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[Pietra Miliare] Al Stewart - Year Of The Cat (1976)


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13 replies to this topic

#1 mr_tankian

    diesel_tankian

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Inviato 20 luglio 2015 - 18:28

Salve a tutti, che ne dite di spendere qualche parolina sull'ottima pietra miliare scritta da wago ?

Non me ne vogliate, ma mi fa stare davvero male l'idea che il pur valido Parachutes abbia già raggiunto 3 pagine in 1 giorno, mentre nel giro di 2 settimane nessuno ha speso una sola parola su questo disumano capolavoro del signorotto scozzese.

 

Vogliamo dire cosa non è la chitarra che si sente nel minuto finale di Lord Grenville ? Oppure i 2 splendidi assoli di chitarra che impreziosiscono If It Doesn't Come Naturally, Leave It e One Stage Before ? Per non parlare dei 2 singoloni On the Border e Year of the Cat.

 

Purtroppo la mancata accoglienza a questa pietra miliare scritta da wago, è la prova lampante che avevo perfettamente ragione nel sostenere quanto Al Stewart fosse inspiegabilmente sottovalutato in questo forum. Eppure, faccio davvero fatica a immaginare un album meglio scritto, prodotto e arrangiato di Year of the Cat. Alla produzione, dopotutto, c'era un certo Alan Parsons.......


  • 9

 


#2 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

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Inviato 20 luglio 2015 - 18:34

Non me ne vogliate, ma mi fa stare davvero male l'idea che il pur valido Parachutes abbia già raggiunto 3 pagine in 1 giorno, mentre nel giro di 2 settimane nessuno ha speso una sola parola su questo disumano capolavoro del signorotto scozzese.

 

Hai pienamente ragione, aspettavo che l'aprisse Wago ma ormai sul forum scrive pochino. :(

 

Devo però tirarti le orecchie Tankian: Alan Parsons! Le basi! :D

 

Il disco è di una bellezza clamorosa ovviamente, merita tutto lo spazio che gli si può dare e chi non l'avesse sentito dovrebbe rimediare quanto prima.


  • 1
RYM ___ i contenuti

"SOVIET SAM" un blog billizzimo


7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:

Tra due anni torniamo per vincere.


#3 mr_tankian

    diesel_tankian

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Inviato 20 luglio 2015 - 18:39

 

Non me ne vogliate, ma mi fa stare davvero male l'idea che il pur valido Parachutes abbia già raggiunto 3 pagine in 1 giorno, mentre nel giro di 2 settimane nessuno ha speso una sola parola su questo disumano capolavoro del signorotto scozzese.

 

Devo però tirarti le orecchie Tankian: Alan Parsons! Le basi! :D

 

 

Sorry, ho appena rettificato.  ;D


  • 0

 


#4 Syddharta

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Inviato 20 luglio 2015 - 18:45

Capolavoro. Una di quelle cose che si sente che i musicisti di oggi non hanno mai ascoltato, analizzato, metabolizzato. Di quello che quel disco ha regalato alla storia della musica ce ne sarebbe un enorme bisogno adesso...

 

 

M.


  • 5

M.

 


#5 guast

    Classic Rocker

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Inviato 20 luglio 2015 - 19:01

Mi unisco al coro di lodi, questo disco è come minimo meraviglioso


  • 0

#6 xtc

    Gianfranco Marmoro

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Inviato 20 luglio 2015 - 20:44

il fatto che a parlarne qui siamo degli appasionati reali e non dei modaioli la dice tutta, il solo pensiero che un capolavoro del genere sia conosciuto per una o due canzoni é triste ed esemplare di quello che GOzer diceva altrove, non c'é interesse per la musica se non per quattro o cinque nomi.... poveri noi... o poveri loro?
  • 0

#7 MilleLire

    IL MORALIZZATORE

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Inviato 20 luglio 2015 - 21:13

Poveri loro che non sanno cosa si perdono
  • 1
Immagine inserita

#8 xtc

    Gianfranco Marmoro

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Inviato 21 luglio 2015 - 08:28

Poveri loro che non sanno cosa si perdono

:)


  • 0

#9 Claudio

    I am what I play

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Inviato 21 luglio 2015 - 08:30

"Year of the Cat" è proprio uno dei miei dischi del cuore, uno di quelli con cui ho sempre avuto un legame intimo e speciale. Tracklist perfetta dall'inizio alla fine, ma la mia preferita è "On The Border", mi fa venire la pelle d'oca ad ogni ascolto, e l'avrò ascoltata 740 volte. Non conoscevo la genesi di alcune storie dei brani, e secondo me la recensione di Wago le mette bene in evidenza, cogliendo un altro aspetto curioso di un disco davvero troppo trascurato da queste parti (almeno fino ad oggi).


  • 0

#10 markmus

    cui prodi

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Inviato 21 luglio 2015 - 10:04

pietra bellissima di wago. io l'ho sempre ascoltato distrattamente e conosco bene solo on the border (bellissime li' le tastiere di alan parsons) e year of the cat.

sicuramente un disco che trasuda eleganza.

 

sono contento di darci un riascolto con questa guida all'ascolto e vedere se riesco ad appassionarmi anche agli altri brani..


  • 0

#11 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 21 luglio 2015 - 12:28

Assieme a "Cristopher Cross" fa la coppia di dischi amati e indimenticabili di un epoca....


  • 1
<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#12 Bugskull

    Been going to bed early

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Inviato 27 luglio 2015 - 11:04

Finora non mi aveva mai attratto Al Stewart come musicista. Ascoltando questo disco me ne pento, ci sono almeno 4/5 canzoni formalmente perfette, e anche il resto dell'album si mantiene su ottimi livelli. Capolavoro.


  • 0

#13 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 09 agosto 2015 - 15:12

la title track la ricordo come la prima pop song di cui mi innamorai da bambino, infatti quando l'ascolto è un tuffo al cuore

 

il disco è bello, tra country rock modernisti e pop song

"One stage before" è quella che più mi colpisce

 

comunque il successivo "Time Passage" è assai bello e mi piace forse più, più compatto e con passaggi raffinatissimi

https://www.youtube....h?v=ASKZC4ORnAs

 

PS: l'unico cantante che ha la voce uguale a Stewart è Tennant dei Pet Shop Boys asd forse è per quello che il loro pop è killer


  • 1

Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>

#14 Giovanni Drogo

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Inviato 03 ottobre 2015 - 14:21

Go and tell Lord Grenville that the tide is on the turn
It's time to haul the anchor up and leave the land astern
We'll be gone before the dawn returns
Like voices on the wind

 

Go and tell Lord Grenville that our dreams have run aground
There's nothing here to keep us in this shanty town
None of us are caring where we're bound
Like voices on the wind

 

And come the day you'll hear them saying
"They're throwing it all away"
Nothing more to say
Just throwing it all away

 

Go and fetch the captain's log and tear the pages out
We're on our way to nowhere now, can't bring the helm about
None of us are left in any doubt
We won't be back again

 

Send a message to the fleet, they'll search for us in vain
We won't be there among the reaches of the Spanish Main
Tell the ones we left home not to wait
We won't be back again

(Won't be back again...)

 

And come the day you'll hear them saying
"They're throwing it all away"
Nothing more to say
Just throwing it all away

 

Our time is just a point along a line
That runs forever with no end
I never thought that we would come to find
Ourselves upon these rocks again


Oh no...

Go and tell Lord Grenville that the tide is on the turn


  • 1

Statisticamente parlando, non lo so.





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