Slowdive "Just for a day"
#1
Inviato 19 febbraio 2007 - 13:37
Ah colgo l'occasione per parlare di questo grande disco. Un disco "atmosferico", molto particolare in ambito shoegaze, capace di ammaliare anche al solo primo ascolto!
#2
Inviato 19 febbraio 2007 - 13:39
LP e non CD, vero?Patita all' inverosimile dei mitici Slowdive sto cercando disperatamente il loro lp appunto "Just for a day"...ho provato su ebay..ma me l'hanno solato all'ultimo -.-..se avete notizie su negozi di dischi a Roma che sicuro possono averlo..mi fate un fischio??ve ne sarei supergrata!!
#3
Inviato 19 febbraio 2007 - 13:40
#4
Inviato 19 febbraio 2007 - 13:48
se invece vuoi a il vinile a tutti i costi, non mi pare che l'abbiano ristampato quindi ebay e pazienza perchè alle varie fiere lo trovi ma a prezzi inavvicinabili.
cmq mi sa che per cose riguardanti slowdive è meglio postare nella sezione rock.
#6
Inviato 19 febbraio 2007 - 14:52
http://cgi.ebay.it/S...VQQcmdZViewItem
sui 25 euro dagli usa, come nuovo
http://cgi.ebay.it/S...VQQcmdZViewItem
30 euro dalla germania, come nuovo
#7
Inviato 19 febbraio 2007 - 14:56
sicuramente a roma c'è justlikeheaven che ti può aiutare.
ma non aveva chiuso secoli fa?
#8
Inviato 19 febbraio 2007 - 15:03
#9
Inviato 19 febbraio 2007 - 15:24
#10
Inviato 19 febbraio 2007 - 15:24
sicuramente a roma c'è justlikeheaven che ti può aiutare.
ma non aveva chiuso secoli fa?
Il negozio sì, ma il valente Mario rimane attivo come mail order, oltre che per una ristretta vendita al dettaglio direttamente in magazzino. Dubito, però, che nella fattispecie possa essere più di tnato utile.
#11
Inviato 19 febbraio 2007 - 19:03
#12 Guest_gneo_*
Inviato 19 febbraio 2007 - 19:07
Piace molto anche me' Just for a day, ma non mi sembre che sia un disco di classica, jazz e (per fortuna) d'avanguardia!
[OT} scusa Diamond, ma non capisco come mai da un paio di mesi a questa parte sbandieri questo ostinato anti-intellettualismo. Te lo chiedo perché ti ricordavo diverso, ora ogniqualvolta c'è da dire che non si tratta di avanguardia o musica intellettuale, lo sottolinei. Me lo spieghi? [/OT]
#14 Guest_Figazzo_*
Inviato 19 febbraio 2007 - 21:54
#15
Inviato 19 febbraio 2007 - 23:00
di slowdive dovresti trovare facilmente le ristampe recenti da 2cd. sicuramente a roma c'è justlikeheaven che ti può aiutare.
se invece vuoi a il vinile a tutti i costi, non mi pare che l'abbiano ristampato quindi ebay e pazienza perchè alle varie fiere lo trovi ma a prezzi inavvicinabili.
cmq mi sa che per cose riguardanti slowdive è meglio postare nella sezione rock.
Confermo che Justlikeheaven ce l'ha...lo puoi comprare anche sul loro sito...
#16
Inviato 19 febbraio 2007 - 23:25
Un disco bellissimo, che però mi mette tanta nostalgia..
A me le atmosfere di quel disco (bellissimo) mettono profondo sconforto. Per questo lo ascolto poco, è uno di quei capolavori che non è possibile ascoltare sempre.
(non conoscevo questo tuo animo soft Colonna )
#17
Inviato 20 febbraio 2007 - 08:08
Comunque il regista Gregg Araki nei suoi film abusa degli Slowdive come nessun altro.
#18
Inviato 20 febbraio 2007 - 10:55
Sono d'accordo con te nel senso che indubbiamente l' album è anche nostalgico ma direi che la sua tendenza è più che altro quella di accoglierti in uno spazio sospeso e sussurrato dove ci si possa perdere e trasalire: pensa a "Ballad of Sister Sue" al suo testo così lirico e struggente..io mi ci perdo sempre e tutte le volte provo sensazioni diverse.. :'( o : fino ad arrivare a (ma devo essere in ottime condizioni psicologiche!).Per quanto riguarda il regista Gregg Araki che hai citato chino la testa umilmente perchè non sapevo che nei suoi film (potresti indicarmene alcuni?) "abusasse" degli Slowdive..spero non li maltratti però..Sono tremendamente nostalgico...forse pure troppo..
