Solo Dio Perdona (Refn, 2013)
#1
Inviato 31 maggio 2013 - 13:03
http://www.ondacinem...d_forgives.html
#2
Inviato 31 maggio 2013 - 14:44
Sono quelle che ti fanno venire voglia di andare al cinema
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#3
Inviato 31 maggio 2013 - 15:13
Sono quelle che ti fanno venire voglia di andare al cinema
dove però non vai mai! ancora aspettiamo i tuoi pareri su "Il grande Gatsby" e "La grande bellezza"
#4
Inviato 31 maggio 2013 - 17:40
Da quello che ho capito vengono sfiorati argomenti come l'impotenza e la dipendenza dalla madre (...), io non so ancora che pensare, ma lo vedrò a breve e mi farò un'opinione. Intanto so già che mi piacerà più di Sorrentino (che per me è da 3)
in ogni caso per i cinefili romani l'unica possibilità di vederlo in VO sottotitolata è l'Alcazar solo il lunedì
#5
Inviato 31 maggio 2013 - 20:01
Particolare curioso, sono uscito dalla sala con la fissa seguente: è un film su persone che stanno sedute. Nel senso letterale del termine. Poliziotti seduti mentre seguono un karaoke. Ceffi che trattano affari loschi stando seduti. Gente che sta seduta in strada, su sedie di plasitca, o dento a vari tipi di night club. Seduti su poltroncine, su divani (scena della madre con il poliziotto). Seduti mentre si viene torturati. Seduti mentre si seguono spettacoli vari. Seduti mentre si riceve la visita della polizia. E poi forse una delle scene più forti del film, il bambino seduto con il padre. Seduti ... mentre si guarda? Mentre si aspetta? Consapevoli che ... c'è poco da fare, se non lasciarsi trascinare in storie destinate a finire male?
Inoltre, non so bene come dire ... c'è una bellissima geometria in tante immagini (i corridoi, le pareti rosse, le stanze, le mura bucate, le tende di perline). In comune con Drive ha la colonna sonora: poderosa, azzeccata, bellissima. Molto meno danzereccia che su Drive, più minacciosa e particolare - proprio come il film.
Credo anch'io che dividerà il pubblico (di certo incasserà molto meno del predecessore). Il mio consiglio è di andarlo a vedere con la mente sgombra, e come giustamente detto in calce alla recensione, di prendere un bel respiro prima di immergersi.
#6
Inviato 01 giugno 2013 - 04:10
#7
Inviato 01 giugno 2013 - 08:58
affascinante e imperfetto, voto 7.5 ma ci ripenso
come si diceva pocanzi di un personaggio completamente diverso, ecco un regista che funziona meglio se non si scrive da se' le sceneggiature
#8
Inviato 01 giugno 2013 - 10:41
battute a parte, in questo commento ci sono SPOILER. chi ha paura degli spoiler non vada avanti.
la cosa più bella di "Solo Dio perdona" è come metta in evidenza che lo stile di Refn si stia levigando e asciugando di film in film. quest'opera è controllatissima, movimenti di macchina essenziali, composizione pittorica del quadro con una fotografia eccezionale (Smith ha collaborato con Kubrick) nel far emergere i personaggi dalle ombre o farli contrastare con gli sfondi rossi, come nella miglior ceramica greca. i personaggi, com'è stato notato, sono quasi sempre statici, la recitazione anti-naturalista aiuta a formare, insieme al montaggio non lineare, il senso di spaesamento psichico. il fondo del film è mitologico: due fratelli e il loro rapporto simil-incestuoso con la madre. il maggiore viene ucciso, ma Julian non si fa giustizia da sé perché sotto sotto crede che se la sia andata a cercare, perché ha sfidato la legge di Chang - il poliziotto sembra incarnare la triade Padre/Fallo/Legge. non casualmente l'angoscia di Julian, impotente (e forse omosessuale), è quella della penetrazione: ha paura di essere punito con l'evirazione dopo la penetrazione (bellissima la sequenza onirica nella quale allunga il braccio verso il buio della porta e cala inesorabile la lama). naturalmente i corridoi decorati, in cui Julian si perde, sono quelli della sua mente, dove si svolge parte della narrazione. date queste basi, "Solo Dio perdona" diviene un percorso di agnizione durante il quale Julian si arrende all'idea di interrompere il proprio rapporto con la madre (l'unica penetrazione che effettua è, non banalmente, nel corpo morto della madre): accetta la legge del padre e vi si sottomette, abbracciando la castrazione.
