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Louis Malle


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64 replies to this topic

#1 Guest_spacemen_*

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Inviato 17 febbraio 2007 - 10:54

Un mio amico mi ha consigliato di vedermi qualcosa di Louis Malle(tipo Fuoco Fatuo e Ascensore per il patibolo),secondo lui 
regista sottovalutato.Ricordo che Irene Bignardi su Il Venerdi(allegato di Repubblica) nella sezione cinema più di una volta ha recensito brevemente film di
Malle.
Che ne pensate?
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#2 Guest_vegeta_*

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Inviato 17 febbraio 2007 - 13:58

non ho visto molto di Malle, ma ti consiglio caldamente "Atlantic City USA", un noir atipico e molto ironico, con un mitico Burt Lancaster.
  • 0

#3 dick laurent

    ...

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Inviato 17 febbraio 2007 - 17:57

Un mio amico mi ha consigliato di vedermi qualcosa di Louis Malle(tipo Fuoco Fatuo e Ascensore per il patibolo),secondo lui 
regista sottovalutato.Ricordo che Irene Bignardi su Il Venerdi(allegato di Repubblica) nella sezione cinema più di una volta ha recensito brevemente film di
Malle.
Che ne pensate?


ascensore per il patibolo è un gran bel noir, e poi vale la pena vederlo anche per la colonna sonora di miles davis. Fuoco fatuo non l'ho visto, ma dalla regia mi dicono essere uno dei film più deprimenti evah
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dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#4 Guest_spacemen_*

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Inviato 18 febbraio 2007 - 12:03

Credevo in un maggior successo.Forse il mio amico e Irene si sbagliano.
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#5 Flight

    cosa rimane dentro noi

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Inviato 18 febbraio 2007 - 12:50

non ho visto molto di Malle, ma ti consiglio caldamente "Atlantic City USA", un noir atipico e molto ironico, con un mitico Burt Lancaster.



confermo che il dramma noir "Atlantic City USA" è un film spettacolare e unico per me, che coniuga sensibilità, sguardo Europeo ed Americano come raramente, da allora s'è più visto.

A me piacciono particolarmente alcuni Malle minori, come Il ladro di Parigi (Le Voleur, '67) con un grande Belmondo, Zazie nel Metrò (prima parte da coprotagonista del 'gigante' Noiret) poi ovviamente l'indimenticabile Fuoco Fatuo.
My Dinner With Andre dell'81 è un cult unico, girato forse con gli introiti di Atlantic City, camera spesso fissa e basato su dialoghi arguti: cocktail suicida e infatti rarissimo da noi.

Anche dell'autobiografico Arrivederci Ragazzi, con memoria a sè ma anche a Jean Vigo, Nomination all'Oscar 1987 come miglior film straniero, è d'obbligo la visione.
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fabio

#6 Guest_Figazzo_*

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Inviato 18 febbraio 2007 - 13:06

ne ho visti una decina di questo regista, direi che quelli che li ritengo assolutamente da vedere siano:
- ascensore per il patibolo (forse rimane il migliore, eccellente noir)
- soffio al cuore (bello ma non per tutti, film scandalo del regista, si parla di incesto madre-figlio, ma Malle è un intelletuale e ne viene fuori davvero un lavoro intelligente che nelle mani di  altri poteva scadere nel ridicolo)
- gli amanti
- fuoco fatuo
  • 0

#7 Guest_vegeta_*

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Inviato 18 febbraio 2007 - 13:07



Anche dell'autobiografico amarcord di Arrivederci Ragazzi


Quoto bellissimo pure questo. Ho letto pure il romanzo ispirato al film.
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#8 dazed and confused

    festina lente

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Inviato 18 febbraio 2007 - 13:48

