Playlist (9-16/11/2012)
#1
Inviato 16 novembre 2012 - 12:26
Le cose primordiali di Karl O'Connor. Pompa un casino.
Franco Battiato - Apriti Sesamo 5,5
E' invecchiato parecchio. E mi pare eccessivamente scontato sia melodicamente, sia nei testi dove non riesce a beccare una metafora pungente. Farà del suo meglio come assessore?
Rewind:
Franco Battiato - Mondi lontanissimi 7,5
Franco Battiato - La Voce del padrone 8,5
Franco Battiato - Gommalacca 7
Franco Battiato - Dieci stratagemmi 6
Goat - World Music 7
Questi qui sono tornati indietro di molto. E' muffa di pregevole fattura. Mescolano funk e psichedelia d'annata con discreta convinzione. Sarebbe perfetto come colonna sonora di un qualunque film pulp. Trascinante nella sua retrospettiva wah wah.
Christopher Rau - Two 7
House cristallina. Nulla fuori posto. Il buon Rau è un maestro della delicatezza ai controlli. Credo che sia l'unico ad avere quel tocco così morbido, o giù di lì.
Bambounou - Orbiting 6
http://ondarock.it/r...ou_orbiting.htm
Vazz / La Bambola Del Dr Caligari - Whisper Not / The Wrong Holiday 7,5
Qui il thread.
Dusk & Blackdown - Margins Music 8
Torno indietro, tra i mercati dei miei fratelli islamici.
Chewingum - Nilo 6,5
Irriverenti e indiani all'occorrenza. Carinissimi e pezzi curatissimi. Bravi, bravi questi ragazzi. Magari crescono e qualcuno comincia a parlarne bene.
Poi ho ascoltato tantissimo i Raime e qualsiasi cosa sfornata dal duo in questi ultimi anni, i due Crystal Ark con il loro ultimo disco troppo spaccone newyorchese fino al midollo, l'ultimo di Delay molto bello su cui dirò la mia a breve e l'ultimo di Vitalic che trovo eccessivamente coatto e con troppe poche tracce degne di nota, ma voglio comunque concedergli altre possibilità nei prossimi giorni prima di pisciarci sopra a dovere.
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
#2
Inviato 16 novembre 2012 - 13:18
Ricardo Donoso - Assimilating the Shadow (2012) progressive electronic
Steve Hauschildt - Tragedy & Geometry (2011) progressive electronic
Steely Dan - Gaucho (1980) jazz/rock
piaciucchiati:
D'EON - LP (2012) boh un po' di tutto
#4
Inviato 16 novembre 2012 - 13:22
Chewingum - Nilo 6,5
Irriverenti e indiani all'occorrenza. Carinissimi e pezzi curatissimi. Bravi, bravi questi ragazzi. Magari crescono e qualcuno comincia a parlarne bene.
già fatto, tra quelli che ho sentito uno dei migliori dischi italiani di quest'anno, molto fresco e divertente.
#5
Inviato 16 novembre 2012 - 13:22
di Hauschildt si trova giusto da ieri il nuovo, sempre per Kranky
naisssssssss
#6
Inviato 16 novembre 2012 - 13:30
The Twerps - The Twerps (2011) - bello.
Wow, bell'indiepop all'antica, comincia con un capolavoro di canzone. In mezzo c'è del buon vecchio revival psichedelico, niente di nuovo ma piacevole. Sembra che becchino più d'una volta le melodie giuste.
The Springfields - Tutti i singoli (1988-199?) - ****
Raffinati amanuensi, rifanno i Pastels e anche i primi Primal Scream. Hanno un tocco parecchio piacevole anche se non sono tra i miei preferiti.
Talulah Gosh - Backwash (1996) - ***1/2
Il raccoltone di quest'altro gruppo di Amelia Fletcher. Preferisco gli Heavenly, qui c'è meno cura.
