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Stramberie Dei Mercati Musicali (Polonia Vs Italia)


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86 replies to this topic

#1 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

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Inviato 25 marzo 2013 - 20:24

Voglio mettere in atto questo paragone, magari a qualcuno interessa.

Differentemente da quanto si possa pensare, in Polonia il mercato musicale è stato alquanto fiorente negli anni Ottanta e Novanta. La cosa è abbastanza sorprendente visto che hanno una popolazione che è due terzi della nostra... e il problema è che lo è pure il PIL pro capite, come testimoniano i molti immigrati in Italia (suppongo ancora per poco ashd ).

Insomma, meno di noi e nettamente più poveri, eppure vendevano dischi in quantità. Diversi dischi polacchi usciti nei primi anni Ottanta vendettero nell'immediato mezzo milione di copie (i debutti di Lady Pank, Perfect e Bank per esempio).

Negli anni Novanta le vendite aumentarono pure, i Budka Suflera con un disco arrivarono alla cifra (credo) record di 600mila copie in un anno, poi con gli anni Zero anche lì c'è stato il crollo dell'industria musicale. Attualmente i dischi che vanno bene si piazzano intorno alle 50mila copie, i best seller possono arrivare a 100mila.

Questo però porta a una sorta di discrasia fra popolarità e vendite. Nel resto del mondo i più popolari sono effettivamente quelli che vendono di più, in qualsiasi nazione è così. Chi ha i brani di maggior successo e più visite su Youtube vende anche più dischi.

In Italia per esempio i dischi più venduti li pubblicano i vari Vasco Rossi, Modà, Negramaro, Ramazzotti, Pausini, Ferro, Jovanotti, Ligabue, che sono effettivamente i più famosi. Fino a qualche anno fa pensavo che il calo delle vendite complessive avrebbe aiutato le band alternative a emergere in classifica, perché mi ero convinto che il pubblico alternativo, essendo più legato alla musica, avrebbe continuato a comprare dischi e che quindi le stesse cifre del passato, ora che il mainstream crollava, sarebbero state sufficienti a raggiungere i piani alti.

Quando uscì "Amen" dei Baustelle mi convinsi di averci visto giusto. A distanza di qualche anno però bisogna guardare la triste realtà: anche l'indie italiano è crollato nelle vendite, e questo ha portato sostanzialmente a una proporzione nelle classifiche simile a quella dei decenni precedenti. Ossia continuano a dominare gli artisti mainstream, quelli alternativi entrano in classifica, se ci entrano, solo per uscirne a gran velocità.

In Polonia invece il ragionamento che auspicavo per le classifiche italiane non solo si è verificato, ma è addirittura andato oltre: gli artisti alternativi lì da loro entrano spesso altissimi, non di rado al primo posto. I dischi mainstream (i cui singoli hanno anche 10 milioni di visite su Youtube) vendono esattamente quanto quelli alternativi (i più grossi dei quali di visite su Youtube ne raccattano un milione in un anno di media), anzi a volte addirittura vendono di meno!

Anche a livello concertistico i live alternativi vanno bene quanto quelli mainstream, basti vedere l'Off Festival organizzato da Artur Rojek. Iniziò nel 2006 come evento sporadico con poche band locali ma vendette inaspettatamente 10mila biglietti e da lì decisero di ripeterlo oggi anno, e ogni anno cresce, l'ultima edizione ha attratto decine di band da tutto il mondo (fra cui Swans, Sonic Youth, Stooges, ecc.)
Insomma in Polonia in questo momento per ritorno economico derivato dalla vendita dei dischi e dei biglietti dei concerti quasi conviene essere underground piuttosto che mainstream: credo che non esista altra nazione al mondo di cui si possa dire una cosa del genere.

E' un'assurdità perché effettivamente gli artisti mainstream rimangono più popolari. Non è che quelli underground vendano altrettanto perché sono altrettanto famosi: Youtube parla chiaro, non lo sono affatto. Vendono altrettanto perché il pubblico gli compra ancora i dischi, e in quantità per niente risibili (Maria Peszek vende 50mila copie a disco per dire, contate ripeto che parliamo di una popolazione di due terzi dell'Italia e con due terzi di PIL pro capite).

Ho pensato a cosa sia dovuto un simile attaccamento alla musica "di valore", visto che è l'unico mercato in cui si sia verificata una simile bipolarità, e credo che il loro passato abbia un certo peso sulla situazione attuale.
Nella prima metà degli anni Ottanta infatti una grossa fetta della loro musica più diffusa era in sostanza post-punk. All'epoca però non c'era nessuna contraddizione: erano sia i più venduti, sia gli effettivamente più famosi.
Rock del più ispido, urticante e sperimentale, roba che persino in Gran Bretagna sarebbe rimasta per pochi, lì invadeva l'etere e vendeva a profusione, generando isterie beatlemaniache. Nella seconda metà arrivò una seconda ondata post-punk, questa volta più d'atmosfera, diciamo gotico-romantica.
Dopo gli anni Ottanta il loro mainstream si è andato lentamente normalizzando, generando suoni molto più conformi al mainstream delle altre nazioni, tuttavia quelle vecchie superstar post-punk rimangono a tutt'oggi famose e rappresentano un mito e modello da seguire per chi è nel sottobosco, come da noi oggi possono essere De André o Gaetano. Con la differenza che da noi i signori in questione non hanno generato una simile fedeltà all'underground come invece accade da quelle parti.


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#2 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 25 marzo 2013 - 20:33

telly c'è un amico che va sempre qua

Immagine inserita


Immagine inserita

il volo costa poco con il lowcost

è alla 13sima edizione

festival così non ne fanno quasi in nessun paese d'Europa e nota bene che c'è scritto industrial ma sono anche tante cose residentsiane tipo DDAA, o anche wave più oscure o sperimentali, da ogni parte del mondo tipo i mitici australiani SCattered Order della M Squared

c'è sempre il pienone e come qualità ha superato anche quelli tedeschi che invece proponevano le solte merdate gothmetal di infimo livello

pare sia organizzato benissimo
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#3 Federico Guglielmi

    Roadie

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Inviato 25 marzo 2013 - 22:22

Un post interessantissimo.
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#4 Red

    Groupie

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Inviato 26 marzo 2013 - 01:56

Il fenomeno che dici tu non potrà mai verificarsi in Italia se un album nuovo te lo fanno pagare ad un prezzo compreso tra 16 e 20€. L'IVA si frega più soldi dell'artista per ogni copia venduta (quando acquisti su Amazon, leggi la ricevuta. Da mettersi le mani ai capelli.....). Credo sia un qualcosa come il 18 o 20%, perchè la musica in Italia viene classificata come un bene di lusso e di puro intrattenimento. Se l'IVA rinunciasse anche solo alla metà di quello che prende ora, i CD avrebbero dei prezzi più umani e non ne gioverebbero solo gli artisti underground, ma l'intero mercato discografico Italiano.
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#5 cerezo

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Inviato 26 marzo 2013 - 08:30

Il fenomeno che dici tu non potrà mai verificarsi in Italia se un album nuovo te lo fanno pagare ad un prezzo compreso tra 16 e 20€. L'IVA si frega più soldi dell'artista per ogni copia venduta (quando acquisti su Amazon, leggi la ricevuta. Da mettersi le mani ai capelli.....). Credo sia un qualcosa come il 18 o 20%, perchè la musica in Italia viene classificata come un bene di lusso e di puro intrattenimento. Se l'IVA rinunciasse anche solo alla metà di quello che prende ora, i CD avrebbero dei prezzi più umani e non ne gioverebbero solo gli artisti underground, ma l'intero mercato discografico Italiano.