Louis Malle è uno dei cineasti francesi che più amo.
Amo la sua profonda malinconia, il senso di vuoto e di solitudine di alcune pellicole. Amo il suo pudore e il suo sguardo leggero sull'abisso, sulla vanità e sulla decadenza.
Da vedere assolutamente Arrivederci, ragazzi.
Un film commovente, struggente, che parla dell'amicizia di Louis Malle da bambino e del suo amichetto ebreo, che verrà poi deportato.
Come Malle stesso più volte aveva ribadito, è stato uno degli episodi della sua infanzia più forti.
Dopo, la vita del regista non è stata più la stessa.
Ascensore per il patibolo è un noir ben fatto, con la musica geniale di Miles Davis (si dice che sia stata improvvisata scena dopo scena).
In questo film, madame Jeanne Moreau è indimenticabile.
Foco fatuo è per me il suo capolavoro.Un film sincero e dolente, sulla solitudine.Un film che mi ha segnato in maniera indelebile.
Zazie dans le metro è il tentativo, riuscitissimo, di tradurre l'intraducibile, cinematograficamente parlando, libro di Raymond Queneau.Pieno zeppo di fantasia e di scenette memorabili.
Un film minore che ho apprezzato molto è stato Vanya sulla 42esima strada.Il suo ultimo film.
Un film dove il treatro entra nel cinema e viceversa.Basato sulla famosa commedia di Cechov, realizzato all'interno del New Amsterdam Theatre di New York, un tempo sede delle Ziegfield Folies, al tempo del film completamente abbandonato e in fase di demolizione.Un luogo così decadente che fa da sfondo alle vicende corali dei protagonisti, uno più bravo dell'altro.Emerge su tutti la bellezza e l'eleganza di Julienne Moore.
Non ho apprezzato invece Il danno, tormentato e sopravvalutato.I protagonisti, una Juliette Binoche cinica e un tenebroso Jeremy Irons, sono sicuramente bravi, ma non mi hanno emozionato.
Ho trovato le loro interpretazioni troppo forzate.Doveva sconvolgermi, visto il tema trattato, ma mi ha lasciato addosso un senso di freddezza e di vuoto.
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#9 satyajit

    Enciclopedista

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Inviato 18 febbraio 2007 - 14:00

Non ho mai trovato l'ispirazione per iniziare a conoscerlo, poichè dei registi francesi non mi fido sempre.
Credo di aver visto un solo suo film, Arrivederci Ragazzi, ma me lo hanno fatto vedere alle medie e mi ricordo solo poche scene.
Da cosa posso cominciare?
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#10 dazed and confused

    festina lente

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Inviato 18 febbraio 2007 - 14:04

Non ho mai trovato l'ispirazione per iniziare a conoscerlo, poichè dei registi francesi non mi fido sempre.
Credo di aver visto un solo suo film, Arrivederci Ragazzi, ma me lo hanno fatto vedere alle medie e mi ricordo solo poche scene.
Da cosa posso cominciare?


Da dove nasce questa profonda diffidenza da alcuni ragazzi a conoscere il cinema francese?
Me lo sono sempre chiesto.
Forse dalla lentezza di alcune pellicole o dai temi trattati? Magari dalla maniera prolissa di raccontare la vita?
Vorrei sapere cosa allontana le persone più giovani da questo tipo di cinema.Tu me lo puoi dire?

Per tornare a Malle, ti consiglio di iniziare con Foco fatuo e vedere come va...
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#11 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 18 febbraio 2007 - 14:04

Io quando mi avvicino ad un regista mai visto prima, di solito, mi faccio una cura intensiva tutta d'un fiato e comincio dal principio, magari per la prima visione mi seleziono non proprio tutti i titoli, ecco...dunque nel caso di Malle direi che il giusto inizio è Ascensore per il patibolo..
  • 0

#12 satyajit

    Enciclopedista

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Inviato 18 febbraio 2007 - 14:19



Da dove nasce questa profonda diffidenza da alcuni ragazzi a non conoscere il cinema francese?
Me lo sono sempre chiesta.
Dalla lentezza di alcune pellicole? Dai temi trattati? Dalla maniera prolissa di raccontare la vita?Vorrei sapere cosa allontana le persone più giovani da questo tipo di cinema.Tu me lo puoi dire?



Intanto ti ringrazio per il "giovane".
Era in realtà una battuta: avevo scritto una cosa analoga sul topic di Carpenter per i registi americani e ho fatto un mezzo copia/incolla.
Tra i francesi amo soprattutto i maestri  del realismo poetico, Renoir in testa e un outsider come Bresson (e, dal poco che ho visto, anche Ophuls e Guitry).
Dalla Nouvelle Vague in poi, nutro un sentimento di amore/odio (un po' più amore) per quella cinematografia.

Veniamo alla tua domanda. Secondo me dipende dai soggetti e dallo svolgimento.
E' innegabile che molti ragazzi, anche sul cinefilo andante, usino l'aggettivo "francese" per indicare un tipo di cinema ben preciso, quello alla Rohmer o alla Eustache. Ovvero un cinema che ha per protagonisti dei giovani piccoloborghesi annoiati, studenti, la cui massima preoccupazione sono le realzioni sentimentali. Film privi di azione il cui motore è costituito dai dialoghi.

Personalmente trovo questi temi poco interessanti e abusati, per cui non mi fa impazzire quel tipo di cinema. Ribadisco: trovo poco interessanti quei soggetti, non tanto lo svolgimento. Amo infatti enormemente i francofoni Dardenne o il cinema iraniano, che non sono certo "spettacolari".

C'è però in Francia un buonissimo cinema medio, anche di genere, che noi italiani non possiamo che invidiare. Penso ad esempio a La voltapagine, che è appena uscito, o a Ozon e Audriard.

