Merita più di una misera segnalazione questo nuovo progetto tutto italiano che risponde ai nomi di Attilio Novellino e Roberto P. Sigueira. Vuoi perché c'è la
recensione - al solito puntualissima - di Paloz (ma sul suo blog anche quella di Raffaello), vuoi perché "Black Box Animals" è un disco che coglie sapientemente nel segno, al crocevia di un sentire condiviso tra esperienze limitrofe e reciprocamente attinenti, nel tempo e nello spazio: la lezione dell'Eno di "On Land" poi ripresa nei suoi successivi ed apocrifi "dark sides" isolazionisti; un'ambient attraversata da cinematici e mai ridondanti field-recordings e sovente ombreggiata da fraseggi modern classical (opera della Luton Sinfonietta) che, quando prendono il sovravvento, sfociano in aperture di pura musicalità rispetto ai granulosi fondali di un Lawrence English; fino a toccare il post-rock atmosferico di Pan American [quelli più "quiet" (city)] o dei meno noti Charles Atlas e spingendosi ancora oltre, ad un passo dal folk vero e proprio.
Epitome ne è la meravigliosa
Archipelago, ma è solo il culmine di un percorso che se parte da oscure profondità non manca mai di anelare ad una certa luminosità, al suo stesso sgorgare, venire alla luce. Alla bellezza semplice e cristallina della materia; quand'anche tragica, come ben esemplificato dalla cupa uscita di una miniera posta in copertina.
Disco tanto nomade nel farsi (registrato tra Svezia, UK, Germania ed Italia) quanto centratissimo negli esiti. Ed è proprio per il suo equilibrio interno, tra i vari elementi e stili che compongono le immagini sonore del duo, che questo album vale ben più di un ascolto. Qui lo si può addirittura acquistare (in digitale o in edizione CD, 200 copie):
https://luton.bandcamp.com/releases
Qui un teaser e il video - mai così rigorosamente homemade - di "Sodermalm Phantom Cab"
http://youtu.be/Olj-Ih4yXeA
http://youtu.be/czwdMLWLFso