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Come Ordinare Una Biblioteca (Per Roberto Calasso)


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16 replies to this topic

#1 Greed

    round control to major troll

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Inviato 24 settembre 2021 - 05:20

Ispirato dalla lettura del libro che dà il titolo al topic, ma non solo, ho cominciato a pensare che anche io, nel mio piccolo, ho una biblioteca e non una raccolta di libri. Quindi il topic che è a metà tra feticismo e curiosità.

Come è fatta e ordinata la vostra biblioteca, o la vostra libreria? Come siete arrivati a questo ordine? Quali sono le inesplicabili paturnie connesse alla sua gestione?

 

:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

 

Inizio io.

Ho quasi tutti dei poveri scaffali billy dell'ikea, purtroppo bianchi. Poi un mobiletto basso di legno dove tengo la letteratura inglese e americana e un armadio a vetri, dove c'è prevalentemente letteratura italiana e alcuni degli autori che amo di più: gli emiliano-romagnoli (Celati, Cavazzoni, D'Arzo, Delfini) e i siciliani (D'Arrigo e altri).

Lì ci sono anche 4 grandi classici Ricciardi (Leopardi in due volumi, l'Orlando furioso, tutta la poesia di Tasso); quasi tutti i libri in inglese che ho (Hemingway, Roth, Lewis Carroll, R. Yates, la King James Bible..); qualche libro che riguarda il territorio in cui vivo o la lingua romagnola (fiabe, i tre poeti di Santarcangelo di Romagna); qualche altro libro di poesia in dialetto (Salvatore Di Giacomo, De Filippo, Totò, Trilussa); e pochi libri di arte che probabilmente si sentono in esilio.

I libri non hanno invaso la casa, ma sono in ogni stanza escluso il bagno: i più in sala/corridoio, ora qui a fianco a me.

Come avrete capito, per la letteratura seguo una ripartizione per lingua: preponderanza di autori italiani, poi inglesi, francesi, tedeschi, russi, letteratura in lingua spagnola e portoghese insieme perché ne ho pochi (su tutti Pessoa, Saramago, Joao Guimaraes Rosa, e di spagnolo quasi nulla); classici greci e latini; testi sacri cristiani ma anche qualcosa di induismo (Bhagavadgita) e buddismo (Dhammapada).

Gli italiani hanno vari scaffali anche lontani tra loro e sono divisi un po' per aree, un po' per simpatie, un po' per tempi. C'è uno scaffale di classici dal Duecento a fine Ottocento (da San Francesco a Giambattista Basile a Pascoli).

Le altre letterature hanno disposizioni meno rigorose in quanto i libri si possono inquadrare tutti e velocemente a colpo d'occhio: l'importante è che le opere di uno stesso autore siano raggruppate (la collana prevale sull'autore solo con i classici Ricciardi di cui parlavo prima, che vogliono stare insieme).

 

Oltre alla letteratura ci sono soli tre scaffali di saggistica un po' sparsa, a parte la linguistica che sta abbastanza insieme. In cucina ho anche appoggiate un po' di mappe escursionistiche degli appennini insieme a qualche libro sugli alberi e sulla flora in generale. Lì vicino anche qualche libro "per bambini" (Dahl e Rodari).

Ho ridotto a un solo scaffale i libri di scuola, tutto il resto l'ho buttato in uno scatolone.

 

Ultimamente ho cercato di eliminare qualche libro di collane da edicola es.

LA-BIBLIOTECA-DI-REPUBBLICA-NOVECENTO-Lo

che mia mamma mi comprava quando ero giovane. Ok Jack London, ok Gadda, ok Kafka, che ho letto, andando poi a cercare altre opere. Ma perché tenere libri che stanno lì da un decennio e di sicuro sono interessanti, ma non sono "miei"?

 

La mia razionalità sta combattendo per non comprare un libro di Cavazzoni -trovato a una libreria dell'usato qui vicino- che la mia ragazza ha e che è pure a casa mia. Sì, ma se ci lasciassimo?

Da qualche anno prendo ormai quasi solo usato, in libreria o su ebay. Spesso si paga di meno e la qualità è migliore. Poi se serve la nuova uscita o la nuova traduzione va benissimo anche il nuovo. Amazon è totalmente bandito, a meno che non sia l'unico rivenditore ad avere un libro che mi serve (mai successo).

 

Se trovo dei buoni prezzi compro anche qualche libro doppio, che tengo in libreria e magari regalo quando ne ho l'ispirazione (ho due Lunari del paradiso identici; due Doppio sogno di due collane diverse ma sempre Adelphi).

 

Penso di non aver nulla di introvabile. I più rari probabilmente sono un grande Pinocchio illustrato da Jacovitti, i racconti russi tradotti da Landolfi (Vallecchi), lo Stendhal dei classici Adelphi.

