Ma infatti a questo punto ci sta tutto, però ammetterai che finora quelli che son stati mandati a casa non sono i massimalisti alla Lombardi o Taverna (che anzi assumono sempre più ruolo internamente), ma quelli che puntavano a emanciparsi da Grillo e produrre qualcosa come tu auspichi.
La speranza che dal movimento nasca qualcosa di meritorio per me muore nel momento in cui vedi il politico come un pigiabottoni temporaneo a servizio di una direzione esterna (che sia verticistica o dal basso poco cambia in assenza di strumenti seri per leggerlo questo indirizzo... senza i quali emerge solo la pancia e chi ha forza di condizionamento, non certo contenuti).
Ma la cosa peggiore, almeno per me, è che nel momento in cui sfonda quel modo di concepire la politica poi la scena generale segue: se nel PD ha vinto il semplicismo e la demagogia di Renzi è anche perchè prima Berlusconi e poi Grillo hanno costretto il dibattito su un terreno di quel tipo e anche l'ultimo partito che (con tutto il suo schifo) poteva puntare ad essere altro ci è finito con tutte le scarpe. Io questo miglioramento, questa "aria nuova" della scena politica dovuto al m5s fatico proprio a vederla. Aumenta la propaganda, si parla da un anno di rimborsi, stipendi. F35, autoblu. Tu sei morto, no tu hai ucciso. 80 euro, no 1000. Cani, dentiere, Tasi. Le stronzate escono dalle fottute pareti ed è forse la campagna elettorale più insulsa da lungo tempo a questa parte.
#Amicigufi. #Vinciamonoi.
Boh...
Mi piace quello che scrivi perché per buona parte ricalca il mio pensiero, ma non la vedo così negativa.
Il politico stellino sarebbe fortemente controllato dall'esterno, e la rete al di là di molti stereotipi non è un mezzo sbagliato se usato bene, ma non sarebbe solo un pigiabottoni, chi sta seduto in parlamento ha inevitabilmente più potere di chi sta seduto davanti al pc, e nessuno gli impedisce di esercitarlo, può proporre leggi, far propaganda per se stesso ecc. Quindi alla fine sarebbe un politico vecchio stampo ma a tempo limitato, controllato e con l'obbligo di prestare ascolto agli iscritti al partito, sulla carta la cosa mi piace, dopo ovviamente bisogna vedere come la si attua.
Ho dato più di un'occhiata a chi è stato mandato a casa, inevitabilmente accusavano grillo di esser dittatore, ma i motivi dell'espulsione erano ben altri. Prendi Favia, aveva già fatto due mandati e ha cercato di riciclare la carriera.
Non metterei sullo stesso piano berlusconi e grillo, il primo è semplicistico, populista e apertamente falso, il secondo spesso porta argomenti ben complicati, ad esempio tutta la questione sulla decrescita felice (a metà tra improbabile utopia e unica soluzione per l'occidente) mi sembra un argomento nuovo per la politica italiana e nient'affatto semplice.
Tutto il resto è propaganda e, in momenti di crisi dove è la pancia a parlare, diventa parecchio squallida.