The Auteurs - New Wave (1993) - ****
Un capolavoro mancato, nel senso che con una produzione diversa sarebbe stato un disco chiave del britpop. Così com'è, tenue, sottopelle e morbido, è un gran bel disco di indiepop bowieano.
#7
Inviato 16 novembre 2012 - 13:36
Goat - World Music 7
Questi qui sono tornati indietro di molto. E' muffa di pregevole fattura. Mescolano funk e psichedelia d'annata con discreta convinzione. Sarebbe perfetto come colonna sonora di un qualunque film pulp. Trascinante nella sua retrospettiva wah wah.
In che senso sono tornati indietro di molto? Cronologicamente?Non è il loro esordio.
Ne sto leggendo benissimo ovunque, li ho appuntati in attesa che passi l'hype ed il prezzo scenda
#8
Inviato 16 novembre 2012 - 13:39
Jenny Berkel - Here on a Wire - 7+ bandcamp
Una cantautrice canadese languida e delicata.
Andy Shauf - The Bearer of Bad News - 8+ recensione di Lorenzo Righetto
Voto basso, Lorenzo.
Julie Doiron - So Many Days - 7- recensione di Lorenzo Righetto
Alcuni brani son proprio belli...
Mimes of Wine - Memories Of The Unseen - 8+ recensione di Lorenzo Righetto
Questo, per me, finora, è l'album "italiano" dell'anno...
Black Prairie - The Storm in the Barn - 7/7.5 recensione
Bella e drammatica soundtrack teatrale...
PRIMA
June Tabor - Ashore (2011) - 8 - Una vera signora del folk...
http://youtu.be/_wgzKpWWEjA
#9
Inviato 16 novembre 2012 - 13:52
Bill Nelson The Love That Whirls (Diary of a Thinking Heart) [art pop, new wave, 1982]
Bill Nelson Chimera [art pop, new wave, 1983]
Robert Wyatt Dondestan [art rock, jazz, ?, 1991]
Egyptian Hip Hop Good Dont' Sleep [art pop, 2012]
spaccano:
Cabaret Voltaire The Crackdown [ebm, synth pop, 1983]
Pieter Nooten & Michael Brook Sleeps with the Fishes [ambient, 1987] disco bello, ma lungo e con qualche riempitivo, del cantante dei Clan of Xymox con uno dei padri dell'ambient anni'80. la versione cameristica-ambientale della xymoxiana "After the Call" è però un capolavoro assoluto.
The Legendary Pink Dots Nemesis Online [art rock, 1998]
Broadcast and The Focus Group Broadcast and The Focus Group Investigate Withc Cults of the Radio Age [experimental, 2009]
delusione enorme:
Raime Quarter Turns on a Living Line [dark ambient, 2012] mi aspettavo grandi cose dopo l'ep omonimo e i singoli. invece niente techno, niente atmosfera, solo malessere che alla fine mi stufa. peccato
delusione scontata:
Andy Stott Luxury Problem [techno pettinata, 2012]
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
#10
Inviato 16 novembre 2012 - 13:55
Un bel minestrone di roba
Rover - s/t
Dan Auerbach - Keep It Hid
The Cure - The Head On The Door
The Cure - Wish
Toy - s/t
X - Under The Big Black Sun
Social Distortion - Mommy's Little Monster
My Bloody Valentine - Isn't Anything
Television - Adventure
Rover mi ha stregato al primo ascolto
Speriamo non si ammosci con quelli prossimi
#11
Inviato 16 novembre 2012 - 13:57
The Twerps - The Twerps (2011) - bello.
Wow, bell'indiepop all'antica, comincia con un capolavoro di canzone. In mezzo c'è del buon vecchio revival psichedelico, niente di nuovo ma piacevole. Sembra che becchino più d'una volta le melodie giuste.
me li ricordo molto kiwi/flying nun ma forse avevo ascoltato quello prima.
#12
Inviato 16 novembre 2012 - 13:59
delusione enorme:
Raime Quarters Turn on a Living Line [dark ambient, 2012] mi aspettavo grandi cose dopo l'ep omonimo e i singoli. invece niente techno, niente atmosfera, solo malessere che alla fine mi stufa. peccato
delusione scontata:
Andy Stott Luxury Problem [techno pettinata, 2012]
Qua la mano.
