Ok, va bene tutto ma non scherziamo. Se una biografia ufficiale di un artista riporta una notizia, fidarsi riportandola non è certo una mancanza deontologica. Tutt'al più per un eccesso di scrupolo si poteva citare la fonte, ma è anche un po' ridicolo dire "X ha vinto il premio Y come riporta X". Se il sito ufficiale di Fabbri avesse riportato una notizia falsa, la mancanza deontologica sarebbe stata di chi ha compilato quella biografia, non certo di chi in buona fede si fosse fidato dei suoi contenuti. Qui stiamo parlando di Franco Fabbri, non di Elettra Lamborghini...
Ripeto, è pieno il mondo di biografie ufficiali degli artisti che riportano cose sbagliate. Dati di vendita gonfiati, premi mai ricevuti, negazione di incontri o viceversa incontri mai avvenuti spacciati per veri, e chi più ne ha più ne metta. Ti ho pure citato diversi esempi: le biografie dei musicisti, vieppiù quando curate dagli stessi, non sono il vangelo.
Da quando poi circolano nel web ancora meno: ormai è sufficiente che qualcuno manometta Wikipedia per creare bufale che poi si auto-sospingono una volta riportate da giornali o altre fonti.
In questo caso si parla di un premio che ha una singola fonte in tutto il web, ossia il diretto interessato. Il "conflitto di interessi" (con le dovute virgolette, non sia mai Cool as Kim Deal si scandalizzi) è evidente.
Non era neanche così difficile, a Wago è bastata una mail in croce: non potevate averla mandata voi, anziché gridare adesso allo "spettacolare"?
(Poi "spettacolare" de che? Solo perché, per pura casualità, questa volta ha dato il risultato che a te piaceva. Volevo vedere se fosse saltato fuori che il premio era stato vinto da un altro artista, se l'avresti definita "spettacolare" quella mail).