Mi ero promesso di non aprire più discussioni su dischi sfigati con copertine brutte di artisti passé almeno fino al 2015, ma il nuovo di Erlend Oye è troppo sfizioso. Il bello è che uno non si aspetta mai nulla di eclatante da lui - così come dai Kings Of Convenience, a dirla tutta - eppure puntualmente il rossiccio tira fuori sempre qualcosa di dolcemente malinconico ma tinteggiato dal sole, delicato e mai noioso, canzoni dolci eppure pungenti, la joie de vivre di correre su un prato con un cesto di mele appena raccolte.
"Legao" è il disco latineggiante di Erlend, quello dove impiega motivetti di reggae e bossa nova, ma anche sezioni di fiati, chitarrine jangle e qualche momento pianistico. Queste sono Garota e Rainman, ma a me fanno impazzire pezzi come Bad Guy Now, la cullante Peng Pong, l'organetto di Whistler e il momento lirico Who Do You Report To. Della serie: non sarà nulla di nuovo, ma lo sto ascoltando a ripetizione da giorni e ancora non mi stanca, anzi.
(ps: visto che in diversi lo usate, spotifiatevelo tutto)