Ne abbiamo parlato nel thread omnibus della Rassegna Stampa.
Cito e parafraso Zpider che ha già fatto il lavoro di porsi alcune domande chiave
Credo che in generale il problema dell'informazione e dei social oggi sia IL problema. [..]
Poi dopo il 2016 sono stati messi sotto processo, ma al tempo stesso non si è creato alcun sistema di regole.
[..]
Come pensate che se ne esca?
Con un ente indipendente? Chi lo nomina e da chi dipende?Con una logica antitrust limitando le posizioni dominanti? Cosa fai, metti un limite agli utenti?
Togliendo ogni discrezionalità e controllo? (Libertà assoluta è comunque meglio che arbitrarietà?)
Come fai a regolamentare cose tecniche come algoritmi e profilazione visto l'impatto tossico che potenzialmente hanno sull'utenza?
Nazionalizzare i social? Dubito ti suoni benissimo.Ci tiriamo una bomba e ripartiamo da capo?
A queste possiamo aggiungere anche questioni economiche credo fondamentali, ad esempio: come tassarle nei Paesi dove producono reddito limitando la loro enorme elusione fiscale?
Ovviamente ben accette ogni tipo di notizie, prospettive storiche, analisi tipo questa
Zpider:
FB e Twitter avevano tutto il diritto (penso anche il dovere) di non essere strumenti in mano a un criminale (saranno poi i tribunali a decidere se lo è, ma è lecito tutelarsi).
"Chi lo decide", "chi ha concesso questo potere a delle aziende private?".
Chiunque si sia iscritto a quelle piattaforme.
Poveri FB e Twitter
Senza FB Trump non avrebbe mai vinto le elezioni del 2016 e per anni Zuckerberg ha tacitamente supportato il suo progetto. Ricordate la famosa cena privata tra i due? Twitter ha un'altra cultura ma si e' tenuto Trump perche' gli generava traffico e di fatto il sito e' diventato un tuttuno con le culture wars da quando c'e' Lui.
Trump ha violato i TOS per aver inneggiato alla violenza ed e' stato bannato, non sto negando la legittimita' della scelta. Certo si potrebbe dire che li aveva violati numerose volte senza ripercussioni, tra cui minacce a politici che poi sono stati bersaglio di aggressioni dai suoi supporter, o un tweet in cui stuzzicava un noto dittatore minacciando conseguenze nucleari, ma e' stranamente ora che ha perso e i Democratici hanno il potere nella Casa Bianca, HoR e Senato che si prende la scelta difficile.
Non so se avete notato ma nella purga generale oltre a Trump e vari suoi minions hanno bannato anche profili come Red Scare (un podcast di estrema sinistra di due feudatarie russo-americane molto edgy, se non lo conosceste). Una manovra simile a quella di Reddit che da un giorno all'altro banno' r/TheDonald assieme a sezioni che vanno dall'humour politicamente scorretto al sub r/GenderCritical che non conteneva violazioni ma sicuramente idee non allineate all'ortodossia liberal americana. Come sono prese queste decisioni, con che criteri? Non si sa. Ci sara' sicuramente stato un meeting e avranno deciso di dare una parvenza di neutralita' alla scelta bannandone qualcuno dell'altra parte. Fatto sta che milioni di post e utenze possono svanire nel nulla a seconda di come un'azienda senza accountability interpreta i suoi generici TOS*
Non biasimo neanche Amazon che smette di fare hosting a Parler visto che li' si discuteva tranquillamente di assassinare Bezos ma, ripeto, stiamo arrivando a una manciata di mega-aziende, tutte americane, che decidono cosa e' consentito esprimere sul web.
Potete andare su un alto Twitter? No, perche' non ha concorrenti. Parler era una microscopica echo chamber di destra/estrema destra dove non potevi fare quello che puoi fare su Twitter. Facebook? Puoi andare su VKontakte ma consiglio di impare il russo e non aspettate di ritrovare gli amici del liceo.
Questo e' un precedente veramente pessimo e ridurla a un ban meritato per violazione del regolamento e' miope perche' non e' solo Trump ad essere cancellato.
*Twitter, ricordiamo, ospita i profili di Rouhani che inneggia all'olocausto, numerosi negazionisti di ogni genocidio mai esistito, tra cui quelli in corso come i gas chimici di Assad e le ambasciate cinesi che coi loro account ufficiali fanno promozione del loro genocidio in Xinjiang senza che venga fatto alcunche'; il massimo che hanno fatto e' stato aggiungere un sottotitoletto "Official Chinese/Russian/Iranian State Media". Aggiungiamo i pile-ons organizzati con minacce di morte e doxxing vari che non vengono mai puniti per via della sproporzione numerica.
Come non ricordo preoccupazioni simili di Zuck quando veniva fatto notare che lo scodellare di articoli anti rohingya su FB stava causando dei pogrom in un paese in cui FB era il vettore principale dell'informazione.
Intanto vorrei dire che non partiamo da zero.
Probabilmente l'Europa è nella posizione ideale per fare da leader nella regolazione in questo campo. Può aiutarci anche il fatto che a pagarne le conseguenze saranno soprattutto aziende americane. Ragione per cui, tuttavia, mi sembra che questo possa essere un aspetto critico anche nel sospirato rilancio delle relazioni atlantiche.
L'Europa per ora ha in campo due proposte di legge il Digital Services Act (DSA) e il Digital Markets Act (DMA), il primo più orientato a regolare l'attività delle piattaforme, il secondo più orientato a garantire l'accesso al mercato.
https://en.wikipedia...al_Services_Act
https://en.wikipedia...tal_Markets_Act
Sulla tassazione, in ambito OCSE si sono stabiliti dei principi per allocare i profitti ai Paesi dove questi si generano. Le decisioni sono state però rimandate all'anno prossimo.
http://www.oecd.org/...ctions/action1/
Magari l'Europa comincerà da sola. Per ora le iniziative su scala nazionale francese e italiana hanno incontrato le nette e probabilmente giustificate opposizioni da parte US.
https://formiche.net...-spiega-perche/