[Monografia] The Alarm - I Principi Di Galles
#1
Inviato 20 ottobre 2015 - 11:55
#2
Inviato 20 ottobre 2015 - 12:34
comunque leggere Claudio è leggere uno che scrive di professione, ma in fin dei conti porta in se la controindicazione di avere uno stile di scrittura quasi impersonale, troppo professionale
manca il guizzo folle e ironico di un Blackwater, l'acidità passionale di Gozzy o la simpatia avvolgente di Damy ecc...ri
guardo agli Alarm da giovine mi stavano sui coglioni solo a vederli, ma sicuramente sbagliavo
vado ad ascoltare qualcosa
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#3
Inviato 20 ottobre 2015 - 12:35
a-làrm
grandissimi comunque
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#4
Inviato 20 ottobre 2015 - 13:15
Monografia doverosa e che colma un vuoto: ha proprio ragione Kerzy nel rilevare come gli Alarm siano stati sostanzialmente messi da parte dagli appassionati e che, come anche i coevi Big Country, vengano visti per lo più come una derivazione degli U2.
A me sono sempre piaciuti anche se la mia conoscenza si è fermata ai singoli degli anni '80 (quelli principali, ma anche qualcuno di quelli meno famosi). Ma l'occasione è buona per vedere di ascoltare qualcos'altro.
ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.
#5
Inviato 20 ottobre 2015 - 13:24
comunque leggere Claudio è leggere uno che scrive di professione, ma in fin dei conti porta in se la controindicazione di avere uno stile di scrittura quasi impersonale, troppo professionale
manca il guizzo folle e ironico di un Blackwater, l'acidità passionale di Gozzy o la simpatia avvolgente di Damy ecc...ri
Dici?
Sinceramente non ci avevo mai fatto caso.... Chissà che ne pensa il diretto interessato?
ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.
#6
Inviato 20 ottobre 2015 - 13:36
Dici?comunque leggere Claudio è leggere uno che scrive di professione, ma in fin dei conti porta in se la controindicazione di avere uno stile di scrittura quasi impersonale, troppo professionale
manca il guizzo folle e ironico di un Blackwater, l'acidità passionale di Gozzy o la simpatia avvolgente di Damy ecc...ri
Sinceramente non ci avevo mai fatto caso.... Chissà che ne pensa il diretto interessato?
claudio per me è versatile, forse questo intende dire Birillo
Blackwater è più da coniglio dal cilindro
#7
Inviato 20 ottobre 2015 - 13:37
comunque leggere Claudio è leggere uno che scrive di professione, ma in fin dei conti porta in se la controindicazione di avere uno stile di scrittura quasi impersonale, troppo professionale
manca il guizzo folle e ironico di un Blackwater, l'acidità passionale di Gozzy o la simpatia avvolgente di Damy ecc...
Grazie, mi fa piacere anzitutto che tu l'abbia letta (non contavo su tanto interesse qui dentro, proprio per le ragioni che citava Kerzhakov) e anche le osservazioni critiche sono sempre graditissime, perché mi considero perennemente in evoluzione, come stile, come contenuti e come tutto. Anzi: penso che proprio chiunque faccia questo mestiere debba esserlo. Damy, non è un mistero, è anche uno dei miei preferiti: prima aveva grandi intruizioni annegate in una prosa abbastanza ridondante e confusionaria, ora è diventato quasi perfetto: sempre ironico ma decisamente molto più "pulito". Blackwater è un grandissimo, ma quasi inimitabile, Gozer quando non sentenzia è impeccabile.
Nel mio caso, ho sempre pensato di avere proprio questo problema dello stile troppo professionale/asettico, e infatti negli anni ho cercato di cambiare un po' (ti assicuro che confrontando quello che scrivo oggi con quello che scrivevo nel 2002 si nota). Poi, in generale, mi piace più parlare della storia delle band che dei miei contorti meccanismi e ricordi personali, questo sì. Però una frase come "che si può fare a Rhyl nel 1977, se sei adolescente e ti annoi a trascorrere le serate al pub tracannando una pinta dietro l’altra?" nel 2002 non l'avrei mai scritta. E pensavo che l'acidità passionale trapelasse dall'incipit
Quanto agli Alarm, credo anche di aver suggerito cose che altri troveranno aberranti, in quello sono stato pochissimo asettico. Però sono una grande band, gli attestati di stima da parte dei vari Young, Dylan e compagnia non sono casuali, dal vivo poi erano una vera potenza.
#8
Inviato 20 ottobre 2015 - 14:10
Grandi erano grandi, pochi cazzi. Assimilabili per valore (e ugualmente dimenticati/sottovalutati) anche a realtà poco conosciute come Redskins e Hurrah, oltre che ai citati Big Country.
Sullo stile di Claudio: vabbè fa il giornalista, normale sia influenzato dal mestiere per cui lo pagano (ti pagano?). Però potresti provare a scrivere un po' brillo, aiuta a lasciarsi andare e a evitare quel a-là che mi fa perdere i capelli ogni volta che lo incrocio. Brutto vezzo.
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#9
Inviato 20 ottobre 2015 - 14:23
Grandi erano grandi, pochi cazzi. Assimilabili per valore (e ugualmente dimenticati/sottovalutati) anche a realtà poco conosciute come Redskins e Hurrah, oltre che ai citati Big Country.
Aggiungo anche gli Easterhouse.
ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.
#10
Inviato 20 ottobre 2015 - 14:27
Come cazzo fai a conoscerli, pensavo di essere l'unico a possedere i loro vinili. Secondo me nemmeno loro sanno di averli fatti
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#11
Inviato 20 ottobre 2015 - 14:41
Come cazzo fai a conoscerli, pensavo di essere l'unico a possedere i loro vinili. Secondo me nemmeno loro sanno di averli fatti
siamo in due buongustaio
#12
Inviato 20 ottobre 2015 - 14:43
siamo in due buongustaioCome cazzo fai a conoscerli, pensavo di essere l'unico a possedere i loro vinili. Secondo me nemmeno loro sanno di averli fatti
Seh vabbeh manco fossero i normil :-) se ne parla ancora, c'è stata anche una ristampa
#13
Inviato 20 ottobre 2015 - 14:50
Sullo stile di Claudio: vabbè fa il giornalista, normale sia influenzato dal mestiere per cui lo pagano (ti pagano?). Però potresti provare a scrivere un po' brillo, aiuta a lasciarsi andare e a evitare quel a-là che mi fa perdere i capelli ogni volta che lo incrocio. Brutto vezzo.
Sì, almeno per quello mi pagano (in effetti è l'unica delle mie 4 attività che viene retribuita )
Proverò tracannando qualche pinta anch'io, però à-la lo uso pochissimo, dai, ce n'è uno solo in 14 cartelle di testo!
Ma sul fatto che i migliori dischi siano i primi due concordate tutti? A me piace anche "Eye Of The Hurricane", anche se più patinato, però quella foga grezza degli esordi (pezzi tipo "The Stand", "Sixty Eight Guns", "Strength" e compagnia) era proprio unica.
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