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#13
Inviato 16 novembre 2012 - 14:02
The Twerps - The Twerps (2011) - bello.
Wow, bell'indiepop all'antica, comincia con un capolavoro di canzone. In mezzo c'è del buon vecchio revival psichedelico, niente di nuovo ma piacevole. Sembra che becchino più d'una volta le melodie giuste.
me li ricordo molto kiwi/flying nun ma forse avevo ascoltato quello prima.
Sì se non sbaglio sono australiani, è buon guitar pop
#14
Inviato 16 novembre 2012 - 14:30
Jay-Z & Kanye West - Watch the Throne (2011) hip hop 7
Efterklang - Piramida (2012) art folk 7
#15
Inviato 16 novembre 2012 - 16:41
delusione enorme:
Raime Quarters Turn on a Living Line [dark ambient, 2012] mi aspettavo grandi cose dopo l'ep omonimo e i singoli. invece niente techno, niente atmosfera, solo malessere che alla fine mi stufa. peccato
delusione scontata:
Andy Stott Luxury Problem [techno pettinata, 2012]
Qua la mano.
Eccola
#16
Inviato 16 novembre 2012 - 16:52
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#17
Inviato 16 novembre 2012 - 16:52
Erikah Badu - Baduizm 6.5
Un po' tutto uguale, elegante comunque.
Gang Starr - Hard to earn 7+
Old school da non dimenticare, scratch e cupezza urbana a palate. Mass Appeal inno.
Yo la tengo - Painful 7.5
Atmosfere oniriche e suggestive in un disco dolcemente crepuscolare. Rilassante e suggestivo.
Il pezzo della settimana (e forse a sto punto il mio preferito di tutta la musica rap)
http://www.youtube.com/watch?v=G272iYvxW_w
Eh, goz, i Raime hanno un gran disco: produzione stereotipata manco per sogno, certi beat fan venire giù la casa, la composizione è sì ridotta all'osso, ma è uno dei pochi casi in cui l'atmosfera non è creata solo dall' estetica, ma da precisi suoni (angoscianti e tenebrosi come pochi). Non mi pare che i Throbbing Gristle siano poi tanto più dinamici.
#18
Inviato 16 novembre 2012 - 17:00
I 65 Days of Static de noantri. Un po' elettronici, un po' (tanto) soft/loud, un po' emo e un po' prog. Un po' metalli, anche. La registrazione poteva essere migliore, ma sanno il fatto loro. Notevoli.
El Perro del Mar: Pale Fire 7
Non conosco il giudizio negativo di Moltisanti sul sito. Sarà che non conosco le opere precedenti.
Sam Lee: A Ground of Its Own 7,5
Mi sa che se non mi prende di più è solo perché è troppo simile (e dunque anche troppo diverso) a una serie di idee che avevo in mente da tempo. Va' che rompicazzo che sono
Solstice: Silent Dance 7
Neoprog anni ottanta. Come sentire i Renaissance con la voce di Jon Anderson e il "colore" un po' pacchiano dei tardi Weather Report. Non ci crederete ma è bello.
Jamie Smith's MABON: Windblown 7
Folk celtico tradizionale, di quello virtuosistico, molto strumentale, danzereccio. Acustico e ruspante. Molto dinamico (a tratti quasi soft/loud) e ben inciso.
#19
Inviato 16 novembre 2012 - 17:06
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#20
Inviato 16 novembre 2012 - 17:07
Robert Wyatt Dondestan [art rock, jazz, ?, 1991]
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
#21
Inviato 16 novembre 2012 - 17:14
Diciamo che non è il disco in cui cercare la varietà, ma al momento non è una cosa che mi scoccia più di tanto, anche perchè è pure breve come durata.
