http://www.ondarock....andtheclams.htm
che bravo stefano ferreri (sea shanty sul forum)!
già meriterebbe una medaglia per aver scritto la più esaustiva monografia sui clams (probabilmente) a livello mondo
ma il pompino con lode se lo guadagna perchè non è caduto nella trappola dei luoghi comuni, è andato oltre l'impatto visivo da circo dei matti e la collocazione «geostorica» in pieno epicentro del terremoto ty segall/burger records
stefano ha colto il punto su praticamente tutti i temi della band, con la quale lui (ed io pure) condivide l'amore un po' feticista per quell'immaginario dolce e amaro da american graffiti dove si scontrano l'innocenza della golden age americana e la ribellione pre-punk di un'adeloscenza freak
e la magia di shannon e cody sta tutta lì, nel saper riprodurre in maniera filologicamente perfetta uno stile scomparso da secoli dai radar della musica rock
e nel sapergli restituire vita buttandogli in gola il respiro dell'emozione più sincera
quest'anno hanno sfornato l'ennesimo disco stupendo di american pop in zozza fedeltà
qui dentro li avete visti inseriti sempre e soltanto nel calderone delle canzonette ma non liquidateli con superficialità
loro sono molto di più, molto oltre per riferimenti, ambizione, complessità e soprattutto mezzi tecnici e LE CANZONI!
non vi fate fregare, i clams non sono il gruppo preferito di «cerezo che ascolta merda troglodita in bassa fedeltà"
sono la band preferitissima di «cerezo che ama la musica dei teen idols, il soul bianco e il country degli anni 50 e primi 60, ma non scappa se glie li presentano su un piatto di carta vetrata e coriandoli servito da un cameriere coi baffi e la gonna»
se non li conoscete partite da quest'ultimo disco, anche perchè è quello che si sente meglio
accostatevi al juke box e inserite la monetina
che ti va di ballare, dolcezza?