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Due Registi Al Prezzo Di Uno: Alan Parker E Adrian Lyne


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29 replies to this topic

#1 Guest_cinemaniaco_*

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Posted 30 March 2014 - 09:04 AM

negli anni 80 conquistarono il cinema hollywoodiano e il box office un gruppo di registi inglesi che condividevano più o meno lo stesso background televisivo e pubblicitario: i fratelli scott, alan parker e adrian lyne. dei quattro, i fratelli scott sono quelli che nel tempo hanno dimostrato di avere la pellaccia più dura, continuando a fare film sino ad oggi e non finendo nel dimenticatoio, sorte invece decisamente toccata a parker e lyne che non a caso non fanno un film da più di dieci anni. nel loro periodo d'oro per molti critici e cinefili erano il MALE da combattere, i fautori di un nuovo stile debitore delle tecniche pubblicitarie, la degenerazione del linguaggio cinematografico. questi salomoni che non riuscivano a vedere più in là del proprio naso non avevano capito che si trattava di uno stile tra i tanti che a posteriori si può notare come abbia segnato una epoca e finito il suo ciclo (con buona pace del Cinema che è ancora vivo e vegeto...)

essendoci già un topic sui fratelli scott, ne ho aperto uno su parker e lyne per limitare la dispersione di post (e la ripetizione) ed anche perché sotto certi aspetti questi due registi hanno delle cose in comune. se si guardano le rispettive filmografie magari non se ne trovano: parker ha fatto molti più film, film diversi da quelli di lyne che dopo il successo di 9 settimane e 1/2 si è buttato sull'erotico patinato (con venature thriller). secondo me però entrambi hanno fatto qualche porcata, qualche buon film e per me almeno un capolavoro: angel heart parker, allucinazione perversa lyne. entrambi questi film sono molto moderni nel modo in cui mescolano generi e suggestioni, manipolano lo spettatore durante la narrazione (è in pratica quello che fanno le moderne serie tv quotidianamente per tenere desta l'attenzione) e si contraddistinguono per un fascino visivo/estetico ammaliante ed unico. molti registi più in voga anche attualmente, secondo me non li hanno due classici moderni come questi nella loro filmografia

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angel heart si presenta con questa irresistibile confezione da hard-boiled vecchio stile, con protagonista un detective newyorkese veterano di guerra che accetta un caso all'apparenza semplice destinato ad ingigantirsi ad ogni sua nuova scoperta. grande protagonista è sicuramente la magica new orleans fotografata in maniera sublime, diciamo che è un tipico caso di film in cui contano di più le suggestioni ispirate da ambientazioni, colori e luci che la storia in sè o i personaggi. anche se c'è questo de niro luciferino (è il caso di dirlo!) immenso, che in una delle scene più iconiche del film pulisce con calma un uovo e se lo mangia (l'uovo è il simbolo dell'anima). piano piano il film assume tratti sempre più horror e soprannaturali, il racconto è sempre più fitto di misteri e la sceneggiatura inizia a giocare sempre di più con lo spettatore. erotismo bollente (mamma mia quanto era gnocca lisa bonet!), rituali voodoo, incubi e scene agghiaccianti e super twist finale: cosa si può volere di più?

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allucinazione perversa sembra quasi un film di cronenberg (il primo cronenberg) che incontra un film partorito dalla paranoia americana anni 60/70 (tipo va e uccidi). il film costantemente manipola e svia lo spettatore esattamente come angel heart (anzi, di più), ed esattamente come nel film di parker il protagonista ha un grosso problema di identità: non sa chi è, addirittura non sa se è vivo, non sa cosa è reale e cosa non lo è. ambientato in una new york sporca e da incubo che oggi difficilmente si vede al cinema, è un film tutto al servizio dell'eccitato stile visionario di lyne (primo nella storia del cinema ad utilizzare l'effetto velocizzato dei movimenti della testa). è un viaggio sempre più a fondo nell'orrore e nell'angoscia, una visione disturbante sotto molti aspetti per come si insinua lentamente nello spettatore (con un crescendo anche di scene "forti" che culminano nell'ospedale-mattatoio che anticipa quasi hostel). anche qui c'è il twist finale che scompagina la visione, ma è meno rassicurante di quel che ad un primo sguardo può sembrare. da segnalare anche le citazioni colte che non si fanno mancare (il protagonista è laureato in filosofia) e un generale clima di denuncia verso le istituzioni militari in particolare quelle responsabili della guerra del vietnam
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#2 Tom

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Posted 30 March 2014 - 09:48 AM

Parker ha girato anche parecchie vaccate, soprattutto negli anni 90, ma ha messo via una serie di film indimenticabili, soprattutto per chi è stato giovinetto negli 80.

