Distopie & Affini
#51
Inviato 03 maggio 2012 - 08:48
L'albanese ha sempre scritto romanzi surreali e stranianti, ma è soprattutto nella seconda parte della carriera che si è occupato in termini distopici del regime socialista del suo paese.
La particolarità dei suoi libri sta nella frequente compresenza di meccanismi tipici da totalitarismo novecentesco e aspetti ancestrali della tradizione albanese o della cultura classica.
Consiglierei, per questo topic, in particolare Il palazzo dei sogni, in cui un impiegato trova lavoro in un istituto deputato a catalogare i sogni della popolazione; Il successore, in cui il delfino della Guida del paese viene misteriosamente assassinato; e (un po' meno) L'aquila, in cui il protagonista a causa di un banale scivolone si trova catapultato in un luogo di confino politico.
L'unico che sconsiglio apertamente è Il mostro, sul tema del cavallo di Troia, qui attualizzato. A molti è piaciuto, a me non ha detto niente. Vedete voi.
http://www.anobii.com/satyajit/books
http://www.goodreads...3893406-claudio
https://twitter.com/EligioAldoVere
#52
Inviato 03 maggio 2012 - 09:30
Mi sono costati qualcosina (non uno sproposito, a dire il vero), ma ho i due urania originali Se vi interessano, date uno sguardo a ebay, a volte si trovano.
Gli Urania di Ballard si dovrebbero trovare senza grossi problemi a pochi euro, adesso poi arriva l'estate e con lei le bancarelle di libri usati al mare o alle feste dell'Unità in cui Urania e Gialli Mondadori abbondano.
Ballard non mi ha mai convinto, ha delle belle idee ma mi sembra sempre tutto troppo elementare e didascalico. Condominium è affascinante ma mi irrita da quanto sembra un tema di un liceale e qui ho pensato da profano del genere una cosa, ditemi se è una puttanata: può essere che questo tipo di storie distopiche si adattino male alla letteratura proprio perché tutto deve sempre essere spiegato? Non è che magari il cinema riesce a raccontarle meglio e ad evocare questi mondi in modo più "adatto"? Boh.
#53
Inviato 03 maggio 2012 - 09:58
Ballard non mi ha mai convinto, ha delle belle idee ma mi sembra sempre tutto troppo elementare e didascalico. Condominium è affascinante ma mi irrita da quanto sembra un tema di un liceale e qui ho pensato da profano del genere una cosa, ditemi se è una puttanata: può essere che questo tipo di storie distopiche si adattino male alla letteratura proprio perché tutto deve sempre essere spiegato? Non è che magari il cinema riesce a raccontarle meglio e ad evocare questi mondi in modo più "adatto"? Boh.
Bella riflessione.
Ballard a me piace, anche se non siamo mai andati a letto insieme. Sarà che per me lo stile è essenziale per far sesso con un autore - ed è esiziale alla narrazione stessa, ne è parte integrante. Sicchè "elementare" e "didascalico" (forse scelte volute,come dice Gino) è un limite fisiologico,per me. Sarà anche funzionale al tipo di narrativa (peculiare,senza dubbio), ma pace. Sorry Piero. Con Ballard solo baci, le mutande restano su.
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#54
Inviato 03 maggio 2012 - 19:23
Sto finendpo di (ri)leggere viaggio al termine della notte, semmai scrivo qualcosa, tipo "Cèline è il classico autore che non piace alle donne e per questo non entra mai nelle classifiche"
Ballard non mi ha mai convinto, ha delle belle idee ma mi sembra sempre tutto troppo elementare e didascalico. Condominium è affascinante ma mi irrita da quanto sembra un tema di un liceale e qui ho pensato da profano del genere una cosa, ditemi se è una puttanata: può essere che questo tipo di storie distopiche si adattino male alla letteratura proprio perché tutto deve sempre essere spiegato? Non è che magari il cinema riesce a raccontarle meglio e ad evocare questi mondi in modo più "adatto"? Boh.
Bella riflessione.