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#13 Guest_verdoux_*

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Inviato 18 febbraio 2007 - 17:19

ascensore per il patibolo e les amants, due film un pochino datati, sono gli unici film che ricordo bene; Malle era un buon regista, un buon mestierante, che non è mai decollato; Lucien Lacombe mi sembra che sia un buon film; molto carino e simpaticamente scandaloso un soffio al cuore; Milieu a maggio è carino, discreto; viva Maria, insomma, così e così; divertente la scena spoilerdove lui cavalca il cavallo di bronzo per errore, dopo aver messo una bomba; non ricordo altro;
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#14 dazed and confused

    festina lente

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Inviato 18 febbraio 2007 - 18:20

ascensore per il patibolo e les amants, due film un pochino datati, sono gli unici film che ricordo bene; Malle era un buon regista, un buon mestierante, che non è mai decollato; Lucien Lacombe mi sembra che sia un buon film; molto carino e simpaticamente scandaloso un soffio al cuore; Milieu a maggio è carino, discreto; viva Maria, insomma, così e così; divertente la scena spoilerdove lui cavalca il cavallo di bronzo per errore, dopo aver messo una bomba; non ricordo altro;


Dottor Verdoux, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad ignorare un regista.

;D
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#15 Guest_verdoux_*

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Inviato 18 febbraio 2007 - 19:00


ascensore per il patibolo e les amants, due film un pochino datati, sono gli unici film che ricordo bene; Malle era un buon regista, un buon mestierante, che non è mai decollato; Lucien Lacombe mi sembra che sia un buon film; molto carino e simpaticamente scandaloso un soffio al cuore; Milieu a maggio è carino, discreto; viva Maria, insomma, così e così; divertente la scena spoilerdove lui cavalca il cavallo di bronzo per errore, dopo aver messo una bomba; non ricordo altro;


Dottor Verdoux, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad ignorare un regista.

;D



sai che ripensandoci, credo che proprio soffio al cuore sia stato il film più personale e malliano di tutta la filmografia; sissì un bello scandalo, col riuni dell'epoca tutto rosso in viso e con la giugulare gonfia;
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#16 adolescent_germ

    aspirante indie

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Inviato 18 febbraio 2007 - 19:09

Ho visto solo "Arrivederci ragazzi", uno dei più bei film sul periodo nazista. Ho qui da qualche parte "Fuoco fatuo", "Gli amanti" e "Soffio al cuore", prima o poi devo vederli.
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#17 popten

    Classic Rocker

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Inviato 20 febbraio 2007 - 10:11

sempre all'impero del male, la fnac, hanno i seguenti due/tre malle-cofanetti in offerta.

cosa ne pensate?eventualmente quale preferire?con fassbinder, è un'altra mia lacuna, il male lo sà e attenta alle mie finanze.

--------------------------

http://www.fnac.it/p...roduto=10723391

Place de la Republique
Principali interpreti Attori non professionisti
Regia Louis Malle
Produzione Cecchi Gori Home Video, 1974
Umano, troppo umano (Humain, trop humain)
Regia Louis Malle
Produzione Cecchi Gori Home Video, 1974

Fuoco fatuo (Le feu follet)
Principali interpreti Jeanne Moreau; Maurice Ronet; Yvonne Clech; Lena Skerla; Hubert Deschamps; Alexandra Stewart
Regia Louis Malle
Produzione Cecchi Gori Home Video, 1963

Ascensore per il patibolo (Ascenseur pour l'échafaud)
Principali interpreti Lino Ventura; Jeanne Moreau; Maurice Ronet; Georges Poujouly; Yori Bertin; Jean Wall
Regia Louis Malle
Produzione Cecchi Gori Home Video, 1957

Gli amanti (Les amants)
Principali interpreti Jeanne Moreau; Alain Cuny; Jean Marc Bory; Jose Luis De Villalonga
Regia Louis Malle
Produzione Cecchi Gori Home Video, 1958

36 euro

---------------

http://www.fnac.it/p...roduto=10723387

Alla ricerca della felicità (And the Pursuit of Happiness)
Regia Louis Malle
Produzione Cecchi Gori Home Video, 1987

God's Country
Regia Louis Malle
Produzione Cecchi Gori Home Video, 1985

Arrivederci ragazzi (Au revoir les enfants)
Principali interpreti Gaspard Manesse; Raphael Fejto; Francine Racette; Philippe Morier Genoud; Stanislas Carré de Malberg; Francois Berléand; François Negret; Peter Fitz; Irène Jacob
Regia Louis Malle
Produzione Cecchi Gori Home Video, 1987

Zazie nel metrò (Zazie dans le metro)
Principali interpreti Philippe Noiret; Catherine Demongeot; A. Deschamps; Carla Marlier; Vittorio Caprioli; Annie Fratellini; Antoine Roblot; Jacques Dufilho; Yvonne Clech
Regi Louis Malle
Produzione Cecchi Gori Home Video, 1960

27 euro

---------------
e poi c'è anche questo : http://www.fnac.it/p...roduto=10708810

Place de la Republique / Umano, troppo umano
PREZZO 15,90

grazie ciao!

