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Lo Stato Di Salute Della Democrazia Rappresentativa (Evoluzioni-Involuzioni-Rivoluzioni)


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#1 Trickster017

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Inviato 08 febbraio 2019 - 13:40

Ieri ha avuto luogo in Senato la prima votazione parlamentare sulla riforma costituzionale degli articoli 55, 56 e 59 della Costituzione (numero di deputati, numero di senatori e senatori a vita). Nel silenzio generale, mi pare di poter dire. Ma se dibattito pubblico non vi è stato, ci si aspetterebbe che dibattito vi sia e vi sia stato almeno nel luogo a ciò deputato.

 

Beh, la prima tornata di dibattito in un'assemblea parlamentare è iniziata mercoledì mattina ed è finita mercoledì sera, in pratica. Giovedì mattina in poco tempo ci si è tolti di mezzo i pochi emendamenti e, alla presenza del vice pdc Di Maio e del ministro dei trasporti Toninelli (?), venuti solo per qualche minuto per assistere al momento della votazione e prendersi il momento di gloria immortalato da decine di giornalisti e telecamere, il primo passo del procedimento previsto dall'articolo 138 ha avuto termine con 185 voti favorevoli (54 contrari).

Un solo giorno di dibattito (oltre a un pugno di sedute nell'apposita Commissione parlamentare).

Ora la palla passa alla Camera.

 

Ok, un dibattito breve. Ma sarà stato significativo? Vediamo:

1- un disegno di legge ha un relatore, che è un senatore che si incarica di spiegare all'Assemblea come si articola il disegno di legge prima che inizi il dibattito. In questa occasione il relatore era Calderoli (Lega). Quanto tempo si è intrattenuto ad illustrare? Neanche un secondo: ha rinunciato ad intervenire! Inaudito, secondo gli esperti: stiamo sempre parlando di una riforma costituzionale o no?

2- la lega sarà intervenuta nel dibattito comunque, no? No. Neanche uno dei senatori leghisti ha deciso di spendere una sola parola. 

3- e il M5S? In tutto n. 3 interventi. La maggior parte senza toccare mai il tema.*

4- Quanto meno Lega e M5S sono intervenuti in dichiarazione di voto finale (la dichiarazione che si fa per indicare come si voterà e perché).

 

*da segnalare quello di Morra, il quale individuava una delle ragioni della riforma nel fatto che "il paese sta morendo". Per poi lanciare la frecciatina a quelli di FI chiedendo loro di verificare a quante sedute avesse partecipato nella scorsa legislatura Ghedini. Ottenendo come risultato soltanto una frustata dalla presidente Casellati: "non abbiamo bisogno di un grillo parlante!"

 

Ora, della riduzione a 400 deputati e 200 senatori si potrà dire quel che si vuole (immagino siano tutti favorevoli), (c'è poi da dire che l'articolo 59 parla dei senatori a vita, ma nessuno si è preso la briga di spiegare in cosa cavolo consista la riforma in proposito), ma sarebbe stato bello se qualcuno della maggioranza avesse spiegato qual è la logica di questi numeri. Perché 200? Perché 400? Zero motivi. Ridurre i costi sembra essere l'unico leitmotiv. Saranno numeri tondi, esteticamente più presentabili? Boh.


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#2 Trickster017

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Inviato 08 febbraio 2019 - 13:47

Ci sono tre momenti della giornata di mercoledì e dello scampolo della mattinata di giovedì che secondo me possono far capire lo spirito che ha dominato il minidibattito. A mio parere vale davvero la pena di leggerle tutte e tre per intero:

 

stralcio della dichiarazione di un rappresentante di Fratelli d'Italia:

"Questo taglio mi ricorda il mio amico Tremonti che, quando ha dovuto fare i tagli economici ai Ministeri, ha fatto un taglio lineare perché sostiene che in tal modo non scontentava nessuno. Noi abbiamo fatto sì che la politica cedesse il posto a un maestro di aritmetica: tagliamo una percentuale a testa, prescindendo ad esempio dal fatto che 200 senatori forse sono troppo pochi per mantenere l'attuale numero di Commissioni. Prima, allora, si prevede dove devono andare i 200 senatori, e poi si decide il numero.

La strada è lunga. La strada - grazie a Dio - ancora non l'avete potuta cambiare. I Padri costituenti l'hanno prevista con più passaggi. Noi votiamo a favore del provvedimento, perché «ccà nisciuno è fesso»: non potrete andare a dire che erano tutti contrari, e che voi, belli e buoni, avete accontentato l'istinto di rivalsa popolare. Ve lo votiamo a favore, pur essendoci astenuti su tutti.

