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COMMEDIA/DRAMMA ?!?


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25 replies to this topic

#1 Guest_pAggIoni_*

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Inviato 05 novembre 2006 - 15:14

Prendo spunto da una discussione avuta con un mio amico per porre all' attenzione una questione solo apparentemente semplice . L'incipit è caduto su una normale divergenza di opinioni , io sostenevo che film come PulpFiction IlgrandeLebowsky e LaLeggendaDelRePescatore potrebbero rientrare nella definizione formale di commedia , il mio amico invece avrebbe associato casomai il titolo drammatico a questi film .
Sono appunto in disaccordo con questa tesi , che trovo assurda .

Io penso che nei film in questione ogni situazione sostanzialmente tragica sia funzionale ad una leggera e sardonica messa in scena della storia tutta . Ogni dramma , ogni lutto , ogni inclinazione violenta , è espressa in questi film con toni di assoluto disincanto e di irresistibile ironia , . Il risultato è una rappresentazione assolutamente in contrasto con la drammaticità di alcune realtà ; formalmente , è il trionfo della leggerezza , della commedia . Provo a pensare a Pulp Fiction e a Il grande Lebowsky . Concentriamo noi la nostra attenzione sui delitti dei gangster , su overdose , su diti mozzati e infarti da panico ?! No . Tutte queste piccole disgrazie sono effimere , cursorie , rispetto ad un tripudio di ironia e di dialoghi surreali . Cosa può sconvolgerci mai un tizio freddato su un divano dopo che Tarantino ci presenta i killer intenti a parlare di sandwich in macchina , o mentre una telecamera sistemata nel bagagliaio ce li mostra mentre caricano i fucili , o mentre parlano di piedi massaggiati ? Non ci può , non ci deve sconvolgere .
La quasi-totale assenza dei primi piani ( che hanno un forte potere di immedesimazione emotiva ) , le musiche storiche , i personaggi-macchietta , le sfumature surreali sono tutti elementi esplicitamente ricercati .

La dicotomia commedia-dramma è abbastanza inevitabile , a mio modo di vedere . Difficilmente un film sfugge ad una interna prevaricazione di un certo tipo di sentimento ( gioia/dolore , angoscia/leggerezza , amore/odio , divertimento/tensione ) .Qui nasce la mia domanda : è brutto ricorrere alle classificazioni , ma costretti , cosa dovremmo rispondere ? A questi film potremmo attribuire sfumature da commedia, o da dramma ?
Da una domanda , ne nasce un'altra : quali i criteri etimologici-semantici-storici per definire il campo d' azione del genere commedia ( che ben si difersifica dal ben più ristretto valore dal genere comico ? Quale il confine (molto labile) tra il mettere in scena situazioni tragiche in una forma-commedia e il mettere in scena situazioni tragiche in modo drammatico ? ( Ci sarebbe anche da far confluire in mezzo il concetto di commedia-nera... ) .
Non vorrei essere stato troppo confusionario . Mi corregga chi si avvede di stronzate presunte che avrei scritto . Chiaritemi la vostra opinione su questo dualismo cinematografico . Fatemi esempi . grazie
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#2 mymo

    pivello

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Inviato 06 novembre 2006 - 21:35

Pulp Fiction non è assolutamente un film drammatico. Giammai. Lo direi piuttosto un film grottesco; non saprei che altro aggettivo usare per una trafila di situazioni drammaticamente comiche. E' un'ironia neanche troppo sottile, nemmeno così criptica, fin troppo fertile, che innesca una catena senza fine di situazioni surreali e paradossali. Fa ridere e neanche poco. Uno dei film su cui si è più speculato sul campo citazionista. Non è nemmeno una commedia nel senso stretto del termine, ma la componente irrisoria e sarcastica è troppo netta per non considerarla al di sopra di tutto. E poi si conosce Tarantino, quello che dice, come pensa i suoi film. Tutto voleva tranne offrirci una prospettiva sociologica dell'ambiente malavitoso losangelino. Non penso volesse inquietarci, annichilirci, distruggerci. Io dico che voleva farci stra-ridere dove ridere, prima, non si sarebbe potuto mai.
Il grande Lebowsky, bè, idem, vale lo stesso discorso per PUlp Fiction, in generale. Anche se qui mi sentirei di essere già più invasato, e azzarderei una relazione biunivoca tra il genere commedia e questo film. Decisamente, no?. La leggenda del re pescatore non l'ho visto: com'è?!

