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Matchpoint (USA - 2005, Woody Allen)


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56 replies to this topic

#1 astrodomini

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Inviato 02 novembre 2006 - 00:51

Probabilmente ne avrete già parlato sul vecchio forum ma ogni tanto mi piace rompere le scatole da queste parti e confrontarmi anche sui pochi film che riesco a vedere (in caso cancellate/chiudete pure).

Ho visto Matchpoint di Woody Allen e posso tranquillamente metterlo in cima alla classifica dei film più brutti visti negli ultimi dodici mesi assieme all'ultimo lavoro di Cronenberg A History Of Violence.
Le cose nella vita tante volte prendono pieghe differenti, succedono cose che sembrano essere dettate dal puro caso, sembra che non ci sia niente di prestabilito, nessun disegno ma un eterna ruota di fortuna e sfortuna in cui spesso i cattivi non pagano le proprie colpe. Un concetto vecchio come il mondo e che i nostri nonni saprebbero spiegarci con qualche detto popolare magari condito da qualche imprecazione in dialetto, Woody Allen NO!
Il simpatico (a vedersi almeno) regista/attore americano tritura i maroni del malcapitato cinefilo con due ore di film estenuante, noioso, inconcludente e pedissequo fino alla morte dei centri sensoriali da rottura di zebedei.
Il concetto è semplice, la trama invece è brutta davvero; troppo semplicistica, classica, già vista e già sentita, senza un minimo di mordente e senza colpi di scena che facciano destare lo spettatore dal sonno, niente di niente che possa dare a questo Matchpoint anche un minimo di brillantezza. Interessante il punto di partenza se svolto in maniera adeguata e con qualità ma a film visto ci troviamo davanti a un aborto del punto di inizio, a qualcosa di malriuscito nella maniera più totale, a un polpettone che non sa di nulla ma lascia la bocca di chi guarda insipida e asciutta a forza di sbadigli.

Attori che sembrano seguire la qualità del film: il protagonista che sembra voler seguire le orme di Mortensen nel film di Cronenberg e risultare un drogato in perenne stato allucinativo piuttosto che un baldanzoso giovane che sfrutta la sua aria da bravo ragazzo per arrampicare la scala sociale e intanto avere una relazione con una avvenente ragazza dalla indubbia carica sessuale (Scarlett Johansonn *) il tutto alle spalle della brava mogliettina ricca. La Johansonn che in certe parti convince e in altri risulta troppo falsa e fuori contesto (da vamp-sessualona nei primi fotogrammi a pazza-isterico-quasi-razionale nello svolgersi della trama). Il cognato del protagonista (novello Dylan Dog) sembra il solo a calarsi benissimo nella parte.

Persino un finale che dovrebbe riservare qualche palpito in più in un cuore prossimo all'arresto diventa noioso e senza sussulti, piatto e immobile come il basalto, persino un omicidio in diretta in questo film si trasforma in un nulla adrenalinico (e non intendo certo un adrenalinico alla Terminator) e il tutto si chiude nella pochezza in cui tutto è iniziato. Se siete convinti che la fortuna giochi un ruolo importante nella vita di tutti noi forse è meglio rispolverare Sliding Doors che non sarà un filmone ma almeno un pò svegli vi tiene.

* è una figa colossale sia per i tratti non regolari del viso che la rendono sessualmente una bomba ad orologeria sia per un fisico non eccezzionale che la rendono ancora più appetibile, una carica di eros davvero con pochi pari fra le attrici più conosciute. Però io la trovo volgare, volgarissima e francamente non so perchè, non mi trasmette quel quid di classe che cerco nelle attrici e che solitamente mi fa impazzire (ora vessatemi pure!). Pensate che io preferivo di gran lunga la moglie del tennista.
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#2 InTheBasement

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Inviato 02 novembre 2006 - 11:39

[stroncatura esagerata]