*****WOODABE I PASTORI DEL SOLE - W.HERZOG*****
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#18 Guest_Mattia_*

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Inviato 20 febbraio 2007 - 10:32

(...)


Ti consiglio entrambi i cofanetti, dal momento che ciascuno di essi contiene una delle più grandi opere concepite da mente umana (Ascensore Per Il Patibolo e Zazie Nel Metrò - la visione di quest'ultimo mi ha realmente cambiato la vita). Bello anche Les Amants, benchè ritenga sia eccessivamente inscritto nei noiosi canoni della Nouvelle Vague... Da non dimenticare lo strepitoso Pretty Baby (1978), con una Brooke Shields (bambina) prodigio e un'indimenticabile Susan Sarandon. Devo ancora vedere, ma mi hanno detto siano eccellenti, sia Arrivederci Ragazzi (1987) che Vanya Sulla 42esima Strada (1994).

P.s.: Fuoco Fatuo mi ha ucciso dalla noia [secondo soltanto a Desideri Nel Sole (1962) di Jacques Roziers per lentezza, finta trasandatezza e leziosità fastidiosamente affettata]. Caruccio, invece, Luna Nera...


  • 0

#19 Guest_Mattia_*

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Inviato 20 febbraio 2007 - 10:41

guarda Atlantic City (1981), Matt!


Lo farò senz'altro: ho appena finito di leggere il tuo intervento poco più sopra. Ora mi metto alla ricerca...
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#20 popten

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Inviato 20 febbraio 2007 - 11:12

però diciamo Mattia che in base a quello che hai scritto sarei più propenso a prendere semmai il secondo cofanetto e il solo ascensore per il patibolo in sostituzione del primo.
sai, il male esercita un certo fascino su di me ma sto cercando di smettere e quindi se la tentazione non è irresistibile vorrei non finanziare l'impero!

****UN MERCOLEDì DA LEONI - J.MILIUS****
  • 0

#21 Guest_Mattia_*

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Inviato 20 febbraio 2007 - 11:20

però diciamo Mattia che in base a quello che hai scritto sarei più propenso a prendere semmai il secondo cofanetto e il solo ascensore per il patibolo in sostituzione del primo.
sai, il male esercita un certo fascino su di me ma sto cercando di smettere e quindi se la tentazione non è irresistibile vorrei non finanziare l'impero!


Ahahah!!! Stai parlando con la persona sbagliata, in quanto anche io sono Fnac-dipendente. Anzi, di dirò di più: io vivo là dentro!
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#22 popten

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Inviato 20 febbraio 2007 - 12:02

ho capito ma non ti preoccupure, sono consapevole che ben presto questi miei buoni propositi lasceranno definitivamente il passo all'irresistibile potenza dell'impero. in fondo, se la lotta è impari perchè lottare?e in qualche modo dovrò pur dare un senso allo stipendio che mi pagano in cambio della mia libertà infrasettimanale!

*****ORDET - C.T.DREYER*****
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#23 Guest_Lisa_*

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Inviato 20 febbraio 2007 - 13:10

Non so se avete mai visto Tre passi nel delirio, comunque si tratta di 3 episodi ispirati ad altrettanti racconti di E.A.Poe.
Il secondo è di Louis Malle, si intitola William Wilson e vede come protagonisti Alain Delon e Brigitte Bardot. In realtà, l'episodio migliore è "Toby Dammit" di Federico Fellini (il terzo): un vero capolavoro!

  • 0

#24 popten

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Inviato 20 febbraio 2007 - 13:19

sì Lisa l'ho visto(al momento è l'unica cosa di Malle che ho visto!) e concordo con te, l'episodio di Fellini è davvero bello, un po' minori gli altri 2.

ciao!

****L'AMICO AMERICANO - W.WENDERS****
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#25 Guest_Lisa_*

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Inviato 20 febbraio 2007 - 13:27

sì Lisa l'ho visto(al momento è l'unica cosa di Malle che ho visto!) e concordo con te, l'episodio di Fellini è davvero bello, un po' minori gli altri 2.

ciao!


Il problema è che sia Vadim (primo episodio) che Malle si limitano a raccontare le due storie senza discostarsi troppo dall'autore (Poe), e questo secondo me è quasi sempre un difetto. Il vero capolavoro è il terzo proprio perché Fellini riesce a renderlo attuale (e a farlo suo).