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#3 Guest_pAggIoni_*

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Inviato 06 novembre 2006 - 21:48

Non vorrei circoscrivere il discorso all' esempio singolo di un film , che sia Pulp Fiction o Big Lebowsky . Ovvio , si accettano sentenze . Ma vorrei allargare la questione allo stretto rapporto tra commedia e dramma . Definirne i confini e le intersezioni . Le caratteristiche formali dell' uno e dell'altro genere . Capire ( partendo appunto da un esempio come Pulp Fiction ) quanto il soggetto di un film prevalichi sulla sua messa in scena , quando essa sia tendente al ridicolo e alla smaccata ironia . Non so se mi sono spiegato .
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#4 Alex Blackmar

    pivello

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Inviato 07 novembre 2006 - 17:35

Se posso esprimere la mia modestissima opinione, Pulp Fiction ha molto poco della commedia in quanto oltre l'ironia dietro a scene violente e dialoghi divertenti non c'è altro... La storia (fatta di omicidi, rapine, tradimenti, overdose, pestaggi, ...) è tipicamente tragica, nessuna delle storia ha un vero e proprio lieto fine che rasserena lo spettatore dopo più di due ore di film. E' vero che Tarantino ironizza sulla violenza che esprime nel film ma questa stessa è ben rappresentata, pensa solo a quanto cruda è la scena in cui bruce willis e ving rhames vengo pestati nel retro bottega del negozietto...
I personaggi poi sono tutti dei perdenti che cmq non sono lì solo per strapparci risate con dialoghi e battute fulminanti, ma rappresentano tutti qualcosa e soprattutto i loro destini sono legati alle loro azioni e ai motivi che muovono le loro azioni, mi spiego meglio: Travolta lo paga il fatto di essere così insensibile, S L J si "redime" a causa della morte scampata, B W è mosso da ideali "positivi" ed è ricompensato dal raggiungimento dei propri scopi... I personaggi per quanto divertenti non sono lì per strapparci risate ma per rappresentare una serie di storie "tristi", zeppe di vendetta, violenza, disagio etc...
Poi ovviamente non è una tragedia nel senso canonico della parola perchè manca quella profondità di sguardo che ti trasmette il senso profondo che sta dietro all'idea del regista... E' imparagonabile ad esempio a film come "Il dolce domani" di Egoyan ma solamente perchè lo stile del racconto è diverso. Non dico che Tarantino volesse esprime il suo profondo malessere verso la società ma solo che il suo scopo primario sia scuotere lo spettatore non farlo ridere, apparte ovviamente mettere dentro tutte le sue conoscenze cinefile.

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#5 Guest_LoriVarney_*

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Inviato 07 novembre 2006 - 19:10

Secondo me la commedia e' una messa in scena leggera.
Mentre il dramma tende a creare tumulto emozionale.
E' vero che molti film si posizionano nel mezzo... Mi viene in mente The Royal Tenembaums: e' una commedia o un dramma?

Per quanto riguarda Pulp Fiction, la questione e' li' in bilico... Porre fine alla vita di un essere umano dopo aver allegramente disquisito di McDonald's, a qualcuno sembrera' paradossalmente ilare, a qualcun altro disgustosamente aborrante e deplorevole (n.b. adoro Pulp Fiction). Non mi sento di definire PF propriamente una commedia... magari un ibrido col genere gangster, che va a fare genere a se'. Ma se mi chiedessero "in PF ci sono piu' sfumature drammatiche o di commedia?" direi di commedia, perche' le situazioni sono volutamente impacciate e goffe.
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#6 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 07 novembre 2006 - 21:13