 

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#2 geeno

    Pussy Malanga

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Inviato 24 settembre 2021 - 07:36

Una decina di anni fa, in un momento di deficienza che ancora non mi spiego, avevo cominciato ad appiccicare sulle costine di tutti i miei libri adesivi tipo biblioteca pubblica con il codice che adesso non ricordo come si chiama, poi avevo catalogato tutto con un software apposito e disposto i libri sugli scaffali in ordine di codice. Poco dopo, pentito, ho cominciato a grattare e staccare gli appiccicosi bigliettini e a rimettere in disordine tutto, peraltro molti nuovi libri sono arrivati nel frattempo e moltissimi sono stati venduti o regalati.


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#3 simon

    Scaruffiano

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Inviato 24 settembre 2021 - 08:21

Non ordino la mia collezione di libri. Ordinare qualche cosa di tanto diverso è una ferita aperta alla creatività, alla fascinazione per l'anarchia.

 

Purtroppo non ho il telefono cibernetico che scatta foto etc. Scrivo sempre con il laptop.

 

Ma ho giurato che prima o poi documenterò l'immane disastro positivo (alea-stocastica) della disposizione dei miei libri sul letto matrimoniale.

 

Credo che quando pubblicherò la foto (visto che siete persone innamorate dei libri anche o soprattutto per il loro lato tattile) qualcuno si ucciderà.

 

Che tipi di libri popolano la mia casa: due tronconi ben distinti.

 

A) LIBRI FILOSOFICI: saggi filosofici, libri di pura teoria filosofica, moltissime storie della filosofia, la mia preferita come ho già scritto da qualche parte è quella (edizione anastatica) del professor GARIN.. o romanzi filosofici.

 

B) LIBRI D'ARTE: Fumetti in edizione speciale da far esplodere il cervello a chi ama il fumetto riprodotto con classe cristallina (TASCHEN) monografie su monografie degli artisti a me più cari: da HERMANN NITSCH a BACON passando per VELASQUEZ e (arrivato la settimana scorsa) una stupefacente opera completa di FRIDA KAHLO (sempre TASCHEN). 

 

Quando ero molto giovane mi sentivo in colpa (avevo sedici anni) di avere una libreria mastodontica, ma la mia vita personale è stata quieta e allo stesso tempo burrascosa.. e di quella libreria, di quei libri e di quella casa non esiste più manco l'ombra.

 

Fino a un decennio fa ero uno dei più grandi collezionisti della storia della storia del calcio e dello sport prevalentemente italiano ovvero: COLLEZIONE COMPLETA del Calcio e Ciclismo Illustrato, miracolose collezioni sul calcio degli anni venti del secolo scorso.. la collezione completa dello SPORT ILLUSTRATO, una valanga di enciclopedie calcistiche ma non figurine. Tutto perso? no ho dovuto traslocare ed ho dovuto fare una transazione.

 

Ma una cosa va detta: non finirò mai di ringraziare un utente italiano di AVAXHOME che mi ha fatto risparmiare almeno ottantamila euro di libri: ecco tutti i PDF sono conservati gelosamente in cinque chiavette diverse. 

 

Ho iniziato a sentir parlare di Roberto Calasso qualche cosa come trenta anni fa (undicenne curioso che se ne andava in giro per Trieste con in mano l'Inferno di Dante ed aveva già letto Mario Luzi ed intuiva Pasolini e Proust) ed è stato uno dei miei grandi padri spirituali.


  • 0

„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#4 Merlo

    Classic Rocker

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Inviato 24 settembre 2021 - 09:44

Ma ho giurato che prima o poi documenterò l'immane disastro positivo (alea-stocastica) della disposizione dei miei libri sul letto matrimoniale.

 

Guido-Harari-F.De-Andre%CC%81-letto-7.jp


  • 1

"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"


#5 simon

    Scaruffiano

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Inviato 24 settembre 2021 - 09:49

 

Ma ho giurato che prima o poi documenterò l'immane disastro positivo (alea-stocastica) della disposizione dei miei libri sul letto matrimoniale.

 

Guido-Harari-F.De-Andre%CC%81-letto-7.jp

 

 

Circa eh..


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„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#6 Mr. Atomic

    Classic Rocker

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Inviato 24 settembre 2021 - 12:04

ma sono in ogni stanza escluso il bagno:

Questo è un grave errore, io ho proprio una mini scrivania costruita artificialmente* vicina al cesso, ci tengo per appunto i libri del cesso. Si tratta per lo più di saggi e/o serie di articoli, oppure interviste. La scrivania del cesso tiene anche n'altra funzione: fa da purgatorio, se sono indeciso se regalare un libro si/no (qualora non mi convinca del tutto) lo metto prontamente sul cesso, e li poi decido della sua sorte dopo qualche lettura frammentaria. Un libro che tengo sul cesso da diverso tempo poi è il principe di Macchiavelli, edizione economica da 0,99 centesimi. Anche una raccolta ungherese degli Upanisad sta su quella scrivania da molto tempo.

