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La Pazza Gioia (Virzì, 2016)


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36 replies to this topic

#1 tiresia

    Sue Ellen

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Inviato 25 maggio 2016 - 07:06

Grande Bruni Tedeschi, grande ruolo, grande interpretazione.

Intimismo e ritorno alle origini, Virzì non solo ambienta tutto nella sua Toscana, ma riprende un canovaccio favolistico per raccontare di due donne frantumate dalla loro fragilità. Le due donne sono il contraltare l’una dell’altra, l’anima opposta: Beatrice folle in termini più cristallini direi, nell’accezione della fuga dalla realtà dentro un mondo ricreato a propria immagine quasi a ricomporre un equilibrio, per lei, contro una realtà triste, brutta, volgare, noiosa, non libera tuffandosi in un’orgia di emozioni; Donatella schiacciata da un dolore determinato dall’assenza di affetti che la perseguita dall’infanzia e che lei replica continuamente per la quale la follia è staccarsi dalla realtà con elettroshock, medicine, alcol, un suicidio poco ponderato, anestetizzarsi dalla vita, allontanarsi dalle emozioni.

Il connubio delle due non potrà che essere compensativo, Beatrice trascina Donatella in una overdose di esperienze che innescano una miriade di emozioni, di bellezza, di libertà, di tutti pieni contro i vuoti della realtà, Donatella accumulerà gioie mai sfiorate, compresa l’atto di gratuita generosità che la porterà a rivedere il figlio perduto, dando quasi una direzione alla sfrenatezza disinibita di Beatrice. E nell’incontro di classe, Beatrice ricca e nobile che non sa resistere alla noia, Donatella mediamente attanagliata dalla penuria di soldi che limita il perimetro della sua vita, si intravede l’unica realtà che nessuna delle due riesce pienamente a fuggire, le lacrime.

Bello anche l’accenno al corpo delle donne, quello scarnificato e ferito di Donatella che deve imparare a voler ad esso più bene (ed ecco i vestiti e il profumo che inebria tutte e a cui Beatrice non rinuncia neppure al momento del furto e della fuga), quello maturo, ma sempre libero di Beatrice, quello offerto dalle pazienti al prete, quello cercato da quasi tutti gli uomini del film.

Indulgente Virzì lo è, soprattutto nel ritratto benevolo della casa di recupero per donne violente/violate e dei suoi dipendenti, come se le istituzioni, spesso raccontate come opprimenti, siano nella realtà estremamente capaci di con-passione, vedasi anche il controllore della Copit.
E richiede una sospensione della credulità favolistica, nella chiusa: l’incontro casuale, l’attraversamento, non si sa come, si suggerisce addirittura a piedi, di mezza Toscana da Viareggio al Pistoiese da parte di Donatella, come un pollicino che ritorna a casa seguendo non si sa quali tracce, se non quelle di Beatrice alla finestra.



(per me una esperienza commovente: in tutti i luoghi scelti per girare a me è accaduto qualcosa, dai corridoi dei Gigli alla stazione di Montecatini e così via)
  • 5

#2 Max Stirner

    Scaruffiano

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Inviato 25 maggio 2016 - 10:39

questo film mi ha fatto rivalutare virzì(da non crederci), veramente divertente


  • 0
"Ho abituato i miei occhi al sangue." Georg Büchner


"Caedite eos! Novit enim Dominus qui sunt eius"

#3 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 26 maggio 2016 - 11:21

Ed ecco la recensione di Ondacinema:

 

 

locandina.jpg

 

 

http://www.ondacinem...azza_gioia.html


  • 4

#4 Infinite dest

    dolente o nolente

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Inviato 30 maggio 2016 - 09:10

Tolta la monumentale prova della Tedeschi mi è rimasta poca roba, uscendo dalla sala: le debolezze di scrittura cui si accenna in sede di recensione sono tutt'altro che marginali (co-sceneggia la Archibugi, cui deve stare caro il tema, evidentemente), così come una regìa stranamente priva di guizzi (l'abuso della camera a mano, l'ipertrofia dei primi piani, la sciatteria di certe scene con profondità di campo azzerata per risparmiare sulle location), troppi clichè nel trattegggiare i personaggi di contorno - tutte cose che fanno procedere la narrazione a strappi, tra toni di ironia, dramma, melodramma e satira sociale che si alternano senza armonizzare e didascalizzando un po' troppo di tanto in tanto per dare senso e logica al procedere degli eventi.