  • 0

#26 loulou

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Inviato 26 febbraio 2007 - 15:15

vanya sulla 42° strada è la più bella interpretazione di cechov che sia mai stata fatta in occidente, a parte ciò è un film che resta nella memoria, così come molti altri film di malle...
soffio al cuore lo consiglio se non altro per la presenza di una delle più belle attrici di tutti i tempi, per la quale nutro una autentica passione: lea massari

les amants è un bel film, ascensore per il patibolo un ottimo film...
si, decisamente malle è un sottovalutato...

  • 0

#27 ucca

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Inviato 01 marzo 2007 - 14:37

Ho visto solo Fuoco Fatuo, film che adoro..ma che conferma tutti i limiti di Malle, a quanto ne so. Non è un regista molto creativo, il film è preso pari pari dal libro di Drieu La Rochelle. Si tratta di uno scrittore noto soprattutto per le sue simpatie fasciste,  ma del tutto ignorato quanto al resto, questo libro (insieme a Racconto segreto) è un analisi del suicidio, lucidissima e scritta da dio.
Quando Alain dice "Avrei tanto voluto essere amato, che mi pare di amare"
li è chiuso tutto il senso, ogni cosa gli scorre addosso, senza che lui si senta mai presente. Un proiettile alla fine, è l'unico modo per "aderire finalmente alle cose".
Malle non fa altro che farne un resoconto filmico non aggiungendo niente se non un attore perfetto per la parte di alain.
Tutto smorfie, broncio, sguardo lontano e assente.
Tra l'altro il film è stato anche citato dai Massimo Volume in un disco, credo "Stanze", "Leo ti ricordi fuoco fatuo?"
c'è proprio una canzone con quel titolo.

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www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#28 popten

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Inviato 10 aprile 2008 - 12:28

giusto ieri ho visto ascensore per il patibolo al grenoble napoli, v.o. con sottotitoli.
per una buona lunga prima parte ho trovato il film brillante e al contempo affascinante. poi ho avvertito una leggera flessione nella parte centrale del film, ma può darsi dipenda dal fatto che ero stanco io... mi è poi piaciuta la ciusura del film.
la colonna sonora molto bella con davis. per il resto anche mi è piaciuto in generale il sonoro i suoni.
così come anche la fotografia e la regia, specie ripeto nella prima e ultima parte del film.

non saprei poi dire se l'ho preferito all'altro film di malle che ho visto, les amants, che pure ho trovato molto affascinante.

un quesito jazz circa vanya sulla 42° strada! è stata mostrata la fase iniziale del film nel corso dell'incontro col critico di turno. dunque, il tema jazz è di monk? lì per lì non l'ho riconosciuto, ma riascoltando oggi brillant corners mi è parso il secondo brano Ba-Lue Bolivar Ba-Lues-Are. è così o la memoria mi inganna?!
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#29 loulou

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Inviato 11 aprile 2008 - 09:03

continuiamo così, facciamoci del male...

definire malle un autore minore significa essere schiavo dei peggiori pregiudizi in fatto di cinema: quelli che portano a fidarsi dei critici alla moda o di ciack...

poche settimane fa mi sono rivsta il danno, in francese, che all'epoca mi aveva lasciato perplessa e invece l'ho trovato splendido, nonostante la binoche che non mi è mai piaciuta...
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#30 corey

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Inviato 11 aprile 2008 - 09:32

continuiamo così, facciamoci del male...

definire malle un autore minore significa essere schiavo dei peggiori pregiudizi in fatto di cinema: quelli che portano a fidarsi dei critici alla moda o di ciack...

poche settimane fa mi sono rivsta il danno, in francese, che all'epoca mi aveva lasciato perplessa e invece l'ho trovato splendido, nonostante la binoche che non mi è mai piaciuta...


Malle è sublime, altro che autore minore! Quanto ci hai ragione lou!
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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#31 popten

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Inviato 14 aprile 2008 - 07:34

continuiamo così, facciamoci del male...

definire malle un autore minore significa essere schiavo dei peggiori pregiudizi in fatto di cinema: quelli che portano a fidarsi dei critici alla moda o di ciack...

poche settimane fa mi sono rivsta il danno, in francese, che all'epoca mi aveva lasciato perplessa e invece l'ho trovato splendido, nonostante la binoche che non mi è mai piaciuta...


già difatti penso anche io sia sottovalutato,almeno da quel poco che ho visto.
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#32 Flight

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Inviato 14 aprile 2008 - 08:29

non sottovalutato: da riscoprire da parte di qualcuno. La sua prematura scomparsa non ha giovato a riverberarne il nome, ma guardando la sua filmografia sono parecchi i grandi film.
Un autore capace di misurarsi costantemente con le estetiche dei cinema correnti, si pensi al bellissimo Atlantic City, USA, fino ad Arrivederci ragazzi (Au Revoir Les Enfants), entrambi degli anni '80.
Io poi straadoro film meno noti della sua filmografia come Il ladro di Parigi (Le Voleur)
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fabio

#33 popten

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Inviato 24 giugno 2009 - 08:13

Louis Malle è uno dei cineasti francesi che più amo.
Amo la sua profonda malinconia, il senso di vuoto e di solitudine di alcune pellicole. Amo il suo pudore e il suo sguardo leggero sull'abisso, sulla vanità e sulla decadenza.

