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Hamza Namira - Mawlood Sanat 80 (Rough Trade, 2021)


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8 replies to this topic

#1 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

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Inviato 28 giugno 2021 - 17:39

*
POPOLARE

Ok, in realtà si autodistribuisce, però risiede a Londra ormai da anni, quindi è considerabile un po' anglofono.

A ogni modo, sta a Londra non per divertimento, ma da esule: è egiziano e il regime di Al Sisi gli ha impedito di rientrare dopo una tournée all'estero (è una delle voci più critiche verso il regime, che lo accusa di essere membro dei Fratelli Musulmani).

 

La sua musica è ufficialmente bannata in Egitto, ma questo non impedisce ai suoi fan di seguirlo tramite social (otto milioni su Facebook e altrettanti su Twitter) e di ascoltarlo tramite servizi streaming. Inoltre tiene spesso concerti negli altri paesi arabi, avendo la sua fama superato i confini nazionali. 

 

È semplicemente il più raffinato autore che la musica pop possa esprimere oggi come oggi. Peraltro, cambia genere a ogni traccia e riesce bene in tutto: la title track è synthwave, "Esta3izo" è shaabi, "Ghenwa Leek Men Alby" è funky house, "Ahkeelak Khoofy" è una sorta di reggae/blues, e qua e là sono sparsi brani dall'atmosfera eterea, quale in forma di ballata sophisti-pop, tipo "Fady Shewaya", quale più folkeggiante, tipo "Feeh Nas". 

 

Il resto è tutto in rece, compreso come al solito qualche passo dei testi: 

https://www.ondarock...loodsanat80.htm

 

 

Non so sicurissimo su cosa embeddare, perché se metto i pezzi più orientali "che schifo la musica araba", mentre con quelli occidentali "è derivativo". Non che cambi molto, visto che come al solito risponderanno in tre. asd

 

 

 


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#2 sfos

    utente unisalento

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Inviato 21 luglio 2021 - 14:29

Dopo che ne ho letto la traduzione, "Fady Shewaya" mi colpisce sempre in modo particolare, ricordandomi di luoghi e persone che non vedo da una vita. Ma tutto il disco è di una raffinatezza ineguagliabile, ogni pezzo composto meticolosamente con una sua precisa identità, nessun secondo sprecato. Tra delicate ballate acustiche, saliscendi arabeggianti, midtempo d'atmosfera, c'è una mini enciclopedia del pop contemporaneo filtrato dalla sensibilità musicale egiziana di Namira.
  • 1
"The sun was setting by the time we left. We walked across the deserted lot, alone. We were tired, but we managed to smile."

#3 simon

    Scaruffiano

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Inviato 21 luglio 2021 - 15:03

Complimenti sinceri, Lei è davvero l'erede dei grandi giornalisti musicali italiani (non scherzo affatto) purtroppo per Lei viviamo un momento di disaffezione popolare nei confronti della musica e la crisi dell'editoria è l'effetto. Ma con grandissima testardaggine che vuole essere un complimento, sta cercando delle strade nuove, come per dire: NO, LA MUSICA NON MUORE MAI.

 

Questo bellissimo Romanticismo mi fa una grande tenerezza e mi scuso per il gioco anche se spesso accettato da Lei di alcune settimane fa, merita rispetto e che la sua figura sia benvenuta e totalmente santificata in questo forum che nasce come musica e continua ad essere musica.


  • 2

„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#4 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

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Inviato 24 dicembre 2021 - 13:10

"Fady Shewaya" è stato il pezzo più streamato dell'anno in Egitto. Quando un artista che fa roba così raffinata e complessa riesce ad arrivare con tali numeri è sempre una buona notizia per la musica.

 

 


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#5 Tony Randine

    Utente misofono

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Inviato 24 dicembre 2021 - 13:28

Ma quindi l'hanno"sbannato"?
  • 0

#6 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

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Inviato 24 dicembre 2021 - 13:53

No, semplicemente i servizi streaming e i social in Egitto sono liberi e il pubblico lo segue tramite quelli. 

 

Anzi forse per il regime è anche controproducente che non lo passino tv e radio locali, perché così la gente per sentirlo deve streamarlo per forza. asd


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#7 vuvu

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Inviato 27 dicembre 2021 - 13:31

E' l'album arabic pop che aspettavo ormai da tempo immemore. Ha delle sfumature sintetiche clamorose, è laccato divinamente sia nei momenti più da "classifica" che nelle ballate. Ciò che mi ha catturato è senz'altro la capacità di trattare elementi tradizionali con soluzioni più contemporanee, eppure gentili, insomma mai una trovata di troppo, e per giunta con una dedizione alla causa fuori dalla norma. Ed è qualcosa che forse mancava al pop cantautorale egiziano, quantomeno negli ultimi tre lustri. Un esempio su tutti "Feeh Nas", talmente ricca di micro-sonorità di questo tipo da accendere una nuova luce ad ogni ascolto. E' il disco più raffinato dell'anno, almeno per quanto mi riguarda. Leggo poi "Fady Shewaya" canzone più ascoltata in streaming da quelle parti. Ebbene, c'è poco da aggiungere a questo tipo di belle notizie. Ringrazio di cuore Federico per avermi fatto scoprire questa perla egiziana. Non mi resta che ordinarlo/comprarlo quanto prima.


  • 2

"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)

 

La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).


#8 Gozer

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Inviato 27 dicembre 2021 - 14:19

Non è uscito fisicamente purtroppo, il mercato discografico fisico è collassato da tempo da quelle parti, e non solo in quelle. Anche Tzabary è uscito solo digitalmente.
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Inviato 28 dicembre 2021 - 01:43

Non è uscito fisicamente purtroppo, il mercato discografico fisico è collassato da tempo da quelle parti, e non solo in quelle. Anche Tzabary è uscito solo digitalmente.

 

Questa invece è una brutta notizia. :-(


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"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)

 

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