Se posso esprimere la mia modestissima opinione, Pulp Fiction ha molto poco della commedia in quanto oltre l'ironia dietro a scene violente e dialoghi divertenti non c'è altro... La storia (fatta di omicidi, rapine, tradimenti, overdose, pestaggi, ...) è tipicamente tragica, nessuna delle storia ha un vero e proprio lieto fine che rasserena lo spettatore dopo più di due ore di film. E' vero che Tarantino ironizza sulla violenza che esprime nel film ma questa stessa è ben rappresentata, pensa solo a quanto cruda è la scena in cui bruce willis e ving rhames vengo pestati nel retro bottega del negozietto...
I personaggi poi sono tutti dei perdenti che cmq non sono lì solo per strapparci risate con dialoghi e battute fulminanti, ma rappresentano tutti qualcosa e soprattutto i loro destini sono legati alle loro azioni e ai motivi che muovono le loro azioni, mi spiego meglio: Travolta lo paga il fatto di essere così insensibile, S L J si "redime" a causa della morte scampata, B W è mosso da ideali "positivi" ed è ricompensato dal raggiungimento dei propri scopi... I personaggi per quanto divertenti non sono lì per strapparci risate ma per rappresentare una serie di storie "tristi", zeppe di vendetta, violenza, disagio etc...
Poi ovviamente non è una tragedia nel senso canonico della parola perchè manca quella profondità di sguardo che ti trasmette il senso profondo che sta dietro all'idea del regista... E' imparagonabile ad esempio a film come "Il dolce domani" di Egoyan ma solamente perchè lo stile del racconto è diverso. Non dico che Tarantino volesse esprime il suo profondo malessere verso la società ma solo che il suo scopo primario sia scuotere lo spettatore non farlo ridere, apparte ovviamente mettere dentro tutte le sue conoscenze cinefile.


Tranne che sul fatto che Tarantino non cerca la risata, ma la scossa nello spettatore, per il resto consentimi di dissentire su tutta la linea...Pulp Fiction è completamente altro...però di riaprire il discorso sul capolavoro tarantiniano non me la sento..
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#7 Guest_verdoux_*

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Inviato 07 novembre 2006 - 23:12

 
Tranne che sul fatto che Tarantino non cerca la risata, ma la scossa nello spettatore, per il resto consentimi di dissentire su tutta la linea...Pulp Fiction è completamente altro...però di riaprire il discorso sul capolavoro tarantiniano non me la sento.. 



da quello che leggo mi par di capire che pulp fiction sia nulla e che voi siate come mercuzio, che parlate di nulla; tragedia o commedia?
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#8 Guest_verdoux_*

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Inviato 07 novembre 2006 - 23:23

 
Concentriamo noi la nostra attenzione sui delitti dei gangster , su overdose , su diti mozzati e infarti da panico ?! No . Tutte queste piccole disgrazie sono effimere , cursorie , rispetto ad un tripudio di ironia e di dialoghi surreali . 



e sullo spargimento delle ceneri che il vento ti ributta in faccia; citazione di un grande classico, il volpone di villaggio; per favore ....  è un film ridicolo; scusami; commedia o dramma è che il film piaccia a troppi; ciao;
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#9 Guest_verdoux_*

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Inviato 08 novembre 2006 - 11:44

Orson Welles sosteneva che il genere più difficile è la commedia. Shakespeare, a suo dire, era così grande perché, tra una tragedia e l??altra, scriveva commedie. Lui, invece, si guardò bene dal farne: c??è solo da perderci, diceva, se il pubblico non ride è un fallimento e se ride? è solo una commedia. Evidentemente considerava Lady Shangai un film tragico; io invece lo vedo come un noir divertente, come pure ??Viale del Tramonto?, ??Lolita?, ??Fuori Orario?; la commedia noir, sia pure col morto, rimane commedia; invece, pur se divertente e senza morto, prendo tremendamente sul serio ??L??Appartamento? per via del suo contenuto che definirei drammatico.
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#10 Guest_pAggIoni_*

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Inviato 08 novembre 2006 - 13:08