Non ho apprezzato invece Il danno, tormentato e sopravvalutato.I protagonisti, una Juliette Binoche cinica e un tenebroso Jeremy Irons, sono sicuramente bravi, ma non mi hanno emozionato.
Ho trovato le loro interpretazioni troppo forzate.Doveva sconvolgermi, visto il tema trattato, ma mi ha lasciato addosso un senso di freddezza e di vuoto.


visto ieri sera, devo dire che a me invece ha coinvolto e non poco.
di certo grandissimo merito agli attori, straordinari. oltre ad Irons, davvero incredibile a tratti, e alla Binoche, splendida, direi che anche Miranda Richardson è molto brava, in alcune sequenze davvero toccante.
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#34 dazed and confused

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Inviato 24 giugno 2009 - 08:16

Ho visto solo Fuoco Fatuo, film che adoro..ma che conferma tutti i limiti di Malle, a quanto ne so. Non è un regista molto creativo, il film è preso pari pari dal libro di Drieu La Rochelle. Si tratta di uno scrittore noto soprattutto per le sue simpatie fasciste,  ma del tutto ignorato quanto al resto, questo libro (insieme a Racconto segreto) è un analisi del suicidio, lucidissima e scritta da dio.
Quando Alain dice "Avrei tanto voluto essere amato, che mi pare di amare"
li è chiuso tutto il senso, ogni cosa gli scorre addosso, senza che lui si senta mai presente. Un proiettile alla fine, è l'unico modo per "aderire finalmente alle cose".
Malle non fa altro che farne un resoconto filmico non aggiungendo niente se non un attore perfetto per la parte di alain.
Tutto smorfie, broncio, sguardo lontano e assente.
Tra l'altro il film è stato anche citato dai Massimo Volume in un disco, credo "Stanze", "Leo ti ricordi fuoco fatuo?"
c'è proprio una canzone con quel titolo.


Meglio non leggere certe cose. Già la giornata non è iniziata nel migliore dei modi.
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#35 dazed and confused

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Inviato 24 giugno 2009 - 08:20

Fuoco fatuo (Le feu follet 1963) con Maurice Ronet, Jeanne Moreau

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Alain Leroy (Maurice Ronet), ex viveur ed etilista incallito, è ricoverato in una clinica di Versailles per disintossicarsi, ma a Parigi tutti credono che sia a New York insieme alla moglie. I quattro mesi di permanenza nella ovattata mollezza della clinica lo hanno completamente svuotato, in lui resta soltanto la sensazione di un irreparabile scollamento dalla vita. Conscio che la messa in atto del suo suicidio è solo questione di ore, Alain si reca a Parigi in una sorta di estremo, insopportabile saluto ai luoghi della sua inane esistenza.

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"Pauvre Alain, comme vous êtes male!": le prime parole di Lydia (Léna Skerla) risuonano come un verdetto. Le note di Satie irrorano di indicibile malinconia lo schermo. E' già tutto perduto, Alain posa il suo sguardo sulle cose come il tocco della Medusa: pietrificandole, esaltandone l'"ultimità". E' l'ultima volta che osserva le cose, l'immota dolcezza dell'aria tersa del primo pomeriggio, lo scompiglio dei bambini che giocano, una donna che si affaccia dalla finestra e scuote i panni. L'ultima volta che sente il suo essere dolorosamente, irrimediabilmente incapace di "fare presa" sulle cose.

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Che cos'è la cultura? Farneticazioni da mentecatti. Che cosa l'amore? Un assegno inviato con crudele regolarità. L'angoscia? Un trench che scivola da un appendiabiti. La terapia? Una partita a scacchi predeterminata. L'amicizia? "Lascia che ti guardi: vorrei che tu mi aiutassi a morire. E' tutto". Ma quello che è davvero insostenibile, quello che distrugge ogni residuo di speranza è la chiassosa insensatezza del tempo che passa: una sosta al Cafè Flore e Alain è sopraffatto dalla fobia dell'esserci. Lì. Circondato da quelle persone. In quel momento. Insopportabile.

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Alain ha bisogno di accelerare il corso della sua vita, di allineare i momenti che la disperdono, di darle un senso definitivo: "Demain, je me tue". Un colpo al cuore: "Je laisserai sur vous una tache indélébile". Capolavoro inenarrabile.


