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Manifestazioni e manifestanti nel 2011


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2 replies to this topic

#1 vuvu

    الرجل المكرسة لقضية المرأة ويقع في

  • Redattore OndaRock
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Inviato 15 dicembre 2011 - 10:35

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Prendo spunto dalla scelta dell'anno targata Time per aprire una discussione più ampia sulla figura del manifestante nel mondo, in Europa, in Italia. Le sue origini. L'attuale condizione italiana, tra sindacati sempre meno significativi e teste di cazzo che sfasciano negozi. Cosa significa "manifestare" oggi? Ci sono delle differenze abissali tra i vari paesi, dovute ovviamente alle differenti condizioni sociali, politiche, territoriali. Eppure, il 2011 è stato l'anno del "Manifestante un po' ovunque, sia nei paesi più industrializzati, sia in quelli più poveri, soprattutto arabi. Attualmente, non mi sento di includere il nostro belpaese nella lista delle nazioni in cui si è manifestato, visto che da queste parti manifestare significa anche radunare cento galline che urlano come la Pausini e la Nannini, indossare la maschera di V per sentirsi più fighi, urlare come pecore in segno di pseudo trionfo nei giorni in cui il tuo Capo è stato silurato da ben altre entità, inneggiare al primo nuovo arrivato perché così va il vento e scaraventarsi contro di lui come iene affamate dopo neanche 48 ore.

L'editore Rick Stengel commenta così la sua scelta:

"Esiste un punto di non ritorno globale per la frustrazione? Ovunque, a quanto pare, la gente diceva di essere stufa. Dissentiva, domandava, non disperava persino quando le risposte tornavano indietro sotto forma di nuvola di gas lacrimogeno o grandine di proiettili. Incarnava letteralmente il concetto che l’azione individuale può portare a un cambiamento collettivo e colossale. E sebbene fosse inteso in modo diverso a seconda dei diversi luoghi, il concetto di democrazia era presente ogni volta che essa si radunava. Nessuno avrebbe potuto immaginare che il gesto di un venditore di frutta tunisino, dandosi fuoco in una piazza pubblica di una città quasi introvabile sulle cartine, sarebbe stato la scintilla per le proteste che avrebbero rovesciato i dittatori di Tunisia, Egitto e Libia scuotendo i regimi di Siria, Yemen e Bahrein. O che quello spirito di dissenso avrebbe dato impulso ai messicani per sollevarsi contro il terrore provocato dai cartelli della droga, ai greci per marciare contro i leader irresponsabili, agli americani per occupare spazi pubblici protestando contro la diseguaglianza fra i redditi e ai russi per schierarsi contro un’autocrazia corrotta. Poiché è in grado di acquisire e mettere in evidenza un senso globale di viva speranza, di ribaltare governi e saggezza convenzionale, di combinare le più antiche tecniche con le più moderne tecnologie per accendere una luce sulla dignità umana e, infine, di guidare il pianeta verso un più democratico seppure talvolta più pericoloso cammino nel XXI secolo, il Manifestante è il personaggio dell’anno 2011 di TIME."
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"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)

 

La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).


#2 neuro

    king (beyond the wall)

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Inviato 15 dicembre 2011 - 13:03

e i No-Tav? rientrano nella tua definizione di manifestante?

la manifestazione del 15 ottobre a Roma?

la manifestazione per il decennale del g8?

la manifestazione Se non ora quando del 14 Febbraio?

e Occupy Wall Street? Alla fine sono cento, urlano, e hanno maschere di V (credo). Sono manifestanti?

e al Cairo, non e' che sono stati tutti pacifici - sono manifestanti?

puoi dare una definizione positiva di manifestante, visto che sembri avere le idee molto precise?


e' importante definire i termini prima di iniziare una discussione
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apri apri, apri tutto!

#3 vuvu

    الرجل المكرسة لقضية المرأة ويقع في

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Inviato 16 dicembre 2011 - 12:17

e i No-Tav? rientrano nella tua definizione di manifestante?

la manifestazione del 15 ottobre a Roma?

la manifestazione per il decennale del g8?

la manifestazione Se non ora quando del 14 Febbraio?

e Occupy Wall Street? Alla fine sono cento, urlano, e hanno maschere di V (credo). Sono manifestanti?

e al Cairo, non e' che sono stati tutti pacifici - sono manifestanti?

puoi dare una definizione positiva di manifestante, visto che sembri avere le idee molto precise?


e' importante definire i termini prima di iniziare una discussione


Mi riferivo alle manifestazioni più o meno circensi, vedi le fan della Nannini che urlano il loro disappunto in piazza ma senza fornire alcun messaggio significativo (a parte una scontata indignazione verso alcune prostitute soubrette) o quantomeno concretizzare un movimento serio, o i pagliacci con la maschera di V (quelli che vanno anche alle trasmissioni di Santoro, a Wall Street era tutt'altra indignazione), meglio conosciuti come i giovani luminari dell'ipocrisia. Le violenze in Egitto da parte di alcuni manifestanti sono da condannare, ma citami una manifestazione antigovernativa tesa a far cadere un regime che sia stata immune da frustrazioni. Me ne basta una. Le manifestazioni in quanto tali sono aperte a chiunque voglia manifestare la propria indignazione, il proprio disappunto, il proprio rancore. E' "normalissimo" che tra migliaia di persone possa spuntare l'imbecille, il pazzo o il gruppo violento di turno. Non sto giustificando tali eventuali presenze. Dico solo che rientra nell'ordine statistico delle cose. Il manifestante ideale per me è colui che manifesta la propria indignazione rincarando la dose a seconda della motivazione. Una manifestazione anti-regime non può essere del tutto pacifica. Sarebbe ipocrita pensarlo o sperarlo. Ci sono anni e anni di libertà privata a incendiare l'anima. Tuttavia, una manifestazione sindacale contro il Marchionne di turno deve essere assolutamente pacifica, visto che non parliamo di un dittatore assassino o di un regime totalitario. Definire "il manifestante" nel 2011 è praticamente impossibile. Tutto ruota a seconda delle condizioni a contorno.
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"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

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