Avevo già dato il mio giudizio ampiamente positivo sul vecchio forum (rinascita di Allen, pur autocitando parte della sua vecchia produzione, ottima fotografia, grandi attori, incastri intelligenti, splendida ambientazione non convenzionale a Londra per il primo Woody in terra inglese, ecc.), così come molti altri, inutile dire che non condivido una virgola del tuo giudizio ed ancor meno dei toni più aspri usati per esprimerlo. Tra l'altro dopo averlo visto al cinema l'ho visto altre tre o quattro volte nella versione originale e ho potuto apprezzare maggiormente diversi particolari, segno che non è certo un film piatto e banalotto...
Mi chiedo se hai visto lo stesso film, perchè davvero a memoria una stroncatura di questo genere credo sia la prima e l'unica per Match Point. Sono davvero rimasto senza parole leggendo le tue righe. Mah.

* è una figa colossale sia per i tratti non regolari del viso che la rendono sessualmente una bomba ad orologeria sia per un fisico non eccezzionale che la rendono ancora più appetibile, una carica di eros davvero con pochi pari fra le attrici più conosciute. Però io la trovo volgare, volgarissima e francamente non so perchè, non mi trasmette quel quid di classe che cerco nelle attrici e che solitamente mi fa impazzire (ora vessatemi pure!). Pensate che io preferivo di gran lunga la moglie del tennista.


Qua invece eri partito bene col primo periodo, ma poi mi cadi sul secondo! E addirittura sul terzo!!! Nooooooooo!  ;D
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#3 mr.paradise

    Roadie

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Inviato 02 novembre 2006 - 12:33

un film dalla grande carica erotica, senza dubbio.
vuoi le arie liriche che accompagnano i protagonisti, vuoi tutti i drinks che si scola la bionda od il modo con cui aspira il fumo dalle sue sigarette bianche, vuoi la villa in campagna che sembra il set per antonomasia di un filmino porno d'autore, vuoi l'essenzialità dei dialoghi, vuoi molti altri dettagli che ora mi sfuggono, la pellicola è pervasa da un erotismo sempre sul punto di esplodere.

in realtà non mi ha mai entusiasmato per davvero e mi sono sempre chiesto se lei fosse davvero in cinta o meno (impossibile che gli sbirri non si siano accorti di questo particolare). ho avuto modo di rivederlo a casa sotto al plaid e mi sono quasi annoiato.
riconosco tuttavia quella qualità che è difficile trovare in questo genere di films.

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soldato witt: lei non si sente mai solo?
sergente welsh: solo in mezzo alla gente

mi sono innamorato di un'attrice hard

Non morite come me

#4 Guest_runciter_*

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Inviato 02 novembre 2006 - 12:42

non ho visto il film, ma da tempo volevo fare outing su scarlett johansonn, così approfitto di questo thread e poi giuro che non disturbo più: secondo me è una merdina.

(potevo essere più diplomatico, lo so)

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#5 Guest_vegeta_*

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Inviato 02 novembre 2006 - 12:59

L'Allen migliore degli ultimi 10 anni.

ps: e non è che negli ultimi 10 anni Allen abbia fatto filmetti mediocri.
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#6 Debord

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Inviato 02 novembre 2006 - 13:16

Forse il film più bello del 2005, ed in assoluto il miglior Allen degli ultimi anni.
Un lavoro perfetto, questo è davvero "cinema": da una tematica alla fine semplice (si parla di un tradimento sostanzialmente) Allen riesce a ricavarci una storia avvincente con interpreti straordinari (notevole il protagonista), ma soprattutto a "parlare d'altro", toccando vette di poesia ed "esistenzialismo" (il senso, il dubbio, il valore della vita e della morte) davvero rare nel cinema odierno, il tutto sullo sfondo opulento ed arty di una Londra spettacolosa.
Da vedere e rivedere (in particolare per gli "studiosi" di sceneggiatura).
9/10

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#7 Debord

    Everyday people

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Inviato 02 novembre 2006 - 13:24

vuoi tutti i drinks che si scola la bionda
mi sono sempre chiesto se lei fosse davvero in cinta o meno
che è difficile trovare in questo genere di films.