Un grande boh insomma, sebbene la straripante Tedeschi e la sua fisicità matura e irresistibile diano un senso al tutto e ti facciano ingoiare il pietismo sparso - ruffianamente - a piene mani.


  • 1

 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#5 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 30 maggio 2016 - 09:52

Quasi d'accordo su tutto.
I toscani come cattivi non sono credibili: bonari, acquisiti per plebiscito, tutti a Panza piena sotto i granduchi, più di quello non si può esprimere, come genialmente mostró Benigni in quei molti minuti di bestemmie.
Sono indulgente, 7
  • 0

#6 Giubbo

    Classic Rocker

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Inviato 30 maggio 2016 - 10:24

il film mi sarebbe piaciuto (anche molto) se il personaggio di Donatella fosse stato molto più limitato.

 

ma così invece, no: troppo spazio a Donatella, un personaggio poco credibile nel suo tipo di "follia", troppo lucido e poco autodustruttivo considerando quello che ha fatto in passato, troppo melenso, troppo tollerante verso tutto e tutti. e soprattutto, troppo Micaela Ramazzotti, una attrice per me pessima (in "Her" basta solo la sua voce a rendere pessimo il doppiaggio di un sistema operativo, incredibile quanto facesse la differenza).

 

tanto è credibile il personaggio di Beatrice (questo si coerente nella sua follia dall'inizio alla fine) interpreatato da una gigantesca Tedeschi, quanto a confronto (e purtroppo le 2 sono sempre a confronto, dato che sono sempre fianco a fianco) Donatella risulta favolistica e superficiale.

 

se fosse stato un film sul solo personaggio di Beatrice (approfondendo il discorso) sarebbe stato 1000 volte meglio.


  • 0

#7 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 30 maggio 2016 - 11:32

Conferma quanto scritto sopra, in una parola. Non è cosa sua/loro
  • 0

#8 Infinite dest

    dolente o nolente

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Inviato 30 maggio 2016 - 11:38

Quoto anche io, più volte ho pensato alla (enorme) Vitti di Teresa la ladra guardando la Tedeschi dominare lo schermo in ogni singola scena in cui è presente. Giocano proprio un altro sport, il confronto è impietoso - ora io non vorrei essere maligno nel pensare che il doppio protagonista sia una scelta ad hoc per consentire alla moglie del regista di fare l'ennesima messe di candidature a questo e a quello, però insomma.


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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#9 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 30 maggio 2016 - 11:48

O salvare un matrimonio
  • 0

#10 Claudio

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Inviato 30 maggio 2016 - 12:38

A me è piaciuto tantissimo e ho fatto fatica a non commuovermi disperatamente nel finale. Bruni Tedeschi straordinaria davvero, non la credevo capace di una interpretazione del genere, Ramazzotti pure brava, seppur in un personaggio che ormai le è stato cucito addosso come un vestito (la sciroccata/tossica/svalvolata, in tutte le sue declinazioni, ma qui decisamente più drammatico del solito).

Voi dite che Virzì è stato indulgente con i personaggi di contorno, ma io ho notato ad esempio una galleria di figure maschili tremende, di uno squallore raro, quasi a fare da contraltare all'esuberante femminilità delle protagoniste.

Nel complesso, si conferma la capacità speciale di Virzì nel raccontare storie di grande umanità e sentimenti, il riferimento più diretto mi è parso quello a "La prima cosa bella" (che forse resta tuttora il suo capolavoro).


  • 2

#11 Infinite dest

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Inviato 30 maggio 2016 - 12:45

Voi dite che Virzì è stato indulgente con i personaggi di contorno, ma io ho notato ad esempio una galleria di figure maschili tremende, di uno squallore raro, quasi a fare da contraltare all'esuberante femminilità delle protagoniste.