- Fuga di mezzanotte (1978)
Classicone dell'angoscia, in cui col senno di poi si nota la mano dello sceneggiatore Oliver Stone, ma Parker batte persino l'americano in fatto di messa in scena violenta e di agressività verso lo spettatore. Bellissimo, dai.

- Saranno famosi (Fame, 1980)
Mai visto sinceramente. Odiavo già abbastanza il telefilm. Però innegabile il suo impatto (nefasto?) sull'intero decennio che stava cominciando.

- Pink Floyd The Wall (1982)
Altro film epocale per i ragazzini di allora. Must assoluto della prima generazione di VHS, guardarlo (e in larga parte non capirlo) era una esperienza di vita, un'iniziazione all'età della droga, del sesso (credici) e del rock'nroll. Con tutti i suoi difetti e ridondanze rimane un'impressionante parata visionaria di immagini e trucchi che segneranno a fondo l'epoca dei videoclip.

- Birdy - Le ali della libertà (1984)
Me lo ricordavo un film toccante, ma poetizzante e retorico. Sarà che nel frattempo retorica e poetume hanno rotto qualsiasi argine di decenza (soprattutto nel cinema cosiddetto d'autore), ma rivisto poco tempo fa l'ho riscoperto un film a suo modo asciutto e persino ironico (assolutamente geniale il finale), e sempre toccante. Quando Nicholas Cage era un attore e pure bravissimo.

- Angel Heart - Ascensore per l'inferno (1987)
Ha già detto tutto Cine. Altro film che da ragazzini si guardava di nascosto. Per Lisa Bonnet nuda, ma anche perché trasudava veramente un che di diabolico e sporco.

- Mississippi Burning - Le radici dell'odio (1988)
Sulla carta un banale poliziottesco con denuncia incorporata, sullo schermo un pugno nello stomaco grazie alla regia violenta e granitica di Parker, che dirige con la furia di un Fuller e il cinismo di un Aldrich. Il resto lo fa un cast in stato di grazia. Altro film che ebbe un enorme impatto sull'immaginario collettivo dell'epoca, soprattutto americano stavolta. Ricordo anni dopo un documentario in cui i veri protagonisti (bianchi) dei fatti raccontati raccontavano come il film gli avesse rovinato la via.

- The Commitments (1991)
L'ultimo suo film a lasciare il segno ("Evita" lo farà solo in senso negativo). Boh, non loro rivedo dall'epoca. Probabile tra i maggiori responsabili della moda per l'Irlanda che ci fu per buona parte dei 90. Lo ricordo un film scorrevole e divertente, ma non molto di più.
  • 4

#3 sfos

    utente unisalento

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Posted 30 March 2014 - 10:39 AM

Allucinazione perversa tra i thriller psicologici più belli di sempre. Film ossessione. E il finale ha una delle trovate più illuminanti che siano mai apparse su schermo.
  • 0
"The sun was setting by the time we left. We walked across the deserted lot, alone. We were tired, but we managed to smile."

#4 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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Posted 30 March 2014 - 14:41 PM

Premio c'è del buono anche nel peggior Adrian Lyne di Unfaithfull: Diane Lane :***

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Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#5 Guest_cinemaniaco_*

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Posted 30 March 2014 - 15:15 PM

(...)


in effetti per voi ragazzini cinefili degli anni 80 ha fatto dei film di culto... e anche in questo parker è simile ad adrian lyne che con flashdance e 9 settimane e 1/2 ha marchiato a fuoco quel decennio. tom ma guardavi di nascosto anche lo striptease della basinger? invece una delle mie prime visioni "di nascosto" (registrato da un mio amico di allora) è stato showgirl di verhoeven (ma non c'era poi molto da vedere...): eh, altre generazioni asd

comunque ti dirò: fuga di mezzanotte non mi ha impressionato. bello e appassionante per carità, ha reso famigerate le carceri turche ed è sicuramente molto duro (anche la scena della sega durante il colloquio è rimasta) ma angel heart è il mio preferito di parker
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#6 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Posted 31 March 2014 - 09:34 AM