Questo è un dato che lei sa benissimo essere vero: mi rivolgo a lei, signor Presidente, e agli amici della Lega. So benissimo che invece i colleghi 5 Stelle hanno letto forse più fantascienza che libri di politica. C'è un famoso racconto di fantascienza - io sono un lettore anche di fantascienza, non c'è niente di male - che presuppone un sistema istituzionale completamente rivoluzionario. Quel racconto di fantascienza dice che, in uno Stato ipotetico del futuro, con il sistema dei sondaggi che scendono - oggi il campione è di 2.000, 3.000 o 4.000 - e con sistemi sempre più scientifici si arriva a individuare una persona che dà la risposta uguale a quella che sarebbe stata votando. Pertanto vengono abolite le votazioni e, quando c'è da risolvere un problema, si chiama quella persona: lui è il popolo e lui risponde.

Capisco che il sistema ideale dei 5 Stelle non è far votare sessanta o settanta persone per decidere chi fa il parlamentare, ma far parlare una sola persona, perché non c'è bisogno del Parlamento e neanche del Presidente della Repubblica. Basta un Casaleggio qualsiasi."

 

estratto di una dichiarazione di un rappresentante di Forza Italia:

"Signor Presidente, ho estrema difficoltà nell'intervenire stamane sul disegno di legge in discussione. Ringrazio tutti i colleghi che hanno partecipato al dibattito, che è stato molto interessante, però devo dire la verità: non gliene frega niente a nessuno, forse neanche a noi stessi. Ringrazio il Sottosegretario per la gentilezza e il garbo con cui ci ascolta, ma francamente è un tema del tutto fuori luogo.

Sembrano passati secoli da quando i colleghi 5 Stelle facevano le dirette Facebook qui dentro per denigrare e vituperare quest'Aula: oggi, non gliene frega niente neanche a loro di quello di cui stiamo parlando. Sono poco presenti, molti saranno al bar, alla buvette a prendersi un caffè, perché sanno che questo è un argomento che non ha alcun senso istituzionale.

Colui che parla dimostra di esserci, ma la presenza non vuol dire interessamento al dibattito. Qui non gliene frega niente a nessuno della riduzione del numero dei parlamentari. Questa è l'ennesima manovretta elettorale in funzione del consenso.

Non so come chiamare il signore che era presente prima: portavoce, capo dei portavoci, Ministro per le relazioni? Non lo so, perché stiamo lavorando per annullare il Parlamento, e poi c'è un Ministro che viene qui ogni tanto e ci degna della sua presenza: il Ministro Fraccaro. Tutte le interviste relative a questo grande provvedimento della riduzione dei parlamentari, cominciano con: «Ridurremo di 80 milioni di euro». Prima, quando si stava all'opposizione, erano 300 milioni di euro; poi sono diventati 100 milioni, durante la campagna elettorale; adesso, abbiamo scoperto che la riduzione dei parlamentari si riduce a un risparmio di 60 milioni di euro. Quando tutti gli incipit delle interviste di un Ministro della Repubblica cominciano con questa roba, vuol dire che il Parlamento non ha più senso.

I Padri costituenti hanno dato la vita per quest'Assemblea. Si immagini se come primo problema si fossero posti non che cosa dovesse fare il Parlamento, non che idea avessero della partecipazione democratica, ma quanto costasse la democrazia. Si immagini se quei giovani avessero avuto questo in mente.

Questa è la classe politica che abbiamo, cari concittadini: il primo problema è come si tagliano i costi, perché non gliene frega niente di che cosa deve fare il Parlamento. Se avessero avuto uno straccio di idea di cosa debba fare un senatore, di come debba al meglio rappresentare il suo popolo sovrano, avrebbero dovuto partire da un progetto organico di quello che deve essere lo svolgimento della democrazia in questo Paese. E invece loro partono, come al solito, dalle scorciatoie.


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#3 Trickster017

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Inviato 08 febbraio 2019 - 14:17

Immediatamente dopo il primo voto sulla riforma costituzionale è iniziato il dibattito su Disposizioni per assicurare l'applicabilità delle leggi elettorali indipendentemente dal numero dei parlamentari

 

estratto di una dichiarazione di un rappresentante del M5S:

"La revisione del numero dei parlamentari viaggia in stretta connessione al disegno di legge per introdurre il referendum propositivo, un grande istituto di democrazia diretta. Se per un verso razionalizziamo la composizione delle Camere, per un altro rafforziamo il ruolo dei cittadini, restituendo effettivamente lo scettro della democrazia ai cittadini e al popolo con gli strumenti della democrazia diretta e partecipata. Efficienza, rappresentatività e controllo sono legate a doppio filo, per noi. Sì, perché la democrazia della delega in bianco non è più attuale: i cittadini vogliono partecipare. È nostro compito predisporre strumenti di partecipazione diretta che vadano oltre i like sui social e diano, in maniera istituzionale, effettivo potere di controllo e di decisione. Siamo convinti che la democrazia diretta, affiancata alla democrazia rappresentativa, sarà uno strumento educativo e migliorerà la società, migliorerà i partiti, migliorerà i politici e migliorerà anche i cittadini.

