Mancava un thread comprensivo sulle varie incarnazioni della mitica Caroline Polachek, lo apro nel mentre che aspettiamo il nuovo album.
Sui defunti Chairlift possiamo disquisire a piacimento, anche perché credo siano a tutt'oggi forse il suo progetto più noto (almeno fuori dalla cerchia dei fan più stretti). Tre album mediamente molto sfiziosi di ottimo wave-r&pop dalla Brooklyn indie a cavallo tra gli anni Zero e la prima metà dei Dieci. Attitudine sempre un po' naif, ma arrangiamenti ricchi e canzoni dal buon piglio melodico. Mi viene da associarli a quella sorta di non-scena dove gira(va)no Grizzly Bear, Yeasayer, Beach Fossils, Friends, Dirty Projectors, Blood Orange, la Solange dell'era True Ep e i Clap You Hands Say Yeah - con tutti i dovuti distinguo del caso. Tratta dal debutto "Does You Inspire You" del 2008, "Bruises" fu la sleeper mini-hit con la quale riuscirono a farsi notare:
Nel mentre, Caroline ha messo a punto un'esperienza electro-pastorale vagamente ecclesiastica a nome Ramona Lisa, registrata tra l'altro durante un soggiorno a Roma. Disco obliquo e curioso, non sempre prettamente a fuoco come scrittura ma capace appunto di sviare dalla forma canzone verso una sorta di art-synth da novella Kate Bush alle prese con le tastierine di Aisha Devi. Ora sto divagando, ma certe trovate della futura Gazelle Twin secondo me trovano qui una sorta di radice comune.
Poi è arrivato l'esperimento ambient strumentale a nome CEP, forse la cosa più incongrua e fuffosa del suo percorso fino a oggi, ma c'era bisogno di ricreare l'immaginario de concetto dopo aver scritto una canzone addirittura per Beyoncé (la peraltro bellissima e molto poco beyonciosa "No angel").
Infine, la ragazza ha deciso di spiccare ufficialmente il volo e nel 2019 ci ha dato "Pang", a conti fatti un nuovo debutto rilasciato a proprio nome & cognome, Caroline Polachek. L'associazione al gassoso collettico britannico PC-music e un'attentissima stesura melodica hanno dato vita a un disco electropop soffice, nervoso e velatamente avantgarde che è semplicemente irresistibile - "So hot you're hurting my feelings", "Door" e "Ocean of tears" tre singoli uno più accattivante dell'altro. L'influenza di Imogen Heap e il primo progetto Frou Frou (che quest'anno compie 20 anni!) è più importante oggi che non allora.
Vogliamo parlare della cover di "Breathless" dei Corrs? 9.5 secco. E il remix nightcore a cura di Danny L Harle? Culattonata totale. Gouon gouon.
Nel 2021 Pitchfork ha eletto traccia dell'anno "Bunny Is A Rider", un'esagerazione se pensiamo alla poca risonanza del pezzo fuori dal circolino. Pur non essendo il suo momento migliore, la canzone è comunque valida e prosegue nel solco di un elettropop sinuoso, elegante e vagamente alieno.
Qualche giorno fa, Caroline ha deciso di puntare tutto sui Critic's Choice Awards e tirare fuori la sboronata soft-art-prog di Billions:
Una sorta di bignamino su come orchestrare un pezzo pop che eviti accuratamente il pubblico generalista in favore dei recensori più in vista dell blogosfera anglofona. Negherei se dicessi che mi fa impazzire, proprio perché ci sento dentro un retrogusto di artefatto e insincero, ma ancora una volta Caroline dimostra di avere polso e una visione artistica tutta sua.
Quando arriva il nuovo disco? Non si sa, ma attendiamo con ansia.