Mbè, ma che razza di accostamento è? Uno è un signor regista che nella sua carriera ha realizzato almeno tre capolavori, e comunque (quasi) sempre prodotti di livello perlomeno dignitoso, l’altro un marchettaro che ha imbroccato un solo film in tutta la sua carriera e probabilmente è ancora lì a chiedersi dove ha sbagliato ;D
Sarebbe come mettere sotto lo stesso topic Kurosawa e Kitano perché entrambi sono giapponesi e hanno diretto film negli anni novanta…
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#7 Guest_cinemaniaco_*

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Posted 31 March 2014 - 10:07 AM

Mbè, ma che razza di accostamento è?


ecco arrivato il signor "so tutto io"... se tu non scrivessi sempre dei post che sembrano delle sentenze scolpite nella pietra mi piacerebbe anche dialogare con te

guarda non sono il primo che mette insieme in un unico gruppo i fratelli scott, parker e lyne. poi come ho già scritto sono registi differenti tra loro ma hanno segnato un decennio (principalmente gli 80), hanno avuto successo e condividevano lo stesso background più o meno, nonché le stesse idee stilistiche. gli 80 hanno avuto questo gruppo di inglesi trapiantati ad hollywood, i 90 hanno avuto i ragazzi americani della propaganda films, che sono un po' i loro figliocci (vedi questo topic: http://forum.ondaroc...un-blockbuster/) ma anche questi registi sono diversi tra loro pur condividendo background e stili...

poi lyne è decisamente troppo bastonato da voi savonarola cinefili. non può che starmi simpatico
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#8 BlackiceLORDofSILENCE

    Classic Rocker

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Posted 31 March 2014 - 10:08 AM

Adrian Lyne e il suo capolavoro Lolita.
Non c'è Kubrick che tenga. Egli ha completamente snaturato il romanzo di Nabokov facendo apparire Humbert Humbert un porco maniaco e Lolita una puttanella da quattro soldi.
Lyne riesce ad estrapolare tutte le sottigliezze del romanzo, anzi: riesce a mantenere Lolita una piccola ninfetta sempre adolescente agli occhi del professore, anche, quando ormai si giunge alla fine, ha completato la gravidanza.
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http://rateyourmusic...ceLORDofSILENCE
http://www.anobii.com/people/moro/
http://www.lastfm.it...r/BlackiceLORD/

la mamma dei sottogeneri del metal è sempre incinta

Che poi Hitler è un personaggio così black metal... esteticamente impossibile non restarne colpiti. Stalin è più death-grindcore. Mussolini garage-punk, Mao invece è doom.


#9 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Posted 31 March 2014 - 10:20 AM

Le somiglianza a livello stilistico effettivamente ci sono ma Parker rimane un regista notevolmente superiore e lui sì parecchio sottovalutato.
Non è un a caso del resto che l'unico bel film di Lyne (Allucinazione Perversa) sembri in tutto e per tutto un film diretto da Alan Parker, con evidenti somiglianze sia stilistiche che tematiche con Birdy e Angel Heart.
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#10 Infinite dest

    dolente o nolente

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Posted 31 March 2014 - 10:24 AM

Parker è un signor regista, non scherziamo, Fuga di mezzanotte, Angel heart e Mississipi Burning sono robe di serie A
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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#11 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Posted 31 March 2014 - 10:25 AM

Anche Birdy se è per quello.
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#12 geeno

    Pussy Malanga

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Posted 31 March 2014 - 11:56 AM

Mississipi Burning


Questo è probabilmente il film che ho visto più volte in vita mia perché mio babbo si era messo in testa di imparare l'inglese e comprò la videocassetta di Speak Up

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#13 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Posted 31 March 2014 - 13:28 PM