a molti potrà apparire sconclusionato e sul versante strettamente narrativo lo è, ma è forse il film più radicale e originale di Refn. prendere o lasciare. al netto di qualche fighetteria fuori luogo, io prendo.
#9
Inviato 01 giugno 2013 - 13:53
1) accidenti al trailer - ci sono almeno due scene che mi sarei goduto molto di piu' se non le avessi gia' viste 20 volte nel trailer
2) ma siamo sicuri che le canzoni in thai non andassero sottotitolate?
#10
Inviato 01 giugno 2013 - 13:55
2) ma siamo sicuri che le canzoni in thai non andassero sottotitolate?
eh, l'ho pensato anche io...
#11
Inviato 01 giugno 2013 - 22:49
D'accordo con tutto quanto detto da tutti, specie da William Blake.
Quando Refn sposa fotografia e musica, oggi come oggi, non ce ne è per nessuno. Ti ipnotizza, ti ritrovi nel film.
Ma Gosling nei film di Refn c'ha il contratto che non può dire più di dieci frasi?
#12
Inviato 01 giugno 2013 - 23:30
#13
Inviato 02 giugno 2013 - 09:08
-- SPOILER
Il sacrificio nel finale, in mezzo alla natura, mentre un manipolo di poliziotti lo osserva silenzioso è un chiaro riferimento al finale di Valhalla Rising, anche lì "un sacrificio" sempre sotto lo sguardo di spettatori silenziosi (lì era una tribù indigena) e sempre al ralenti.
-- FINE SPOILER
Più che il regista di Drive, in questo "Only God Forgives" ho ritrovato il regista di Valhalla, film che ho amato.
#14
Inviato 02 giugno 2013 - 09:23
Bellissimo.
-- SPOILER
Il sacrificio nel finale, in mezzo alla natura, mentre un manipolo di poliziotti lo osserva silenzioso è un chiaro riferimento al finale di Valhalla Rising, anche lì "un sacrificio" sempre sotto lo sguardo di spettatori silenziosi (lì era una tribù indigena) e sempre al ralenti.
-- FINE SPOILER
Più che il regista di Drive, in questo "Only God Forgives" ho ritrovato il regista di Valhalla, film che ho amato.
Di Drive c'è molto poco, a partire dall'impianto narrativo lì molto regolare qui per nulla, oltre che tanto Valhalla Rising qui c'è anche tantissimo Bronson, mi vengono in mente i combattimenti dei due film e le sfilate dei protagonisti (il poliziotto che incede roteando la katana tenendo il ritmo di Martinez).
#15
Inviato 02 giugno 2013 - 16:22
Bellissimo.
-- SPOILER
-- FINE SPOILER
Più che il regista di Drive, in questo "Only God Forgives" ho ritrovato il regista di Valhalla, film che ho amato.
usate il tasto SPOILER per piacere?
specialmente se è uno spoiler che uno legge anche senza volere, piazzato là in bella mostra.
(anche colpa mia che apro la discussione prima di aver visto il film)
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#16
Inviato 03 giugno 2013 - 07:19
#17
Inviato 03 giugno 2013 - 19:26
mi è anche piaciuto ma auguro a Refn di finire i soldi ed essere costretto a girare in futuro film più commerciali con quel suo qualche cosa in più -tipo Drive- anzichè avere le mani libere come mi pare abbia avuto per questo film e ammazzare lo spettatore con scene di mirabile fissità ieratica ancorchè di innegabile bellezza. Problema mio probabilmente che ho la capacità di concentrazione di un criceto, ma ho ancora in mente i primi adrenalinici minuti di Drive e un paio di scene madri action che in solo dio perdona proprio non si vedono. I giochi d'ombra nei primi piani dei personaggi, complice magari anche la location in far east, continuavano a farmi venire in mente i dialoghi di Brando in Apocalyspe Now.