Carissimo, questo mi era sfuggito. Ancora una volta, devo farti i miei complimenti. Non si può descrivere così magistralmente l'emozione che trascina e lascia senza fiato della storia, del sudore,  degli sguardi, della deriva, del male di vivere di Alain.
Ancora una volta, grazie, Corey.
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#36 popten

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Inviato 24 giugno 2009 - 10:47


Ho visto solo Fuoco Fatuo, film che adoro..ma che conferma tutti i limiti di Malle, a quanto ne so. Non è un regista molto creativo, il film è preso pari pari dal libro di Drieu La Rochelle. Si tratta di uno scrittore noto soprattutto per le sue simpatie fasciste,  ma del tutto ignorato quanto al resto, questo libro (insieme a Racconto segreto) è un analisi del suicidio, lucidissima e scritta da dio.
Quando Alain dice "Avrei tanto voluto essere amato, che mi pare di amare"
li è chiuso tutto il senso, ogni cosa gli scorre addosso, senza che lui si senta mai presente. Un proiettile alla fine, è l'unico modo per "aderire finalmente alle cose".
Malle non fa altro che farne un resoconto filmico non aggiungendo niente se non un attore perfetto per la parte di alain.
Tutto smorfie, broncio, sguardo lontano e assente.
Tra l'altro il film è stato anche citato dai Massimo Volume in un disco, credo "Stanze", "Leo ti ricordi fuoco fatuo?"
c'è proprio una canzone con quel titolo.


Meglio non leggere certe cose. Già la giornata non è iniziata nel migliore dei modi.


:(

dai poi grazie a corey ti sari ripresa
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#37 Reynard

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Inviato 24 giugno 2009 - 16:13

Un film di Malle meritevole di riscoperta è Zazie nel metrò. Lo preferisco ad Ascensore per il patibolo: questo è "solo" un (sia pur sublime) noir, quello è uno sberlefo dadaista come se ne vedono pochi al cinema.
Altro film secondo me sottovalutato è Pretty baby.
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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#38 corey

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Inviato 24 giugno 2009 - 16:32

Carissimo, questo mi era sfuggito. Ancora una volta, devo farti i miei complimenti. Non si può descrivere così magistralmente l'emozione che trascina e lascia senza fiato della storia, del sudore,  degli sguardi, della deriva, del male di vivere di Alain.
Ancora una volta, grazie, Corey.


Sono io che ti ringrazio di nuovo, Dazed. Sei una buongustaia (detto da uno che, elitariamente, ritiene il gusto fattore di discrimine)  ;)
Nom de Dieu, che film è "Fuoco fatuo", nom de Dieu!. Un'immersione nel rumorio dell'umano.
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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#39 bluetrain

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Inviato 25 giugno 2009 - 14:03

Un film di Malle meritevole di riscoperta è Zazie nel metrò. ... uno sberlefo dadaista come se ne vedono pochi al cinema.


Io, invece, ho trovato parzialmente fallimentare il tentativo di Malle di tradurre in pellicola il bizzarro linguaggio del romanzo di Raymond Queneau.
Intendiamoci, l'idea è brillante ed alcune trovate sono financo geniali, ma il risultato finale non mi ha convinto per nulla.
Anche gli espedienti tecnici, funzionali al risultato ricercato, che sulla carta dovrebbero risultare divertenti e "leggeri", divengono fardello, finendo per appesantire il film in maniera irreparabile.
Insomma, massima stima per il coraggio nell'affrontare l'opera (oggettivamente un'impresa molto ardua), ma delusione per il risultato conseguito.
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#40 Reynard

    No OGM

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Inviato 26 giugno 2009 - 10:27


Anche gli espedienti tecnici, funzionali al risultato ricercato, che sulla carta dovrebbero risultare divertenti e "leggeri", divengono fardello, finendo per appesantire il film in maniera irreparabile.


Pensa che invece io li ho trovati proprio divertenti e leggeri, non solo sulla carta ma anche sullo schermo. Forse alla lunga un po' ripetitivi, questo sì, a volte davano quasi l'impressione che si incaponisse a spiegare la battuta. Ma per me si tratta di peccati veniali.
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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#41 popten

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Inviato 03 agosto 2009 - 09:45

visto Arrivederci ragazzi.
Un film che mi è piaciuto, certi passaggi poi li ho trovati davvero molto intensi. Per non parlare degli sviluppi finali.

Ricorderò poi quella camera messa lì a guardare nello stanzone,quando i ragazzi vanno a dormire
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#42 GrantHart

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Inviato 03 agosto 2009 - 09:59

visto Arrivederci ragazzi.
Un film che mi è piaciuto, certi passaggi poi li ho trovati davvero molto intensi. Per non parlare degli sviluppi finali.