Angel Heart tra le altre cose ha una colonna sonora da urlo.
La rivelazione finale sulle note d "Girl of my Dreams" è quello che si può ben definire un momento di cinema perfetto.
http://www.youtube.c...h?v=Hce32X6TXoA
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#14 Guest_cinemaniaco_*

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Posted 31 March 2014 - 13:31 PM

Adrian Lyne e il suo capolavoro Lolita.
Non c'è Kubrick che tenga. Egli ha completamente snaturato il romanzo di Nabokov facendo apparire Humbert Humbert un porco maniaco e Lolita una puttanella da quattro soldi.
Lyne riesce ad estrapolare tutte le sottigliezze del romanzo, anzi: riesce a mantenere Lolita una piccola ninfetta sempre adolescente agli occhi del professore, anche, quando ormai si giunge alla fine, ha completato la gravidanza.


non ho letto il romanzo quindi su quel versante non so. posso solo dire che il paragone con il film di kubrick è inutile visto che lyne ha fatto un film completamente diverso. una versione volutamente più volgare e turpe (aggiungiamoci anche quilty trasformato in pedofilo criminale) all'insegna di un erotismo feticistico. lolita è un campionario di feticismo: i veri protagonisti del film sono i suoi piedi perfettamente smaltati, ma anche i suoi vestiti, le sue acconciature, le caramelle e le cingomme che mastica...

su questo versante mi è piaciuto. il fatto è che nel complesso il film è troppo lungo ed è abbastanza palloso già dopo la prima mezz'ora. qua e là qualche guizzo (certi giochi di luce, le immagini distorte tipo allucinazione perversa, l'omicidio di quilty) ma troppo squilibrato, che non è un male ma se mi affatica la visione allora lo diventa. comunque non è la merdata che sbandierano tutti (soprattutto quelli che non l'hanno visto ma lo dicono "sulla fiducia, anche perché c'è di mezzo l'intoccabile kubrick...)
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#15 Guest_cinemaniaco_*

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Posted 01 April 2014 - 10:09 AM

ora ritornando alla contesa sollevata sul topic... io sono dell'idea che sia una ossessione sbagliata nei cinefili, quella di "agitarsi" per suddividere in compartimenti stagni la "storia del cinema". ecco allora parlare di registi di serie a e serie b, di pietre miliari, voti, ecc. una influenza nefasta l'hanno sicuramente avuta tutti questi dizionari del cinema, palline e stelline, criiche approssimative, tuttologi di sto cazzo che devono recensire ogni cosa anche se non gliene frega niente... ed ecco che appare come una eresia parlare di cinema senza malizia e senza il peso di voti e giudizi

accostare alan parker e adrian lyne non è una eresia. poi ognuno ha avuto la sua carriera ma le reazioni sdegnate mi fanno sinceramente ridere. che poi lyne avesse un indiscutibile talento visivo, al di là dei film che ha fatto, questo credo sia inattacabile da chiunque, anche dai suoi detrattori. per fare un esempio, 9 settimane e 1/2 più che un film è stato un fenomeno pop e di costume, uno dei film-simbolo degli anni 80, e più che la chimica tra la basinger e rourke, o le perversioni all'acqua di rose di zalman king sceneggiatore/produttore, quello che lo ha reso tale è stato proprio lo stile di lyne: l'interazione tra immagini e musica come in uno spot perfetto, i giochi con le luci e i colori, la scena di sesso sotto la pioggia ultrapatinata ma se la ricordano tutti, il fatto che ogni fotogramma urli ANNI 80 che magari oggi è proprio ciò c'è che lo rende al tempo stesso datato e simpatico... poi per i miei gusti il film è un po' noioso ma che lyne valesse più dello script credo sia lampante a chiunque
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#16 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Posted 01 April 2014 - 16:31 PM

A me sta storia di rivalutare dei filmacci perché sono dei fenomeni pop e di costume ha un po' stufato sinceramente.
Anche con Top Gun, che tra parentesi è una delle più orripilanti stronzate mai passate al cinema, c'è un sacco di gente che porta avanti questa tesi invero abbastanza bislacca.
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#17 BlackiceLORDofSILENCE