 

Pe rme non è indulgenza, è pigrizia: è un clichè visto e rivisto, segnale di sciatteria e superficialità nella scrittura che toglie profondità al film e lo risolve nel solito, abusato cotè passivo-aggressivo post femminista. Spero che nessuno interpreti male ciò che ho scritto, a me interessa solo il bel cinema, punto, l'ideologia (quale che sia) può anche rimanere a casa.

Ma ripeto, se fai sceneggiare il tutto alla Archibugi già sai a cosa vai incontro.


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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#12 Claudio

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Inviato 30 maggio 2016 - 14:06

 

Voi dite che Virzì è stato indulgente con i personaggi di contorno, ma io ho notato ad esempio una galleria di figure maschili tremende, di uno squallore raro, quasi a fare da contraltare all'esuberante femminilità delle protagoniste.

 

Pe rme non è indulgenza, è pigrizia: è un clichè visto e rivisto, segnale di sciatteria e superficialità nella scrittura che toglie profondità al film e lo risolve nel solito, abusato cotè passivo-aggressivo post femminista. Spero che nessuno interpreti male ciò che ho scritto, a me interessa solo il bel cinema, punto, l'ideologia (quale che sia) può anche rimanere a casa.

Ma ripeto, se fai sceneggiare il tutto alla Archibugi già sai a cosa vai incontro.

 

Anche a me interessa solo il bel cinema, ma non ho visto aspetti "ideologici" in questa storia, al di là della consueta condanna degli Opg. Molto più "femminista", ad esempio, il Thelma & Louise citato nella scena dell'auto (ma anche molto meno avvincente dal punto di vista emotivo, malgrado anche lì ci fossero due interpreti eccezionali).


  • 0

#13 piersa

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Inviato 30 maggio 2016 - 14:11

boh, parlo arabo, amen ashd

la "provincia cattiva" è fatta male, potete andare avanti per 400 pagine ma la cosa è semplice: la gente rozza, tossica, brutta, non è pane di virzi né della archibugi. La chiuderei qui.

L'anticlericalismo è manierato, quasi una tassa da pagare ma di questo amen, a qualcuno piacerà comunque.


  • 0

#14 Infinite dest

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Inviato 30 maggio 2016 - 14:17

boh, parlo arabo, amen ashd

la "provincia cattiva" è fatta male, potete andare avanti per 400 pagine ma la cosa è semplice: la gente rozza, tossica, brutta, non è pane di virzi né della archibugi. La chiuderei qui.

L'anticlericalismo è manierato, quasi una tassa da pagare ma di questo amen, a qualcuno piacerà comunque.

vabbè s'era capito ma questo è uno dei difetti del film pierì (l'ambientazione: hai detto poco) ma non è (per me) il solo

 

quanto al piacere, se ne parla ovunque molto bene, ieri sala pienissima (prima e dopo), film fatto per piacere un po' a tutti tranne a dei vecchi cacacazzi come noi asd


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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

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#15 piersa

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Inviato 30 maggio 2016 - 14:22

beh, è un film tedeschi+ramazzotti+lasplendidapanoramicatoscanaspecificamentepistoiesemanonsolo

se 1 e 3 funzionano, resta la linea narrativa 2 e si torna a Titina


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#16 Claudio

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Inviato 30 maggio 2016 - 14:25

Sì, probabilmente la caratterizzazione di alcuni personaggi di contorno e del loro micro-ambiente non è il massimo, ma per me stiamo parlando di un dettaglio del film, che per me è soprattutto quello che dice Tiresia (che non a caso ci indovina sempre asd ), e cioè il confronto emotivo tra due donne che sono il contraltare l’una dell’altra, il resto mi pare sinceramente un aspetto secondario, anche se a me per esempio il contesto ambientale di Villa Biondi è parso molto a fuoco, così come la rappresentazione del lungomare toscano, dei suoi umori e dei suoi colori.