così stai un po' andando fuori argomento
il discorso non era la crisi delle vendite in generale ma il fatto che in un paese come la polonia i musicisti "alternativi" vendessero tanto quanto quelli mainstream

dovendo fare un'ipotesi sparerei che in polonia ci sono dei media meno uniformati rispetto a quelli italiani e che quindi si parla di musica alternativa di più di quanto non lo si faccia in italia

mi viene da pensare ad un esempio come la BBC in gran britannia, a quanto spazio ed attenzione ricevano lì il rock&dintorni ed i gruppi esordienti
ed alle conseguenze che questa cassa di risonanza ha sugli ascolti e i consumi di musica in quel paese
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#6 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

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Inviato 26 marzo 2013 - 09:31

così stai un po' andando fuori argomento
il discorso non era la crisi delle vendite in generale ma il fatto che in un paese come la polonia i musicisti "alternativi" vendessero tanto quanto quelli mainstream

Esattamente. Le vendite in generale sono crollate anche lì, se contate che appunto negli anni Novanta il disco più venduto dell'anno arrivava anche a 600mila copie, mentre ora non arriva a 200mila.
La cosa più stramba ripeto è che molti degli artisti di cui sto parlando rimangono effettivamente alternativi, non sono famosi quanto quelli mainstream. Vendono altrettanti dischi e altrettanti biglietti per i concerti, a volte addirittura di più, ma su chi sia più popolare Youtube è inappellabile: 10 milioni di visite all'anno per quelli mainstream, 1 per quelli alternativi è la media.

In GB la cosa è diversa: negli anni Novanta per esempio il brit-pop era musica alternativa che diventava mainstream a tutti gli effetti. Quegli artisti erano spesso popolari quanto gli altri. Oggi la cosa è cambiata invece e lo si nota dalla differenza fra la classifica dei singoli e quella degli album. C'è gente che riesce a vendere gli album senza avere grossi singoli di sfondamento. Uno di questi è Jake Bugg, non ha singoli in classifica ma riesce a galleggiare fra gli album ormai da un pezzo. Tuttavia il suo disco ha comunque venduto meno di quelli che hanno ottenuto grossi hit single. La Polonia questo divario lo appiana.
Quindi diciamo che in Gran Bretagna il fenomeno si verifica, ma in forma embrionale. La Polonia invece lo porta all'estremo. Oggi come oggi l'unica cosa che può portare agli artisti polacchi mainstream più ritorno economico rispetto a quelli alternativi è la diffusione sui media. Per il resto (dischi e concerti) sono alla pari, se non sono in vantaggio gli alternativi (che godono anche di un sacco di festival, cosa di cui invece gli artisti mainstream non usufruiscono).


mi viene da pensare ad un esempio come la BBC in gran britannia, a quanto spazio ed attenzione ricevano lì il rock&dintorni ed i gruppi esordienti

In Polonia ci sono effettivamente due canali radiofonici di portata nazionale che mandano solo musica alternativa, o se mandano roba mainstream, solo qualora la ritengano valida (in sostanza, puoi sentirci Gotye e Adele ma non Rihanna e Gaga, per dire).


Dimenticavo: c'è un'altra categoria ancora, ossia quelli mainstream ma con suoni alternativi (come le loro vecchie glorie post-punk anni Ottanta insomma), tipo gli Happysad.
http://www.youtube.c...h?v=W1jIuwYGIrU Come potete sentire è tipo indie-rock/jangle-pop ma da quelle parti li conosce chiunque. Loro però non li includevo nel discorso del thread perché appunto sono popolari in senso assoluto, non solo per quanto riguarda le vendite.
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#7 Trespassive-aggressive

    Strawberry Switchblade

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Inviato 26 marzo 2013 - 09:37

In Polonia ci sono effettivamente due canali radiofonici ci portata nazionale che mandano solo musica alternativa, o se mandano roba mainstream, solo qualora la ritengano valida (in sostanza, puoi sentirci Gotye e Adele ma non Rihanna e Gaga, per dire).


Tze'!
:P
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#8 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

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Inviato 26 marzo 2013 - 09:40

Tze'!
:P

Non era un discorso di carattere personale, è la selezione che hanno effettivamente operato. Rihanna e Gaga le hanno escluse, Adele e Gotye li mandano. (Personalmente è una scelta che avallo in pieno, considerando dignitosi Adele e Gotye e ributtanti merde Rihanna e Gaga, ora però non mettiamoci a discutere di questo per pietà).
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#9 Tom

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Inviato 26 marzo 2013 - 09:47

La stramberia commerciale in effetti è davvero singolare, e ovviamente per azzardare una spiegazione bisognerebbe conoscere la Polonia.

Sul piano culturale si può ipotizzare che in Polonia un certo immaginario collettivo "mitico" si sia formato negli anni della new wave. Quindi un genere musicale che per molti versi suona ancora attuale e che ha delle caratteristiche sonore (ok, varie e vastissime, ma comunque riconoscibili) che non si sono annacquate negli anni. Anzi da parecchi anni sono tornate prepotentemente di moda.

In italia invece le scuole musicali che hanno davvero saputo colpire l'immaginario collettivo e sono riuscite creare dei miti popolari sono state quella dei cantautori e quella del progressive, che suonano più "vecchie" e databili. Il progressive ad un certo punto si è smesso proprio di farlo e di suonarlo (se non a livelli semi-amatoriali), mentre la scuola cantautoriale oltre ad essere tutto e il contario di tutto a livello musicale è invece stata progressivamente assorbita dal pop melodico nazional-popolare, con una vera e proprio restaurazione della retorica neo-melodica che ne ha annullato le novità.

Si potrebbe azzardare un parallelo con la situazione polacca tirando in ballo figure come quella di Capossela, personaggio tutt'altro che radiofonico e televisivo, che non credo faccia sfaceli neanche su youtube, che però vende bene e fa i pienoni ai concerti. Solo che la sua è la classica eccezione che conferma la regola, dato che la scena discografica italiana è stracolma di personaggi a lui affini (anche dotatissimi, penso ad un Max Manfredi) che fanno fatica ad uscire persino dalla dimensione amatoriale.
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#10 Trespassive-aggressive

    Strawberry Switchblade

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Inviato 26 marzo 2013 - 09:52

In Polonia invece il ragionamento che auspicavo per le classifiche italiane non solo si è verificato, ma è addirittura andato oltre: gli artisti alternativi lì da loro entrano spesso altissimi, non di rado al primo posto. I dischi mainstream (i cui singoli hanno anche 10-15 milioni di visite su Youtube) vendono esattamente quanto quelli alternativi (i più grossi dei quali di visite su Youtube ne raccattano un milione in un anno di media), anzi a volte addirittura vendono di meno!


Comunque a mio parere e' proprio un discorso di cultura tra due tipologie di persone: da una parte chi segue il mainstream, dall'altra chi segue gli alternativi.
Quello che segue il mainstream e' un ascoltatore meno concreto, che si limita alle visualizzazioni su youtube come svago personale.
Quello che segue l'alternativa, invece, ha la musica come principale passione e quindi e' piu' legato al concreto che in questo caso sarebbe il "comprare dischi" o "andare a concerti".


Sarebbe poi interessante verificare il concetto di mainstream in una realta' come quella polacca.
Voglio dire: mainstream significa un qualcosa che và per la maggiore in quel dato periodo.
Ma se, appunto, dal punto di vista delle vendita vanno per la maggiore gli alternativi..allora non sono loro stessi a diventare paradossalmente mainstream?
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#11 Twin アメ

    pendolare pre post attilio lombardo

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Inviato 26 marzo 2013 - 10:03

Ma se, appunto, dal punto di vista delle vendita vanno per la maggiore gli alternativi..allora non sono loro stessi a diventare paradossalmente mainstream?


