Ki è contrario scagli la prima pietra

Inviato 28 giugno 2006 - 17:36
Inviato 28 giugno 2006 - 18:48
Inviato 28 giugno 2006 - 19:02
Propenderei per una posizione intermedia...buon film, tutte le venature poetiche che gli sono state attribuite sono inesistenti, ma sicuramente un buon film..
Inviato 29 giugno 2006 - 12:18
Inviato 29 giugno 2006 - 14:35
Inviato 29 giugno 2006 - 16:07
un film furbo, divertente, girato da dio...
ma è così ruffiano che mi fa quasi incavolare.
Non il migliore di Zemeckis (l'accoppiata Zemeckis-Hanks l'ho preferita in Castaway).
"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"
"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"
Inviato 29 giugno 2006 - 16:13
L'ho detto in classe e mi hanno "linciato" con palline di carta...(se è per questo mi hanno riso in faccia anche per aver detto che Blade Runner è un bellissimo film per fortuna che in questi casi ricorro ai coppini pesanti e impongo le mie opinioni come le uniche legittime
un film furbo, divertente, girato da dio...
ma è così ruffiano che mi fa quasi incavolare.
Non il migliore di Zemeckis (l'accoppiata Zemeckis-Hanks l'ho preferita in Castaway).
Castaway vale praticamente solo (ma molto!) per l'ora in cui Tom Hanks si trova da solo sull'isola deserta.
Inviato 29 giugno 2006 - 16:18
Comunque è vero (andando ot) nelle scene sull'isola deserta Castaway raggiunge livelli sublimi secondo me (Wilson meritava una statuetta come miglio attore non protagonista)
Inviato 30 giugno 2006 - 10:00
Castaway vale praticamente solo (ma molto!) per l'ora in cui Tom Hanks si trova da solo sull'isola deserta.
Inviato 30 giugno 2006 - 11:23
Inviato 30 giugno 2006 - 11:31
Zemekis è un classico regista americano.
I suoi film sono grandi storie il cui tema principale è, con piccole variazioni, "tutti possono farcela nel paese delle libertà".
Sono film sulle grandi cadute seguiti ai grandi riscatti, sulle seconde possibilità, sugli emarginati che possono diventare grandi personaggi.
Il tutto condito sapientemente sulla classica patina commovente di un certo modo di fare cinema in america, il cui capostipite attuale è forse Ron Howard.
Film rassicuranti e per grandi platee pronti ad usare il fazzoletto quando la musica cresce e la telecamera indugia su primi piani e occhi umidi.
L'aggettivo "americanate" è forse il più adatto a questo tipo di film.
Ma perché i protagonisti e gran parte dei personaggi principali positivi sono tutti bianchi?
Inviato 30 giugno 2006 - 12:03
Inviato 30 giugno 2006 - 12:22
"Forrest Gump" è un film stucchevole e pomposo, aggettivi che vanno benissimo, per quello che ne penso a riguardo, e non sono certo il dio del cinema, anche per il regista.
Forse solo "Ritorno al Futuro" è un film buono, mi rendo conto che nel giudizio influisce molto il fatto che è uno dei miei film "dell'adoloscenza", quindi per me rimane difficile separare emozioni da critica "oggettiva".
Inviato 30 giugno 2006 - 12:27
Inviato 30 giugno 2006 - 12:33
P.S.
Nessuno ha ancora citato la colonna sonora, davvero stupenda, che contiene fra l??altro artisti del calibro di Creedence Clearwater Revival, Bob Dylan, Lynard Skynard, Jefferson Airplane, Doors, Mamas And Papas, Beach Boys, Simon & Garfunkel, Byrds?
Inviato 30 giugno 2006 - 19:51
Zemekis è un classico regista americano.
I suoi film sono grandi storie il cui tema principale è, con piccole variazioni, "tutti possono farcela nel paese delle libertà".
Sono film sulle grandi cadute seguiti ai grandi riscatti, sulle seconde possibilità, sugli emarginati che possono diventare grandi personaggi.
Il tutto condito sapientemente sulla classica patina commovente di un certo modo di fare cinema in america, il cui capostipite attuale è forse Ron Howard.
Film rassicuranti e per grandi platee pronti ad usare il fazzoletto quando la musica cresce e la telecamera indugia su primi piani e occhi umidi.
L'aggettivo "americanate" è forse il più adatto a questo tipo di film.
Inviato 01 luglio 2006 - 19:19
Inviato 01 luglio 2006 - 20:16
Inviato 02 luglio 2006 - 19:26
Inviato 03 luglio 2006 - 15:58
dovete assolutamente leggere questo:
http://xoomer.alice....Forrestgump.htm
concordo in particolare con questo punto:
Il personaggio di Jenny in Forrest Gump costituisce la prova provata, inoppugnabile, delle interferenze del governo statunitense nei prodotti finiti di Hollywood. In questo caso infatti è esclusa ogni altra ipotesi. Non può essersi trattato delle opinioni personali del regista o dei produttori: che interesse potevano avere Zemeckis, Tisch, Starkey o Finerman a falsificare, e in tale modo subliminale e premeditato - da specialisti della propaganda - la vicenda di Jean Seberg?
da prenderli tutti a martellate sui ginocchi, altro che
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