Rispondo al post di Alex Blackmar .
Allora . A mio avviso dire "Pulp Fiction ha molto poco della commedia" è una bestemmia . Il nocciolo del problema sta nel riversare ogni schema interpretativo nel soggetto del film.In ciò che è raccontato . Se dovessimo attenerci ad un continuo parallelismo coi sentimenti reali della nostra vita quotidiana , allora tutto il cinema bene o male sarebbe drammatico . Anche il concetto di amore , di per sè , è pregno di dolore sistematico , di instabilità , di dramma ; ma quante commedie sono state raccontate sullo sfondo dell' amore?! La stessa violenza fisica, quasi irreale nella nostra giovane quotidianità , e o non è un pozzo senza fondo da cui attingere per suscitare ilarità ?
Scrivere che i personaggi di Pulp Fiction sono volutamente  dei perdenti a cui è negata una lieta fine è come scrivere (cito Morandini ) che il passato di Tom Stall ( history of violence ) rappresenta la coscienza sporca yankee per lo sterminio degli indiani . Speculazioni superflue e noiose . Ciò che conta sono gli effetti che ha prodotto un film come Pulp Fiction , le emozioni e gli stati d'animo che provoca nello spettatore , che niente hanno a che fare con quello che può trasmettere un film pseudo-drammatico . Mi viene in mente Fargo , sicuramente più vicino all' idea del dramma di non quanto sia Pulp Fiction . Seguendo ragionamenti come il tuo , la Leggenda del Re Pescatore sarebbe un film "leopardiano" : la morte della moglie ( e che morte , tipicamente "americana" ) , la schizofrenia di un intellettuale che ha perso tutto , il degrado post-moderno di una città degradata . Fisher King è , invece , un film grottesco , surreale , pacchiano , sfarzoso , esagerato e dannatamente comico . E' una comicità che nasce dal tragico , che esplode impetuosa proprio nel suo essere opposta alla drammaticità intrinseca della storia . Tutti elementi che trovo in Pulp Fiction . Film che continuamente spezza la tensione che potrebbe provocare la ossessiva violenza con dosi pesanti di linguaggio ed estetica pop , con musica-surf , con dialoghi velocissimi , con personaggi-cose assolutamente enigmatici e inutili e irrisolti( Lo storpio , la valigia luccicosa , Tony Rocky Horror il samoano ) , ma necessari alla distensione , alla vaporizzazione di eccessi continui .
Il cinema è linguaggio polidimensionale e polivalente .  Se ci soffermiamo a leggere la trama di TvSorrisiECanzoni siamo a posto .

Jules , tu che sei ferrato , lascia da parte Pulp Fiction e prova magari a dare una tua interpretazione di commedia ecc ecc ecc ecc. Se hai tempo e voglia .

AlexBlackmar : il tuo nick sarebbe il personaggio di Depp in Arizona Dream ? Perchè se è così , piccolo consiglio : nel nome , scambia di posto la 'L' e la 'X' .  Si chiama Axel .
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#11 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 08 novembre 2006 - 15:07

Non sono affatto ferrato, tant'è che non sarei in grado di dare una definizione teorica assoluta di commedia o dramma, al massimo potrei distinguere da caso a caso di fronte ad esempi concreti...sono intervenuto solo per correggere l'analisi che l'altro utente ha fatto di Pulp Fiction che mi pareva quanto di più lontano possa esserci dagli intenti del regista...dopodichè mi rimetto a leggere in silenzio l'evolversi del thread..
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#12 Alex Blackmar

    pivello

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Inviato 10 novembre 2006 - 09:51

Per Paggioni: mi sembra evidente che la tua visione della dicotomia tra commedia e dramma sia molto diversa dalla mia... Non ho mai detto che film come Pulp Fiction siano squisitamente tragedie... Ma rifacendo il ragionamento di prima se qualcuno mi puntasse una pistola alla testa e chiedesse il genere di PF direi senza dubbio Drammatico. Ora non che siano grandi fonti ma imdb.com mette come genere Dramm e morandini Gang.... Non ho mai letto accanto a tale film il genere Comm. Che poi io focalizzi più la mia attenzione sulle storie e tu sul modo di metterle in scena questo è un altro discorso... Una vera definizione per stabilire la differenza dei due generi credo si potesse dare solo nell'antica grecia, ma poi i generi si sono contaminati, mescolati e incrociati... E quindi inutile che io tenti di argomentare come per me una scena è drammatica e te invece scoppi a ridere... Dipende dalla sensibilità che uno possiede di fronte a certi argomenti (amore morte violenza). Per quanto riguarda l'altro film da te citato (La leggenda del re pescatore) credo non ci siano molte discussioni da fare è una commedia anche se un pò forte, resta sempre una "favola" ambientata al giorno d'oggi... 

P.s. il mio nick non c'entra nulla con Arizona Dream.
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#13 Guest_pAggIoni_*

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Inviato 10 novembre 2006 - 11:55

... Una vera definizione per stabilire la differenza dei due generi credo si potesse dare solo nell'antica grecia, ma poi i generi si sono contaminati, mescolati e incrociati...