Non per fare il professorino ma mi scappa: in italiano i termini non tradotti perdono il plurale in s, poi spero che "in cinta"  :o sia solo una svista

;)
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#8 astrodomini

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Inviato 02 novembre 2006 - 13:56

Mi chiedo se hai visto lo stesso film, perchè davvero a memoria una stroncatura di questo genere credo sia la prima e l'unica per Match Point. Sono davvero rimasto senza parole leggendo le tue righe. Mah.


Come nella musica secondo me dipende dalla sensibilità (e infatti sia sulla musica che sul cinema certe volte scrivo/penso a stroncature su lavori che altri considerano grandiosi o viceversa), sicuro non ho scritto sta cosa per fare sensazione o stroncare il grande regista (che in genere conosco pochissimo) e mi piace usare un linguaggio un pochino divertente che spero non infastidisca.

Io guardo un film e ne parlo, non lo guardo in maniera superficiale (mi rivedo più volte le scene e voglio avere lungo tempo per pensarci e ponderare un giudizio quando ho voglia di esprimerlo) e questo è il giudizio che ho dato a questo lavoro che per me è più che mediocre. Poi logicamente come ho scritto sopra sono gusti e sensibilità, cose che da persona a persona possono cambiare radicalmente.

L'Allen migliore degli ultimi 10 anni.


Andiamo bene..

da una tematica alla fine semplice (si parla di un tradimento sostanzialmente)


Per me la tematica è questa:

e cose nella vita tante volte prendono pieghe differenti, succedono cose che sembrano essere dettate dal puro caso, sembra che non ci sia niente di prestabilito, nessun disegno ma un eterna ruota di fortuna e sfortuna in cui spesso i cattivi non pagano le proprie colpe.


Molto chiara sin dai primissimi fotogrammi, il tradimento è solo il pretesto per argomentare.

interpreti straordinari (notevole il protagonista)


Sarò io non avezzo al cinema ma per me un attore deve immedesimarsi nella realtà in cui recita, deve mostrare emozioni ed essere plausibile: una maschera di cera perennemente straniato e in uno stato quasi contemplativo-drogato non è reale, non è plausibile, non trasmette nulla.
In una situazione del genere spostata nella realtà come avreste reagito nei panni della moglie? Io lo avrei portato al SERT, non so voi.

toccando vette di poesia ed "esistenzialismo" (il senso, il dubbio, il valore della vita e della morte) davvero rare nel cinema odierno


Nel discorsetto al ristorante e nella scena da fantasmi della fine? Sarò io esigente ma mi sembra davvero molto poco.

Per me è l'ennesimo film che fatto da Woody Allen è un capolavoro, se lo faceva Gianni Pistrulli non se lo sarebbe cagato nessuno.

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#9 Flight

    cosa rimane dentro noi

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Inviato 02 novembre 2006 - 14:22

toccando vette di poesia ed "esistenzialismo" (il senso, il dubbio, il valore della vita e della morte) davvero rare nel cinema odierno,


Allora, prendo spunto da qui per dire perchè non mi ha convinto.
Che Allen sia un cineasta di rara pregevolezza è sempre più evidente, contentandosi di idolatrare, molti, robette come Donnie Darko. Dico però che in ambito Dostoevskijano e 'tragico' Allen ha fatto ben di meglio. Questo film sembra girato da un europeo agli esordi (sì allora che avrei potuto lodarne i pur acerbi buoni intenti). Crimini e Misfatti del 1989 è invece a proposito davvero un esempio quasi sacro e intoccabile (e da nove, senza dubbio), decisamente più scavato e corrosivo.

In Match Point tra prima e seconda parte dell'opera (idealmente, per prima parte diciamo presentazione attanti, corteggiamento e flirt) i caratteri dei due protagonisti cambiano in maniera forzata, chissà, forse naufraghi travolti oltremodo dalla passione, può succedere, è pur vero, ma non si comprende un tale squilibrio, sa di forzatura.