#22
Inviato 16 novembre 2012 - 17:18
Goat - World Music 7
Questi qui sono tornati indietro di molto. E' muffa di pregevole fattura. Mescolano funk e psichedelia d'annata con discreta convinzione. Sarebbe perfetto come colonna sonora di un qualunque film pulp. Trascinante nella sua retrospettiva wah wah.
In che senso sono tornati indietro di molto? Cronologicamente?Non è il loro esordio.
Ne sto leggendo benissimo ovunque, li ho appuntati in attesa che passi l'hype ed il prezzo scenda
Nel senso musicale, intendo i suoni, le atmosfere. Sembra un disco del '72. Tutto qui.
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
#23
Inviato 16 novembre 2012 - 17:23
capo
#24
Inviato 16 novembre 2012 - 17:33
Il primo dei Throbbing non è che non mi piaccia, è che non è un disco da ascolto. E' uno di quei dischi che sei contento che esistano perché ha aperto miliardi di porte, però poi non lo ascolti mai.Mi riferivo evidentemente ai Throbbing Gristle meno sintetici e "canzonettari", dunque sì, a quelli del primo disco che però non ti piacciono, quindi c'è una certa coerenza
Comunque manco prendendo quello il paragone mi convince: era un disco feroce, un disco da assalto, puntava tutto sul valore concettuale e sullo scardinare le convenzioni, non era un disco da immersione, non voleva creare un'atmosfera che ti avvolgesse o ti creasse uno sfondo, voleva solo farti dire "ma che è 'sto bordello?" mentre l'ascoltavi (riuscendoci benissimo).
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#25
Inviato 17 novembre 2012 - 08:19
non ha dinamicità in questo senso, procede per ripetizione, un po' alla Caretaker, giusto per infilarci un altro nome che non c'entra una sega
mancano comunque dei bassi veri e propri per farmi innamorare del tutto.
Goat - World Music 7
Questi qui sono tornati indietro di molto. E' muffa di pregevole fattura. Mescolano funk e psichedelia d'annata con discreta convinzione. Sarebbe perfetto come colonna sonora di un qualunque film pulp. Trascinante nella sua retrospettiva wah wah.
"trascinante" soprattutto.
| LarsenEffect | lastfm | fb | RYM
#26
Inviato 17 novembre 2012 - 08:28
DIAMOND TERRIFIER - Kill The Self That Wants To Kill Yourself [avant-jazztronica]
VLADISLAV DELAY - Kuopio [elettronica] +
CORUM - Beguiling Isle Born Of Earth's Torment [psichedelia]
GABRIEL SALOMAN - Adhere [ambient-drone] +
GARETH DAVIS & FRANCIS-MARIE UTTI - Gramercy [dark-modern-classical] +
KOI POND - So Higher [psych-rock]
pensierino:
PETE NAMLOOK - Silence V [ambient, 1998]
| LarsenEffect | lastfm | fb | RYM
#27
Inviato 17 novembre 2012 - 10:51
pensierino:
PETE NAMLOOK - Silence V [ambient, 1998]
:°°°°°°°°°
#28
Inviato 17 novembre 2012 - 11:10
Mi è entrata dentro ogni singola nota, comprese quelle degli intermezzi. Nell'Olimpo. Matilda è il capolavoro assoluto, ma l momento la mia preferita è Taro.
Egyptian Hip-Hop - Good don't sleep [2012] 8
Mi invitano a non dormire, e infatti non lo faccio. Questo invece mi sta conquistando piano piano, The White falls, Alalon, Yoro Diallo, SYH. Crescerà.
Goldenboy - Blue swan orchestra [2002] 7,5
Alt pop perfetto. Forse troppo.
Neil Young - Psychedelic pill [2012] 6,5
Dimenticabili le canzoni, ottime le jam. Ma alla lunga mi sa che stuferanno anche queste.
Primi ascolti di Rover, sembra veramente ottimo.