Ballard a me piace, anche se non siamo mai andati a letto insieme. Sarà che per me lo stile è essenziale per far sesso con un autore - ed è esiziale alla narrazione stessa, ne è parte integrante. Sicchè "elementare" e "didascalico" (forse scelte volute,come dice Gino) è un limite fisiologico,per me. Sarà anche funzionale al tipo di narrativa (peculiare,senza dubbio), ma pace. Sorry Piero. Con Ballard solo baci, le mutande restano su.
#55
Inviato 03 maggio 2012 - 19:38
Burgess-Arancia meccanica
Saramago-la caverna
Se poi volessimo andare sulla sci-fi pura se ne trovano a bizzeffe
#56
Inviato 03 maggio 2012 - 20:01
Questi non mi pare siano stati citati
Burgess-Arancia meccanica
Saramago-Cecità
Se poi volessimo andare sulla sci-fi pura se ne trovano a bizzeffe
Di Burgess c'è anche Il seme inquieto che è decisamente calzante, dove una società sovrappopolata incoraggia l'omosessualità.
"Il seme inquieto" descrive una società autoritaria e militarista che per combattere l'aumento della popolazione e la scarsità di cibo scoraggia il matrimonio, la procreazione e i piaceri della carne, costringendo uomini edonne a bizzarre forme di travestimento e di dissimulazione.
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#57
Inviato 03 maggio 2012 - 20:30
Questi non mi pare siano stati citati
Saramago-Cecità
descrition, please
#58
Inviato 03 maggio 2012 - 20:42
Questi non mi pare siano stati citati
Saramago-Cecità
descrition, please
Tratta di una società modellata, più o meno, sulla Repubblica platonica, con le varie classi fisse e dedite a vari compiti. I protagonisti sono un'anziana coppia di ceramisti che tenta di ampliare la propria attività, fallisce ed è costretta a trasferirsi con il figlio nel Centro, una specie di megacondominio dove si può vivere dalla nascita alla morte, che di fatto fagocita e disumanizza chi ci vive. Il tema distopico in realtà è lieve perchè tutto è sfondo ad una riflessione sulla natura della conoscenza.
Non è il suo lavoro migliore, ma è senza dubbio degno di interesse.
Sul tema futuro apocalittico c'è Cecità, sempre suo, con la malattia che rende ciechi che si diffonde tra tutti.
#59
Inviato 03 maggio 2012 - 20:46
Premesse del genere mi fanno partire un po' prevenuta, mi è già capitato di leggere fantascienza dove l'omosessualità è descritta di modo che traspaia il disgusto dell'autore. Ma magari questo romanzo è diverso...?Di Burgess c'è anche Il seme inquieto che è decisamente calzante, dove una società sovrappopolata incoraggia l'omosessualità.
"Il seme inquieto" descrive una società autoritaria e militarista che per combattere l'aumento della popolazione e la scarsità di cibo scoraggia il matrimonio, la procreazione e i piaceri della carne, costringendo uomini edonne a bizzarre forme di travestimento e di dissimulazione.
#60
Inviato 03 maggio 2012 - 20:52
Questi non mi pare siano stati citati
Saramago-Cecità
descrition, please
Tratta di una società modellata, più o meno, sulla Repubblica platonica, con le varie classi fisse e dedite a vari compiti. I protagonisti sono un'anziana coppia di ceramisti che tenta di ampliare la loro attività, fallisce ed è costretta a trasferirsi con il figlio nel Centro, una specie di megacondominio dove
si può vivere dalla nascita alla morte, che di fatto fagocita e disumanizza chi ci vive. Il tema distopico in realtà è lieve perchè tutto è sfondo ad una riflessione sulla natura della conoscenza.
Non è il suo lavoro migliore, ma è senza dubbio degno di interesse.
Sul tema futuro apocalittico c'è Cecità, sempre suo, con la malattia che rende ciechi che si diffonde tra tutti.