Io non ho capito se si parla di mainstream polacco (i gigi d'alessio polacchi) o di mainstream globale.
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“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani  - UU)

 


#12 Tom

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Inviato 26 marzo 2013 - 10:13

Sarebbe poi interessante verificare il concetto di mainstream in una realta' come quella polacca.
Voglio dire: mainstream significa un qualcosa che và per la maggiore in quel dato periodo.
Ma se, appunto, dal punto di vista delle vendita vanno per la maggiore gli alternativi..allora non sono loro stessi a diventare paradossalmente mainstream?


Vero anche questo.
I Baustelle e i Negramaro fuori dall'Italia sono precepiti come mainstream o alternativi?
Non ho la più pallida idea di che numeri facciano girare entrambi eh, magari scopro che sono ai livelli di Vasco.
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#13 Gozer

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Inviato 26 marzo 2013 - 10:18

Comunque a mio parere e' proprio un discorso di cultura tra due tipologie di persone: da una parte chi segue il mainstream, dall'altra chi segue gli alternativi.
Quello che segue il mainstream e' un ascoltatore meno concreto, che si limita alle visualizzazioni su youtube come svago personale.
Quello che segue l'alternativa, invece, ha la musica come principale passione e quindi e' piu' legato al concreto che in questo caso sarebbe il "comprare dischi" o "andare a concerti".

Se fosse così, la cosa si verificherebbe in tutto il mondo Tresp. Perché si verifica solo lì invece?


Sarebbe poi interessante verificare il concetto di mainstream in una realta' come quella polacca.
Voglio dire: mainstream significa un qualcosa che và per la maggiore in quel dato periodo.
Ma se, appunto, dal punto di vista delle vendita vanno per la maggiore gli alternativi..allora non sono loro stessi a diventare paradossalmente mainstream?

No. L'ho già spiegato, in passato era così, perché gli artisti di post-punk sperimentale che ho penato a spacciarvi negli ultimi mesi erano effettivamente popolarissimi, e quindi erano mainstream nonostante la proposta ostica.
Attualmente non è così. Quelli che vendono più dischi non sono necessariamente più famosi. Se chiedi a un polacco chi siano i Lao Che ti può capitare che non sappia rispondere (anzi diciamo che quasi sicuramente non ti saprà rispondere), eppure i loro dischi vanno sempre alti in classifica e i loro concerti fanno sempre il pienone. Li conosce però solo chi glieli compra e chi va ai concerti in sostanza.


Si potrebbe azzardare un parallelo con la situazione polacca tirando in ballo figure come quella di Capossela, personaggio tutt'altro che radiofonico e televisivo, che non credo faccia sfaceli neanche su youtube, che però vende bene e fa i pienoni ai concerti.

Ecco, questo è un paragone molto azzeccato. Mettete che in Polonia invece che un Capossela, ne abbiano qualche decina, per capire il livello. (Ora non saltino fuori battute varie tipo "meno male che ne abbiamo uno solo", è per far capire il tipo di contraddizione fra riscontro commerciale e popolarità effettiva).


Sul piano culturale si può ipotizzare che in Polonia un certo immaginario collettivo "mitico" si sia formato negli anni della new wave. Quindi un genere musicale che per molti versi suona ancora attuale e che ha delle caratteristiche sonore (ok, varie e vastissime, ma comunque riconoscibili) che non si sono annacquate negli anni. Anzi da parecchi anni sono tornate prepotentemente di moda.

Altra riflessione pertinente. Una cosa che va sottolineata è che da loro tutte le superstar post-punk di cui sopra subirono una graduale normalizzazione nel corso del tempo. Sia Maanam, sia Republika, sia Lady Pank, entrati nei Novanta erano praticamente delle band da arena-rock, i Lady Pank nei tratti più deteriori si faticava a distinguerli da Bryan Adams (non sempre per fortuna).
Gli anni Novanta sono difatti stati il periodo peggiore per la musica polacca, perché in sostanza il mainstream era costituito da: 1. le vecchie glorie post-punk spolpate di ogni stimolo creativo, 2. le star della nuova generazione che - mortacci loro - avevano quasi tutte sonorità grunge, 3. cantanti pop patinati (che comunque non sono mai mancati sia chiaro). Le uniche soddisfazioni commerciali unite a un certo spessore artistico in quel periodo se le toglieva qualche band folk-rock. Gli artisti alternativi c'erano anche nei Novanta, e facevano bella roba, ma erano schiacciati dal resto della truppa in sostanza.
La discrasia che ho evidenziato nel thread è arrivata negli anni Zero invece, col crollo delle vendite del mainstream, a cui si è opposta una strenua resistenza del mercato alternativo e una rinnovata mitologia per le band post-punk che negli anni Novanta si erano normalizzate, e che invece attualmente non esistono più (ci sono ancora solo i Lady Pank): l'essere sparite dalla scena ha probabilmente fatto dimenticare il piattume della loro ultima roba e ha ri-concentrato l'attenzione sul loro periodo d'oro. Ipotizzo eh, magari sto dicendo corbellerie.
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#14 Nihor

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Inviato 26 marzo 2013 - 10:19

Gozer io però non collocherei il tutto a partire dagli anni ottanta e non soltanto alla new wave. Non so se tu abbia dato un occhio ma la Polonia ha avuto pure una scena progressive rock sorprendente e pure sul fronte jazz non scherzano.

L'idea che mi sono fatto è che la loro particolare (e solo loro) risposta al regime sovietico abbia portato naturalmente a dover esprimere una notevole vena underground che si è mantenuta nel tempo. Praticamente qualsiasi genere di nicchia li ha funzionato (mi pare pure il metal) rendendo la Polonia uno stato musicalmente parecchio eterodosso.
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"Il mio vicino di posto è un rumeno e i rumeni si piccano di parlare una lingua latina, c'è una cosa che capisco e che condividiamo immediatamente: HAGI Fotbalistul De Raså. Veramente Fotbalistul De Raså"

#15 Gozer

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Inviato 26 marzo 2013 - 10:27

Gozer io però non collocherei il tutto a partire dagli anni ottanta e non soltanto alla New Wave. Non so se tu abbia dato un occhio ma la Polonia ha avuto pure una scena progressive rock sorprendente e pure sul fronte jazz non scherzano.

Vero, Niemen, Grechuta, Exodus e compagnia bella furono pure popolarissimi negli anni Settanta, tuttavia in Polonia nell'immaginario degli ascoltatori oggi come oggi la musica rock è sostanzialmente sinonimo di quattro nomi, che loro chiamano proprio "i grandi quattro", e sono Lady Pank, Perfect, Maanam e Republika, tutte band new wave. (Forse perché dovettero affrontare il periodo più duro a livello dittatoriale: se negli anni Ottanta in Cecoslovacchia e Russia per dire, la morsa di andava allentando rispetto ai Settanta, in Polonia al contrario nei Settanta ci fu una maggiore morbidezza, mentre nella prima metà degli Ottanta la situazione si inasprì tantissimo, tanto da portare all'espulsione di una cantante popolarissima quale Izabela Trojanowska).
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#16 Nihor

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Inviato 26 marzo 2013 - 10:41

Adesso non so esattamente quale sia la loro percezione effettiva del rock ma, come dicevo sopra, è sorprendente vedere quanto siano ricettivi e di riflesso posseggano delle scene estremamente vitali su molti generi di carattere piuttosto underground.
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#17 Gozer

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Inviato 26 marzo 2013 - 10:43

Adesso non so esattamente quale sia la loro percezione effettiva del rock ma, come dicevo sopra, è sorprendente vedere quanto siano ricettivi e di riflesso posseggano delle scene estremamente vitali su molti generi di carattere piuttosto underground.