 

per il resto anarchia completa, l'unica cosa che tengo separata dagli altri sono gli almanacchi di calcio illustrato, in più una quantità micidiale di Limes per lo più rubati dalle biblioteche comunali. 

 

Greed scrivi nel topic bibliotecario! 

 

*allego foto in spoiler

 

Spoiler


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#7 Reynard

    No OGM

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Inviato 24 settembre 2021 - 12:09

avevo cominciato ad appiccicare sulle costine di tutti i miei libri adesivi tipo biblioteca pubblica con il codice che adesso non ricordo come si chiama

 

Il Dewey?

Questa è una perversione intellettuale.


  • 1
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#8 geeno

    Pussy Malanga

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Inviato 24 settembre 2021 - 12:21

 

avevo cominciato ad appiccicare sulle costine di tutti i miei libri adesivi tipo biblioteca pubblica con il codice che adesso non ricordo come si chiama

 

Il Dewey?

Questa è una perversione intellettuale.

 

 

Me ne vergogno profondamente.


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#9 100000

    Enciclopedista

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Inviato 24 settembre 2021 - 13:38

sono cresciuto con una libreria grossa e disordinata tematicamente, ma preda della follia catalogatrice di mia madre, che appone tuttora il codice dewey a tutto ciò che le passa per le mani. i suoi scaffali (molto belli, in noce scuro) sono ovviamente in ordine alfabetico di autore e al suo interno in ordine cronologico (di scrittura, non pubblicazione).

nonostante anch'io sia stato influenzato dalle manie di mia madre, la mia prima biblioteca personale (fino a una certa età i miei libri sono andati a confluire in quella di famiglia) è stata disordine puro, per contrappasso e anche facilitato dal numero esiguo di volumi portati con me.

quando ho trovato una stabilità (pur temporanea), necessaria e sufficiente per coltivare anche solo l'idea di una biblioteca, ho diviso i libri per lingua di pubblicazione (greed, voglio sperare (per la mia autostima) che tu divida per letterature e che non legga in originale in russo tedesco ecc), ma quelli in italiano, la stragrande maggioranza, erano disposti in maniera umorale ed estetica (secondo le coste e le copertine) su un'anonima scaffalatura billy 4x4 con poche eccezioni (i libri di cinema/fotografia/arte, spesso fuori formato, così come i fumetti).

in tutto questo, in realtà ho sparso libri e fumetti ovunque, e lasciato tantissimo a casa dei miei, così come i fumetti da edicola (migliaia e migliaia di pagine disney) nascosti nella lavanderia ma ben ordinati per tipo e data di pubblicazione.

 

vorrei scegliere un criterio più durevole, o anche cedere all'istinto catalogatore, ma riordinare le librerie, cambiarle, svuotarle e riempirle è una delle poche attività che mi danno ancora un piacere insensato (ed è una delle mie grandi tristezze nell'uso degli ebook, il che non toglie nulla alla comodità dell'ereader)


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#10 Ɲ●†

    Haunted

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Inviato 24 settembre 2021 - 13:56

 

ma sono in ogni stanza escluso il bagno:

Questo è un grave errore, io ho proprio una mini scrivania costruita artificialmente* vicina al cesso, ci tengo per appunto i libri del cesso. Si tratta per lo più di saggi e/o serie di articoli, oppure interviste. La scrivania del cesso tiene anche n'altra funzione: fa da purgatorio, se sono indeciso se regalare un libro si/no (qualora non mi convinca del tutto) lo metto prontamente sul cesso, e li poi decido della sua sorte dopo qualche lettura frammentaria. Un libro che tengo sul cesso da diverso tempo poi è il principe di Macchiavelli, edizione economica da 0,99 centesimi. Anche una raccolta ungherese degli Upanisad sta su quella scrivania da molto tempo.

 

per il resto anarchia completa, l'unica cosa che tengo separata dagli altri sono gli almanacchi di calcio illustrato, in più una quantità micidiale di Limes per lo più rubati dalle biblioteche comunali. 

 

Greed scrivi nel topic bibliotecario! 

 

*allego foto in spoiler

 

Spoiler

 

 

Un'immagine accorata e straziante, con quella sfocatura che acutizza il dramma in corso. 