In effetti in molti me lo hanno consigliato, saramago. Un giorno dovrò prenderlo in mano e andare fino in fondo. Sembra fico, ti metto la +
#61
Inviato 03 maggio 2012 - 20:54
Premesse del genere mi fanno partire un po' prevenuta, mi è già capitato di leggere fantascienza dove l'omosessualità è descritta di modo che traspaia il disgusto dell'autore. Ma magari questo romanzo è diverso...?
Di Burgess c'è anche Il seme inquieto che è decisamente calzante, dove una società sovrappopolata incoraggia l'omosessualità.
"Il seme inquieto" descrive una società autoritaria e militarista che per combattere l'aumento della popolazione e la scarsità di cibo scoraggia il matrimonio, la procreazione e i piaceri della carne, costringendo uomini edonne a bizzarre forme di travestimento e di dissimulazione.
Ti dico sinceramente: non ricordo. Ma non credo proprio sia il caso. Ricordo che mi piacque.
c'è chi dice che lui fosse omosessuale.
anzi no:
Anthony Burgess is completely frank in his own biography. I believe he mentions that he might have regretted not being homosexual. But not being, he was quite evidently perfectly comfortable with himself as he was, and that together with his being also a remarkably intelligent and observant man made him sympathetic to all aspects of human nature. I think this insistence on 'gay' literature, books about homosexuals written by homosexuals, is very unfortunate, and tends to produce tedious polemics or self-pitying introspections at the expense of 'art'
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#62
Inviato 03 maggio 2012 - 20:59
#63
Inviato 03 maggio 2012 - 22:06
p.s.: non mi era venuto in mente Saramago, in quanto molto atipico nella sua distopia, ma ci sta.
#64
Inviato 03 maggio 2012 - 22:28
Sul tema futuro apocalittico c'è Cecità, sempre suo, con la malattia che rende ciechi che si diffonde tra tutti.
Distopico quanto atipico è ance Saggio sulla lucidità, in cui alle elezioni più del 90% dei voti risultano essere schede bianche, nessuno si spiega perché, tutti dicono di avere espresso la preferenza.
http://www.anobii.com/satyajit/books
http://www.goodreads...3893406-claudio
https://twitter.com/EligioAldoVere
#65
Inviato 03 maggio 2012 - 23:25
#66
Inviato 03 maggio 2012 - 23:31
Agli ordini!qualcuno di buona volontà alla fine fa un resumè dei titolo? E' questa l'Italia che vogliamo
(lo metto nel primo post)
#67
Inviato 04 maggio 2012 - 00:15
Aggiungo altri titoli mano a mano che consigliate.
#68
Inviato 04 maggio 2012 - 00:28
"E' questa l'Italia che cii piace", lo capite utenti >>>>>, <<<<<<, FFFFF, FGHB, cfdek, ">><<"2alth....
#69 Guest_ale_*
Inviato 04 maggio 2012 - 00:55
#70
Inviato 04 maggio 2012 - 01:21
La carta è quella che è ma però sapevatelo
#71
Inviato 04 maggio 2012 - 07:16
il faut se radicaliser.
#72
Inviato 04 maggio 2012 - 08:12
Ray Bradbury-Fahrenheit 451
Franz Kafka-Nella colonia penale
Ursula Le Guin-I reietti dell'altro pianeta
Più nel filone discronie:
Fritz Leiber-Il grande tempo
#73
Inviato 04 maggio 2012 - 08:21
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#74
Inviato 04 maggio 2012 - 08:26
#75
Inviato 04 maggio 2012 - 08:32
Se si vuole allargare, società distopiche (ma con scenari tipicamente post-catastrofe) ce ne sono ancora, come in "I giocatori di Titano".
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#76
Inviato 04 maggio 2012 - 10:00
Secondo me invece è il padre di tutte le distopie, non avendone mai scritta una.Mah, il Kafka non ce lo metterei.
I Meridiani di Borges mi fanno capire al volo che non sono ricco
No, Atlas, sono quelli farlocchi da 9,90 l'uno!