Ti regalo un po' di punteggiatura, usala: , , , , , ; ; ; . . ; ,, ! - - ( ) ; ; , , , ; ; : . . . . ; : ...
#18
Inviato 03 giugno 2013 - 22:21
#19
Inviato 04 giugno 2013 - 02:31
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
#20
Inviato 05 giugno 2013 - 23:02
Preciso:
1) non mi aspettavo un nuovo "Drive", anche perchè "Drive" a mio parere è sopravvalutatissimo (rispetto a questo un capolavoro, sia detto eh)
2) non ho conosciuto il cinema N.W.Refn l'altro ieri...
...e difatti questo film mi pare sia un tentativo di tornare al linguaggio astratto di "Fear X", che è la sua pellicola peggiore (dopo questa) e arrogante.
Davvero, in questa noiosa sagra di sangue e uccisioni fatico a trovare un senso: 90 minuti di uccisioni e torture che srotolati da slow-mo e ralenti non riempirebbero cinque minuti di un videoclip, Gosling sempre più catatonico e dialoghi che non so bene se fossero ironici o da prendere sul serio ("è sempre stato invidioso del cazzo del fratello. aveva un cazzo davvero enorme".....eh????)
#21
Inviato 06 giugno 2013 - 06:59
#22
Inviato 06 giugno 2013 - 14:36
Davvero, in questa noiosa sagra di sangue e uccisioni fatico a trovare un senso: 90 minuti di uccisioni e torture che srotolati da slow-mo e ralenti non riempirebbero cinque minuti di un videoclio, Gosling sempre più catatonico e dialoghi che non so bene se fossero ironici o da prendere sul serio ("è sempre stato invidioso del cazzo del fratello. aveva un cazzo davvero enorme".....eh????)
Purtroppo anche nelle proiezioni in sala si è scatenata l'ilarità per alcune scene che hanno dato il via a un effetto di comicità involontaria.
Dico purtroppo perché è un peccato aver preso per ridicole invece alcune battute che nascondevano una ambizione narrativa di ben altro spessore. Refn non è un genio e io non sono un suo fan, non ha girato capolavori, ma non gira neanche schifezze e ha il coraggio di un cineasta che se ne frega delle aspettative e va avanti per una sua strada del tutto personale. Basti pensare a tutti quelli che, guardando il trailer, avevano detto che avremmo visto un "Drive 2.0" e invece sembra la pellicola di un altro regista. E il personaggio di Gosling sembra l'antitesi di quello di due anni fa.
La battuta "sei sempre stato invidioso del cazzo di tuo fratello" mi sembra sia l'esplosione involgarita della verità che si cela dietro il personaggio di Kristin Scott Thomas. Viene fuori il suo desiderio sessuale edipico e al tempo stesso il suo incontrollabile rifiuto per un secondogenito gentiluomo che si trova a fare il criminale per sbaglio.
Straordinario il personaggio di Chang, sorta di agente moralizzatore che punisce tutto ciò che abbia portato corruzione, droga e immoralità nella società thailandese ma discerne tra chi è irrimediabilmente perduto e chi invece può rialzarsi. Tra un virtuosismo geometrico e uno cromatico, se lo spettatore fosse non prevenuto potrebbe osservare questo parallelismo tra le due storie che si incrociano: quella della corsa punitrice del poliziotto furente che si arresta proprio nel momento in cui la discesa agli inferi di Julian si ferma.
Tra tutte le cadute di stile kitsch che pure gli riconosco (la scena della tortura con le ragazze a occhi chiusi mi è sembrata inutilmente sadica e protratta nel tempo), il Refn narratore prima ancora che direttore di messa in scena spericolata fa un passo avanti e non indietro.
