ieri ovviamente ero al Martelli per lo scontro al vertice Mantova-Como (prima della partita appaiate a quota 13 punti).
una sfida che per i tifosi biancorossi ha sempre un sapore particolare perché nel 94 il Como di Tardelli sconfisse inopinatamente il Mantova ai playoff e la società fallì nell'estate. Era il Mantova di Carletto Nervo, del "Condor" Pasa, di Clementi, di capitan Martini che volava sulla fascia (e che sarebbe rimasto con noi anche nei Dilettanti), di Roma secondo portiere, eccetera.
Tornando al match, al quale partecipavano 3mila e più spettatori, il Como domina il primo tempo e passa in vantaggio con un gran gol di Cecconi. Il Mantova arranca, poi si riprende un po' verso la fine del primo tempo e poco prima del duplice fischio arriva il gol del pareggio di Scotto, che infila un tiro velenoso da fuori area.
Il secondo tempo è più equilibrato, il Mantova perde Ferri Marini e il portiere Borghetto per infortuni ma quasi allo scadere va in vantaggio con il figliol prodigo Altinier che insacca un traversone da pochi metri. Curva Te (pienissima) in delirio e 2-1 che dà la vetta solitaria al Mantova.
Su Altinier vorrei spendere due parole. Siamo coetanei (classe 83) e ci conosciamo da molti anni. Ha fatto tutta la trafila delle giovanili nel Mantova, dove praticamente segnava sempre in una squadra che perdeva quasi ogni fine settimana. Arrivato in prima squadra, ha sempre trovato poco spazio sia nella vecchia Serie C che nella B ai tempi di Lori, nonostante spesso segnasse quando entrava in campo. Da lì in poi una lunga carriera nei campi di provincia, da Como (appunto) a Benevento, da Padova a Reggio Emilia dove l'anno scorso fu espulso nella finale playoff. Ieri tornava dopo i 5 turni di squalifica che si era beccato. Ritorna da capitano e segna il gol decisivo per la vetta sotto la Te. Mi sono emozionato.