#77
Inviato 04 maggio 2012 - 11:24
Devo rileggerlo perché io non me lo ricordo distopico...Ursula Le Guin-I reietti dell'altro pianeta
Sono i meridiani che ci piacciono (purtroppo non ne ho approfittato abbastanza quando erano disponibili, ora ci sono solo quelli veri)
I Meridiani di Borges mi fanno capire al volo che non sono ricco
No, Atlas, sono quelli farlocchi da 9,90 l'uno!
#78
Inviato 04 maggio 2012 - 11:26
Capito, avevo visto in giro quello con i poeti greci, però Borges sempre a 60 euroNo, Atlas, sono quelli farlocchi da 9,90 l'uno!
il faut se radicaliser.
#79
Inviato 04 maggio 2012 - 11:37
C'erano tempo fa, ora li vedo solo nelle librerie remainder.
Domani vado a dare un'occhiata ai due meridiani di Borges, tanta roba di sicuro. A proposito: 2 Meridiani (farlocchi), 2.650 pagine, poèsie in bilingua= 20 euro.
La carta è quella che è ma però sapevatelo
Ma i Meridiani farlocchi dove li recuperi? In giro trovo solo quelli lussuosi.
#80
Inviato 04 maggio 2012 - 11:40
tra le bancarelle con un po' di fortuna si trovano, si riconoscono perchè sulla costa hanno un rettangolino dorato "I meridiani collezione"; a volte li spacciano per veri, magari in buonafede.
Domani vado a dare un'occhiata ai due meridiani di Borges, tanta roba di sicuro. A proposito: 2 Meridiani (farlocchi), 2.650 pagine, poèsie in bilingua= 20 euro.
La carta è quella che è ma però sapevatelo
Ma i Meridiani farlocchi dove li recuperi? In giro trovo solo quelli lussuosi.
#81
Inviato 04 maggio 2012 - 12:32
Devo rileggerlo perché io non me lo ricordo distopico...
Ursula Le Guin-I reietti dell'altro pianeta
Non è una distopia classica ma è estremamente sottile nell'analizzare e mettere in luce (pur senza drammatizzazioni particolari) i dilemmi e le contraddizioni di sistemi politici perfetti, cioè o totalmente liberisti o totalmente socialisti. Di fatto sulla carta tutto bene, ma quando si arriva alle persone le cose si complicano. Se non ricordo male il protagonista vorrebbe mettere in contatto i due pianeti ma finisce per essere, appunto, un reietto.
#82
Inviato 04 maggio 2012 - 12:34
tra le bancarelle con un po' di fortuna si trovano, si riconoscono perchè sulla costa hanno un rettangolino dorato "I meridiani collezione"; a volte li spacciano per veri, magari in buonafede.
a torino nelle due librerie remainder in via Po ne hanno sempre almeno una trentina
#83
Inviato 04 maggio 2012 - 13:29
Non mi ricordavo una mazza proprio. Ma tanto rileggere la Le Guin è sempre un piacere
Devo rileggerlo perché io non me lo ricordo distopico...
Ursula Le Guin-I reietti dell'altro pianeta
Non è una distopia classica ma è estremamente sottile nell'analizzare e mettere in luce (pur senza drammatizzazioni particolari) i dilemmi e le contraddizioni di sistemi politici perfetti, cioè o totalmente liberisti o totalmente socialisti. Di fatto sulla carta tutto bene, ma quando si arriva alle persone le cose si complicano. Se non ricordo male il protagonista vorrebbe mettere in contatto i due pianeti ma finisce per essere, appunto, un reietto.
#84
Inviato 04 maggio 2012 - 13:50
Sì. Ma se non altro hanno avuto il pregio di rendere accessibili certi volumi che non avevo mai visto prima (ne presi uno con le opere di Orazio)
tra le bancarelle con un po' di fortuna si trovano, si riconoscono perchè sulla costa hanno un rettangolino dorato "I meridiani collezione"; a volte li spacciano per veri, magari in buonafede.
Ma sarebbero le edizioni da edicola comunque?
#85
Inviato 04 maggio 2012 - 14:23
il faut se radicaliser.