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#17 piersa

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Inviato 30 maggio 2016 - 14:27

minchia ma dove vivete? Nelle patatine Cracco? :(


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#18 Infinite dest

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Inviato 30 maggio 2016 - 14:27

io invece sono roso dalla curiosità di sapere cosa diavolo è successo a Tiresia nei corridoi dei Gigli (forse ci siamo incrociati e non si è più ripresa)


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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#19 piersa

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Inviato 30 maggio 2016 - 14:38

vabbè, chiudete tutto asd


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#20 Infinite dest

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Inviato 31 maggio 2016 - 13:36

cvd


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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#21 Max Stirner

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Inviato 31 maggio 2016 - 13:46

ottimo


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"Caedite eos! Novit enim Dominus qui sunt eius"

#22 Infinite dest

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Inviato 31 maggio 2016 - 13:50

fantastico Peppino di Capri tra i candidati asd


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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#23 Claudio

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Inviato 31 maggio 2016 - 16:48

 

Molto più "femminista", ad esempio, il Thelma & Louise citato nella scena dell'auto (ma anche molto meno avvincente dal punto di vista emotivo, malgrado anche lì ci fossero due interpreti eccezionali).

 

Cioè, quest'ultimo Virzì sarebbe meglio di Thelma & Louise? <_<

 

Per me sì, non ho mai amato particolarmente Thelma & Louise (a differenza delle loro interpreti), non lo trovo tra i migliori di Scott.


  • 0

#24 Tom

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Inviato 31 maggio 2016 - 17:07

Scusa ho cancellato. Non era una domanda retorica, davvero non avevo capito se per te era migliore (anche se la faccina dimostra che avevo intuito bene), ma rileggendo bene era chiaro. 


  • 0

#25 signora di una certa età

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Inviato 07 giugno 2016 - 08:37

mentre lo guardavo pensavo: questo film è un manifesto di toscanità nel senso descrittoci da dest e combat non mi ricordo più in che topic asd

comunque a me è piaciuto: Beatrice veramente urticante, l'avrei soppressa con le mie stesse mani insieme a tutta la sua schiatta. Solidarietà, invece, con i poveri sfigati discriminati anche in malattia, ovviamente.

Approvo la descrizione militante dell'istituzione pubblica, l'unica che ancora rischia qualcosa sulla malattia mentale. Diciamolo, cavoli, che ci sono persone in gamba che si fanno carico di questi problemi con grande tenacia e idealità :)


  • 0

In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#26 pooneil

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Inviato 07 giugno 2016 - 13:25

mentre lo guardavo pensavo: questo film è un manifesto di toscanità nel senso descrittoci da dest e combat non mi ricordo più in che topic asd

 

Virzì rimane fedele alla sua filosofia "suvvia deh" insomma.


  • 0

#27 signora di una certa età

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Inviato 07 giugno 2016 - 13:47

 

mentre lo guardavo pensavo: questo film è un manifesto di toscanità nel senso descrittoci da dest e combat non mi ricordo più in che topic asd

 

Virzì rimane fedele alla sua filosofia "suvvia deh" insomma.

 

sei troppo tecnico, non saprei dire ^_^


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In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#28 Infinite dest

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Inviato 07 giugno 2016 - 14:24

deh = tipica espressione livornese-pisana, si usa come intercalare, non ha un significato ben preciso


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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#29 signora di una certa età

    old signorona

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Inviato 07 giugno 2016 - 15:56

Sì ma inquadrami la filosofia del suvvia deh
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In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#30 pooneil

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Inviato 07 giugno 2016 - 19:01

Che non affonda mai (non in senso navale).


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#31 signora di una certa età

    old signorona

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Inviato 07 giugno 2016 - 19:30

Ecco un po' così, che non è necessariamente un difetto, a mio parere
  • 0

In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#32 BanalmenteMatteoZucchi

    INGIRUMIMUSNOCTEETCONSUMIMURIGNI

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Inviato 12 giugno 2016 - 02:16

Film bah, devo dire, pur essendo tutto sommato sufficiente.

Il fiabesco è una patina che serve ad occultare caratterizzazioni da grado 0 e snodi narrativi discutibili ma il film è tutto tranne che una fiaba. Realistico allora ? Quasi ogni attimo dell'opera dice il contrario e il finale lo sancisce in pompa magna.

