i pappagalli siete voi, nel momento in cui qualcosa non rientra nei binari dell'ortodossia delineata da una doxa imperatrix mundi, cominciate a dar di matto.
siete troppo nervosi, mi fate solo pena, forse non vi siete mai divertiti, avete sicuramente problemi a socializzare, i cosiddetti social vi hanno reso asociali timidi, pronti al terrore e soprattutto zero dialogo: chi non la pensa come voi è un coglione, complottista, fascista, terrapiattista
Beh hai invocato studio e credenziali, un po' penso di averli presentati 
quindi in diecimila anni nessun evento catastrofico, ma come si fa ad essere sicuri di sti ipotesi è davvero inspiegabile
Confondi evento catastrofico istantaneo con cambiamento a lungo termine. Negli ultimi diecimila anni eruzioni per noi devastanti come quelle di Tambora o Krakatoa hanno raffreddato l'atmosfera per un anno per via del pulviscolo disperso nell'atmosfera, ma non hanno influenzato un'era glaciale di migliaia di anni, cosa che invece fanno i cicli di Milankovitch. Per avere un vulcano che ti sconvolge il clima per un lungo periodo devi prendere cose tipo Toba (70'000 anni fa, si ritiene abbia causato un raffreddamento globale di un migliaio di anni), molto più grande di quanto sia mai stato registrato nella nostra storia (cento volte più potente di Krakatoa).
l'anidride carbonica è soprattutto un prodotto della respirazione animale, ma scherzi?
Eh no, e sai perché?
Perché esiste una cosa chiamata impronta isotopica del carbonio (metto il link al NOAA ma se preferite riferimenti in italiano potete trovarli tranquillamente).
Semplificando, esistono principalmente tre "tipi" (isotopi) del carbonio, detti carbonio-12, -13, -14. Questi sono presenti nell'ambiente e negli esseri viventi in proporzioni differenti. Per esempio, la materia organica vegetale è ricca di carbonio-12 perché è più leggero e più facilmente utilizzabile durante la fotosintesi, mentre il carbonio-13 è maggiormente presente nella materia inorganica come quella emessa dai vulcani. I loro rapporti sono noti e costanti. Il carbonio-14 invece è radioattivo e tende a decadere col tempo, l'unica fonte consistente che ne impedisce l'esaurimento sono i raggi cosmici che interagiscono con l'atmosfera.
Il carbonio-14 così formato a un tasso costante e misurabile viene assorbito dalle piante ed entra nella catena alimentare, venendo poi assimilato da animali e funghi in un ciclo continuo. Quando un essere vivente muore, cessa di acquisire altro carbonio-14, e quello presente inizia a decadere, dimezzandosi a intervalli regolari. Per la cronaca, è questo il principio dietro alla datazione al carbonio-14, che permette di stimare l'antichità di qualcosa dal tasso di carbonio-14 presente in un rinvenimento rispetto a quello che ci si aspetterebbe ora. Reperti troppo antichi non hanno carbonio-14.
Ora, l'anidride carbonica emessa dagli animali mentre sono ancora in vita è relativamente ricca di carbonio-14, visto che non è passato abbastanza tempo prima che decada. Invece il carbonio che è stato immagazzinato da piante e microrganismi centinaia di milioni di anni fa, e che poi si è accumulato nel sottosuolo subendo trasformazioni che hanno portato alla formazione di idrocarburi, non ha più alcuna traccia di carbonio-14. Qualcuno ha misurato la concentrazione di anidride carbonica presente in atmosfera, e ha trovato che i suoi livelli sono aumentati vertiginosamente negli ultimi due secoli, proprio in concomitanza con la rivoluzione industriale e l'espansione delle attività umane, come mostrato da questo grafico:

Una persona potrebbe ipotizzare che questo aumento incredibile dell'anidride carbonica in atmosfera, che non si verificava da milioni di anni (precisamente dal Pliocene), sia dovuto al fatto che ci sono miliardi di persone in più a respirare, più tutto il bestiame che chiaramente un tempo non c'era. Oppure potrebbe ipotizzare che sia dovuto soprattutto all'attività vulcanica che evidentemente deve essersi intensificata sotto al nostro naso. Ma potrebbe ipotizzare anche che provenga soprattutto dalla combustione di carbone, petrolio, metano e altre cose.
Come fare a distinguerlo? Misurando proprio i rapporti tra gli isotopi del carbonio. Per esempio, una prevalenza di carbonio-12 indicherebbe un'origine biologica dell'anidride carbonica, una prevalenza di carbonio-13 indicherebbe un'origine vulcanica dell'anidride carbonica.
Il rapporto tra carbonio-13 e carbonio-12 è diminuito, il che indica che l'origine di tutta questa anidride carbonica non è vulcanica ma di origine come minimo vegetale. Ma contemporaneamente, anche la percentuale di carbonio-14 è diminuita drasticamente in atmosfera negli ultimi decenni, il che vuol dire che deve essere stato "diluito" dall'immissione in atmosfera di grandi quantità di anidride carbonica priva di carbonio-14, quindi molto antica. Solo i grandi giacimenti di idrocarburi, a lungo nascosti sotto il suolo prima che il loro contenuto in carbonio venisse reimmesso in atmosfera tramite combustione, sono fonti che spiegano tutta questa concentrazione.
(bonus track: i numerosi test atomici del passato hanno aumentato di parecchio il livello di carbonio-14 nell'ambiente negli anni '50 e '60, tanto che si ritiene che il test per il carbonio-14 non sarà più affidabile per datare con certezza reperti recenti che agli archeologi del futuro sembreranno più recenti di quanto non lo siano davvero, quindi siamo riusciti a diluire la sua presenza in atmosfera nonostante questa fonte addizionale)
Quindi, sì, in atmosfera sono oggi presenti concentrazioni altissime di un noto gas climalterante, l'anidride carbonica, di origine antropica, e immesso a una velocità tale da causare effetti sul clima che in tempi geologici sono relativamente immediati. Ne vediamo gli effetti già in pochi decenni, contro i millenni che normalmente sarebbero stati necessari per giungere allo stesso punto in modo "naturale". Ne fanno le spese gli ecosistemi e la civiltà, che dovranno adattarsi bruscamente, e pagando prezzi molto alti.
Tutto questo per la cronaca era già noto sin dalla fine degli anni '70 a un'industria petrolifera come la Exxon, che si apprestò a nascondere i dati raccolti dai suoi ricercatori e a controbattere quando quelli della NASA lo dissero pubblicamente poco dopo, arrivando addirittura a boicottare le iniziative internazionali per ridurre le emissioni e a finanziare gruppi di pressione politica che influenzassero negativamente l'opinione pubblica - in sostanza, imboccando la gente con le loro frottole.