Lei a un punto si fa eccessivamente pressante, ossessionata, quasi psicolabile da svenevole e romantica che si presentava, e non si capisce il perchè nonostante le sue 'dipendenze'. Di lui non parliamo: nonostante il cinismo e la spergiudicatezza ostentati sin dall'inizio concepisce un delitto di rara efferatezza e poco probabile (nonostante, lo ammetto, la realtà è sempre più atroce di ogni propria traduzione in arte).


Da vedere e rivedere (in particolare per gli "studiosi" di sceneggiatura).
9/10


Allen si sa è un maestro dell'intreccio, ma come detto, è per me la sceneggiatura, insieme alla costruzione dei caratteri, a difettare.

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fabio

#10 Guest_vegeta_*

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Inviato 02 novembre 2006 - 14:22



Per me è l'ennesimo film che fatto da Woody Allen è un capolavoro, se lo faceva Gianni Pistrulli non se lo sarebbe cagato nessuno.


quindi l'ultimo film di Woody Allen davvero bello sarebbe.....?
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#11 astrodomini

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Inviato 02 novembre 2006 - 14:51




Per me è l'ennesimo film che fatto da Woody Allen è un capolavoro, se lo faceva Gianni Pistrulli non se lo sarebbe cagato nessuno.


quindi l'ultimo film di Woody Allen davvero bello sarebbe.....?


Ma non lo so, non mi interessa.

Il punto era che troppo spesso (secondo me) le cose fatte dai dinosauri vengono sovrastimate.
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#12 Debord

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Inviato 02 novembre 2006 - 15:05





Per me è l'ennesimo film che fatto da Woody Allen è un capolavoro, se lo faceva Gianni Pistrulli non se lo sarebbe cagato nessuno.


quindi l'ultimo film di Woody Allen davvero bello sarebbe.....?


Ma non lo so, non mi interessa.

Il punto era che troppo spesso (secondo me) le cose fatte dai dinosauri vengono sovrastimate.


Oh ma mica siamo tutti scemi, pensi che siccome un film è stato fatto da Allen io o chi per me ci si spertichi in lodi "sempre e comunque"?
Allen negli ultimi anni mi aveva fatto pietà, Match Point invece è un film eccezionale, punto.
Ai "dinosauri", come li chiami te, gli si rompe il culo eccome, l'ultimo di Scorsese è, a mio parere, una cagata pazzesca (cit.) e se vai sul topic che lo riguarda potrai constatare da te.
Non prenderci per scemi su, sappiamo mandare a cagare anche la mamma se mette sul piatto la pasta scotta.
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#13 Guest_vegeta_*

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Inviato 02 novembre 2006 - 15:13





Per me è l'ennesimo film che fatto da Woody Allen è un capolavoro, se lo faceva Gianni Pistrulli non se lo sarebbe cagato nessuno.


quindi l'ultimo film di Woody Allen davvero bello sarebbe.....?


Ma non lo so, non mi interessa.

Il punto era che troppo spesso (secondo me) le cose fatte dai dinosauri vengono sovrastimate.


visto che hai ironizzato sulla mia ffermazione riguardante "il miglior Allen" degli ultimi anni mi pareva ovvio che tu avessi un tuo parere in merito.

Non sono il tipo da incensare un film solo perchè è diretto da un grande regista.

Parlando di Wody Allen trovo che abbia avuto una sua fase di "declino" intorno alla metà degli anni '90, ma che negli ultimi 5 anni si sia ripreso alla grande, confezionando pellicole meno sarcastiche e più disilluse, magari più lievi, ma non per questo meno riuscite (mi riferisco agli ottimi "Anytjing Else, Malinda & Melinda, Hollywwod Ending).
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#14 astrodomini

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Inviato 02 novembre 2006 - 15:34

Oh ma mica siamo tutti scemi, pensi che siccome un film è stato fatto da Allen io o chi per me ci si spertichi in lodi "sempre e comunque"?
Allen negli ultimi anni mi aveva fatto pietà, Match Point invece è un film eccezionale, punto.
Ai "dinosauri", come li chiami te, gli si rompe il culo eccome, l'ultimo di Scorsese è, a mio parere, una cagata pazzesca (cit.) e se vai sul topic che lo riguarda potrai constatare da te.
Non prenderci per scemi su, sappiamo mandare a cagare anche la mamma se mette sul piatto la pasta scotta.