Comunque il regista Gregg Araki nei suoi film abusa degli Slowdive come nessun altro.
#19 Guest_floriano_*
Inviato 20 febbraio 2007 - 11:27
Bella la raccolta (si trova facilmente presa a Roma da discoteca laziale) catch the breeze...
Li ascolto spesso e non li trovo per niente datati.
#20
Inviato 20 febbraio 2007 - 12:05
Non penso che la nostalgia in questione riguardasse il fenomeno più o meno appassito dello shoegaze che trovo anch'io come te molto attuale..penso si trattasse di "emotività suscitata" cosa ben più difficile da datare..cmq andando oltre a "Just for a day" e superando il secondo più mite capolavoro ( a parer mio )"Souvlaki"(con inchino per "Alison" e "Machine gun")..vorrei sapere a quanti è piaciuto il terzo "Pygmalion" sicuramente diverso dai precedenti a volte non compreso dalla maggior parte che non lo considera come dovrebbe: ancora più astratto e rarefatto con le voci quasi sommerse da un' onda di colori tenui e liquidi.. "Rutti" e "Miranda" semplicemente spettacolari come sogni cantati sottovoce fino a "Crazy for you"..suoni lontani come fossero echi di una ricerca d'Amore "corale".. ditemi cosa ne pensate!Non lo trovo per niente nostalgico, dato il fenomeno shoegaze mai appassito anzi ancora attuale vedi bands tipo workhouse o gente dell'ambito elettronico disposta a flirtare con lo shoegaze tipo ulrich snauss..
Bella la raccolta (si trova facilmente presa a Roma da discoteca laziale) catch the breeze...
Li ascolto spesso e non li trovo per niente datati.
#21
Inviato 20 febbraio 2007 - 12:21
#22
Inviato 20 febbraio 2007 - 12:25
quindi ben si adatta agli slowdive. sanno di primavera come detto da dark_psy
adoro souvlaki (soprattutto when the sun hits) pygmalion pur conoscendolo abbastanza bene e apprezzandolo credo mi nasconda ancora qualcosa di positivo da scoprire
#23
Inviato 20 febbraio 2007 - 14:15
E' come quando fai un bel sogno e nei momenti successivi al risveglio ti rimane addosso una strana sensazione...si è persa la magia...
Per quanto riguarda Gregg Araki ho visto solo 3 suoi film, ma in tutti c'è almeno un pezzo o due degli slowdive.
- "Doom Generation"
- "Splendidi amori"
- "Mysterious skin"
#24 Guest_floriano_*
Inviato 21 febbraio 2007 - 08:21
Nostalgia...malinconia...tutte belle sensazioni
nella nostalgia c'è il ricordo di qualcosa di bello che la mente torna a rievocare seppure a volte con un'inevitabile sofferenza, e la malinconia cos'è parafrasando Hugo se non la felicità di sentirsi tristi...
Amo tutti i loro dischi senza preferirne uno agli altri non amo particolarmente i Mojave pur rispettandoli ed apprezzandone qualche bella canzone.
#25
Inviato 21 febbraio 2007 - 11:54
#26
Inviato 21 febbraio 2007 - 11:57
#27
Inviato 07 gennaio 2008 - 22:56
Disco bellissimo, "Catch The Breeze" in particolare mi incanta con le sue dinamiche.
Un disco che me ne ricorda tanti altri per certe caratteristiche, mi ricorda i My Bloody Valentine (ma meno rumoroso), mi ricorda i The Cure (ma meno wave), mi ricorda vagamente i Red House Painters per il mood generale.
Ho letto che nei lavori successivi si avvicinano a una formula più dilatata verso la componente ambient, che poi se non sbaglio è un po' una caratteristica comune al (tardo) shoegaze in senso lato, quello cioè che, non più legato alla definizione originaria di natura "chitarristica", abbraccia pesantemente l'elettronica ma mantiene l'attitudine del genere (mi vengono in mente gli M83 ma anche i miei concittadini Port-Royal).
