Musica medievale
#51
Inviato 12 luglio 2012 - 13:31
considera però che, proprio per la sua natura estemporanea (almeno così si pensa che fosse la musica antica, tranne forse quella per cerimonie), sarebbe davvero complicato se non impossibile ricostruire quelle musiche.
un po' come se tra 2000 anni qualcuno si preoccupasse di ricostruire un assolo di Coltrane partendo dagli articoli e dai libri ad esso dedicati.
cmq, un suo valore ce l'avranno queste ricostruzioni, almeno dal punto di vista accademico.
ho visto che alla facoltà di Lettere di Bologna c'è un corso dedicato a queste cose: http://www.lettere.u...odMateria=28577
sono citati pure dei testi, magari potrebbe essere simpatico approfondire la cosa
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#52
Inviato 12 luglio 2012 - 14:13
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#53
Inviato 12 luglio 2012 - 15:22
Il mio dubbio più che altro è "avranno suonato davvero in questo modo?"
bella domanda!
il fatto è che l'"avranno suonato davvero così" dipende da tante cose e non solo dalla notazione musicale, ammesso che sia esistita all'epoca.
già immaginare (perchè di questo si tratta) gli strumenti è un'operazione quantomeno ardita... di che materiale erano fatti? la forma era proprio quella lì? come venivano suonati? e le tecniche quali potevano essere? qual'era il grado di "virtuosismo"? che colore doveva avere il suono? ecc. ecc.
è un po' come quando si vedono i film sull'antichità: tralasciando quelli caciaroni da blockbuster, anche i più accorti e documentati alla fine non possono far altro che presentare un'ipotesi degli avvenimenti e del modo di vivere del passato remoto.
per carità, la cosa desta sicuramente un certo fascino culturale (o anche semplice curiosità) ma non mi azzarderei a pretendere una ricostruzione de facto di quelle musiche... si tratta solo di vedere quanto fondata è l'ipotesi filologica proposta.
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#54
Inviato 13 luglio 2012 - 10:05
#55
Inviato 13 luglio 2012 - 13:25
Credo anche che non si possa prescindere, riguardo la Grecia, dalla poesia, perche' la storia della poesia e' anche la storia della musica. Le antiche forme poetiche come l'ode, peana , elegia e altre che non ricordo, sono soprattutto forme musicali.
beh, lo studio della poesia e soprattutto della metrica greca è fondamentale in questo senso; ne sono sicuro.
il ritmo che oggi conosciamo da là viene, eh... anzi, i vari metri costituiscono una specie di compendio di pattern ritmici ante-litteram; ritmi sui quali i musicisti suonavano, in modo più o meno estemporaneo.
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#56
Inviato 15 luglio 2012 - 11:31
Il mio dubbio più che altro è "avranno suonato davvero in questo modo?"
bella domanda!
il fatto è che l'"avranno suonato davvero così" dipende da tante cose e non solo dalla notazione musicale, ammesso che sia esistita all'epoca.
già immaginare (perchè di questo si tratta) gli strumenti è un'operazione quantomeno ardita... di che materiale erano fatti? la forma era proprio quella lì? come venivano suonati? e le tecniche quali potevano essere? qual'era il grado di "virtuosismo"? che colore doveva avere il suono? ecc. ecc.
è un po' come quando si vedono i film sull'antichità: tralasciando quelli caciaroni da blockbuster, anche i più accorti e documentati alla fine non possono far altro che presentare un'ipotesi degli avvenimenti e del modo di vivere del passato remoto.
per carità, la cosa desta sicuramente un certo fascino culturale (o anche semplice curiosità) ma non mi azzarderei a pretendere una ricostruzione de facto di quelle musiche... si tratta solo di vedere quanto fondata è l'ipotesi filologica proposta.
La ricostruzione degli strumenti antichi è basata sia sull'iconografia, principalmente vascolare, che su rinvenimenti archeologici (quasi esclusivamente si tratta di lire con la cassa di risonanza composta da una testuggine).
I brani incisi sono frammenti di notazioni musicali prevenutici: principalmente di carattere tragico, quindi su papiri in cui le tragedie erano copiate ove si annotavano frammenti di melodia del coro, ad uso dei coreuti, oppure sacro, come le epigrafi ritrovate a Delfi, che a memoria sono brani interi, forse gli unici, 2 o 3 inni ad Apollo.
Sulla lettura della notazione c'è un ampio corpus di fonti antiche, anche assai estese.
#57
Inviato 15 luglio 2012 - 12:19
insomma, che ci debba essere una base documentale, questo credo sia inevitabile.
il problema (che non riguarda solo la musica della grecia o di roma antica) è l'interpretazione di questa notazione.
il rigore di scrittura a cui siamo abituati è una conquista degli ultimi 1000 anni.
sono convinto che in quei "canovacci" greci non c'era alcuna indicazione sulle altezze dei suoni, ad esempio, nè sulla dinamica; probabilemnte nemmeno l'agogica era chiara e definita. L'unico elemento, secondo me, pregnante era il ritmo, conformato ai metri giambici della poesia.
le mie, ovviamente, sono solo congetture eh...
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#58
Inviato 27 ottobre 2022 - 18:33
Il famoso dipinto di fine XV secolo di Hieronymus Bosch del Giardino delle Delizie (citato dai Dead Can Dance nell'EP Garden of the Arcane Delights e nella copertina dell'album Aion) presenta in un dettaglio nella sezione dell'Inferno un'anima dannata sul cui deretano è disegnato uno spartito musicale.
Amelia Hamrick l'ha trascritto e James Spalink l'ha arrangiato in stile tardomedievale/rinascimentale. Il risultato è questo:
You're an island of tranquillity in a sea of chaos. :.:: Last.fm
#59
Inviato 22 gennaio 2023 - 22:34
Ciao a tutti, non so se sarò d'aiuto ma secondo me il modo migliore per ascoltare la musica di qualsiasi epoca lontana da noi è studiare prima la teoria, capire chi ha fatto cosa e poi cercare esecuzioni buone. Magari potresti prendere un volume unico come quello di Allorto, Nuova storia della musica, credo lo trovi anche in pdf
viva la musica
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