Inviato 20 febbraio 2015 - 16:06
Appena scoperto.
John Holmes
Una vita per il cinema
John Holmes
Una vita per la moto
Per un quarto di secolo io ho sempre sentito e canticchiato "una vita per l'amor!"
Fino a non molti anni fa, quando Elio canta :
Trenta centimetri
Di dimensione artistica
Su di cio' la critica e' concorde
Nel ritenermi sudicio
Perche' non hanno capito
Non parlo perche' son rapito
E poi in faccia non son mai inquadrato
Ma dal pubblico son venerato
ero convinto che dicesse: E poi facciano somma e quadrato, riferito alla critica, che valuta per schemi e formule, in contrapposizione al giudizio genuino del pubblico (che infatti lo venera)
"[...] Si, questa è la verità, la scomoda verità che viene a distruggere il piacevole rapporto del dialogo: Giordano Bruno gridò quando fu bruciato. Il dizionario dice solamente che egli fu bruciato, non dice che gridò. Allora, che dizionario è questo che non informa? Perché dovrei volere una biografia di Giordano Bruno che non parla delle grida che lanciò lì, a Roma, in una piazza o in un cortile, con gente tutt'intorno, alcuni che attizzavano il fuoco, altri che assistevano, altri che serenamente stilavano l'atto di esecuzione? Dimentichiamo troppo spesso che gli uomini sono fatti di carne facilmente rassegnata. E' dall'infanzia che i maestri ci parlano di martiri, che diedero esempi di civiltà e di morale a loro spese, ma non ci dicono quanto doloroso fu il martirio, la tortura. Tutto rimane in astratto, filtrato come se guardassimo, a Roma, la scena attraverso spesse pareti di vetro che ammortizzano i suoni, e le immagini perdessero la violenza del gesto per opera, grazia e potere di rifrazione. E allora possiamo dirci tranquillamente l'un l'altro che Giordano Bruno fu bruciato. Se gridò, non lo sentiamo. E se non lo sentiamo, dove sta il dolore? Ma gridò, amici miei.
E continua a gridare."
(José Saramago,"Le grida di Giordano Bruno")