Beh, diciamo che col sottoscritto su questo sfondi una porta aperta grossa come i cancelli del paradiso. :D
La stessa cosa vale anche per la Jugoslavia, anche se da loro purtroppo la scena alternativa attuale arranca un pochetto e il mainstream è fra i più atroci, con tutta quella robaccia turbo-folk. Fino agli anni Novanta compresi tanta roba pure loro però.
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#18 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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Inviato 26 marzo 2013 - 12:02

Gli anni Novanta sono difatti stati il periodo peggiore per la musica polacca, perché in sostanza il mainstream era costituito da: 1. le vecchie glorie post-punk spolpate di ogni stimolo creativo, 2. le star della nuova generazione che - mortacci loro - avevano quasi tutte sonorità grunge, 3. cantanti pop patinati (che comunque non sono mai mancati sia chiaro).


ha fatto tutto wojtyla
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Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#19 ravintola

    pesky skeleton

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Inviato 26 marzo 2013 - 12:18

turbo-folk


!!!
ma che e'??
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rWLR9BW.png


#20 murphy

    mainstream Star

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Inviato 26 marzo 2013 - 12:19

Musica orribile tipo i Gogol Bordello vero?
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#21 Red

    Groupie

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Inviato 26 marzo 2013 - 12:34


Il fenomeno che dici tu non potrà mai verificarsi in Italia se un album nuovo te lo fanno pagare ad un prezzo compreso tra 16 e 20€. L'IVA si frega più soldi dell'artista per ogni copia venduta (quando acquisti su Amazon, leggi la ricevuta. Da mettersi le mani ai capelli.....). Credo sia un qualcosa come il 18 o 20%, perchè la musica in Italia viene classificata come un bene di lusso e di puro intrattenimento. Se l'IVA rinunciasse anche solo alla metà di quello che prende ora, i CD avrebbero dei prezzi più umani e non ne gioverebbero solo gli artisti underground, ma l'intero mercato discografico Italiano.


così stai un po' andando fuori argomento
il discorso non era la crisi delle vendite in generale ma il fatto che in un paese come la polonia i musicisti "alternativi" vendessero tanto quanto quelli mainstream

dovendo fare un'ipotesi sparerei che in polonia ci sono dei media meno uniformati rispetto a quelli italiani e che quindi si parla di musica alternativa di più di quanto non lo si faccia in italia

mi viene da pensare ad un esempio come la BBC in gran britannia, a quanto spazio ed attenzione ricevano lì il rock&dintorni ed i gruppi esordienti
ed alle conseguenze che questa cassa di risonanza ha sugli ascolti e i consumi di musica in quel paese


Non proprio. Il mio ragionamento era volto a dire che l'ascoltatore del mainstream è più propenso a comprare un album appena uscito perchè ha gusti ristretti. Oltre quei 3/4 artisti preferiti, non va tanto oltre. Solo qualcuno lo fa. Quindi, l'ascoltatore mainstream risentirebbe meno di questo alto costo dei CD in Italia. L'ascoltatore dell'underground invece è una persona che con molta probabilità ha la musica come passione fondamentale e probabilmente avrà più artisti preferiti. Non potendo comprare tutti i CD appena usciti (andrebbe in fallimento certo a meno che non sia un riccone) seleziona quei due o tre album che davvero lo impressionano e il resto se lo procura illegalmente.


mi viene da pensare ad un esempio come la BBC in gran britannia, a quanto spazio ed attenzione ricevano lì il rock&dintorni ed i gruppi esordienti

In Polonia ci sono effettivamente due canali radiofonici di portata nazionale che mandano solo musica alternativa, o se mandano roba mainstream, solo qualora la ritengano valida (in sostanza, puoi sentirci Gotye e Adele ma non Rihanna e Gaga, per dire).


Se questi canali radiofonici hanno una vasta quantità di ascoltatori, potrebbe essere anche questa la causa di questo bipolarismo. E in questo caso, l'underground Polacco non sarebbe più così tanto underground.
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#22 Gozer

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Inviato 26 marzo 2013 - 12:48

Non proprio. Il mio ragionamento era volto a dire che l'ascoltatore del mainstream è più propenso a comprare un album appena uscito perchè ha gusti ristretti. Oltre quei 3/4 artisti preferiti, non va tanto oltre. Solo qualcuno lo fa. Quindi, l'ascoltatore mainstream risentirebbe meno di questo alto costo dei CD in Italia. L'ascoltatore dell'underground invece è una persona che con molta probabilità ha la musica come passione fondamentale e probabilmente avrà più artisti preferiti. Non potendo comprare tutti i CD appena usciti (andrebbe in fallimento certo a meno che non sia un riccone) seleziona quei due o tre album che davvero lo impressionano e il resto se lo procura illegalmente.

Eppure siamo in una situazione comune a grosso dei paesi del mondo, quindi onestamente non credo si possa imputare più di tanto all'IVA. E' la Polonia che fa eccezione, non l'Italia.


Se questi canali radiofonici hanno una vasta quantità di ascoltatori, potrebbe essere anche questa la causa di questo bipolarismo. E in questo caso, l'underground Polacco non sarebbe più così tanto underground.

Aridaje. Ragazzi ma quante volte uno deve scriverle le cose per farvi entrare il concetto? asd
Non sono popolari in senso assoluto, ripeto se su Youtube ci metti un anno per arrivare al milione di visite mentre gli artisti mainstream della tua stessa nazione nel tempo medesimo di visite ne accumulano dieci volte tante, le chiacchiere stanno a zero. Quei due canali sono famosi sì, ma sono comunque solo due, contro tutti gli altri che viceversa mandano musica commerciale. In televisione poi gli alternativi appena ci abboccano. Insomma a livello di esposizione mediatica non c'è paragone: non è un paese in cui il rock alternativo è mainstream come poteva essere l'Inghilterra del brit-pop o gli USA degli grunge o la stessa Polonia del post-punk.
Se fosse stato in quel modo non ci avrei aperto il thread, perché l'alternativo che sfonda nel mainstream è una cosa accaduta tantissime volte (anche in Polonia attualmente ce ne sono alcuni), non ci sarebbe stato niente di peculiare. L'attenzione a mio avviso la meritano perché appunto è un paese in cui grosso del rock alternativo è alternativo - oggi come oggi - a tutti gli effetti. E però vende quanto il resto, e a volte di più, sia per quanto riguarda i dischi, sia dal vivo.


!!!
ma che e'??

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#23 murphy

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Inviato 26 marzo 2013 - 12:50


!!!
ma che e'??

Preferiresti non saperlo, fidati. asd
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Dio io pensavo a tutt'altro asd
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#24 Guybrush Threepwood

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Inviato 26 marzo 2013 - 12:54

mi viene da pensare ad un esempio come la BBC in gran britannia, a quanto spazio ed attenzione ricevano lì il rock&dintorni ed i gruppi esordienti
ed alle conseguenze che questa cassa di risonanza ha sugli ascolti e i consumi di musica in quel paese


basta pensare alle mitiche peel sessions, dove andavano in onda persino i napalm death :metal:
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#25 ravintola

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Inviato 26 marzo 2013 - 12:57


!!!
ma che e'??

Preferiresti non saperlo, fidati. asd
http://www.youtube.c...h?v=oAvC_zGD8mU Clicca a tuo rischio e pericolo.


pensavo peggio (credevo fosse qualcosa di gypsy)
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#26 Guybrush Threepwood

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Inviato 26 marzo 2013 - 13:04


In Polonia invece il ragionamento che auspicavo per le classifiche italiane non solo si è verificato, ma è addirittura andato oltre: gli artisti alternativi lì da loro entrano spesso altissimi, non di rado al primo posto. I dischi mainstream (i cui singoli hanno anche 10-15 milioni di visite su Youtube) vendono esattamente quanto quelli alternativi (i più grossi dei quali di visite su Youtube ne raccattano un milione in un anno di media), anzi a volte addirittura vendono di meno!


