Ma poi chi sta a Bologna lo sa benissimo. Ai concerti con le chitarre tre stronzi, a vedere quei dementi che schiacciano i bottoni locali pieni... degrado culturale e spirituale innanzitutto, il trionfo della posa.
M.
la discussione è su questo e su questo sto, ma ovviamente spero bene che syd - il quale proprio sul recupero di un gusto esplosivamente out-of-time della musica rock ha imbastito il suo progetto musicale - conosca le differenze tra spingitori di bottoni e gente che sa quello che fa. Manco da Bologna da una vita, una volta per il secondo genere di bottonisti (quelli bravi) c'era Angelica, qualche volta il Link. Oggi credo che anche Angelica non sia più granchè affidabile, il resto dei locali hipster che fanno i droni immagino la porcheria che non sarà.
E' una questione che mi punge un po' sul vivo perchè per una vita ho cercato di rintracciare delle musiche "avant" (chiamiamole così, anche se spesso son tutt'altro che nuove) che non fossero dozzinali (che non fossero gli spingitori di bottoni di syd, per capirci). E poi da qualche anno, da quando cerco cose molto più arrangiate e melodiche, mi sono ulteriormente allontanato dalla fascinazione che mi restava per l'estetica e la musica rock. Non a caso di dischi andati bene in classica nella mia playlist ci sono Mac DeMarco (che fa del pop-rock molto jazzato e cazzaro), Ariel Pink (che fa uno zibaldone pop stortissimo e difficile da prendere sul serio) e i Wildbirds & Peacedrums (che sono voce e batteria, per quanto siano duri e possano essere rock nella spirito di certo non lo sono nell'impostazione strumentale e compositiva, a differenza della trimurti a capo della classifica di Ondarock). Sono comunque tutti e tre prodotti hipster, forse anche più della trimurti ondarockista.
Quello che personalmente non reggo granchè del rock è proprio l'impostazione ritmica che ormai non mi dice più nulla (non a caso della trimurti le uniche cose che mi son sembrate veramente valide sono degli Horrors, mi sembrano i meno "piantati" del trio). Il che però non significa assolutamente che il bello della musica di oggi stia nel glitch o nella idm (mioddio!) o nell'improvvisazione radicale. Di grande rilevanza credo sia la conoscenza che oggi abbiamo sul passato e il presente di tanta musica di matrice non anglosassone e non-blues, penso sia la principale ragione per la quale il rock può venire a noia (non deve, eh, ma può).
Da seguace delle musiche avant posso solo dire a chi non è pratico che il pubblico cambia moltissimo a seconda del locale. Dalle mie parti c'è un sacco di gente che va sempre al bronson e all'hana-bi e non sa nemmeno che da più di vent'anni a 30 km esiste l'area sismica, con i migliori concerti avant-jazz che si fanno in Italia. I più avanti tra gkli hipster hanno scoperto quel locale per via di Rob Mazurek, che ci va ogni anno, ma di solito la fauna dell'Area Sismica è per lo più over 40. Gli aficionados dell'Area Sismica però li si vede anche al Bronson, quando c'è Transmissions, che è il festival annuale della musiche avant belle. E lì infatti vedi gente straniera, gente attempata, gente che frequentava locali da molto prima della moda indie-hipster e vedi pochi hipster, che magari nelle serate normali vanno a vedere tanto i gruppi chitarrosi quanto gli spingitori di bottoni scadenti.
Quello che voglio dire è che anche la roba avant NON E' TUTTA UGUALE e lo dimostra proprio il pubblico che la segue.
Io personalmente ho più volte sostenuto sul forum che uno come Tim Hecker non valga granchè e caschi nela calderone dei droners dozzinali, ma è un nome seguitissimo in ambito hipster. Poi ci sarebbe tutta la storia dell'hipster-jazz che è complicata perchè lì è difficile fare attribuzioni generali di merito (roba come fire, colin stetson o matana roberts non solo sono molto validi, ma sono anche progetti che tante etichette jazz rifiuterebbero perchè troppo "fuori confine"), ma si tratta di un fenomeno che è rilevante unicamente in termini di visibilità negli ambienti hipster, che normalmente eludono il 99% della produzione jazzistica, ma anche la grandissima parte delle altre musiche avant.