#28
Inviato 07 gennaio 2008 - 23:17
Ho letto che nei lavori successivi si avvicinano a una formula più dilatata verso la componente ambient, che poi se non sbaglio è un po' una caratteristica comune al (tardo) shoegaze in senso lato, quello cioè che, non più legato alla definizione originaria di natura "chitarristica", abbraccia pesantemente l'elettronica ma mantiene l'attitudine del genere (mi vengono in mente gli M83 ma anche i miei concittadini Port-Royal).
in verità il secondo disco degli Slowdive, Souvlaki, è il più chitarristico dei tre che hanno pubblicato. La svolta 'ambient' è in Pygmalion, il canto del cigno, dove in effetti ci sono i semi del post-shoegaze ripreso poi da Jessica Bailiff e altri cantautori e/o sperimentatori
#29
Inviato 07 gennaio 2008 - 23:58
Ho letto che nei lavori successivi si avvicinano a una formula più dilatata verso la componente ambient, che poi se non sbaglio è un po' una caratteristica comune al (tardo) shoegaze in senso lato, quello cioè che, non più legato alla definizione originaria di natura "chitarristica", abbraccia pesantemente l'elettronica ma mantiene l'attitudine del genere (mi vengono in mente gli M83 ma anche i miei concittadini Port-Royal).
in verità il secondo disco degli Slowdive, Souvlaki, è il più chitarristico dei tre che hanno pubblicato. La svolta 'ambient' è in Pygmalion, il canto del cigno, dove in effetti ci sono i semi del post-shoegaze ripreso poi da Jessica Bailiff e altri cantautori e/o sperimentatori
Grazie della precisazione, vedrò di far corrispondere alle parole la musica quanto prima
Interessante questo collegamento con Jessica Bailiff, che non conosco ma che apprendo essere una sorta di pupilla di uno dei Low (e di nuovo, emerge qualche connessione, forse non solo superficiale, su due scene musicali importanti dei primi '90).
#30
Inviato 08 gennaio 2008 - 00:08
#31
Inviato 08 gennaio 2008 - 00:12
#32
Inviato 08 gennaio 2008 - 00:14
E' forse uno dei cinque-sei dischi in grado di commuovermi sul serio...Nessuno a parere mio come loro è riuscito a fondere sadcore e shoegazing.
E' a qualcosa di questo tipo che mi riferivo sopra.
Ovviamente da prendere con le dovute pinze.
#33 Guest_telegram_*
Inviato 08 gennaio 2008 - 00:23
volevo quindi puntare l'attenzione su "Pygmallion". Uscito nel 1995, il disco finale degli Slowdive è una meravigliosa sequenza di planate pop-ambient che, in brani come "Rutti" e "J's Heaven", sprigionano vortici emotivi mica da poco...
pur con un piglio assai più modesto, a tratti anticipa il romanticismo della seconda scuola post-rock, che sarebbe giunta di lì a un paio d'anni...
#34
Inviato 08 gennaio 2008 - 00:39
#35
Inviato 08 gennaio 2008 - 22:27
La metamorfosi dello shoegaze a tinte ambient, come ha scritto qualcuno, inizia dallo stesso Just for a day e ha il suo apice con Pygmalion. Il mantra tantrico di Crazy for you è più veloce di qualsiasi battito per minuto e riesce ogni volta a sfinirmi in uno stato di trance torbida.
Per chi apprezza le fluttuazioni più liquide la raccolta Blue day che raccoglie i primi EP è consigliatissima.Come per molti gruppi shoegaze il genio è spesso rintracciabile nei semi delle prime bsides.
#36
Inviato 11 gennaio 2008 - 21:52
Per chi apprezza le fluttuazioni più liquide la raccolta Blue day che raccoglie i primi EP è consigliatissima.Come per molti gruppi shoegaze il genio è spesso rintracciabile nei semi delle prime bsides.
Ã? vero, lo sto ascoltando (con piacere) in questo momento. Grazie dell'ottimo consiglio.
#37
Inviato 11 gennaio 2008 - 23:28
Secondo il mio parere è da possedere tutta la loro discografia:non riesco nemmeno a trovare delle loro canzoni "brutte": il becero fenomeno del britpop ha distrutto anche la loro tenera e dolcissima figura .
#38
Inviato 13 gennaio 2008 - 17:28
Complimenti per le emozioni messe in parole in particolare l'inizio...è raro che mi vengano i brividi a leggere..che bello condividere per la musica questo tipo di emozioni ed immagini. Sono inoltre contenta di vedere che Pygmalion sia apprezzato perchè di solito rispetto a Just for a day lo si bistratta sempre un pò...quando invece è molto molto bello ed evocativo...su gli EP siamo d'accordissimo.Quanto più si possa avvicinare ad un tuffo in acque gelide. Credo che la morte nella fossa delle Marianne suoni come gli Slowdive. O anche la risalita.
La metamorfosi dello shoegaze a tinte ambient, come ha scritto qualcuno, inizia dallo stesso Just for a day e ha il suo apice con Pygmalion. Il mantra tantrico di Crazy for you è più veloce di qualsiasi battito per minuto e riesce ogni volta a sfinirmi in uno stato di trance torbida.