#23
Inviato 06 giugno 2013 - 14:54
#24
Inviato 06 giugno 2013 - 15:23
I'm too old for this shit
#25
Inviato 06 giugno 2013 - 15:42
assolutamente da vedere
#26
Inviato 06 giugno 2013 - 16:14
Mah, sarò strano io... ma sinceramente ho un'altra idea di "volgare". Per quel che mi riguarda ha (su di me) l'effetto di pellicole come blade runner, i vari ghost in the shell, che prescindendo dalla trama potrei guardare milioni di volte senza mai stancarmi anche solo lasciandomi cullare dalle musiche, dall'ambientazione, dalla fotografia. "Solo Dio Perdona" ha il sapore claustrofobico di certi capolavori di fantascienza. E mi rendo conto che di fantascienza in realtà non avrebbe nulla..si si era chiaro. invidia del pene, Gosling che alla fine "penetra" la madre: tutte simbologie e metafore pseudo-psicanalitiche spiaccicate in faccia allo spettatore in maniera tanto sfacciata quanto volgare
Spiegare il perché mi piaccia non è cosa facile, è più una questione di pelle, il cinema di Refn per me è goduria per gli occhi e lo spirito.. E ho iniziato ad amarlo da Valhalla, le sue precedenti pellicole sinceramente non mi han detto molto..
#27
Inviato 06 giugno 2013 - 19:02
si si era chiaro. invidia del pene, Gosling che alla fine "penetra" la madre: tutte simbologie e metafore pseudo-psicanalitiche spiaccicate in faccia allo spettatore in maniera tanto sfacciata quanto volgare
mah, secondo me, se si toglie proprio la scena della cena (quella in cui la madre dice che il fratello aveva "il cazzo enorme"), la questione è trattata in maniera del tutto cinematografica, solo attraverso il linguaggio audiovisivo quindi abbastanza raffinatamente. a parte quella sequenza non c'è niente di urlato, tant'è vero che in molti non hanno capito che il film parlava di questo...
#28
Inviato 06 giugno 2013 - 19:23
#29
Inviato 09 giugno 2013 - 15:23
suvvia Drive era un'altra cosa
#30
Inviato 09 giugno 2013 - 15:42
suvvia Drive era un'altra cosa
però i due film partono anche da punti opposti.in Drive, Refn mette il suo stile a servizio di una sceneggiatura classicissima e lineare con dentro pure una storia d'amore che sfiora-e anche qualcosa di più- il melò. in Solo Dio dimentica la sceneggiatura è sua e appunto già in fase di scrittura ricalca il suo stile gelido e rarefatto che usa per la messa in scena delle immagini
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
#31
Inviato 09 giugno 2013 - 15:59
difatti era quello che mi era piaciuto tantissimo di Drive (che è l'unico suo che avevo visto): oltre allo stile (superbo) avevo trovato la sostanza
suvvia Drive era un'altra cosa
però i due film partono anche da punti opposti.in Drive, Refn mette il suo stile a servizio di una sceneggiatura classicissima e lineare con dentro pure una storia d'amore che sfiora-e anche qualcosa di più- il melò.
cmq inutile dire che il danese ha un grande talento visivo, anche in questo Solo dio perdona
#32
Inviato 10 giugno 2013 - 21:46
ammetto che due risatine me le sono fatte, ma credo che fossero più che previste (bastino le facce dei poliziotti che assistono al karaoke ).
grande personaggio il poliziotto.
per quanto riguarda i pochi combattimenti: meglio così.
bella colonna sonora.
per il resto, ho solo avuto un po' di difficoltà ad entrare nel film inizialmente, spaesato nel labirinto di stanze rosse.
ah: le merde del cinema hanno interrotto il film per l'intervallo tagliando a metà la cena con la mamma, criminali.