#86
Inviato 04 maggio 2012 - 14:24
http://www.anobii.com/satyajit/books
http://www.goodreads...3893406-claudio
https://twitter.com/EligioAldoVere
#87
Inviato 04 maggio 2012 - 17:05
Il primo secolo dopo Beatrice, di Amin Maalouf. Parla delle ipotetiche conseguenze del controllo scientifico o pseudo-tale delle nascite. Maalouf è un grande intellettuale, questo non è il suo romanzo migliore ma di sicuro non si perde tempo.
Eccellente segnalazione. L'ho letto in francese e pensavo che non esistesse un' edizione italiana.
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
#88
Inviato 05 maggio 2012 - 11:19
Il primo secolo dopo Beatrice, di Amin Maalouf. Parla delle ipotetiche conseguenze del controllo scientifico o pseudo-tale delle nascite. Maalouf è un grande intellettuale, questo non è il suo romanzo migliore ma di sicuro non si perde tempo.
Eccellente segnalazione. L'ho letto in francese e pensavo che non esistesse un' edizione italiana.
In effetti molti libri di Maalouf o si trovano solo in francese (lingua a me ignota, nonostante riesca a fare un apprezzabile grammelot), ma Beatrice è stato edito da Bompiani.
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#89
Inviato 09 maggio 2012 - 12:22
Per inciso, consiglio caldamente di leggerlo, c'è anche tutta una riflessione sull'importanza politica della scienza che è commovente.
#90
Inviato 09 maggio 2012 - 12:24
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#91
Inviato 09 maggio 2012 - 12:26
Non sono sicura di volerlo aggiungere, sarà mica un young adult? (Dopo che ho visto il film non riesco a non ridere di quella definizione)
#92
Inviato 09 maggio 2012 - 13:34
non ho visto il film, a mia parzialissima discolpa.
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#93
Inviato 09 maggio 2012 - 14:09
#94
Inviato 09 maggio 2012 - 14:23
Spero che i personaggi non si piangano addosso come i vampiri della Meyer! Se è così quasi quasi lo leggo anche io per curiosità
Un po'. E' meglio della Meyer, si fa leggere, ma i difetti di quel genere di libro ce li ha. Il terzo poi è proprio bruttino.
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#95
Inviato 09 maggio 2012 - 21:22
**EDIT: La distopia è presente nel tipo di società che si è sviluppato all'interno dell'universo, appunto
Bello il listone iniziale, data la sua massiccia presenza forse per me è ora di leggere qualcosa di Ballard, che mi ha sempre incuriosito. Comunque aggiungerei anche Noi di Zamjatin; credo che sia stato citato, forse da combatrock.
#96
Inviato 09 maggio 2012 - 21:25
Beh perché no, si potrebbe citare anche Universo di Robert Heinlein, può essere visto come un'allegoria sulla facile "perdita di memoria" della società e una critica verso la religione. Il romanzo è ambientato infatti in una grande astronave "generazionale", cioè costruita apposta per ospitare diverse generazioni di uomini, in missione per colonizzare i pianeti di Proxima centauri. La situazione però è degenerata, e dopo anni e anni la gente non solo non ricorda la missione originaria, ma addirittura pensa che la nave costituisca l'intero universo, e che niente esista all'infuori di essa. Queste le premesse, ci sarebbe altro da dire ma ho paura di rivelare troppo. Mi è piaciuto molto (e perlomeno non è un Pippone alla HeinleinTM)
Bello il listone iniziale, data la sua massiccia presenza forse per me è ora di leggere qualcosa di Ballard, che mi ha sempre incuriosito. Comunque aggiungerei anche Noi di Zamjatin; credo che sia stato citato, forse da combatrock.
Bel libro, e hai ragione: non è il solito "pippone alla Heinlein", meno retorico e prolisso che altrove. Però stavolta non sono d'accordo sulla definizione di "distopico". L'ho trovato una grande allegoria, quello sì.
Ah: "Noi" io lo considero veramente importantissimo in questo contesto, un libro seminale. Ma credo di averlo già detto (perdonate la vecchiaia...)
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
#97
Inviato 09 maggio 2012 - 21:30
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