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[sash]

Da fine anni '70 e per tutti gli '80, i concerti di artisti italiani negli stadi (non parlo di arene estive) rappresentavano un evento tanto erano rari (a memoria ricordo solo Dalla-De Gregori in duo, Edoardo Bennato, Renato Zero). Per tutti gli anni '90 è proseguita più o meno allo stesso modo, con l'aggiunta di Vasco Rossi e forse di Venditti e Baglioni. Parliamo comunque di cantanti superpopolari. Tutti gli altri dovevano ripiegare su palasport e teatri.
Negli ultimi anni però sto notando che allo stadio ormai si esibiscono in tanti, anche gli amici di maria de filippi, e quello che era un appuntamento straordinario (ricordiamo il clamore delle esibizioni di bob marley e rolling stones a inizio anni '80) è divenuta consuetudine.
Secondo voi questa trasformazione ha a che fare con la morte del disco (tanto me lo scarico gratis e i soldi li spendo per il concerti) o ci sono altre ragioni?

[floods]

Mi sono chiesto anche io quale sia il motivo, però pensandoci bene non sono nemmeno così tanti quelli che se lo possono permettere. Gli amici di Maria non mi pare riescano ancora a riempire uno stadio, al massimo si esibiscono come gruppo spalla (ed è comunque una cosa che fa orrore), mentre le new entry degli ultimi anni mi pare siano Antonacci, Modà, Pausini e Ferro. Quanto a popolarità hanno ben poco da invidiare a Baglioni, Zucchero o Ligabue, quindi non mi meraviglia che riescano a riempire gli stadi, certo le vendite sono inferiori perchè è cambiato il mercato e quindi per fare soldi si puntaa fare concerti sempre più grandi e che richiamano più gente.