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#33
Inviato 11 giugno 2013 - 14:25
ah: le merde del cinema hanno interrotto il film per l'intervallo tagliando a metà la cena con la mamma, criminali.
l'intervallo soprattutto in film che durano solo 90' è cosa barbara e immorale
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
#34
Inviato 12 giugno 2013 - 14:41
difatti era quello che mi era piaciuto tantissimo di Drive (che è l'unico suo che avevo visto): oltre allo stile (superbo) avevo trovato la sostanza
suvvia Drive era un'altra cosa
però i due film partono anche da punti opposti.in Drive, Refn mette il suo stile a servizio di una sceneggiatura classicissima e lineare con dentro pure una storia d'amore che sfiora-e anche qualcosa di più- il melò.
cmq inutile dire che il danese ha un grande talento visivo, anche in questo Solo dio perdona
si ma non sa scrivere i film (se li scrive lui).
www.crm-music.com
Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
#35
Inviato 13 giugno 2013 - 14:32
si, anch'io non ci vedo sto gran capolavoro che si dice in giro... aspetto scenografico bellissimo (d'altronde non era difficile, visto il contesto), ma idee non estremizzate, come invece avrebbe dovuto fare Refn visto il ritmo ultrarallentato che ha dato al suo film, Mi spiego meglio, la lentezza del film dovrebbe servire per conferire un'enfasi pazzesca alle (poche) scene presenti nel film, invece non succede nulla di memorabile. Ad esempio, la cena tra figlio, madre e concubina è solo una bozza di quello che poteva succedere se si fosse veramente fatta degenerare, altro che cazzi grandi e insulti da suocera. Stessa cosa vale per tutte le punizioni inflitte dal poliziotto. Secondo me un Takashi Miike da questa lentezza ne avrebbe tirato fuori scene memorabili. In questo film invece non ricordo nulla in particolare.
Siamo in tre o in quattro a pensarla cosi, l'ho visto ieri e mi ha lasciato abbastanza freddo, nel senso che mi son chiesto : ma oggi, in questo presente, c'è ancora bisogno di tutta questa ultradose di violenza? Boh...per quanto mi riguarda, perchè ovviamente le percezioni sono soggettive la risposta è no.
Visivamente è bellissimo, ma non basta. Ci sono potenzialità, tipo la scena della cena ma non vengolo esplose, Refn preferisce darci dentro con la violenza vera, è un pò lo stesso discorso di quanto accade oggi nell'arte contemporanea e che Sorrentino ha espresso grandiosamente bene nella Grande Bellezza, la tipa che prende la rincorsa e sbatte la testa contro il muro , una novella Abramovich, ok , negli anni 70 ci stava, ma oggi? Forse Bacon , con una tela, ha saputo darci emozioni ben più forti di una che si fa puro autolesionismo?
Non so, mi sembra un pò la stessa cosa qui.
Violenza gratuita, e poi la dedica ad Alessandro Jodorosky mi ha fatto cagare, perchè mi fa cagare Jodo :-)))
#36
Inviato 13 giugno 2013 - 14:39
#37
Inviato 13 giugno 2013 - 14:44
#38
Inviato 13 giugno 2013 - 14:59
Scusate, ma da quanto è uscito nei cinema? Io non l'ho ancora visto al cinema e temo che l'abbiano addirittura già tolto. Mi sarà sfuggito.
E' al cinema dal 30 maggio. Nei cinema vicino a casa mia l'hanno già levato... criminali.
Sicuramente non è un film per le masse. Io l'ho visto con una mia amica che dal trailer si aspettava di vedere un film figo d'azione con mille sparatorie e scontri tra simil samurai.
Io invece non sono rimasto per nulla insoddisfatto. Mi ero "documentato" prima di entrare nella sala cinematografica e quindi ero abbastanza preparato.
Il folle gioco di perfette geometrie e cromatismi impazziti giustifica da sè il costo del biglietto.
sappi che muoio
non puoi aiutarmi
Ma guarda quel fiore
quello che appassisce, ti dico
Annaffialo
#39
Inviato 13 giugno 2013 - 21:24
a giudicare dal trailer credevo i ritmi fossero piu' veloci.
invece non è così e inoltre c'è un'atmosfera che mi è piaciuta molto e a tratti mi ha fatto anche pensare ad una specie di Blade Runner.