    Classic Rocker

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Posted 01 April 2014 - 18:33 PM

non ho letto il romanzo quindi su quel versante non so. posso solo dire che il paragone con il film di kubrick è inutile visto che lyne ha fatto un film completamente diverso. una versione volutamente più volgare e turpe (aggiungiamoci anche quilty trasformato in pedofilo criminale) all'insegna di un erotismo feticistico. lolita è un campionario di feticismo: i veri protagonisti del film sono i suoi piedi perfettamente smaltati, ma anche i suoi vestiti, le sue acconciature, le caramelle e le cingomme che mastica...


ma sai, intanto bisogna "accettare" un certo velo di "delicata" pedofilia (se mi passate il termine). La stessa con cui ci si approccia, e si comprende, Lolita di Nabokov (che in qualche modo è la stessa di Balthus): una pedofilia che non ha niente di volgare e che non danneggia la persona amata. Guilty nel romanzo è esattamente in quel modo, o meglio: quello è il modo in cui lo vede Nabokov-Humbert (perchè il racconto è in prima persona). Anche il film è raccontato in prima persona ma, per ovvie ragioni cinematografiche, lo vediamo in terza persona quindi dobbiamo capire se quel Guilty è alterato dagli occhi di Humbert oppure no.
Nel libro si parla dei suoi anelli, si capisce la sua viscidezza, il suo essere stravagante che attira Lolita.
Versione volgare e turpe ? all'insegna di erotismo-feticismo ? Ma il libro è proprio quello. E' la discesa in un abisso di erotismo, autocensura, freni continui per sfrenate tutto il possibile (ed è sempre poco) al momento adatto (e anche i momenti adatti sono pochissimi).
Per me Lyne vince ad occhi chiusi, almeno su Lolita.
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#18 Guest_cinemaniaco_*

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Posted 01 April 2014 - 18:55 PM

Versione volgare e turpe ? all'insegna di erotismo-feticismo ?


io comunque non uso questi termini nell'accezione negativa borghese. per me sono dei complimenti. mi piacciono i film volgari e turpi. infatti sotto questo aspetto, quello del feticismo, il film mi è piaciuto. e molto probabilmente è il film di lyne più personale e "libero" insieme ad allucinazione perversa. però secondo me è un film sbagliato: troppo lungo e troppo mollo. anche se è stato ingiustamente malmenato da critica e cinefili
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#19 signora di una certa età

    old signorona

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Posted 01 April 2014 - 19:24 PM

Credo di essere l'unica della mia generazione a non aver visto fuga di mezzanotte :(
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In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#20 tiresia

    Sue Ellen

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Posted 02 April 2014 - 07:58 AM

Credo di essere l'unica della mia generazione a non aver visto fuga di mezzanotte :(


temo di sì
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#21 An Absent Friend

    We're happening

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Posted 02 April 2014 - 10:21 AM

A proposito, la celebre crudeltà insostenibile di fuga di mezzanotte non ha funzionato su di me, figlio di ben altre crudeltà cinematografiche subite nel frattempo. Continuavo a pensare che insomma, era una prigione tutto sommato comoda: giocano a pallavolo, fanno yoga, tengono animali. Ok, qualche bastonata sui piedi ogni tanto, cosa vuoi che sia asd
  • 1

 

Talmente brutto che e' da considerare 90

 

 
In pratica vogliono il magical negro senza i poteri magici, sai che palle.

 

 

I voti sono sull'attività svolta e sulle iniziative dichiarate o parzialmente avviate

 


#22 Tom

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Posted 16 February 2022 - 11:26 AM

Mi sta talmente sulle balle il neo-puritanesimo sempre piu' imperante che accolgo come una notizia interessante il ritorno delle ridicolaggini del thriller erotico 90s e lo spensionamento dell'ottantenne Adrian Lyne a vent'anni dal suo ultimo film (che voglio dire, se a 80 anni non infarti sul set con Ana de Armas che fa la sozza c'hai un cuore che campi fino a 100): Deep Water, film "bloccato" da tre anni perche' chiaramente non sanno dove e come piazzarlo, come del resto e' successo con Benedetta di Verhoeven (a proposito: capolavoro). Poi stupiamoci che quando gli scappano fuori dalla rete porcate machiste e misogine come 365 giorni facciano il botto.