#29
Inviato 17 novembre 2012 - 13:01
http://forum.ondaroc...ver-black-2012/
La Morte - La Morte
http://forum.ondaroc...dracula-corpoc/
Eyeless in Gaza - Drumming the Beating Heart
Capovolgendo indebitamente il tempo Martyn Bates mi rinvierebbe d'istinto a Richard Youngs: per il modo impetuoso ma dolce di usare la voce, aperto e un po' sgraziato, traboccante fiumane di pathos naif-romantico non senza qualche punta di isteria post-punk. Ma anche per la costruzione minimale (nel senso proprio dei mezzi impiegati) dei brani, per quel senso di solennità casereccia e rustica, intimissima nel suo vibrar fuori dalle corde vocali.
.
Però lo scozzese è venuto dopo e i suoi riferimenti sono altri, mentre Bates si muove in solchi wave (lo si sente ancora nella voce che a volte mi rimanda - fissa mia - ai backing vocals breathlessiani di Gary Mundi), solo venendo vistosamente meno le dinamiche "rock" in favore di un'ispirazione più folk (e qui ritorna il parallelo con Youngs).
Lo ascolto immaginando di trovarmi immerso in una brughiera nebbiosa e umida, dai riflessi blueviolacei, posando lo sguardo traverso la bruma sulle cose attorno, senza capire se si stiano allontanando o viceversa facendosi più vicine.
Continuano dalle settimane precedenti:
Evangelista - Hello Voyager
EMA - Past Life Martyred Saints
#30
Inviato 17 novembre 2012 - 17:45
Eyeless in Gaza - Drumming the Beating Heart
Capovolgendo indebitamente il tempo Martyn Bates mi rinvierebbe d'istinto a Richard Youngs: per il modo impetuoso ma dolce di usare la voce, aperto e un po' sgraziato, traboccante fiumane di pathos naif-romantico non senza qualche punta di isteria post-punk. Ma anche per la costruzione minimale (nel senso proprio dei mezzi impiegati) dei brani, per quel senso di solennità casereccia e rustica, intimissima nel suo vibrar fuori dalle corde vocali.
.
Però lo scozzese è venuto dopo e i suoi riferimenti sono altri, mentre Bates si muove in solchi wave (lo si sente ancora nella voce che a volte mi rimanda - fissa mia - ai backing vocals breathlessiani di Gary Mundi), solo venendo vistosamente meno le dinamiche "rock" in favore di un'ispirazione più folk (e qui ritorna il parallelo con Youngs).
Lo ascolto immaginando di trovarmi immerso in una brughiera nebbiosa e umida, dai riflessi blueviolacei, posando lo sguardo traverso la bruma sulle cose attorno, senza capire se si stiano allontanando o viceversa facendosi più vicine.
bravo Not, anche se Youngs lo vedo lontanino sia come voce che come costruzione.
tipo un pezzo come One by One è così meraviglioso nella sua semplicità naive che Youngs si imbarazzerebbe a cantarla. cioè, c'è della grande ricerca dietro Youngs che invece non ritrovo negli Eyeless.
#32
Inviato 17 novembre 2012 - 19:39
Per me a livello melodico c'è più complessità negli Eyeless. Non riesco in effetti a capire granché il paragone di Not: è vero che sono due cantanti enormemente emotivi (non dico emozionanti, dico proprio emotivi: prima si emozionano loro mentre cantano, l'ascoltatore viene dopo). Però a parte questo aspetto, da un lato abbiamo il cantante degli Eyeless in Gaza che ha linee melodiche ben strutturate (strofa, ritornello, bridge) e contorte dal suo modo assurdo di cantare, dal suo disperarsi e sgolarsi come se gli avessero aperto il ventre senza anestesia, dall'altro abbiamo Youngs che sostanzialmente si inventa una-frase-melodica-una e via a ripeterla per tutto il brano. Quando ci parlai alla fine del concerto gli chiesi il titolo di un brano che non conoscevo e lui mi fece "fatico anche io a riconoscere i miei pezzi, sono tutti uguali". Volevo abbracciarlo.bravo Not, anche se Youngs lo vedo lontanino sia come voce che come costruzione.
tipo un pezzo come One by One è così meraviglioso nella sua semplicità naive che Youngs si imbarazzerebbe a cantarla. cioè, c'è della grande ricerca dietro Youngs che invece non ritrovo negli Eyeless.