Ricorderò poi quella camera messa lì a guardare nello stanzone,quando i ragazzi vanno a dormire


uno dei miei film preferiti di sempre, a dir poco commovente.... ;)
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#43 Gozer

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Inviato 24 marzo 2023 - 12:51

Contando che la nuvèl vagh tende a non piacermi, essendo che la maggior parte dei film che ho visto mi dà l'asfissiante impressione che non stia succedendo niente... c'è la possibilità che "Ascenseur pour l'échafaud" e "Le feu follet" possano piacermi o mi risparmio la fatica?


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#44 corrigan

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Inviato 24 marzo 2023 - 13:22

visto solo il primo, e direi di no.


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I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#45 gwoemul

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Inviato 24 marzo 2023 - 13:23

Sono bellissimi e succedono cose. Comincia da ascensore
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#46 Gozer

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Inviato 24 marzo 2023 - 13:56

Due risposte diametricalmente opposte, ma nessuna delle due spiega le proprie ragioni, quindi mi ritrovo in un'impasse. 

Un minimo di argomentazione dai, agliutatemi a investire bene il tempo. asd

 

Prendendo in considerazione le caratteristiche per cui la nouvelle vague è nell'immaginario cinefilo, insomma per farla breve Truffaut e Godard, indipendentemente che vi piacciano o meno, o che ve ne piaccia uno solo dei due (nel forum in effetti ho notato più di una volta questa cosa), quanto si potrebbe apprezzare/disprezzare quei film di Malle e perché?


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#47 gwoemul

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Inviato 24 marzo 2023 - 14:09

Li ho visti entrambi anni fa e me li sono pure mezzi dimenticati peró a livello stilistico li ricordo lontani da T. & G.
Soprattutto "ascensore" per me è un noir e, al massimo, anticipa alcune caratteristiche della nouvelle vague (che per me - semplificando - comincierá l'anno successivo con I 400 colpi). 

 

 

Per sicurezza chiedi a ChatGPT


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#48 Nijinsky

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Inviato 24 marzo 2023 - 15:39

Se le cose che ti infastidiscono sono tipo Bande à part, direi che puoi tranquillamente goderti Ascenseur (film che negli anni ho visto con diverse persone: piaciuto a tutt*), anche se la serata coi crucchi dei due ragazzini ti sembrerà troppo nouvelle vague.

 

Fuoco fatuo non me lo ricordo bene. 


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Siamo vittime di una trovata retorica.


#49 bluetrain

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Inviato 24 marzo 2023 - 15:44

Due risposte diametricalmente opposte, ma nessuna delle due spiega le proprie ragioni, quindi mi ritrovo in un'impasse. 

Un minimo di argomentazione dai, agliutatemi a investire bene il tempo. asd

 

Prendendo in considerazione le caratteristiche per cui la nouvelle vague è nell'immaginario cinefilo, insomma per farla breve Truffaut e Godard, indipendentemente che vi piacciano o meno, o che ve ne piaccia uno solo dei due (nel forum in effetti ho notato più di una volta questa cosa), quanto si potrebbe apprezzare/disprezzare quei film di Malle e perché?

 

Acensore non avrà il ritmo forsennato della saga di John Wick, ma è un noir fatto e finito (tratto da un romanzo), non si avvicina troppo a quella nouvellevagueitudine di Godard o del primo Truffaut che hai in mente, per quanto in quel periodo l'aria che tirava era quella e qualche traccia di quella poetica/estetica sicuramente c'è; per me comunque è più prossimo alla trazione noir/polar francese che alla NV in senso stretto.

Poi va beh, colonna sonora clamorosa di Miles Davis, basterebbe questo come motivo per vederlo.


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#50 Gozer

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Inviato 24 marzo 2023 - 16:37

Acensore non avrà il ritmo forsennato della saga di John Wick, ma è un noir fatto e finito (tratto da un romanzo), non si avvicina troppo a quella nouvellevagueitudine di Godard o del primo Truffaut che hai in mente, per quanto in quel periodo l'aria che tirava era quella e qualche traccia di quella poetica/estetica sicuramente c'è; per me comunque è più prossimo alla trazione noir/polar francese che alla NV in senso stretto.

Poi va beh, colonna sonora clamorosa di Miles Davis, basterebbe questo come motivo per vederlo.

 

Su RYM lo vedevo catalogato sia come NV sia come polar, per questo m'è scattato il campanello d'allarme. Il punto è che non conosco per niente i polar e quindi la definizione mi aiuta poco. Hanno elementi comuni con la NV in generale o solo per questo film specifico? Anche se contando che ci sono film anni Quaranta inseriti nel filone forse la risposta è abbastanza ovvia, ma quando non so niente di un argomento evito di dare la cose per scontate. 

 

Comunque da quanto sto capendo, fra i due rischio di meno con "Ascenseur...", proverò quello e semmai "Le feu follet" solo se il primo m'è piaciuto. 


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