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[Disco Del Mese] Sufjan Stevens. - Carrie & Lowell (Asthmatic Kitty, 2015)


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55 replies to this topic

#51 Sleepyhead

    Enciclopedista

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Inviato 01 dicembre 2015 - 21:54

Ma aldilà delle frasi fatte su quanto è autentico, quanto e "vero" che perlopiù sono giudizi (se pur sinceri) che dovrebbero far incazzare ogni persona di buon senso, è un disco dalle bellissime melodie, e vanta una produzione curata e non banale; chi parlava di un suono che veniva dalla cantina con il suono dei ventilatori da soffitto aveva evidentemente ascoltato un disco differente.


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"Dovete vedere noi, perché la televisione non vi fo' far crescere quando fa le sue trasmissioni, ve vo' tene boni; la televisione non ve vo' fa capire, ve vo' addormentà. Questa trasmissione discute e vi fa discutere dei vostri problemi, perché vedete - guardate che bell'abito che c'ho, ho una casa al mare - HO mi guardate o io me ne vado, ma me dovete guardà in tanti e vi dovete sentire il dovere IL DOVERE, perchè io a causa VOSTRA c'ho rimesso MILIARDI per divve aaverità."


#52 MilleLire

    IL MORALIZZATORE

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Inviato 01 dicembre 2015 - 22:02

Moh le melodie arrivano subito, la produzione pure, l'autenticità che tu dai tanto per scontata no, e non credo sia stata apprezzata e capita da tutti
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#53 Sleepyhead

    Enciclopedista

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Inviato 01 dicembre 2015 - 22:21

Parlare di sincerità, autenticità in un disco è sempre una cosa un po' complessa e scivolosa, ma sopratutto l'aggettivo non rende il disco effettivamente più bello o no; il pathos, il coinvolgimento non è mai scontato solo perché Stevens rende in musica le sue sensazioni e ricordi sulla madre defunta.

 

Sai, gli Eels ultimamente vengono proprio messi alla croce della critica indie proprio per lo stesso motivo, ed è miopia pura ok, però si può benissimo distaccarsi e non rimanere per forza vincolati dai temi trattati da un disco, specie se "sentiti" e intimi.


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"Dovete vedere noi, perché la televisione non vi fo' far crescere quando fa le sue trasmissioni, ve vo' tene boni; la televisione non ve vo' fa capire, ve vo' addormentà. Questa trasmissione discute e vi fa discutere dei vostri problemi, perché vedete - guardate che bell'abito che c'ho, ho una casa al mare - HO mi guardate o io me ne vado, ma me dovete guardà in tanti e vi dovete sentire il dovere IL DOVERE, perchè io a causa VOSTRA c'ho rimesso MILIARDI per divve aaverità."


#54 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 02 dicembre 2015 - 08:39

Su "Eugene", fino ad ora ascoltandola si era creata in me un'immagine inversa che forse non ha senso ma che mi piace. Il testo dice:

 

What’s the point of singing songs
If they’ll never even hear you?

 

Che potrebbe voler dire: "che senso ha cantare queste canzoni se (quelli che le ascoltano) non potranno sentire te?", ma anche "che senso ha cantare le canzoni se (le canzoni stesse) non potranno sentire te?".


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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#55 Giovanni Drogo

    Non lo so

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Inviato 17 dicembre 2015 - 10:46

La produzione di Tucker Martine e Thomas Bartlett comunque è azzeccatissima, scarna e suggestiva,

 

Io la trovo suggestiva ma mica tanto scarna, ci sono punti in cui c'è un bordello di roba sotto e l'effettistica non manca. Poi oh, s'è capito che esteticamente gli piacciono gli intrecci degli arpeggi con l'esaltazione delle timbriche calde di cordofoni vari, ma è un po' ripetitiva la formula. Questo però è un problema della critica, non di Sufjan che sa bene che senza questo al livello in cui sta non potrebbe avere vita facile. Infatti è una caratteristica che hanno ormai tutti i dischi che arrivano ad un certo livello di attenzione critica e di pubblico "colto". Se non si fa un disco focalizzato omogeneo e che dice la stessa cosa dall'inizio alla fine viene a mancare quella sinergia tra opinione critica positiva dei posti che contano e ascoltatori. Confondere le idee da questo punto di vista è ormai visto solo in chiave negativa, ma ci porta anche ad avere prodotti che diventano sterili e prevedibili, per quanto ben fatti e cesellati al millimetro. E' anche comprensibile, in quanto prodotto deve avere un marchio, ma diventa ottimo artigianato piuttosto che qualcosa di artisticamente più valido.


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Statisticamente parlando, non lo so.


#56 good vibrations

    Il primo disco del White Album è davvero un disc one

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Inviato 10 ottobre 2023 - 07:57

Nessuno parla di Javelin?

 

Disco superbo, non al livello di Carrie & Lowell perché manca il fattore sorpresa per me (in sostanza ne è il gemello).

 

Will Anybody Ever Love Me? da pelle d'oca, So You are Tired e Shit Talk sono nella sua top10 assoluta.

 

Non riesco a smettere di ascoltarlo (in attesa che arrivi markmus con la sua risposta "Sufjan Stevens nel 2023 asd ").


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