Quando la mia compagna rimase incinta, sentii dentro di me il bisogno di impegnarmi. Son sempre stato di sinistra, ma il mio impegno é sempre stato di coscienza, più che di azione (come tutti quelli di sinistra, in fondo...

).
Decisi per delle conoscenze fortuite e per questa rinnovata coscienza di provare a frequentarli. Ma magari forse ero semplicemente un po' troppo solo ad aspettare la mia paternità o forse in senso di colpa per esssermi impegnato troppo poco... Del tipo "che cazzo dirò a mia figlia?".
Vabbè. Seghe mentali. Fatto sta.
Dopo vari colloqui con dei giovinazzi abbastanza borghesi che mi trattavano (essendo un lavoratore) da un tipo da indottrinare alla rivoluzione visto che grazie a loro avrei potuto "accedere" alla "sapienza vera" di classe (classe forse scolastica, visto che a livelllo sindacale e sociale non sapevano un emerita cippa), bene, mi misero il celeberrimo giornale Lotta Comunista tra le braccia e mi dissero ."Vai, cambia il mondo."
Non è Geova che mi rompe il cazzo, lo fa di più il suo Testimone. Mi son sentito vagamente Testimone e ho rifiutato.
Bene, fa niente, mi dissero, anche perchè vestito così come ti vesti, non venderesti un cazzo.
Bene, iniziano un po' a girarmi i coglioni. Avevo 30 anni, le mie birrette me le pagavo da me, stavo per dare una botta di creatività alla mia vita con questa cosa della paternità, e poi porca puzzana, io sono io.
Ma vabbè, io provo.
Un giorno mi invitano ad una riunione dove arriva un tal tipo da Genova a dirci chissàchecazzo ma robe di operai. Dei nuovi passi verso la RivoluSSione.
Il tipo vestito da matrimonio, o da rappresentante, o da manager, o da impiegato di banca (cose poco leniniste, credo... non per i vestiti in sè ma proprio per il suo ruolo) in bel completo grigio parla parla parla.
Gli rivolgo una domanda che neanche ricordo.
Non mi risponde.
Dice che devo tagliarmi quei cazzo di capelli per poter fare domande, e se proprio voglio esser perfetto anche la barba.
Ora, non ero più il fricchettone di un tempo tipo zampa elefantina, maglioni infeltriti etc.. Vesto abbastanza normale, ma allora avevo ancora i capelli lunghi.
Mi riappare mio padre che mi infastidiva come lo stereotipo del padre fa...e i capelli... e le responsabilità... e "sì che ai miei tempi, sì che si facevano le guerre" etc...
Ho fatto tutta la strada che ho fatto per sentirmi dire da un cazzone vestito da venditore di materassi che devo tagliarmi i capelli?
No.
Giovedì prossimo vado con i miei amici operai a prendere una birretta e a guardarci qualche culetto e a dire governo ladro.
E il prossimo che mi dice che è leninista da ubriaco lo faccio mandare in comunità.
Il capo del gruppo leninista in questione, poi, lo espulsero per aver truffato con certi compensi. Espulso con tanto di giacca e cravatta.
Fanculo, paternalisti di merda e militanti in cerca di padre.
Toccava a me fare il padre, ho imparato da loro a non esser paternalista.
QUalcosa l'ho imparata anche da loro...