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A chemistry of commotion and style

#11 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

  • Redattore OndaRock
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Inviato 24 settembre 2021 - 17:30

Problema bello grosso, oltretutto ormai fra libri e dischi mi sta esplodendo casa, ho iniziato a vendere le cose che non ascolto più o i libri che non mi hanno entusiasmato, ma per ognuno che ne vendo ne compro cinque quindi la situazione continua ad aggravarsi. Al prossimo terremoto morirò sepolto dalla cultura medio-alta, non dalle macerie. ashd

 

Causa deformazione professionale li ho ordinati per casa editrice, è anche pratico perché così libri di formato simile stanno messi insieme e viene più facile metterli in fila; il problema è che qualche autore si ritrova con un titolo qua e uno là (ecco, questo è comunque sormontabile: alla fine sono pochi quelli di cui ho più di un libro - preferisco leggere poco di tutti che tutto di pochi).


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RYM ___ i contenuti

"SOVIET SAM" un blog billizzimo


7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:

Tra due anni torniamo per vincere.


#12 Tom

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Inviato 24 settembre 2021 - 17:47

Ultimamente ho cercato di eliminare qualche libro di collane da edicola es.
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che mia mamma mi comprava quando ero giovane. Ok Jack London, ok Gadda, ok Kafka, che ho letto, andando poi a cercare altre opere. Ma perché tenere libri che stanno lì da un decennio e di sicuro sono interessanti, ma non sono "miei"?


Ho avuto lo stesso "problema" con quella collana e altre simili.
Ma alla fine trovandomele tra i piedi per anni ho letto un sacco di cose che probabilmente non avrei mai letto ne' comprato di mio, e alcune sono diventate tra le mie letture preferite di sempre. Diciamo che gli "ospiti" non invitati delle librerie possono anche aiutare ad uscire dalle zone di comfort dove si finisce per leggere sempre le stesse cose.

 

Comunque ho tolto quelle orride sovracopertine pastellate.


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#13 Greed

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Inviato 24 settembre 2021 - 18:03

Quelli poi non sono affatto male, ci sono belle traduzioni (es: Primo Levi su Kafka), sono libri solidi e ben stampati...ma senza i pastelli sono ancora più brutti dai!

 

 (greed, voglio sperare (per la mia autostima) che tu divida per letterature e che non legga in originale in russo tedesco ecc),

 

Venderei con piacere l'anima per farlo. Leggo solo in italiano e inglese.

Ho parlato di lingue perché divido appunto per lingua di scrittura originaria, non nazionalità (es. Agata Kristof è tra i francesi), Kafka e Walser stanno tra i tedeschi ecc.

So che Jhumpa Lahiri, scrittrice statunitense, ha scritto anche libri in italiano: per fortuna non li ho. C'è sempre una parte dell'ordine che sfocia nel disordine  :fear:


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#14 Tom

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Inviato 25 settembre 2021 - 08:54

ma senza i pastelli sono ancora più brutti dai!


Gno. Per me molto piu' sobri e da libreria "adulta" senza:
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Uno dei quattro scaffali "italiani", quello dei Classiconi Inevitabili.

(La Fallaci e tutti il libri impilati a caso sono di mia moglie, ci tengo a precisare. asd)
 

(es. Agata Kristof è tra i francesi)


Uhm. Sara' stata scritta in francese ma almeno la trilogia sprizzava europadellestita' ad ogni sillaba, io ce l'ho nello scaffale insieme ai Kafka & co.


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#15 Mr. Atomic

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Inviato 25 settembre 2021 - 10:24

La Kristof è ungheressissima non scherziamo
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#16 Greed

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Inviato 26 settembre 2021 - 18:24

 

 

(es. Agata Kristof è tra i francesi)


Uhm. Sara' stata scritta in francese ma almeno la trilogia sprizzava europadellestita' ad ogni sillaba, io ce l'ho nello scaffale insieme ai Kafka & co.

 

 

 

Cos'è quello di Guido Conti (chiedo a tua moglie)?.

Eh appunto è quello il problema. Per ogni criterio generale che ti dai c'è sempre qualche stonatura particolare. 


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#17 Tom

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Inviato 27 settembre 2021 - 09:52

Cos'è quello di Guido Conti (chiedo a tua moglie)?.

 

"Il taglio della lingua" e' la storia di un freak con una lingua da rettile, che raccontando la sua vita di sofferenze racconta l'Italia tra fascismo e dopoguerra. Avevo iniziato a leggerlo, attirato dall'idea di questo gotico padano, ma lo stile non fa per me, con tutte quelle frasi brevi alla continua ricerca di un effetto pregnante che alla lunga trovo ricattatorio. Pero' tipo a mia moglie era piaciuto molto, anche se non si ricorda quasi nulla.


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