E quale sarebbe la definizione di commedia e dramma nella Grecia di Euripide ?
Poi . Seguendo il tuo discorso . Sembrerebbe ormai un circolo vizioso il tentativo di ricondurre un film ad una precisa definizione di genere . Ammesso che gli stili e i linguaggi siano tutti incrociati e mescolati tra loro, non possiamo comunque svelare un' identità ultima , un' intima appartenenza categoriale ?
Se tu credi difficilissimo definire la differenza tra i generi , devi presuppore l'incapacità di cogliere gli stessi . Allora saremmo di fronte alla morte di un cinema che non sarebbe
più in grado di esprimere una purezza di fondo , una capacità linguistica e rappresentativa specifica . Ma io non voglio credere che sia così . Come in musica , sembrerebbe che la quantità di opportunità tecnologiche e mediatiche stia producendo un eccesso di situazioni diverse ed estreme e caotiche ; ma esisterà ancora e sempre un intento particolare , un sentimento particolare , un' estetica particolare , strumentazione particolare , che smuove una persona qualsiasi a fare musica . E troveremo ancora in ogni cagata che ci rifila Blow Up la netta tendenza al rock , alla classica , all' ambient , alla sperimentazione . Così nel cinema .
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#14 Guest_pAggIoni_*

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Inviato 10 novembre 2006 - 12:00

... La storia (fatta di omicidi, rapine, tradimenti, overdose, pestaggi, ...) è tipicamente tragica



... Non ho mai detto che film come Pulp Fiction siano squisitamente tragedie...


.................................vabhè.....

Tanto per sapere ( giusto per capire se ha un senso per me discutere con te ) :
Un film come Il grande Lebowsky è più vicino alla commedia o al dramma ?
Stesso discorso per Pulp Fiction insomma . 
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#15 Alex Blackmar

    pivello

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Inviato 10 novembre 2006 - 15:38

La storia intesa come vicende dei personaggi... Poi ovvio che queste se sono trattate in un modo assumono connotazioni comiche... Mi spiego se in un film muore un personaggio non vuol dire che una scena sia tragica... Ma Tarantino secono il mio parere non sdramatizza fino in fondo quindi di base rimane sempre un film drammatico come del resto lo definisce imdb ed altri. La netta differenza si può ancora riscontrare, ad esempio non definirai mai The Elephant Man un commedia come del resto Ace Ventura una tragedia, ma in alcuni casi questo confine è molto labile e se per me si è da una parte per gli altri non è detto che sia così (vedi gli utenti di questo topic)...Nonostante questo la morte del cinema è molto lontana perchè le strade ancora da percorrere sono molte e finchè non si arriverà alla completa ripetitività di schemi e tematiche questa non ci sarà (forse ciò non succederà mai). Diciamo che a priori non riesco a dare una definizione dei due generi, perchè non esistono elementi generali ed univoci che possano essere validi sempre; posso solo "catalogare" un film dopo averlo visto.
In Grecia c'erano tematiche trattate solo dalla tragedia e quelle trattate dalla commedia, inoltre quest'ultima aveva un lieto fine. Era difficile sbagliarsi...
Per quanto riguarda il grande lebowsky dico semplicemente che non so perchè per me non è una commedia però definirlo tragico sarebbe una bestemmia... Cmq ce ne sono miliardi di film così... Prendi Barton Fink. Dove lo piazzi?
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#16 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 10 novembre 2006 - 16:30

Non credo che questa discussione porti a qualcosa di buono...comunque mettere Pulp Fiction nella categoria drammatico è come mettere Britney Spears nella categoria rock...e siccome credo di conoscere abbastanza bene tutta l'ideologia cinematografica di Tarantino posso dire con certezza che il film preso da voi come esempio di labile confine fra le due classificazioni generiche maggiori del cinema è inappropriato, così come lo è Il grande Lebowski e così come lo è La leggenda del Re Pescatore..l.