Ritengo che fra i registi italiani coevi Virzì sia uno dei più capaci nel rielaborale il nostro patrimonio, non solo cinematografico, senza spocchia né derivatività. Ma non sono certo che questo sia così positivo o comunque importante, per fare opere efficaci perlomeno.

La regia poi è più ingenua (o furbamente pigra) della sceneggiatura fra abuso di primi piani e utilizzo della fotografia che chiama vendetta. E flashback quasi sempre non necessari e spesso stucchevoli. Il prefinale sarebbe stato meglio senza.

 

Manifesto della toscanità, come è stato già detto. Più nel male che nel bene, sottolineerei poi. Mai fidarsi appieno dei Toscani, penso.

Credevo l'avrei preferito a "Julieta" e invece no. Comunque il 6 (e forse qualcosa in più) se lo piglia per la Tedeschi, buona parte del primo terzo e un paio di scene a seguire.

Dimenticavo il "metacinema" d'accatto.

 

Fine delle trasmissioni.


  • 1

"Ok, take me to your goddamn young genious !"

Vincent Price su Michael Reeves  

 

"Ma il lettore di Ondacinema sa che il film lo fa la messa in scena, non la trama."

Alberto Mazzoni                                                                                               :firuli:

 

 

impossibile non citare l'oscuro quanto seminale esordio degli Unnamed
 
(6.5)

 

 

 

chi è stu strunz che lo dirige? BOOOOH. manco sua mamma lo conosce

 

 


#33 MilleLire

    IL MORALIZZATORE

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Inviato 30 giugno 2016 - 08:13

Si, bravissima (e bella) Valeria Bruni Tedeschi, toccanti alcune scene, in particolare la famigliola borghese sul mare che guarda con umana pietà la gioia straziante di una madre che riabbraccia il proprio figlio senza interrompere l'idillio.

Però, oltre alle pecche di sceneggiatura più o meno gravi (come fa la Ramazzotti a scappare così facilmente dall'ospedale? Perchè il tassista blocca la Tedeschi che vuole dare dei soldi all'amante sciagurato e costui non fa niente per prenderseli? Perché le lasciano scappare dal ristorante senza pagare come se nulla fosse??) a me, da toscano, ha dato fastidio l'eccessivo stereotipare della Toscana stessa da parte peraltro di un toscano... inconcepibile. Ci sono tutti i clichè della mia regione, peraltro mal tratteggiatii e dipinti in maniera superficiale: c'è il carnevale di Viareggio, ci sono le terme e le puttane di Montecatini, gli orrendi centri commerciali della periferia Fiorentina, le discoteche Versiliesi della mia infanzia ridotte a brutali mercificazioni di corpi femminili, i cascinali di campagna, il riccone con villa sull'Argentario, il ponte dei tuffi di Calafuria. E poi: il Pistoiese che parla in maniera uguale al Livornese ed Viareggino ecc. ecc., non si può sentire: non basta inserire qualche "de" e la "c" aspirata per definire le mille sfumature dei vari dialetti, e Virzì lo sa benissimo, ma a lui interessava fare un prodotto che facesse esclamare "guarda la Toscana!" a chiunque lo guardasse. E poi ... non siamo tutti uomini di merda inaffidabili, falliti e bugiardi noi toscani.

Ho amato quasi tutti i film di Virzì ma questo proprio no. Troppo ruffiano, troppo stereotipato, troppo scopiazzato (Thelma e Louise evidente ma anche Ragazze Interrotte), troppa faciloneria e diverse pecche di scrittura. Non può essere salvato da una monumentale (ma anche lei un po' vittima del proprio personaggio) Valeria Bruni Tedeschi.


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#34 neuro

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Inviato 24 luglio 2016 - 08:04

Mi sembra che vi siate un pò avvitati sulla questione della toscanità (che poi, son tutti toscani di mare che bevono vino bianco e dicono deh, per favore...) e siate stati un pò crudeli col film.

 

Ci sono alcune tamarrate: l'infermiera che INDOSSA la collana di perle, la cubista che E' LEI e ok.

 

Però.

 

Sulla bruni tedeschi siamo tutti d'accordo.

