goduta a metà...
Un po' c'era da aspettarselo, ma mi fa ridere lo stesso
Comunque i volumi sballati ai concerti sono la cosa peggiore, soprattutto quando scompare la voce. Sarebbe questa la vera loudness war da affrontare!
#47
Inviato 22 ottobre 2022 - 15:47
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
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