D'altronde la contestazione di fondo che faccio è che se un autore ci dà un film che non riusciamo a catalogare in questo senso con sicurezza, l'unica risposta che mi viene è che è colpa del regista che ha evidentemente sbagliato qualcosa, dato che non mi pare possibile che quando un filmaker decide di mettere in scena un soggetto non abbia chiara in testa l'idea di conferire alla storia una tensione brillante o drammatica..
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#17 Guest_pAggIoni_*

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Inviato 10 novembre 2006 - 17:42

Io giuro non capisco cosa avrebbe dovuto fare in più  Tarantino per sdrammatizzare il più possibile le violenze di Pulp Fiction . La storia non conta , ora dici . E io ti do ragione . Poi mi dici che Tarantino non sdrammatizza . E allora non ci siamo . In cosa non avrebbe osato , per rendere il film minimamente irrisorio e grottesco ? Fammi esempi di film di contenuto , come dici tu , "tragico" . squisitamente o tipicamente tragico , decidi tu . Dove delitti a sangue freddo , cervelli che schizzano , droga , sodomizzazioni , diventano elementi quasi comici , per come sono trattati . ti prego , fammi un esempio . Almeno ci troviamo da qualche parte . E rispondi meglio alla mia provocazione dichiarata : Il grande Lebowsky come lo vedi ? Più pregno di situazioni drammatiche o cosa ? Lascia stare la tragedia , bestemmieresti , appunto . Stai più centrale , ma sbilanciati .

Jules si purtroppo la conversazione comincia a focalizzarsi un po' troppo su Pulp Fiction . Sinceramente però nel cinema degli ultimi degli anni che meglio conosco ( nel senso che meglio ho vissuto ) non riesco a trovare esempi più significativi di quelli che ho riportato , per materializzare un pò il concetto . Registi come Gilliam e Tarantino e i Coen , qualcosa di Altman , qualcosa di Danny Boyle , qualcosa di Jim Jarmusch , questi sono i nomi che mi vengono in mente . Artisti che si muovono nel confine tra generi . Quelli che hanno la vocazione per il grottesco .

Alex Blackamr lascia perdere IMDB , non continuare a chiamarlo come avvocato in causa ; spulciati le definizioni che danno . Ti faccio tre esempi . Trainspotting , Forrest Gump , Broken Flowers . Mettono " commedia / drammatico " . tipo . Ma si può ? O sei per un pluralismo categoriale ( abbastanza ozioso ) e allora affidati nelle mani del sito suddetto , oppure lascia perdere .
Non è leale mischiare così le carte .
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#18 Guest_pAggIoni_*

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Inviato 10 novembre 2006 - 18:03

Per quanto riguarda il grande lebowsky dico semplicemente che non so perchè per me non è una commedia però definirlo tragico sarebbe una bestemmia... Cmq ce ne sono miliardi di film così... Prendi Barton Fink. Dove lo piazzi?


Me lo piazzo in CUstodia cautelare , che l'ho visto molto tempo addietro e potrei esprimere giudizi offuscati . Osando , lo ricordo come un film abbastanza confuso e confusionario . Ironia poca , situazioni surreali molte . Citazioni molte . Troppo enigmatico per essere leggero , troppo lento per essere incalzante . Mi ha lasciato l'amaro in bocca . Privo della leggiadra brillantezza dei Coen , non mi ha lasciato nemmeno i loro tipici personaggioni . A mio avviso una commedia mancata . Ma è un giudizio molto supponente .
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#19 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 14 febbraio 2007 - 14:36

 
Concentriamo noi la nostra attenzione sui delitti dei gangster , su overdose , su diti mozzati e infarti da panico ?! No . Tutte queste piccole disgrazie sono effimere , cursorie , rispetto ad un tripudio di ironia e di dialoghi surreali . 



e sullo spargimento delle ceneri che il vento ti ributta in faccia; citazione di un grande classico, il volpone di villaggio; per favore ....  è un film ridicolo; scusami; commedia o dramma è che il film piaccia a troppi; ciao;


Scusa mi era sfuggito...qual è il film ridicolo?
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#20 Guest_verdoux_*

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Inviato 14 febbraio 2007 - 14:48


 
Concentriamo noi la nostra attenzione sui delitti dei gangster , su overdose , su diti mozzati e infarti da panico ?! No . Tutte queste piccole disgrazie sono effimere , cursorie , rispetto ad un tripudio di ironia e di dialoghi surreali . 



