essendoci già un topic sui fratelli scott, ne ho aperto uno su parker e lyne per limitare la dispersione di post (e la ripetizione) ed anche perché sotto certi aspetti questi due registi hanno delle cose in comune. se si guardano le rispettive filmografie magari non se ne trovano: parker ha fatto molti più film, film diversi da quelli di lyne che dopo il successo di 9 settimane e 1/2 si è buttato sull'erotico patinato (con venature thriller). secondo me però entrambi hanno fatto qualche porcata, qualche buon film e per me almeno un capolavoro: angel heart parker, allucinazione perversa lyne. entrambi questi film sono molto moderni nel modo in cui mescolano generi e suggestioni, manipolano lo spettatore durante la narrazione (è in pratica quello che fanno le moderne serie tv quotidianamente per tenere desta l'attenzione) e si contraddistinguono per un fascino visivo/estetico ammaliante ed unico. molti registi più in voga anche attualmente, secondo me non li hanno due classici moderni come questi nella loro filmografia

angel heart si presenta con questa irresistibile confezione da hard-boiled vecchio stile, con protagonista un detective newyorkese veterano di guerra che accetta un caso all'apparenza semplice destinato ad ingigantirsi ad ogni sua nuova scoperta. grande protagonista è sicuramente la magica new orleans fotografata in maniera sublime, diciamo che è un tipico caso di film in cui contano di più le suggestioni ispirate da ambientazioni, colori e luci che la storia in sè o i personaggi. anche se c'è questo de niro luciferino (è il caso di dirlo!) immenso, che in una delle scene più iconiche del film pulisce con calma un uovo e se lo mangia (l'uovo è il simbolo dell'anima). piano piano il film assume tratti sempre più horror e soprannaturali, il racconto è sempre più fitto di misteri e la sceneggiatura inizia a giocare sempre di più con lo spettatore. erotismo bollente (mamma mia quanto era gnocca lisa bonet!), rituali voodoo, incubi e scene agghiaccianti e super twist finale: cosa si può volere di più?

allucinazione perversa sembra quasi un film di cronenberg (il primo cronenberg) che incontra un film partorito dalla paranoia americana anni 60/70 (tipo va e uccidi). il film costantemente manipola e svia lo spettatore esattamente come angel heart (anzi, di più), ed esattamente come nel film di parker il protagonista ha un grosso problema di identità: non sa chi è, addirittura non sa se è vivo, non sa cosa è reale e cosa non lo è. ambientato in una new york sporca e da incubo che oggi difficilmente si vede al cinema, è un film tutto al servizio dell'eccitato stile visionario di lyne (primo nella storia del cinema ad utilizzare l'effetto velocizzato dei movimenti della testa). è un viaggio sempre più a fondo nell'orrore e nell'angoscia, una visione disturbante sotto molti aspetti per come si insinua lentamente nello spettatore (con un crescendo anche di scene "forti" che culminano nell'ospedale-mattatoio che anticipa quasi hostel). anche qui c'è il twist finale che scompagina la visione, ma è meno rassicurante di quel che ad un primo sguardo può sembrare. da segnalare anche le citazioni colte che non si fanno mancare (il protagonista è laureato in filosofia) e un generale clima di denuncia verso le istituzioni militari in particolare quelle responsabili della guerra del vietnam