Comunque a mio parere e' proprio un discorso di cultura tra due tipologie di persone: da una parte chi segue il mainstream, dall'altra chi segue gli alternativi.
Quello che segue il mainstream e' un ascoltatore meno concreto, che si limita alle visualizzazioni su youtube come svago personale.
Quello che segue l'alternativa, invece, ha la musica come principale passione e quindi e' piu' legato al concreto che in questo caso sarebbe il "comprare dischi" o "andare a concerti".


Sarebbe poi interessante verificare il concetto di mainstream in una realta' come quella polacca.
Voglio dire: mainstream significa un qualcosa che và per la maggiore in quel dato periodo.
Ma se, appunto, dal punto di vista delle vendita vanno per la maggiore gli alternativi..allora non sono loro stessi a diventare paradossalmente mainstream?


beh, per me mainstream ed alternativo sono più un approccio alla musica, che un dato legato alla popolarità e alle vendite, chi è mainstream cerca di fare musica che venga incontro il più possibile agli attuali gusti del mercato, sperimenta poco, da spesso pari o più importanza al gossip e allo spettacolo che alla musica in sè, etc... tipo led zeppelin, pink floyd, king crimson o nirvana sono band famose a livello mondiale e che hanno venduto milioni di dischi, ma non le definirei certo mainstream.
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#27 Gozer

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Inviato 26 marzo 2013 - 13:06

All'epoca erano mainstream e di che tinta, però direi che sono anche un tantino off-topic. :P


pensavo peggio (credevo fosse qualcosa di gypsy)


Beh, ma lo è! Melodicamente ha radici zingar-folk fortissime (in altri pezzi si sente meglio ancora ma per pietà non chiedermi di linkarteli)... solo che ha basi truzze e tunzanti, a volte persino rap. Penso sia l'ibrido più brutto di sempre. Per giunta molti di questi artisti hanno pure orrendi testi nazionalisti, babbabia. asd
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#28 Guybrush Threepwood

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Inviato 26 marzo 2013 - 13:09

ps: ma per curiosità, da dove ti è venuto questo interesse per la musica dell'est europa?

cmq volendo ampliare il paragone al mercato tedesco, tipo lì è sempre andata forte la musica hard&heavy, che spesso vende appunto quanto quella mainstream, soprattutto sul versante più "classico" (hard rock, power/melodic-metal, NWOBHM, etc) e non si contano i concerti e i festival a base metal e hard rock (il wacken è il più famoso, ma solo la punta dell'iceberg). ma in generale in germania le vendite sono calate meno rispetto all'italia per esempio, per via di una forte repressione del download da parte della SIAE tedesca, infatti non sono rari tra i miei conoscenti casi di gente che ha dovuto pagare migliaia di euro per essere stata beccata a scaricare poche canzoni, con controlli ripetuti e martellanti, che ora pian piano stanno espandendo anche allo streaming; insomma siamo in un regime poliziesco, che per ora sembra reggere.
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#29 Guybrush Threepwood

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Inviato 26 marzo 2013 - 13:12

All'epoca erano mainstream e di che tinta, però direi che sono anche un tantino off-topic. :P


beh diciamo che il prog poi ottenne il successo commerciale, ma pure lì i gruppi da me citati (a parte forse i floyd che sono diventati col tempo sempre più accessibli) erano di solito precursori, quindi non gente che saliva sul carro del vincitore e sopratutto i KC hanno invece poi reso sempre più ostica la loro proposta (che poi vendesse o meno, come spiegato, per me è secondario)
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#30 Cliff

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Inviato 26 marzo 2013 - 13:13

ps: ma per curiosità, da dove ti è venuto questo interesse per la musica dell'est europa?

cmq volendo ampliare il paragone al mercato tedesco, tipo lì è sempre andata forte la musica hard&heavy, che spesso vende appunto quanto quella mainstream, soprattutto sul versante più "classico" (hard rock, power/melodic-metal, NWOBHM, etc) e non si contano i concerti e i festival a base metal e hard rock (il wacken è il più famoso, ma solo la punta dell'iceberg). ma in generale in germania le vendite sono calate meno rispetto all'italia per esempio, per via di una forte repressione del download da parte della SIAE tedesca, infatti non sono rari tra i miei conoscenti casi di gente che ha dovuto pagare migliaia di euro per essere stata beccata a scaricare poche canzoni, con controlli ripetuti e martellanti, che ora pian piano stanno espandendo anche allo streaming; insomma siamo in un regime poliziesco, che per ora sembra reggere.

Quello del blocco dello streaming è proprio una puttanata, fammeli ascoltare i dischi almeno c'è più possibilità che me li compri.
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Ha detto bene il presidente del coni, che il mondo dei dilettanti...chapeau. On duà parler français monsieur, mettenan nous parlon français, tout suit, ma la question n’est parer, n’est pas, comme ça [Carlo Tavecchio]


Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..


non vorrei sembrare pedante


#31 Moreno Saporito

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Inviato 26 marzo 2013 - 13:15

ps: ma per curiosità, da dove ti è venuto questo interesse per la musica dell'est europa?


sono gli ultimi stati che gli rimanevano sul mappamondo

il prossimo topic sarà
Stramberie Dei Mercati Musicali (TERRA vs MARTE)
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#32 OldfieldReturn

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Inviato 26 marzo 2013 - 13:18

gozzy citi sempre sti gruppacci e mai i SBB che sono uno dei più grandi gruppi polacchi asd
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#33 Gozer

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Inviato 26 marzo 2013 - 13:18

ps: ma per curiosità, da dove ti è venuto questo interesse per la musica dell'est europa?

Beh, beccai un disco per caso e era bellissimo. Ne beccai un altro che veniva descritto come simile, e era bellissimo. Al terzo bellissimo di fila mi venne il sospetto che avessero una scena che gli fumavano, e sostanzialmente così è stato. Polonia, Jugoslavia e Russia sono incredibili proprio, in particolare le prime due, fra le migliori scene rock del mondo, ma anche Cecoslovacchia e Ungheria hanno le loro chicche. Quanto al resto, c'ho un blog in firma. ;D


gozzy citi sempre sti gruppacci e mai i SBB che sono uno dei più grandi gruppi polacchi

Ce ne sono tanti che non ho citato Old. SBB sono sicuramente fra i più rispettati da quelle parti. Poi il fatto che non ti piacciano i gruppi new wave non mi risulta esattamente una novità eh... asd
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#34 OldfieldReturn

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Inviato 26 marzo 2013 - 13:21


gozzy citi sempre sti gruppacci e mai i SBB che sono uno dei più grandi gruppi polacchi

Ce ne sono tanti che non ho citato Old. SBB sono sicuramente fra i più rispettati da quelle parti. Poi il fatto che non ti piacciano i gruppi new wave non mi risulta esattamente una novità eh... asd


eh beh dai ognuno ha le sue asd
ad esempio dalla polacchia oltre ai SBB (che come detto sono un totem) mi piacciono molto Riverside e Quidam
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#35 Gozer

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Inviato 26 marzo 2013 - 13:23

eh beh dai ognuno ha le sue asd
ad esempio dalla polacchia oltre ai SBB (che come detto sono un totem) mi piacciono molto Riverside e Quidam

Bah, cantano in inglese, me li sbatto, ascolto musica dell'Europa dell'est proprio perché sono stufo di sentire solo le due solite lingue (inglese e italiano). :P
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#36 OldfieldReturn

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Inviato 26 marzo 2013 - 13:27

i quidam però han fatto anche dischi in polacchiese :)
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#37 Trespassive-aggressive

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Inviato 26 marzo 2013 - 13:31



In Polonia invece il ragionamento che auspicavo per le classifiche italiane non solo si è verificato, ma è addirittura andato oltre: gli artisti alternativi lì da loro entrano spesso altissimi, non di rado al primo posto. I dischi mainstream (i cui singoli hanno anche 10-15 milioni di visite su Youtube) vendono esattamente quanto quelli alternativi (i più grossi dei quali di visite su Youtube ne raccattano un milione in un anno di media), anzi a volte addirittura vendono di meno!