:o

Rilassati, non ti ho dato dello scemo.

Ho detto semplicemente che spesso nel campo artistico lavori fatti da grandi artisti vengono considerati grandi anche quando in realtà non lo sono per la sola fama di chi li crea (sbaglio o qualcuno qui venne a dire che il nuovo disco di David Gilmour era da nove o dieci?), semplice constatazione personale.

visto che hai ironizzato sulla mia ffermazione riguardante "il miglior Allen" degli ultimi anni mi pareva ovvio che tu avessi un tuo parere in merito.


Semplicemente volevo dire che se questo è il meglio non immagino il resto della produzione di questo ultimo decennio.



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#15 Guest_ephemerol_*

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Inviato 02 novembre 2006 - 15:47


Per me è l'ennesimo film che fatto da Woody Allen è un capolavoro, se lo faceva Gianni Pistrulli non se lo sarebbe cagato nessuno.


Erano anni che Woody Allen non se lo cagava nessuno, almeno negli Stati Uniti. Match Point è stato un grande successo di pubblico e critica.
Rispetto la tua opinione e la tua recensione, ma in questo caso, davvero, non stiamo parlando di un regista al quale "se le fanno passare tutte", e basta leggere i commenti su Scoop per capire che, soltanto un film dopo, già ci si è divisi eccome.

Note:
- A History of violence è l'ultimo film di Cronenberg e non il penultimo;
- Si scrive Scarlett Johansson e non Scarlett Johansonn;
- Si scrive eccezionale con una z sola.
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#16 astrodomini

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Inviato 02 novembre 2006 - 16:05

- A History of violence è l'ultimo film di Cronenberg e non il penultimo;


Mi ero confuso con Lynch (infatti inizialmente avevo sostituito Cronenberg proprio con Lynch) e ho pensato al film recentemente presentato a Venezia pensando che A History Of Violence fosse appunto il penultimo, modifico subito il post iniziale.

- Si scrive Scarlett Johansson e non Scarlett Johansonn;


Ieri non mi andava Google e ho scritto il nome per assonanza.

- Si scrive eccezionale con una z sola.


:-[

Mi autofustigo.

Rispetto la tua opinione e la tua recensione, ma in questo caso, davvero, non stiamo parlando di un regista al quale "se le fanno passare tutte", e basta leggere i commenti su Scoop per capire che, soltanto un film dopo, già ci si è divisi eccome.


Il mio concetto andava un pochino oltre Woody Allen (dovevo scrivere regista famoso per renderlo meglio) ed era piuttosto generale. Comunque posso capire il fraintendimento, resta comunque tutto il giudizio negativo.

anche qui una piccola motivazione sulla stroncatura nonostante l'OT


Avevo motivato e discusso a lungo sul vecchio forum quando uscì, magari cerco di recuperare qualcosa.

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#17 Guest_runciter_*

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Inviato 02 novembre 2006 - 16:06

- Si scrive Scarlett Johansson e non Scarlett Johansonn;


il bello è che ho pure controllato, perché la versione astrodominiana non mi convinceva, con quella doppia "n" finale... e poi ho scritto sbagliato lo stesso.

sul monitor compariva "johansson", e io leggevo "johansonn".
mi ci vuole una visita oculo-psichiatrica, temo.

e ho anche infranto il mio giuramento di poco fa!
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#18 Guest_vegeta_*

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Inviato 02 novembre 2006 - 16:40



Per me è l'ennesimo film che fatto da Woody Allen è un capolavoro, se lo faceva Gianni Pistrulli non se lo sarebbe cagato nessuno.


Erano anni che Woody Allen non se lo cagava nessuno, almeno negli Stati Uniti.


