(Ok anche in merde)
Roberto Vannacci scrive un libro fatto esclusivamente di enormità, nessun editore glielo pubblica, lui se lo auto-pubblica, e nel giro di qualche ora è primo in classifica.
Oggi è stato destituito dal ruolo di comandante dell’Istituto geografico militare, ma ormai ha svoltato, sono già cominciate le interviste, è già diventato un idolo di tutta la marmaglia anti-sistema, collezionerà comparsate in tv sui talk di Rete4, si candiderà con qualche movimento tipo quello di Paragone.
Tutto molto triste, ma la cosa più assurda è che uno che scrive (non dice, scrive nero su bianco) cose come queste:
...riesce comunque a uscirsene dicendo che le sue parole sono state strumentalizzate e che lui non è omofobo né razzista.
Mi chiedo cosa si debba dire o fare in Italia nel 2023 per essere davvero fascista e razzista allora.