Comunque a mio parere e' proprio un discorso di cultura tra due tipologie di persone: da una parte chi segue il mainstream, dall'altra chi segue gli alternativi.
Quello che segue il mainstream e' un ascoltatore meno concreto, che si limita alle visualizzazioni su youtube come svago personale.
Quello che segue l'alternativa, invece, ha la musica come principale passione e quindi e' piu' legato al concreto che in questo caso sarebbe il "comprare dischi" o "andare a concerti".


Sarebbe poi interessante verificare il concetto di mainstream in una realta' come quella polacca.
Voglio dire: mainstream significa un qualcosa che và per la maggiore in quel dato periodo.
Ma se, appunto, dal punto di vista delle vendita vanno per la maggiore gli alternativi..allora non sono loro stessi a diventare paradossalmente mainstream?


beh, per me mainstream ed alternativo sono più un approccio alla musica, che un dato legato alla popolarità e alle vendite, chi è mainstream cerca di fare musica che venga incontro il più possibile agli attuali gusti del mercato, sperimenta poco, da spesso pari o più importanza al gossip e allo spettacolo che alla musica in sè, etc... tipo led zeppelin, pink floyd, king crimson o nirvana sono band famose a livello mondiale e che hanno venduto milioni di dischi, ma non le definirei certo mainstream.


Si' ormai "mainstream" ha preso il significato che hai enunciato tu.
Pero' letteralmente significa, come dicevo prima, una corrente che in un determinato ambito e periodo va' per la maggiore. ;)
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#38 Guybrush Threepwood

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Inviato 26 marzo 2013 - 13:34

Quello del blocco dello streaming è proprio una puttanata, fammeli ascoltare i dischi almeno c'è più possibilità che me li compri.
E' una politica sbagliatissima secondo me, che danneggia consumatori e distributori


pure per me, ma i tedeschi sono troppo ligi al dovere e alle regole come mentalità e quindi non si lamentano abbastanza... ma per dirti, ho sentito addirittura storie di gente che ha dovuto rimuovere da youtube i video del compleanno dei figli o cose simili, solo perchè in sottofondo si poteva sentire qualche canzone di un artista famoso; non fosse per il fatto che altrimenti sarei senza musica, mi verrebbe proprio voglia di boicottare in toto (cosa che però ormai faccio quasi completamente col cinema)
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#39 Guybrush Threepwood

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Inviato 26 marzo 2013 - 13:35


ps: ma per curiosità, da dove ti è venuto questo interesse per la musica dell'est europa?

Beh, beccai un disco per caso e era bellissimo. Ne beccai un altro che veniva descritto come simile, e era bellissimo. Al terzo bellissimo di fila mi venne il sospetto che avessero una scena che gli fumavano, e sostanzialmente così è stato. Polonia, Jugoslavia e Russia sono incredibili proprio, in particolare le prime due, fra le migliori scene rock del mondo, ma anche Cecoslovacchia e Ungheria hanno le loro chicche. Quanto al resto, c'ho un blog in firma. ;D


ti scoccia buttarmi giù in fretta e furia una top-ten, che sono curioso di approfondire? ma i dischi da comprare si trovano facilmente?
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#40 il mistico

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Inviato 26 marzo 2013 - 13:42


Attualmente i dischi che vanno bene si piazzano intorno alle 50mila copie, i best seller possono arrivare a 100mila. Se tocchi le 200mila sei il disco più venduto dell'anno con distacco siderale.


va be' ma ormai è così anche in italia, magari il disco più venduto arriva a 300-350mila perchè abbiamo un maggior numero di abitanti.
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#41 Trespassive-aggressive

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Inviato 26 marzo 2013 - 13:43



ps: ma per curiosità, da dove ti è venuto questo interesse per la musica dell'est europa?

Beh, beccai un disco per caso e era bellissimo. Ne beccai un altro che veniva descritto come simile, e era bellissimo. Al terzo bellissimo di fila mi venne il sospetto che avessero una scena che gli fumavano, e sostanzialmente così è stato. Polonia, Jugoslavia e Russia sono incredibili proprio, in particolare le prime due, fra le migliori scene rock del mondo, ma anche Cecoslovacchia e Ungheria hanno le loro chicche. Quanto al resto, c'ho un blog in firma. ;D


ti scoccia buttarmi giù in fretta e furia una top-ten, che sono curioso di approfondire? ma i dischi da comprare si trovano facilmente?


Alla seconda rispondo io: purtroppo no. :(
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#42 Gozer

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Inviato 26 marzo 2013 - 13:44

ti scoccia buttarmi giù in fretta e furia una top-ten, che sono curioso di approfondire? ma i dischi da comprare si trovano facilmente?

Sì mi scoccia, non mi sono smazzato a mettere in piedi il blog per ridurlo a top-10. asd Scherzi a parte, per ogni disco ho messo una piccola rece in inglese (ma il mio inglese lo capisce persino Lassigue), dei pezzi in anteprima da youtube per farsi un'idea e una magica scritta gialla. Insomma la top-10 puoi farla da te, che conosci sicuramente meglio i tuoi gusti di quanto li conosca io. ;)
Sul comprare i dischi, dipende da cosa cerchi, non c'è una risposta univoca purtroppo.
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Inviato 26 marzo 2013 - 13:45


ti scoccia buttarmi giù in fretta e furia una top-ten, che sono curioso di approfondire? ma i dischi da comprare si trovano facilmente?

Sì mi scoccia, non mi sono smazzato a mettere in piedi il blog per ridurlo a top-10. asd Scherzi a parte, per ogni disco ho messo una piccola rece in inglese (ma il mio inglese lo capisce persino Lassigue), dei pezzi in anteprima da youtube per farsi un'idea e una magica scritta gialla. Insomma la top-10 puoi farla da te, che conosci sicuramente meglio i tuoi gusti di quanto li conosca io. ;)


era per avere un inizio, magari hai uploadato tipo diverse centinaia di album e mica ho il tempo di dedicare il giusto tempo a tutti! ;) cmq darò un'occhiata allora
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#44 Gozer

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Inviato 26 marzo 2013 - 13:47

era per avere un inizio, magari hai uploadato tipo diverse centinaia di album e mica ho il tempo di dedicare il giusto tempo a tutti!

Certo che no, non intendevo mica che devi ascoltarli tutti. Intendevo che di ascoltare un pezzo in anteprima e farti un'idea in base alle descrizioni lo avrai pure il tempo... ;)



Attualmente i dischi che vanno bene si piazzano intorno alle 50mila copie, i best seller possono arrivare a 100mila. Se tocchi le 200mila sei il disco più venduto dell'anno con distacco siderale.

va be' ma ormai è così anche in italia, magari il disco più venduto arriva a 300-350mila perchè abbiamo un maggior numero di abitanti.