e sullo spargimento delle ceneri che il vento ti ributta in faccia; citazione di un grande classico, il volpone di villaggio; per favore ....  è un film ridicolo; scusami; commedia o dramma è che il film piaccia a troppi; ciao;


Scusa mi era sfuggito...qual è il film ridicolo?


cacchio, così .... a freddo; mi pare parlassimo di big lebowski;
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#21 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 14 febbraio 2007 - 14:52

E davvero pensi sia ridicolo? Basta con te non ci gioco più..
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#22 Guest_verdoux_*

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Inviato 14 febbraio 2007 - 14:55

E davvero pensi sia ridicolo? Basta con te non ci gioco più..



come preferisci; io però io miei punti di vista li spiego; la scena delle ceneri è ridicola, lo ripeto, e copiata da villaggio, lo ripeto; la scena onirica è forzatissima, gli danno un sonnifero, così, tanto per poter fare una scena onirica;
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#23 Guest_pAggIoni_*

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Inviato 14 febbraio 2007 - 15:07


E davvero pensi sia ridicolo? Basta con te non ci gioco più..



come preferisci; io però io miei punti di vista li spiego; la scena delle ceneri è ridicola, lo ripeto, e copiata da villaggio, lo ripeto; la scena onirica è forzatissima, gli danno un sonnifero, così, tanto per poter fare una scena onirica;



cosaaaaa??????? naaahhhhhhhhhhhhhh...verdoux il bastian contrario!
Non credo davvero che i fratelli Coen abbiano copiato dal Volpone di villaggio e ferilli.Dai.

Comunque ciao a tutti, ribentrovati.
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#24 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 14 febbraio 2007 - 15:11


E davvero pensi sia ridicolo? Basta con te non ci gioco più..



come preferisci; io però io miei punti di vista li spiego; la scena delle ceneri è ridicola, lo ripeto, e copiata da villaggio, lo ripeto; la scena onirica è forzatissima, gli danno un sonnifero, così, tanto per poter fare una scena onirica;


Non voglio uscire fuori contesto verdoux, ma aveva ragione dazed and confused...sei troppo legato al razionalismo di ogni singola scena...definire ridicolo un film che ha una tale ricchezza di piani di lettura, un tale impegno nel rivedere stereotipi di genere, di scrittura di sceneggiatura, di regia e pure di interpretazione vuol dire veramente andare al cinema sapendo sempre in anticipo cosa piacerà e cosa no, e ciò mi pare un peccato..
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#25 Guest_verdoux_*

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Inviato 14 febbraio 2007 - 15:25

 
Non voglio uscire fuori contesto verdoux, ma aveva ragione dazed and confused...sei troppo legato al razionalismo di ogni singola scena...definire ridicolo un film che ha una tale ricchezza di piani di lettura,



può darsi, terrò presente; il fatto è che troppe volte Coen mi dà l'impressione di non sapere come andare avanti nel film; prendi il pompino (scusate la parola) di scarlett johnson nel finale dell'uomo che non c'era; tutti impazziscono per quella scena ed invece è un misero espediente per un film, buono fino al quel momento, che si sta impantanando;

si caro Paggioni, le ceneri controvento sono dal volpone di villaggio, con montesano, eleonora giorgi e, si, c'è anche la ferilli; un film carino tutto sommato,
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#26 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 14 febbraio 2007 - 15:32

Tu dimentichi che il cinema dei Coen è un cinema para-reale...parla di una società americana concreta, plausibile, assolutamente quotidiana, ma al tempo stesso completamente irreale, astrusa dall'attualità, senza nemmeno un personaggio con tutte le rotelle a posto...la loro grandezza nel costruire le storie sta in questo, da una parte ci sono città, ambienti e riferimenti storici veri, dall'altra ci sono i protagonisti della vicenda che sembrano calati da un altro pianeta, tutto ciò che fanno lo fanno seriamente, ma sempre in modo grottesco...le inquadrature folli, acrobatiche che tanto piacciono a Joel sono il mezzo con il quale tale mondo parallelo prende vita...la fellatio della Johansson è seguita dalla voce fuori-campo di Ed che riflette sulla fragilità della vita e su una ripresa fissa, intanto, passa al rallentatore l'automobile in fase di capottamento...dio mio che film, quasi quasi appena c'ho tempo me lo rivedo..
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