Inoltre ci sono alcuni momenti da spaghetti western che mi hanno fatto schiattare dalle risate tra cui la micro sequenza giusto accennata del pestaggio con la padella
#40
Inviato 18 giugno 2013 - 11:42
si, anch'io non ci vedo sto gran capolavoro che si dice in giro... aspetto scenografico bellissimo (d'altronde non era difficile, visto il contesto), ma idee non estremizzate, come invece avrebbe dovuto fare Refn visto il ritmo ultrarallentato che ha dato al suo film, Mi spiego meglio, la lentezza del film dovrebbe servire per conferire un'enfasi pazzesca alle (poche) scene presenti nel film, invece non succede nulla di memorabile. Ad esempio, la cena tra figlio, madre e concubina è solo una bozza di quello che poteva succedere se si fosse veramente fatta degenerare, altro che cazzi grandi e insulti da suocera. Stessa cosa vale per tutte le punizioni inflitte dal poliziotto. Secondo me un Takashi Miike da questa lentezza ne avrebbe tirato fuori scene memorabili. In questo film invece non ricordo nulla in particolare.
Siamo in tre o in quattro a pensarla cosi, l'ho visto ieri e mi ha lasciato abbastanza freddo, nel senso che mi son chiesto : ma oggi, in questo presente, c'è ancora bisogno di tutta questa ultradose di violenza? Boh...per quanto mi riguarda, perchè ovviamente le percezioni sono soggettive la risposta è no.
Visivamente è bellissimo, ma non basta. Ci sono potenzialità, tipo la scena della cena ma non vengolo esplose, Refn preferisce darci dentro con la violenza vera, è un pò lo stesso discorso di quanto accade oggi nell'arte contemporanea e che Sorrentino ha espresso grandiosamente bene nella Grande Bellezza, la tipa che prende la rincorsa e sbatte la testa contro il muro , una novella Abramovich, ok , negli anni 70 ci stava, ma oggi? Forse Bacon , con una tela, ha saputo darci emozioni ben più forti di una che si fa puro autolesionismo?
Non so, mi sembra un pò la stessa cosa qui.
Violenza gratuita, e poi la dedica ad Alessandro Jodorosky mi ha fatto cagare, perchè mi fa cagare Jodo :-)))
La violenza fine a se stessa non ha mai funzionato, in nessun'epoca. Certamente oggi la soglia dello shock si è alzata, ma un quadro di bacon resta un capolavoro, cosi come un quadro di caravaggio, cosi come arancia meccanica
a prescindere dallo scandalo. lo scandalo serve nel breve periodo. refn non so se cerchi lo scandalo, a me dà più l'idea di uno che fa quello che sa fare. E li ritorna appena si accorge di non saper fare altro (cioè un film decente).
www.crm-music.com
Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
#41
Inviato 18 giugno 2013 - 12:47
#42
Inviato 19 giugno 2013 - 02:18
boh, non mi sembra che cerchi lo scandalo, nel film la violenza è funzionale alla storia
oltre alla storia la violenza nei film di refn e sempre legata all'interiorità e ai sentimenti del personaggio,magari a volte eccede nei simbolismi e nei metaforoni ma affascina
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
#43
Inviato 19 giugno 2013 - 06:33
boh, non mi sembra che cerchi lo scandalo, nel film la violenza è funzionale alla storia, e a pensarci bene non è nemmeno vera violenza, è piuttosto una sua estetizzazione.
oltre alla storia la violenza nei film di refn e sempre legata all'interiorità e ai sentimenti del personaggio,magari a volte eccede nei simbolismi e nei metaforoni ma affascina
Verissime queste cose, basti pensare che le scene violente sono sempre le più fighette.
Questa cosa che avete detto comunque, in particolare l'aspetto dell'estetizzazione della violenza, è una cosa che succede molto lampantemente anche in Miike.