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#33
Inviato 17 novembre 2012 - 19:40
Goat - World Music
Neil Young & Crazy Horse - Psychedelic Pill
The Doors - TUTTO
#34
Inviato 17 novembre 2012 - 19:46
Popol Vuh - Letzte Tage, Letzte Nächte
bellissimo. a mio avviso il più emozionante PV dopo la triade iniziale.
| LarsenEffect | lastfm | fb | RYM
#35
Inviato 17 novembre 2012 - 21:20
The Beach Boys - The Smile Sessions (2011) Psychedelic Pop, Baroque/Sunshine pop 9
Si è parlato troppo poco di quest'uscita...
Riapprofitto della playlist per dire che con le Sessions, ha avuto una degna pubblicazione una delle opere pop più uniche e geniale mai partorite dall'essere umano
Artisti Vari - A Christmas gift for you (1963) Christmas Music, Brill Building 9
Non ci sono molte parole per definire la grandezza di sto disco. Credo sia l'utente Rover 84 ad aver scritto una breve (ma bellissima) recensione di questo disco su Rym. Recensione che, per quel che mi riguarda, riassume tutte le sensazioni che ho quando ascolto sta meraviglia. Spector aall'epoca si dedicava solo ai 45 giri, ma quando si è concentrato sul 33 il risultato è venuto fuori. Il Wall of sound sembra fatto apposta per dei classici di natale come " Frosty the Snowman", "Winter Wonderland" e aumenta a dismisura la tensione emotiva dei pezzi. Arrangiamenti capolavoro (la marcia irrestibile dei "soldatini di legno" con trombe, percussioni giocattolo e supremi stacchi batteristici, sarebbe da far ascoltare a chiunque voglia arrangiare un pezzo pop), vocalità meravigliose e originali( dal caratteristico timbro di " Ronettes e Crystals" alla perfezione pop/soul di "Darlene Love". E nell'unico pezzo originale "Christmas( Baby please come home)", la voce e l'interpretazione di Darlene Love è da accapponare la pelle. Non è solo un disco un natale ma un sublime disco pop. E ora che si va incontro al 25 dicembre, ascoltatelo senza indugi. Fa bene al cuore.
Nick Drake - Bryter Layter (1970) Folk, Songwriter 7 e mezzo/8
"Forse" diventerà il mio preferito di Nick. Per via di quegli arrangiamenti così eterei e ricchi. I Ricami sax di " At the chime of the city clock", il jazz di "Poor Boy", il valzer pianistico di "One of these things first" e il classico "Northern Sky". Gran disco.
The Beach Boys - Friends (1968) Sunshine pop, Psychedelic pop 7+, 7 e mezzo
Tra i dischi dei 60' del dopo "Pet Sounds" questo è sicuramente il meno bello. Tutavia c'è sempre spazio per quelle 3, 4 canzoni belle alla "Beach Boys, e in generale il disco è continuo e tutto abbastanza godibile.
The Who - My generation (1965) Pop/rock/Beat/Garage 7 e mezzo/8
Oddio qualche riempitivo c'è ma sto disco ha una forza che rade al suolo tutto ciò che incontra.
A contraltare dei momenti più squistamente ruock come "Out in the street", e la superba e sempreverde title track, vi sono alcuni esempi del talento(anche melodico) di Townshend, come "La La Lies" e "The kids are alright". Straordinaria anche "i don't mind" di James BRown. Disco da ascoltare rigorosamente in mono.
The Who - A quick one (1966) Pop/rock, Freakbeat, Psychedelic 7 e mezzo/8
Altro disco riuscitissimo, come poi tutta la prima parte della carriera degli Who.