Il thread non era su questo però. In vero non era neanche sulle cosa discusse nell'ultima pagina, comunque va bene lo stesso, se se ne parla ben vanga.
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#45 slothrop

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Inviato 26 marzo 2013 - 14:07

Topic molto interessante, ho anche letto quasi tutte le risposte. La materia mi è pressoche ignota ma qualche ipotesi la si può buttare.
Le cose ceh so sulla Polonia sono general generiche: come la gran parte dei paesi dell'est Europa la scuola forma musicalmente per davvero tutti i ragazzi, quindi immagino che di base ci sia un'attenzione alla musica (per lo meno la classica) molto maggiore che in Italia e altriove.
E' probabile, come ha detto qualcuno, che certi gruppi post-punk siano stati vissuti come "fondativi" di qualcosa, e ovviamente suonare quella musica negli anni '80 voleva dire farlo con una certa cognizione dell'idea di "underground", cognizione che non si può certamente rivendicare per i cantautori italiani degli anni '70 e la gran parte del progressive coevo. Il prog peraltro mi risulta fosse forte in Polonia come pure il jazz (vedi Komeda in particolare, che è pure morto nel '69 tra l'altro). Il prog polacco che conosco (pochissimo, non mi vengono neanche i nomi adesso) mi pare fosse tipo in quota NWW list, quindi davvero senza possibilità di assurgere a fenomeno sociale e culturale come lo fu invece il prog italiano. Quindi insomma, può essere che prima degli anni '80 l'underground in Polonia esistesse di certo, ma non fosse riuscito a diventare "generazionale" o veramente importante a livello mediatico, come invece accadde nel decennio successivo, quello nel quale peraltro la dominazione sovietica veniva messa credibilmente in discussione dopo l'era brezneviana. A questo proposito potrebbe essere importante sapere a quando risalgono esattamente le grandi performance di vendita dei "quattro grandi gruppi" che dicevi


Anche a livello concertistico i live alternativi vanno bene quanto quelli mainstream, basti vedere l'Off Festival organizzato da Artur Rojek. Iniziò nel 2006 come evento sporadico con poche band locali ma vendette inaspettatamente 10mila biglietti e da lì decisero di ripeterlo oggi anno, e ogni anno cresce, l'ultima edizione ha attratto decine di band da tutto il mondo (fra cui Swans, Sonic Youth, Stooges, ecc.)


Mah, con quei nomi lì però credo si vada abbastanza sul sicuro. Dove li metti in un festival "alternativo" porteranno tanta gente. Vorrei capire quanto pubblico fa il concerto mainstream medio in Polonia, per capire se sono numeri commensurabili a quelli che farebbe un festival simile non dico in Italia, ma perlomeno in Inghilterra, fermo restando che la dinamica del "festival rock alternativo", magari di più giorni, è diversa rispetto al singolo concerto di Vasco.




Nella prima metà degli anni Ottanta infatti una grossa fetta della loro musica più diffusa era in sostanza post-punk. All'epoca però non c'era nessuna contraddizione: erano sia i più venduti, sia gli effettivamente più famosi.
Rock del più ispido, urticante e sperimentale, [...]
Dopo gli anni Ottanta il loro mainstream si è andato lentamente normalizzando, generando suoni molto più conformi al mainstream delle altre nazioni, tuttavia quelle vecchie superstar post-punk rimangono a tutt'oggi famose e rappresentano un mito e modello da seguire per chi è nel sottobosco, come da noi oggi possono essere De André o Gaetano. Con la differenza che da noi i signori in questione non hanno generato una simile fedeltà all'underground come invece accade da quelle parti.


Sulla faccenda di De Andrè e Gaetano bene o male ho detto sopra. Sul resto è probabile che quella "fondazione post-punk" degli anni '80 si riverberi sui gruppi cosiddetti alternativi di oggi. La generazione di oggi ha avuto padri adolescenti negli anni '80, con ogni probabilità, e quindi è abbastanza spiegabile il ritorno a un'auge così clamorosa di quello stile (poi lo sai tu se gli stili degli alternativi di oggi e dei gruppi degli '80 siano paragonabili, mi sto fidando). Se il post-punk da loro è stato un fenomeno di massa - e lo è stato presumibilmente in ragione del fatto, almeno in parte, che la Polonia era la periferia dell'impero e solo in periferia possono aver luogo fenomeno devianti rispetto all'andazzo generale - ci sta che si riverberi sulle nuove generazioni.


Ultima cosa: il download? Quanto scaricano i polacchi? Quando cerchi roba, anche un po' oscura, la trovi sempre con facilità o no? Quanto incide nel download il carattere della lingua polacca, che non è proprio identico al nostro?
Te lo domando perchè ho idea che, ad esempio, i tedeschi scarichino meno di noi. Se potete smentitemi o confermatemi. Parlo dei tedeschi perchè hanno il terzo mercato del mondo (più della Gran Bretagna) e se fosse vero che scaricano poco questo significherebbe che molto probabilmente tra le due cose c'è un nesso, a meno che sul mercato tedesco non pesi molto anche la musica classica (non ho dati in questo senso).
Ad esempio in Giappone (secondo mercato mondiale) mi risulta che il mainstream e l'underground abbiamo una corrispondenza clamorosamente diretta con le vendite (altissime il mainstream, bassissime nell'underground), anche se i giapponesi in generale comprano tantissimi dischi e c'è una lotta ardua contro il download. Fenomeno, quest'ultimo, che credo non abbia troppo intaccato il loro mercato, senza contare il fatto che la difficoltà ad usare il kanji su blog e p2p rende le ricerche molto difficili (anche qualora i dischi fossero veramente condivisi da qualche parte su internet).
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#46 ---

    Classic Rocker

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Inviato 26 marzo 2013 - 14:28

Te lo domando perchè ho idea che, ad esempio, i tedeschi scarichino meno di noi. Se potete smentitemi o confermatemi. Parlo dei tedeschi perchè hanno il terzo mercato del mondo (più della Gran Bretagna) e se fosse vero che scaricano poco questo significherebbe che molto probabilmente tra le due cose c'è un nesso, a meno che sul mercato tedesco non pesi molto anche la musica classica (non ho dati in questo senso).

Come ha detto sopra jdv87, in Germania c'è ancora un grosso mercato perché download illegale & ascolto su YouTube sono repressi in modo sistematico. Si possono usare solo servizi come Spotify, che però gratis hanno delle limitazioni.
Non ho idea se in Polonia ci sia una situazione simile, però è ovvio che in Germania ci sia una correlazione diretta tra repressione e mercato discografico.

EDIT
Ho appena trovato questa voce di Wiki: Internet in Poland. È datato, quindi può essere che le cose stiano cambiando, ma si legge che i servizi internet sono fra i più cari d'Europa e la velocità così a occhio mi sembra bassissima.
Potrebbe avere influito anche questo? Non so, io riporto.
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#47 slothrop

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Inviato 26 marzo 2013 - 14:37

ok, correlazione diretta sulla QUANTITà del mercato, per lo meno in Germania. Resta aperto il fattore "gruppi alternativi" (non parlo di qualità perchè non conosco, ma il concetto è chiaro)
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#48 Gozer

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Inviato 26 marzo 2013 - 14:50

E' probabile, come ha detto qualcuno, che certi gruppi post-punk siano stati vissuti come "fondativi" di qualcosa, e ovviamente suonare quella musica negli anni '80 voleva dire farlo con una certa cognizione dell'idea di "underground", cognizione che non si può certamente rivendicare per i cantautori italiani degli anni '70 e la gran parte del progressive coevo. Il prog peraltro mi risulta fosse forte in Polonia come pure il jazz (vedi Komeda in particolare, che è pure morto nel '69 tra l'altro). Il prog polacco che conosco (pochissimo, non mi vengono neanche i nomi adesso) mi pare fosse tipo in quota NWW list, quindi davvero senza possibilità di assurgere a fenomeno sociale e culturale come lo fu invece il prog italiano. Quindi insomma, può essere che prima degli anni '80 l'underground in Polonia esistesse di certo, ma non fosse riuscito a diventare "generazionale" o veramente importante a livello mediatico, come invece accadde nel decennio successivo, quello nel quale peraltro la dominazione sovietica veniva messa credibilmente in discussione dopo l'era brezneviana.