 

La Ramazzotti è chiaro che può solo cercare di inseguire, ma scene come il vino che sa di tappo, o la testata al vetro mi sono sembrate molto efficaci.

 

Il flashback non mi sembra banale come contenuto e forma - chiedere di empatizzare

 

Spoiler

 

mi sembra una scelta forte che ha infatti richiesto un tono fiabesca/sirenetta (poi ripreso nella scena finale) per essere digerito.

 

I nessi logici: daje. E' una sequenza di avvenimenti assurdi, tutti gli incontri e le svolte sono fortuiti e non giustificabili statisticamente o razionalmente. Secondo me quando il patto con lo spettatore è chiaro, va benissimo.

 

Infine menzione speciale per Bob Messini nel ruolo di Pierluigi e Messeri nel ruolo del babbo - alla faccia dei personaggi secondari trascurati.

 

E poi

 

La graziosa parentesi meta-cinematografica è anche una interessante demitizzazione della Versilia che attacca il suo momento di massima gloria durante il boom, per rivelarne la cartapesta totale.

 

E la dissonanza tra comico e drammatico messi TROPPO VICINO è fatta apposta per generare un sano disagio. Ah ah che ridere i matti vero? COL CAZZO. E' una doccia fredda interessante quella a cui Virzì sottopone il pubblico. Ne ho avuto la netta impressione nei vicini di arena all'aperto che hanno riso un sacco per la prima metà, poi hanno riso imbarazzati, poi erano imbarazzati di aver riso, poi alla fine non ridevano più neanche nelle parti che li facevano ridere perchè gli sembrava male.


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#35 tiresia

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Inviato 28 marzo 2017 - 06:25

"Ringrazio Gena Rowlands e suo marito": 102 minuti di applausi a Valeria Bruni Tedeschi. Uno dei discorsi di premiazione più esilaranti di sempre, meraviglia
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#36 Bandit

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Inviato 17 aprile 2017 - 10:13

Io ci sono cascato abbastanza, non so se la battuta sul cinema italiano debba essere letta come autoironia, visto che più che cinema a me è parso un buon film TV national popolare, compresa la serie di spot fca che altro le Marlboro di Nanni.
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Inviato 20 aprile 2017 - 09:47

Stavolta mi accodo anch'io agli scettici e critici.
 
Fondamentalmente è un filmetto con situazioni veramente fuori luogo (la varie fughe, il tizio col codino che lascia le chiavi nella macchina e poi riappare la sera della cena non pagata, ma che cazzo è?) che si riscatta con poche scene ed un prefinale inevitabilmente empatico e molto commovente.
 
Mi è parso tutto buttato lì, senza mai approfondire realmente i personaggi. La Ramazzotti è uno stereotipo vivente nella sua disperazione (ex)tossica con tanto di ossa in vista e tatuaggi. La scena col padre, che di default dovrebbe/potrebbe essere la scena cardine per far empatizzare (perché è quello che Virzì vuole) lo spettatore col personaggio è messa lì quasi controvoglia, boh.
 
Dall'altro lato abbiamo una Bruni Tedeschi fisicamente(

Spoiler
) e oralmente staripante, sicuramente "ingabbiata" in questo personaggio sopra le righe ma che fa prepotentemente emergere in due o tre occasioni un lato cattivo che altrimenti non emergerebbe facendo di conseguenza sembrare il suo personaggio una svampita che ha vissuto tutta la sua vita nella bambagia e che continua a farlo nella sua nuvola di instabilità psichica. Queste due scene sono la giocata alla roulette in discoteca e la seduzione fisica dell'ex marito. Peccato che entrambe le scene siano rovinate dalla propria conclusione/continuazione: la bottigliata in testa, scena eccessiva e piazzata solo per giustificare il nuovo ricovero nel primo caso, la ricerca tramite tablet dell'indirizzo del bambino riuscendo a rintracciare le sentenze del giudice, in barba a qualsiasi legge sulla privacy.

 

Ripeto: i difetti di sceneggiatura e la sfacciataggine/irrealtà delle scene piazzate per far andare avanti la fuga sono troppo pesanti per non inficiare il risultato finale. 6,5 di stima


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