#44
Inviato 27 novembre 2013 - 15:31
#45
Inviato 08 dicembre 2013 - 13:14
Only God forgives è uno di quei film che mi ha convinto poco nella prima mezz’ora, poi ha cominciato a crescere e, soprattutto, non ha smesso di farlo dopo la sua conclusione.
C’è poco da fare, piaccia o meno il suo linguaggio, Refn può dirsi a pieno titolo autore nel senso più classico del termine e non solo, fra i cineasti contemporanei è certamente uno di quelli la cui mano è più riconoscibile, si cimenti con un cinema più “realista” come quello della trilogia di Pusher o approcci, come in questo caso, il cinema di genere. Certo è un approccio al cinema di genere filtrato dalla sua poetica, per cui questo mélange tra il noir incapsulato nella tela del ragno edipico e le arti marziali si contraddistingue per la mancanza dell’elemento cardine del secondo genere, i combattimenti (così come in Drive erano ridotti all’osso e peculiari gli inseguimenti in auto), rimpiazzati da radi e fulminei momenti di iper violenza farcita di simbolismi.
Il tutto accompagnato da una (non) recitazione quasi bressioniana, che trova la sua punta di diamante nell’algida interpretazione di Ryan Gosling. Spero che i due facciano ancora molti film insieme, la sinergia funziona alla grande.
Se io voglio che gli uccelli cadano fulminati, gli uccelli devono cadere stecchiti dagli alberi. Sono il furore di Dio, la terra che io calpesto mi vede e trema.
Don't you know there ain't no devil there's just god when he's drunk.
#46
Inviato 08 dicembre 2013 - 13:53
#47
Inviato 08 dicembre 2013 - 14:35
Certo è un approccio al cinema di genere filtrato dalla sua poetica, per cui questo mélange tra il noir incapsulato nella tela del ragno edipico e le arti marziali si contraddistingue per la mancanza dell’elemento cardine del secondo genere, i combattimenti (così come in Drive erano ridotti all’osso e peculiari gli inseguimenti in auto), rimpiazzati da radi e fulminei momenti di iper violenza farcita di simbolismi.
poche sequenze di azione pura però potentissime e di grandissimo livello tennico-tattico,dalla scena nel locale,a quella nella sauna fino all'inseguimento+sparatoria.
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
#48 Guest_cinemaniaco_*
Inviato 18 dicembre 2013 - 22:21
è un film confezionato perfettamente per il pubblico dei cinefili cresciuti a pane e film orientali, un film autistico e solipsistico, weirdo e nerdy, insomma perfetto per la fauna alternativa (non solo in ambito cinematografico). tutti gli altri comuni mortali è meglio che se ne tengano alla larga, perché il film è un pastrocchio incredibile
l'ultima occassione che ho dato a refn, che mi fa venire sempre più in mente il suo compatriota lars von trier. entrambi fanno un cinema che punta tutto sulla radicalità intellettuale (lars "il genio" se ne esce ora con un porno di 5 ore, va bè lui è irraggiungibile), un cinema che non vuole dialogare. più propenso alla provocazione urlata quello di trier, più subdolo e wannabecool quello di refn. quindi refn a pelle sta meno antipatico ma forse è più "pericoloso", perché c'è il rischio di scambiarlo per un grande regista (molti lo hanno fatto)
il cinema dei paesi del nord si conferma la mia bestia nera
#49
Inviato 01 gennaio 2014 - 23:59
#50
Inviato 04 marzo 2014 - 10:44
viene meno il coinvolgimento da prima visione, che mi aveva coinvolto parecchio, con opinione molto positiva in merito all'aspetto estetico del film . atmosfera, immagini, musica.
Aspetti che comunque ho reputato ancora validi, mentre la 'sostanza' -storia/personaggi,dialoghi- , che gia' non avrei citato tra i punti di forza del film, mi è parsa ancora una volta ,se non di più, poco consistente.
Comunque nonostante tutto lo reputo un film interessante e meritevole di citazione nell'ambito del cinema di grande distribuzione.
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