è vero...troppe volte accusato di "fare lo stesso film"...come se fosse un difetto (e Hitchcock allora?)

Ormai sappiamo tutti quali sono i temi cari ad Allen, e personalmente sono impressionato dalla lucidità con cui questo regista porta avanti la sua opera.
Pensate solo agli ultimi suoi tre film: in "Melinda e Melinda" tragedia e commedia si compenetravano. in "Match Point" Allen mette in scena una pura tragedia di "delitto e castigo", mentre in "Scoop" non fa altro che riprendere esattamente (o quasi) lo stesso meccanismo del film precedente, ribaltandolo da un altra prospettiva e trasformando tutto in farsa.



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#19 Guest_ephemerol_*

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Inviato 02 novembre 2006 - 17:33


- Si scrive Scarlett Johansson e non Scarlett Johansonn;


il bello è che ho pure controllato, perché la versione astrodominiana non mi convinceva, con quella doppia "n" finale... e poi ho scritto sbagliato lo stesso.

sul monitor compariva "johansson", e io leggevo "johansonn".
mi ci vuole una visita oculo-psichiatrica, temo.

e ho anche infranto il mio giuramento di poco fa!


Puah ve lo meritate. Così imparate a definirla "volgarissima" e "merdina".
E comunque io apprezzo molto l'opera omnia di Gianni Pistrulli, artigiano del nostro cinema per troppo tempo sottovalutato.
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#20 Guest_PadovaScoppia_*

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Inviato 02 novembre 2006 - 17:59

forse è meglio rispolverare Sliding Doors che non sarà un filmone ma almeno un pò svegli vi tiene.


Si, vabè, buonanotte.

(Efemero si scrive così buonanotte?  :P)
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#21 Guest_Enrico_*

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Inviato 02 novembre 2006 - 18:14

Puah ve lo meritate. Così imparate a definirla "volgarissima" e "merdina".
E comunque io apprezzo molto l'opera omnia di Gianni Pistrulli, artigiano del nostro cinema per troppo tempo sottovalutato.


Ma a recitare fa schifo, io l'ho vista in Black Dahlia e non è assolutamente capace di impersonare la femme fatale, non ha fascino. Non sa fumare, sembra una ragazzina, ma chi cazzo l'ha presa per fare quel ruolo?
Anche un Baldwin a caso ( tanto son tutti tristi) avrebbe saputo interpretare meglio quel genere di personaggio.
Poi a te piace perchè sputtaneggia su Metropolitan.
Puah.
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#22 Guest_Pablito_*

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Inviato 02 novembre 2006 - 18:31




Per me è l'ennesimo film che fatto da Woody Allen è un capolavoro, se lo faceva Gianni Pistrulli non se lo sarebbe cagato nessuno.


Erano anni che Woody Allen non se lo cagava nessuno, almeno negli Stati Uniti.


è vero...troppe volte accusato di "fare lo stesso film"...come se fosse un difetto (e Hitchcock allora?)

Ormai sappiamo tutti quali sono i temi cari ad Allen, e personalmente sono impressionato dalla lucidità con cui questo regista porta avanti la sua opera.

Infatti la cosa che mi impressiona di Allen è la sua capacità di fare film interessanti, ben realizzati e mai superficiali, in maniera incontinente e utilizzando spesso gli stessi colori dalla stessa tavolozza, un caso più unico che raro.

Sulla Scarlett (già mi sono scordato come si scrive) direi che sono d'accordo con chi dice che, con quella bella faccina piccolina da topino, fa un po' ridere quando fa la fatalona mangia-uomini; è piccolina, carina, era perfetta in Lost and translation, ma quando le fanno fare la bona con la sigaretta mi ricorda quasi le pischelle di 14-15 anni che sotto casa mia si atteggiano a femmine.  :)
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#23 slothrop

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Inviato 02 novembre 2006 - 18:38

Intervengo inutilmente a gamba tesa senza avere letto l'intero thread ne avere visto il film (come del resto gli ultimi 7/8 di Allen che mi son perso dopo essere stato suo fan da adolescente. Mi piace ancora, eh, ho solo smesso di aggiornarmi).

