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Solo Dio Perdona (Refn, 2013)


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56 replies to this topic

#51 Tom

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Inviato 05 settembre 2015 - 09:25

L'ho visto coi miei soliti tempi biblici.
Poco da aggiungere al post qui sopra di Bluetrain.

 

Dopo tanta gente che si era incazzata e quasi offesa mi aspettavo un film estremo, criptico fino al deliro e di una lentezza esaperante. Tipo Straub e Huillet che rendono omaggio a Angelopoulos su una sceneggiatura di Raoul Ruiz facendosi aiutare da Jodorowsky.

A me è sembrato un bel noir esotico, placido ma assolutamente scorrevole, che racconta una storia piuttosto lineare (come tutti i film di Refn), con giusto qualche simbolismo di troppo. Ma anche quest'ultimo elemento mi è sembrato tranquillamente accettabile, se si entra in sintonia con la dimensione onirica in cui tutto è immerso, che ha una sua corenza interna e non è (quasi) mai stramberia fine a se stessa.

Mitico il poliziotto - sacerdote che fa sembrare i violent cop di Kitano degli assistenti sociali, ma belli tutti i personaggi, pur nella reticenza con cui sono descritti.


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#52 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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Inviato 05 settembre 2015 - 10:55

 

Dopo tanta gente che si era incazzata e quasi offesa mi aspettavo un film estremo, criptico fino al deliro e di una lentezza esaperante. Tipo Straub e Huillet che rendono omaggio a Angelopoulos su una sceneggiatura di Raoul Ruiz facendosi aiutare da Jodorowsky.

 

 

 

credo che ha molti non sia piaciuto perchè dopo il botto di di Drive molti si aspettavano che fosse una specie di Drive 2. Solo che Drive sotto l'estetica di Refn aveva un'impianto narrativo classicissimo e soprattutto aveva un cuore caldo,romantico dato dall'impossibile storia d'amore a aiutata da una colonna sonora molto pop e sognante.Solo Dio dimentica non ha personaggi che pur essendo cupi e disperati trasmettono empatia,ci sono appigli per entrare emotivamente nelle storia.


  • 0

Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#53 William Wilson

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Inviato 10 giugno 2016 - 15:47

Recuperato ieri sera. E' un delirio. Scene lunghissime, pochissimi stacchi di montaggio. Personaggi algidi dritti in piedi che fissano (ancora, dopo il protagonista di Drive) un punto davanti a sé. Allucinatorie scene gore. Immaginario palesemente influenzato dai B-movies. Edipo e Lady Macbeth.

Non capisco se mi è piaciuto. Capisco che non vuol piacere, bensì shockare. O meglio, piace l'estetica, la fotografia, piacciono gli attori, disturba tutto il resto...

Se non altro è qualcosa di piuttosto diverso da quel che si è abituati a vedere.

 

Con mille dubbi vado a vedere stasera The Neon Demon


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#54 debaser

    utente stocazzo

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Inviato 12 giugno 2016 - 09:56

Com'è stu neon demon allora?
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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#55 William Wilson

    Doppelgänger

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Inviato 12 giugno 2016 - 10:10

Com'è stu neon demon allora?


Bello. Ha momenti di astrazione grafica che sono pura arte. È persino divertente. Meglio di SDP, a mio avviso. Lo consiglio. Appena posso scrivo qualcosa di più al riguardo.
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#56 debaser

    utente stocazzo

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Inviato 12 giugno 2016 - 11:12

Mi piacque pure il precedente (e anche quello era divertente). Andrò a vederlo
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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#57 sincizio

    Groupie

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Inviato 06 marzo 2017 - 12:38

Ci tenevo a dire la mia su questa pellicola, che a ben vedere mi sembra come dire una sovraespressione formale di una banalità concettuale disarmante, come se un film edipico fosse ancora accettabile nel 2000 e passa o quantomeno una messinscena poderosa potesse salvarlo. Refn alla macchina da presa ci sa fare eccome, fotografia, regia, costruzione delle scene, musiche sono tutte di ottimo livello, ma a che vale prestare tutto questo a una stramaledettissima storia edipica che si svela quasi subito nel suo substrato simbolico e si impone come un buco nero che assorbe e devitalizza e depotenzia ogni immagine, ogni luce, ogni sguardo. Dietro ogni buco una vagina, dietro ogni braccio un fallo, dietro ogni arma il Padre/Legge : come possono andare andare d’accordo il Cinema che è immagine ed Edipo? E poi Edipo, ancora Edipo come nucleo concettuale, nel 2017 dopo il ’72, un certo Freud allunga ancora le mani cadaveriche dove sarebbe meglio le idee pullulassero torcendole e mettendole sul comodino, non sarebbe meglio dire basta?

Per fortuna ho visto The Neon Demon, di tutt’altra pasta, prima di questo altrimenti con Refn avrei chiuso un attimo dopo aver cominciato


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