 


  • 1

#23 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Posted 16 February 2022 - 14:24 PM

Anche se OT, mi accodo all'endorsement per Benedetta!


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#24 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

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Posted 17 December 2022 - 11:44 AM

Mi sta talmente sulle balle il neo-puritanesimo sempre piu' imperante che accolgo come una notizia interessante il ritorno delle ridicolaggini del thriller erotico 90s e lo spensionamento dell'ottantenne Adrian Lyne a vent'anni dal suo ultimo film (che voglio dire, se a 80 anni non infarti sul set con Ana de Armas che fa la sozza c'hai un cuore che campi fino a 100): Deep Water, film "bloccato" da tre anni perche' chiaramente non sanno dove e come piazzarlo.

 

ragazzi, la butto lì: con Deep Water non solo ha fatto probabilmente il miglior film della carriera, sprofondando completamente nella malattia contemporanea del rapporto uomo-donna, ma è, allo stesso tempo, anche la cosa più significativa (se non mi sono perso qualcosa per strada) uscita finora dagli Amazon Studios

 

il discorso preconizzante di Tom sul neo-puritanesimo (ma ancor più sull'esibita pseudo-crocefissione woke del maschio bianco) ci stanno benissimo, come in tutte le grandi opere che raccolgono anche lo spirito del tempo, ma il bersaglio grosso di Lyne in questo film è quello che ha inseguito in tutta la sua filmografia (non certo memorabile) ovvero il tentativo di decrittazione delle leggi dell'erotismo umano (una cipolla infinita da sbucciare) e di come frizionino con i canoni e leggi della società civile, faticosamente eretti per irreggimentare l'irreggimentabile; in tal senso perfetti i protagonisti: Ana de Armas è un fuoco erotico inestinguibile e indomabile, mentre la proverbiale incapacità attoriale di Ben Affleck è sfruttata con un personaggio che - per quanto mi riguarda - non si scollerà mai più di dosso; l'ammiccamento gratuito e pruriginoso di certi film di Lyne del passato è azzerato (o quantomeno sufficientemente contenuto)

 

voto: 8


  • 1

#25 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Posted 17 December 2022 - 11:59 AM

Meglio di Allucinazione Perversa?
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#26 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

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Posted 17 December 2022 - 12:06 PM

bravo a nominarlo, sinceramente non so se meglio o peggio (anche perché di quel film ricordo solo un gigantesco Tim Robbins), ma lo stesso Deep Water contiene alcuni flashback di cui non è mai dato conoscere l'aderenza col reale


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#27 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Posted 17 December 2022 - 12:31 PM

Allucinazione è un gran film veramente, se siamo da quelle parti siamo ad alti livelli.
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#28 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Posted 17 December 2022 - 13:34 PM

Scopro ora che di Allucinazione qualche anno fa hanno fatto anche un remake a quanto si dice nefando oltre ogni dire.
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#29 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Posted 19 December 2022 - 11:02 AM

Deep Water a me onestamente è sembrato ben poca cosa, direi anzi perfettamente in linea con la mediocrità registica di Lyne. L’unica cosa apprezzabile rispetto ai suoi film anni ’90 è che stavolta perlomeno ci risparmia l’esaltazione morale della famiglia americana. Anche sotto aspetto meramente erotico, che sulla carta era quello più interessante, avendo a disposizione Ana de Armas (su quel pesce lesso di Ben Affleck caliamo il solito pietoso velo), è davvero deludente, ma lì non credo sia colpa di Lyne visto che ha dovuto dirigere il film con tanto di coordinatore dell’intimità sul set, che sovrintendeva ai cm di epidermide mostrati dagli attori e si accertava che gli stessi non rimassero traumatizzati dalle scene troppo spinte.


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#30 Edgewalker

    The storm is upon us

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  • LocationWhere the Iron Crosses Grow

Posted 19 December 2022 - 14:08 PM

(su quel pesce lesso di Ben Affleck caliamo il solito pietoso velo)

 

Perfetto qui, come in Gone Girl [di cui questo film è parente], nell'incarnare lo spaesamento del maschio intrappolato in dinamiche socio-relazionali che lo vedono [e vogliono] come eterno perdente.


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The core principle of freedom
Is the only notion to obey





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