Per chi apprezza le fluttuazioni più liquide la raccolta Blue day che raccoglie i primi EP è consigliatissima.Come per molti gruppi shoegaze il genio è spesso rintracciabile nei semi delle prime bsides.
Insomma che bellezza imbattersi ogni tanto in cose così
F. W. Nietzsche, Al di là del bene e del male
Però, domenica prossima cerchiamo semplicemente di divertirci. Cioè, per una volta, se possibile, vediamo di non analizzare tutto fino alla pazzia.
J. D. Salinger, Franny e Zooey
#39
Inviato 13 gennaio 2008 - 23:44
Divino!
#40
Inviato 28 gennaio 2008 - 21:41
#41
Inviato 29 gennaio 2008 - 20:59
Quando si parla di questo tipo di sonorità , comunque, bisognerebbe ricordarsi più spesso di Disintegration (1989) dei The Cure (disco di grande influenza non solo per lo shoegaze).
ma cosa diavolo è lo shoegaze?
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#42
Inviato 29 gennaio 2008 - 21:13
Quando si parla di questo tipo di sonorità , comunque, bisognerebbe ricordarsi più spesso di Disintegration (1989) dei The Cure (disco di grande influenza non solo per lo shoegaze).
ma cosa diavolo è lo shoegaze?
Un genere musicale che, se ben fatto, e' di notevole caratura!
#43
Inviato 29 gennaio 2008 - 21:32
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#44 Guest_Pablito_*
Inviato 29 gennaio 2008 - 21:47
Il gruppo principe della scena shoegaze furono i My Bloody Valentine. Puoi leggere la pietra miliare di Loveless sul sito per farti un'idea.questo è interessante...qualche altro particolare?
Il loro stile si basava su un uso delle chitarre con molti effetti, distorsioni, riverberi, echi, tutto ciò per suonare canzoni di per sé melodicamente molto semplici; la montagna di rumore prodotto paradossalmente produceva un effetto quasi sempre molto dolce, anche perchè spesso le voci erano usate in maniera flebile e trasognata. I vari strumenti sembravano fusi e uniti per lo stesso scopo, ogni elemento annegava in questo turbinio sonoro. Poi come accade sempre in ogni scena ogni gruppo aveva delle sue peculiarità , ma se penso ai My Bloody Valentine mi viene in mente questo.
#45
Inviato 29 gennaio 2008 - 22:01
Il gruppo principe della scena shoegaze furono i My Bloody Valentine. Puoi leggere la pietra miliare di Loveless sul sito per farti un'idea.
questo è interessante...qualche altro particolare?
Il loro stile si basava su un uso delle chitarre con molti effetti, distorsioni, riverberi, echi, tutto ciò per suonare canzoni di per sé melodicamente molto semplici; la montagna di rumore prodotto paradossalmente produceva un effetto quasi sempre molto dolce, anche perchè spesso le voci erano usate in maniera flebile e trasognata. I vari strumenti sembravano fusi e uniti per lo stesso scopo, ogni elemento annegava in questo turbinio sonoro. Poi come accade sempre in ogni scena ogni gruppo aveva delle sue peculiarità , ma se penso ai My Bloody Valentine mi viene in mente questo.
Aggiungerei che il nome deriva dalla tendenza dei chitarristi del suddetto genere a guardarsi le scarpe mentre suonano, questo banalmente per armeggiare alla miriade di effetti a pedale che vengono usati, anche se i più romantici possono vederlo come il segno di una incomunicabilità di fondo del travaglio emotivo del performer.
#46
Inviato 29 gennaio 2008 - 22:14
:-*
#47
Inviato 29 gennaio 2008 - 23:42
è vero anche che si può dire che lo shoegaze sia un sotto stile del rock psichedelico - dove ricadrebbero tutti i gruppi appena citati.
#48 Guest_telegram_*
Inviato 30 gennaio 2008 - 00:06
mah... a me non sembra così. il rock psichedelico come "stile" è solo quello degli anni sessanta. dopodiché diventa semplicemente un'attitudine, che può essere applicata a seconda dei casi a new-wave, shoegaze, merda-music, house e via dicendo.non esiste una regola per definire chi sia shoegaze e chi no, ma secondo me loop, jesus & mary chain e spacemen 3 c'entrano poco con lo shoegaze.
è vero anche che si può dire che lo shoegaze sia un sotto stile del rock psichedelico - dove ricadrebbero tutti i gruppi appena citati.
i tre gruppi di cui sopra li farei rientrare nello shoegaze senza problemi.
#49 Guest_justin_timberlake_*
Inviato 30 gennaio 2008 - 00:15
#50 Guest_telegram_*
Inviato 30 gennaio 2008 - 00:18
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