Come vedete, colleghe e colleghi, nulla è stato fatto a caso. Come in altre materie (penso al lavoro, al fisco, alla sicurezza), anche sul piano istituzionale ci stiamo muovendo in maniera organizzata e sincronizzata per rimettere in moto il Paese sulla base di quanto abbiamo promesso ai cittadini che hanno respinto le vostre precedenti proposte di riforma e a marzo scorso hanno votato il MoVimento 5 Stelle per il cambiamento."


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#4 unkle

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Inviato 08 febbraio 2019 - 14:26

Immediatamente dopo il primo voto sulla riforma costituzionale è iniziato il dibattito su Disposizioni per assicurare l'applicabilità delle leggi elettorali indipendentemente dal numero dei parlamentari

 

estratto di una dichiarazione di un rappresentante del M5S:

"La revisione del numero dei parlamentari viaggia in stretta connessione al disegno di legge per introdurre il referendum propositivo, un grande istituto di democrazia diretta. Se per un verso razionalizziamo la composizione delle Camere, per un altro rafforziamo il ruolo dei cittadini, restituendo effettivamente lo scettro della democrazia ai cittadini e al popolo con gli strumenti della democrazia diretta e partecipata. Efficienza, rappresentatività e controllo sono legate a doppio filo, per noi. Sì, perché la democrazia della delega in bianco non è più attuale: i cittadini vogliono partecipare. È nostro compito predisporre strumenti di partecipazione diretta che vadano oltre i like sui social e diano, in maniera istituzionale, effettivo potere di controllo e di decisione. Siamo convinti che la democrazia diretta, affiancata alla democrazia rappresentativa, sarà uno strumento educativo e migliorerà la società, migliorerà i partiti, migliorerà i politici e migliorerà anche i cittadini.

Come vedete, colleghe e colleghi, nulla è stato fatto a caso. Come in altre materie (penso al lavoro, al fisco, alla sicurezza), anche sul piano istituzionale ci stiamo muovendo in maniera organizzata e sincronizzata per rimettere in moto il Paese sulla base di quanto abbiamo promesso ai cittadini che hanno respinto le vostre precedenti proposte di riforma e a marzo scorso hanno votato il MoVimento 5 Stelle per il cambiamento."

 

Ma quelli del M5S sono veramente sicuri che i cittadini vogliono partecipare???

No, perchè a mettere i like e scrivere boiate sui social abbiamo interi eserciti mentre quando c'è da prendere qualche responsabilità spariscono tutti.


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#5 veryc

    E i ramo' ?

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Inviato 08 febbraio 2019 - 16:01

Trickster un enorme GRAZIE per questo topic.

Cerco da tempo una fonte eminente che dimostri scientificamente che la Democrazia rappresentativa è la peggiore forma di governo possibile con l'attuale società, superato solo dalla Democrazia diretta. Purtroppo quando c'è di mezzo la politica fuffa e discorsi da bar la fanno da padrone e tutto diventa opinabile


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Ha già fatto tutto Black Mirror

 


#6 Trickster017

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Inviato 08 febbraio 2019 - 16:07

Trickster un enorme GRAZIE per questo topic.

Cerco da tempo una fonte eminente che dimostri scientificamente che la Democrazia rappresentativa è la peggiore forma di governo possibile con l'attuale società, superato solo dalla Democrazia diretta. Purtroppo quando c'è di mezzo la politica fuffa e discorsi da bar la fanno da padrone e tutto diventa opinabile

 

veryc, ti consiglio vivamente il libro "Il capo e la folla" di Emilio Gentile. Non è un mattone e riflette lucidamente, anche per chi non vuole cimentarsi con i manuali, sul tema del governo del popolo. Scorrevole e pieno zeppo di spunti.

Questo thread nasce per riflettere con voi sul sistema rappresentativo e sulle alternative possibili. E' anche un sorta di monitoraggio considerato che questa legislatura rappresenta sicuramente una novità storica rispetto alle precedenti.

Continuo a chiedermi alle persone che vivono "fuori" cosa diamine arrivi di quello che accade nel mondo delle istituzioni e le persone sveglie (quelle che si interrogano su cosa accade loro intorno) cosa ne pensino. 