La title track anticipa le successive opere rock e ha alcuni passaggi deliziosi melodicamente. viene lasciato poi giusto spazio agli altri membri in fase di composizione. Moon firma due pezzi riuscitissimi in cui viene fuori tutta la sua personalità folle ed imprevedibile. Entwistle fa il suo con "Whiskey man" e l'ironica "Boris The Spider", Daltrey si cimenta con il pop un po' tribale ma piacevole di "See my Way".
#36
Inviato 18 novembre 2012 - 14:58
Per me a livello melodico c'è più complessità negli Eyeless. Non riesco in effetti a capire granché il paragone di Not: è vero che sono due cantanti enormemente emotivi (non dico emozionanti, dico proprio emotivi: prima si emozionano loro mentre cantano, l'ascoltatore viene dopo).
bravo Not, anche se Youngs lo vedo lontanino sia come voce che come costruzione.
tipo un pezzo come One by One è così meraviglioso nella sua semplicità naive che Youngs si imbarazzerebbe a cantarla. cioè, c'è della grande ricerca dietro Youngs che invece non ritrovo negli Eyeless.
Ma infatti è la voce - o meglio l'espressività della voce - che mi ha rimandato a Youngs (considerate che è il primo disco degli Eyeless che sento). E poi ripeto: anche la semplicità dei mezzi utilizzati. Sia in molti dei dischi di Youngs che in questo degli Eyeless ci sento una certa "povertà" quasi programmatica - austera, anche - che entra essa stessa a far parte della poetica musicale che concorre a trasmettere, aumentandone esponenzialmente l'emotività. Poi son d'accordo con voi che per altri aspetti, anche più lampanti, son diversi.
@Giubbo: Io faccio fatica a cogliere tutta questa "ricerca" dietro Youngs, che mi sembra invece molto istintivo, uno che si fa guidare dalla sua passionalità e da un'urgenza (pure troppa) produttiva che la sua discografia ben testimonia. Anche se poi mi pare che le sue preferenze musicali vadano dalle parti del progressive, del minimalismo e del rock psichedelico - che in effetti non sono tra i generi di più immediata costruzione.
#37
Inviato 18 novembre 2012 - 15:16
Fresh Cream 7,5
Disraeli Gears 8,5
Wheels of Fire 8,5
Goodbye 6
Mi è sembrato che è sorpratutto con il secondo disco che sono decollati, il primo è comunque buono ma mi sembra che sia stato una sorta di riscaldamento. L'ultimo è di scarso interesse,
Se questi 3 non si fossero sciolti nel '69, i Led Zeppelin avrebbero avuto vita dura per risultare il miglior gruppo hard rock degli anni'70, forse.
RICHARD BENSON
#38
Inviato 18 novembre 2012 - 15:38
io mi sono sentito i 4 dischi dei Cream, tutti molto belli.
Fresh Cream 7,5
Disraeli Gears 8,5
Wheels of Fire 8,5
Goodbye 6
Mi è sembrato che è sorpratutto con il secondo disco che sono decollati, il primo è comunque buono ma mi sembra che sia stato una sorta di riscaldamento. L'ultimo è di scarso interesse,
Se questi 3 non si fossero sciolti nel '69, i Led Zeppelin avrebbero avuto vita dura per risultare il miglior gruppo hard rock degli anni'70, forse.
Io credo che il primo "Fresh Cream" sia uno dei più importanti album della storia. Si tratta di un hard blues con espansioni jazz, suonato con una dinamica ineguagliata. I volumi non sono quelli a picco degli anni successivi e questo aspetto è per me importantissimo perchè risalta ancora di più la tecnica incredibile del trio, come risaltano gli assoli brevi e azzecatissimi di un Clapton mai più così vicino al dio del fuoco.
Ecco che il secondo album perde in buona parte questi aspetti importanti per concedersi a momenti certo memorabili, ma più spettacolosi e fine a se stessi.
Una parte di quello spirito sperimentale del primo disco lo si ritrova nel terzo, che recupera una vena più adulta.
