Non sono io che voglio "elevarlo", siete voi (o loro) che volete abbassarlo a capostipite di una generazione di registi molto più cialtroni con cui ha solo fatto amicizia e se l'è intesa dal punto di vista dei gusti personali.
"solo fatto amicizia". con Rodriguez ha solo fatto amicizia?
posto che come ho già scritto, Tarantino è un genio, Rodriguez no, mi pare che la sceneggiatura di Dal tramonto all'alba (che a me diverte tantissimo) l'abbia scritta Quentin, che la sollecitazione a concludere la trilogia del Mariachi con C'era una volta in Messico sia venuta da Tarantino, che la scena con Clive Owen e Del Toro in Sin City l'abbia diretta (con entusiasmo) sempre Tarantino, che il progetto Grindhouse sia stato elaborato insieme.
mi sembra che non ci sia solo amicizia e condivisione di passioni (come magari con Roth), ma mi pare che ci sia condivisione di progetti, lavori. di cinema.
poi ovvio, sono io il primo a fare distinzioni. ma perché voler far passare Tarantino per una "mosca bianca"? il fatto che abbia fatto film più belli di quelli di Rodriguez, non vuol dire che allora lui vada messo nell'empireo del cinema e quell'altro nell'ultimo girone dell'inferno.
ecco, con Roth c'è sicuramente un altro rapporto, questa te la passo (Old Boy non lo voglio nemmeno nominare perché non c'entra niente, lì sì è solo una questione di cinefilia sua personale). c'è una comune passione per un certo cinema degli anni '70, ci sono più o meno gli stessi intenti, ma attenzione non la stessa sostanza o risultato.
I suoi modelli, effettivamente, sono quelli che elenchi tu. Ma il fatto di aver reso di serie A una serie di generi di serie B non fa altro che aumentarne il merito artistico e la rilevanza intellettuale.
ma non sono proprio d'accordo. questo è un falso storico!
Tarantino è un genio, ma non ha reso un bel niente di serie A roba di serie B o C o Z. questa è una costruzione intellettuale che i critici si sono dovuti imporre perché il cinema di Tarantino ha creato una specie di abisso, in cui venivano risucchiate tutte le loro certezze.
alcuni critici hanno preferito incominciare a ri-valutare (in senso positivo) ogni trashata che Tarantino nelle interviste elogiava (ragionamento: se lo dice lui che è un tale genio, allora siamo noi a non aver capito, anzi la vecchia generazione di critici tromboni non ha capito questi film).
altri critici hanno invece fatto quest'altro ragionamento. hanno detto: lui è un pessimo spettatore, ma non si sa come è riuscito a rielaborare tutto questo bagaglio cinefilo e a fare cinema d'autore di grande livello, un frullato post-moderno colto e divertente, lui è conscio di tutto questo, è tutto premeditato, per ri-costruire la visione, per farla in barba al cinema ingessato d'autore di questi ultimi anni e per opporsi anche alla cialtroneria delle megaproduzioni hollywoodiane, insomma è uno snob come noi.
no, Tarantino è Tarantino. il suo cinema è un cinema che si nutre del cinema che sappiamo, non è altro, non è giochetto intellettuale senza anima. anzi, il cinema di Tarantino è solo passione, amore sconfinato per il cinema (che piace a lui). non c'è premeditazione. se lui davvero avesse voluto "elevare" il cinema di serie B, C... Z che ha amato, sarebbe un grandissimo stronzo, insomma un ruffiano, uno snob di merda, uno che per fare il figo prende il cinema più sgangherato ma lo mette in scena come un Godard. no, Tarantino (per fortuna) non è Godard (anche se la sua casa di produzione si chiamava A Band Apart).
la sfiga di registi come Di Leo, Lenzi, Deodato è stata solo quella di fare i loro film negli anni '70 e in Italia. li avessero fatti negli anni '90 e 2000 magari anche negli USA, sarebbero adorati da tutti proprio come Tarantino. detto questo, Tarantino ovvio è un genio, e si merita tutti gli onori. ma io non posso pensare che sia lo stronzo che certa critica vuole che sia (solo per compensare i sensi di colpa che il Super-Io del cinefilo/critico impone loro).