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#7 Mr Repetto

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Inviato 08 febbraio 2019 - 23:30

Una cosa giusta fatta per i motivi sbagliati rimane almeno una cosa giusta. Il numero dei Parlamentari li va a dimazzare, più o meno. Nessuno ha niente da ridire perché tutti l’hanno promesso e non l’hanno fatto, mentre queste capre ci riescono.
La democrazia rappresentativa la rompe questa legge elettorale e l’enorme potere che dà ai segretari dei partiti rispetto agli altri rappresentanti. Fai dei collegi uninominali e già le cose cambiano. Anche se la concentrazione del potere in poche mani mi sembra un effetto inevitabile della tecnologia, per la quale l’elettore si illude di avere un rapporto diretto col capo, ormai quotidiano per qualcuno.
Poi ci sarebbe da capire se esistono leggi sull’organizzazione democratica dei partiti, altrove, nel mondo. Siamo ovviamente nell’ambito della pura Accademia per quello che riguarda l’Italia di oggi.
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#8 Trickster017

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Inviato 09 febbraio 2019 - 00:05

Integro: una cosa giusta fatta per i motivi sbagliati e nei modi sbagliati rimane una cosa giusta ma può condurre ad altre cose sbagliate procurate da quei motivi sbagliati.

1- una riforma costituzionale va concordata con la quota più ampia possibile di forze politiche. Dove hanno sbagliato Berlusconi e Renzi? Nel non coinvolgere le opposizioni. Non nel fatto che non hanno vinto i referendum.
2- le riforme costituzionali non si fanno concedendo alle opposizioni un giorno di dibattito in cui sfogarsi a vuoto. Ci vuole un dibattito pubblico, l'audizione di esperti e i tempi giusti nelle sedi istituzionali.
3- a che tipo di struttura istituzionale stai puntando alla fine delle riforme? Il M5S continua ad essere pericoloso su questo punto perché una società privata che influenza pesantemente i vertici di un partito e una schiera di parlamentari usati come truppa vincolata non fanno bene alla democrazia.
4- non si usano le riforme costituzionali tanto per avere il primo giro fatto in tutta fretta in modo da esibirlo agli elettori nella campagna elettorale.

Non guardo i numeri (200, 400 ecc.) ma le dinamiche sottostanti. Sono segnali non molto rassicuranti.

E poi c'è una dinamica internazionale che, continuo a pensare, va in direzioni tanto positive (maggior coinvolgimento delle opinioni pubbliche nei processi decisionali) quanto negative (apparente coinvolgimento delle suddette e concentrazione di potere reale nelle mani di gruppi di potere che sfruttano le vulnerabilità dei sistemi democratici).
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#9 Trickster017

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Inviato 10 febbraio 2019 - 10:06

Ma quelli del M5S sono veramente sicuri che i cittadini vogliono partecipare???
No, perchè a mettere i like e scrivere boiate sui social abbiamo interi eserciti mentre quando c'è da prendere qualche responsabilità spariscono tutti.

Quello che dici è un fenomeno che si verifica ricorrentemente in ogni comunità. Le decisioni scomode è spesso utile che assuma qualcuno per conto di altri, che se ne prenda lui la responsabilità, e che con lui ce la si possa prendere se poi si riveleranno sbagliate.
La partecipazione all'alleanza occidentale fino all'estremo della P2, le politiche restrittive sui migranti: per fare due esempi soltanto di cose di cui si preferisce dare la responsabilità a un governante o a qualcuno in alto, da abbattere o da sconfessare in seguito, se necessario.

Però non c'è dubbio che la democrazia è l'allargamento della partecipazione. Un processo storico lineare in Europa, anche se non esente da battute d'arresto, passi indietro, fragilità.
Ti arrivava una comunicazione che ti ordinava di presentarti presso tale caserma per essere rapidamente addestrato e poi inviato a combattere il nemico sulle Alpi. Un nemico ignoto per ragioni ignote. Oggi le opinioni pubbliche contano, una cosa del genere sarebbe inconcepibile. Si vuol sapere. E si vuol partecipare.
Una struttura di democrazia indiretta e degli organi rappresentativi reggono (a malapena) solo se dotati di meccanismi sempre più sofisticati - e rispettati - di partecipazione reale e ampia.

Per questo ho aperto il 3d con un passo istituzionale significativo (una legge costituzionale) che ancora una volta - e più di prima! - ignota e snobba le altre formazioni politiche pur votate dal "popolo", e si fa passare sulla testa dei cittadini, per ottenere da questi solo una ratifica finale, forse la tramite referendum l'ultimo giorno.
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#10 strafanich

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Inviato 30 aprile 2019 - 13:11

Non so se sono propriamente in argomento ma vi invito a vedere questo video di Smarter Every Day, sulle manipolazioni che avvengono su FB, account falsi e "zombie".

 

https://youtu.be/FY_NtO7SIrY


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