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#40 Guest_cinemaniaco_*
Inviato 18 novembre 2012 - 22:32
I miei ascolti
Erikah Badu - Baduizm 6.5
Un po' tutto uguale, elegante comunque.
SACRILEGIO! 8 minimo, o non sei negro dentro come vorresti farci credere
è abbronzato
#41
Inviato 18 novembre 2012 - 23:05
io mi sono sentito i 4 dischi dei Cream, tutti molto belli.
Fresh Cream 7,5
Disraeli Gears 8,5
Wheels of Fire 8,5
Goodbye 6
Mi è sembrato che è sorpratutto con il secondo disco che sono decollati, il primo è comunque buono ma mi sembra che sia stato una sorta di riscaldamento. L'ultimo è di scarso interesse,
Se questi 3 non si fossero sciolti nel '69, i Led Zeppelin avrebbero avuto vita dura per risultare il miglior gruppo hard rock degli anni'70, forse.
Io credo che il primo "Fresh Cream" sia uno dei più importanti album della storia. Si tratta di un hard blues con espansioni jazz, suonato con una dinamica ineguagliata. I volumi non sono quelli a picco degli anni successivi e questo aspetto è per me importantissimo perchè risalta ancora di più la tecnica incredibile del trio, come risaltano gli assoli brevi e azzecatissimi di un Clapton mai più così vicino al dio del fuoco.
Ecco che il secondo album perde in buona parte questi aspetti importanti per concedersi a momenti certo memorabili, ma più spettacolosi e fine a se stessi.
Una parte di quello spirito sperimentale del primo disco lo si ritrova nel terzo, che recupera una vena più adulta.
lo riascolterò facendo attenzione alle tue osservazioni. A me è sembrato un disco di ottimo blues rock, ma mi è parso che è in particolare con il secondo che hanno trovato un sound davvero originale
RICHARD BENSON
#42
Inviato 19 novembre 2012 - 10:16
Per me a livello melodico c'è più complessità negli Eyeless. Non riesco in effetti a capire granché il paragone di Not: è vero che sono due cantanti enormemente emotivi (non dico emozionanti, dico proprio emotivi: prima si emozionano loro mentre cantano, l'ascoltatore viene dopo).
bravo Not, anche se Youngs lo vedo lontanino sia come voce che come costruzione.
tipo un pezzo come One by One è così meraviglioso nella sua semplicità naive che Youngs si imbarazzerebbe a cantarla. cioè, c'è della grande ricerca dietro Youngs che invece non ritrovo negli Eyeless.
Ma infatti è la voce - o meglio l'espressività della voce - che mi ha rimandato a Youngs (considerate che è il primo disco degli Eyeless che sento). E poi ripeto: anche la semplicità dei mezzi utilizzati. Sia in molti dei dischi di Youngs che in questo degli Eyeless ci sento una certa "povertà" quasi programmatica - austera, anche - che entra essa stessa a far parte della poetica musicale che concorre a trasmettere, aumentandone esponenzialmente l'emotività. Poi son d'accordo con voi che per altri aspetti, anche più lampanti, son diversi.
@Giubbo: Io faccio fatica a cogliere tutta questa "ricerca" dietro Youngs, che mi sembra invece molto istintivo, uno che si fa guidare dalla sua passionalità e da un'urgenza (pure troppa) produttiva che la sua discografia ben testimonia. Anche se poi mi pare che le sue preferenze musicali vadano dalle parti del progressive, del minimalismo e del rock psichedelico - che in effetti non sono tra i generi di più immediata costruzione.
tra l'altro degli Eyeless in Gaza sto ascoltando in questi giorni anche All Under the Leaves, the Leaves of Life (del 1996), che credevo un disco minore vista la decade di riferimento e dato che nessuno ne parla mai, e invece boom, un'altra meraviglia di disco con canzoni fantastiche ed una suite di 11 minuti per organo che non stonerebbe in qualche celebrazione nel Duomo di Colonia.
0 utente(i) stanno leggendo questa discussione
0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi