La sottile linea rossa è un orgasmo visivo dal primo all'ultimo secondo; dal punto di vista delle immagini, secondo me the best evah.
The Wicker Man è 'na roba super weird del 1973 di un regista (anche piuttosto buzzurro e "ignorante", le cronache raccontano*) che poi non ha fatto un cazzo di altro** fino a morire - e questo lo scopro or ora - qualche mese fa. Un "horror" con costumi e situazioni e un evolversi della narrazione deliranti e fuori dagli schemi (infatti "horror" è un'etichetta che gli sta piuttosto stretta, per quanto mi riguarda). Tutto si regge su un sottile filo che oscilla fra l'esagerazione e la "serietà", riuscendo miracolosamente a non sbandare praticamente mai e a donare attimi di surrealismo estremo.
In poche parole: molto fico e pieno di stranezze, sia visive che narrative.
* Soprattutto nell'interpretazione del proprio film che "si dice" (nelle sue parole) dovesse essere una critica alla religione cristiana, ma poi ne viene fuori un delirio che fa sembrare tutti (pagani e non) dei pazzi totali
** Più o meno