Il prog polacco era discretamente fico e di impianto nettamente più jazzistico rispetto a quello britannico, e aveva un grande impatto. Alcuni esponenti vendevano dischi a palate, "Korowod" di Grechuta è un disco mitizzatissimo e il suo brano portante, "Dni ktorych nie znamy", è plausibilmente la più famosa canzone polacca di tutti i tempi.
Però a mio avviso al loro prog manca forse quella che qualcuno ha chiamato "la funzione fondativa" (suona bene) del loro post-punk, per due motivi:
1. tutti i suoi esponenti sono ormai morti (Niemen, Grechuta, Nalepa, quest'ultimo più blues in realtà ma la generazione è quella) o anziani, e a ogni modo nessuno di loro a livello di impatto superò indenne gli anni Settanta. Rimangono tutti vivissimi nell'immaginario collettivo, molto amati, ma sono visti come roba di un'altra epoca, bellissimi ma lontani.
2. vissero un'epoca più tranquilla, non vengono visti come coloro che hanno lottato per la libertà. Le band new wave invece incapparono in un periodo durissimo. All'inizio degli anni Ottanta il governo polacco varò una serie di restrizioni e ci furono momenti di fortissima tensione a livello sociale.
Basti pensare che nel 1983 in Polonia uscirono una marea di album storici, tutti insieme. Accadde perché nel paio di anni precedenti i lavori si erano ingolfati a causa delle nuove leggi e a molte band il disco rimase a lungo fermo negli archivi dopo essere stato registrato. Per esempio, il disco di debutto dei Lady Pank fu terminato nell'estate del 1982, ma uscì soltanto alla fine del 1983. Izabela Trojanowska, una che aveva venduto un milione di copie dei suoi primi due album e relativi singoli, si vide rifiutata la pubblicazione di un disco a causa di testi troppo critici e decise di lasciare la Polonia per paura delle ulteriori rappresaglie che le erano state paventate.


A questo proposito potrebbe essere importante sapere a quando risalgono esattamente le grandi performance di vendita dei "quattro grandi gruppi" che dicevi

Prima metà degli anni Ottanta, ma hanno tutti venduto una fracca durante il corso dell'intera carriera (ossia fino agli anni Zero. Attualmente solo uno di quei quattro è attivo).


Mah, con quei nomi lì però credo si vada abbastanza sul sicuro. Dove li metti in un festival "alternativo" porteranno tanta gente. Vorrei capire quanto pubblico fa il concerto mainstream medio in Polonia, per capire se sono numeri commensurabili a quelli che farebbe un festival simile non dico in Italia, ma perlomeno in Inghilterra, fermo restando che la dinamica del "festival rock alternativo", magari di più giorni, è diversa rispetto al singolo concerto di Vasco.

I numeri esatti non li conosco, ma i netfriend polacchi con cui ho parlato mi hanno detto che più o meno le due realtà si equivalgono. A ogni modo considera che l'Off Festival per arrivare a invitare quei nomi s'è prima dovuto alzare di livello, visto che era partito come evento isolato (non si prevedevano bis) per poche band polacche. E' stato proprio il boom inaspettato che gli ha permesso di alzare il tiro.


Ultima cosa: il download? Quanto scaricano i polacchi? Quando cerchi roba, anche un po' oscura, la trovi sempre con facilità o no? Quanto incide nel download il carattere della lingua polacca, che non è proprio identico al nostro?

No, non li trovo facilmente, ma considera che uso i mezzi che conosco io, magari loro ne hanno altri che io non conosco. Immagino che i polacchi scarichino parecchio (per certo so che i russi scaricano in quantità industriali, per esempio).
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RYM ___ i contenuti

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#49 Red

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Inviato 26 marzo 2013 - 15:03



Attualmente i dischi che vanno bene si piazzano intorno alle 50mila copie, i best seller possono arrivare a 100mila. Se tocchi le 200mila sei il disco più venduto dell'anno con distacco siderale.


va be' ma ormai è così anche in italia, magari il disco più venduto arriva a 300-350mila perchè abbiamo un maggior numero di abitanti.


Per la verità in Italia si son sempre venduti più dischi della Polonia proprio per il maggior numero di abitanti. Tra la fine degli anni '80 e gli inizi degli anni '00 abbiamo avuto una marea di album che raggiungevano il milione di copie vendute in un anno o poco più. Non a caso, noi siamo sempre stati nella top 10 dei più grandi mercati discografici del mondo, i Polacchi no.


Eppure siamo in una situazione comune a grosso dei paesi del mondo, quindi onestamente non credo si possa imputare più di tanto all'IVA. E' la Polonia che fa eccezione, non l'Italia.


La situazione non è uguale uguale alla nostra. In buona parte dei paesi, la musica alternativa riesce comunque ad entrare in classifica e a rimanerci almeno per un mesetto. Nei paesi scandinavi riescono persino a dominare le chart in qualche occasione. Da noi questo non accade, a meno che l'alternativo in questione non passi per i grandi network (come i già citati Baustelle) e se accade è giusto un lampo. La Polonia fa l'eccezione in positivo e su questo non ci sono dubbi, ma la situazione del nostro paese è una di quelle più negative per gli alternativi.


Aridaje. Ragazzi ma quante volte uno deve scriverle le cose per farvi entrare il concetto? asd
Non sono popolari in senso assoluto, ripeto se su Youtube ci metti un anno per arrivare al milione di visite mentre gli artisti mainstream della tua stessa nazione nel tempo medesimo di visite ne accumulano dieci volte tante, le chiacchiere stanno a zero. Quei due canali sono famosi sì, ma sono comunque solo due, contro tutti gli altri che viceversa mandano musica commerciale. In televisione poi gli alternativi appena ci abboccano. Insomma a livello di esposizione mediatica non c'è paragone: non è un paese in cui il rock alternativo è mainstream come poteva essere l'Inghilterra del brit-pop o gli USA degli grunge o la stessa Polonia del post-punk.
Se fosse stato in quel modo non ci avrei aperto il thread, perché l'alternativo che sfonda nel mainstream è una cosa accaduta tantissime volte (anche in Polonia attualmente ce ne sono alcuni), non ci sarebbe stato niente di peculiare. L'attenzione a mio avviso la meritano perché appunto è un paese in cui grosso del rock alternativo è alternativo - oggi come oggi - a tutti gli effetti. E però vende quanto il resto, e a volte di più, sia per quanto riguarda i dischi, sia dal vivo.


Non ne usciremo mai allora. Potremo formulare tutte le ipotesi che vogliamo, ma se non conosciamo bene la situazione Polacca in quanto residenti, oppure in quanto conoscitori della loro cultura, del loro pensiero, dei loro usi e costumi e della loro storia, non arriveremo mai ad un punto certo.
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#50 il mistico

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  • Locationvia lattea

Inviato 26 marzo 2013 - 15:13



Attualmente i dischi che vanno bene si piazzano intorno alle 50mila copie, i best seller possono arrivare a 100mila. Se tocchi le 200mila sei il disco più venduto dell'anno con distacco siderale.


va be' ma ormai è così anche in italia, magari il disco più venduto arriva a 300-350mila perchè abbiamo un maggior numero di abitanti.


Per la verità in Italia si son sempre venduti più dischi della Polonia proprio per il maggior numero di abitanti. Tra la fine degli anni '80 e gli inizi degli anni '00 abbiamo avuto una marea di album che raggiungevano il milione di copie vendute in un anno o poco più. Non a caso, noi siamo sempre stati nella top 10 dei più grandi mercati discografici del mondo, i Polacchi no.


ok pero' da qualche anno la situazione è cambiata e il milione di copie non lo vende più nessuno, neanche vasco
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