Mi si insinua un dubbio. Non è che Woody Allen e riassurto a icona cinematografica o poco meno negli ultimi anni per la semplicissima (ma magari diabolica) cosa di essere un simpatico brutto vecchietto che recita insieme a giovani attrici strafiche?

Così, nella mia testa questa cosa fa tanto "fico" e potrebbe spiegare il repentino riattivarsi delle attenzioni mediatiche e intellettuali nei confronti del diversamente quasi dimenticato Allen.
  • 0

#24 Guest_vegeta_*

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Inviato 02 novembre 2006 - 18:40



Mi si insinua un dubbio. Non è che Woody Allen e riassurto a icona cinematografica o poco meno negli ultimi anni per la semplicissima (ma magari diabolica) cosa di essere un simpatico brutto vecchietto che recita insieme a giovani attrici strafiche?

Così, nella mia testa questa cosa fa tanto "fico" e potrebbe spiegare il repentino riattivarsi delle attenzioni mediatiche e intellettuali nei confronti del diversamente quasi dimenticato Allen.


forse ha riattivato solo l'attenzione di Studio Aperto.
  • 0

#25 Guest_Pablito_*

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Inviato 02 novembre 2006 - 18:46

A volte gli attori e i registi  vengono dimenticati per fenomeni di moda, per via del fatto che la curiosità e l'attenzione del pubblico vengono attratte da altri autori e stili, ma questa tua ipotesi sloth mi sembra un po' campata in aria. Tra l'altro non mi pare che Allen sia stato così dimenticato, bisogna anche tenere conto che fa una valanga di film; inoltre in "Melinda e Melinda" non ricordo queste strafighe come attrici, ma donne normali...
  • 0

#26 Veteran of Disorder

    Baron Samedi

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Inviato 02 novembre 2006 - 19:01

posso tranquillamente metterlo in cima alla classifica dei film più brutti visti negli ultimi dodici mesi assieme all'ultimo lavoro di Cronenberg A History Of Violence.



COOOOSA?!?
  • 0

#27 Guest_vegeta_*

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Inviato 02 novembre 2006 - 19:28

inoltre in "Melinda e Melinda" non ricordo queste strafighe come attrici, ma donne normali...


perchè in "Hollywood Ending"? o "Anything Else"? e in "Criminali da Strapazzo"?
  • 0

#28 Guest_ephemerol_*

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Inviato 02 novembre 2006 - 19:42


Puah ve lo meritate. Così imparate a definirla "volgarissima" e "merdina".
E comunque io apprezzo molto l'opera omnia di Gianni Pistrulli, artigiano del nostro cinema per troppo tempo sottovalutato.


Ma a recitare fa schifo, io l'ho vista in Black Dahlia e non è assolutamente capace di impersonare la femme fatale, non ha fascino. Non sa fumare, sembra una ragazzina, ma chi cazzo l'ha presa per fare quel ruolo?
Anche un Baldwin a caso ( tanto son tutti tristi) avrebbe saputo interpretare meglio quel genere di personaggio.
Poi a te piace perchè sputtaneggia su Metropolitan.
Puah.


Zitto tu che il tuo attore preferito è Alvaro Vitali.
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#29 botty

    ask me about intersectionality

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Inviato 02 novembre 2006 - 19:48

Ha ragione Pablo, l'ho sempre detto anche io che Sciacquett dà il suo meglio in film come Lost in translation o Scoop, mentre è un po' ingessata quando fa la fatalona come nel penultimo Allen o l'ultimo De Palma.

E comunque l'attore preferito di Enri è Lando Buzzanca.
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I aim to misbehave


#30 Guest_vegeta_*

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Inviato 02 novembre 2006 - 19:55

Ha ragione Pablo, l'ho sempre detto anche io che Sciacquett dà il suo meglio in film come Lost in translation o Scoop, mentre è un po' ingessata quando fa la fatalona come nel penultimo Allen o l'ultimo De Palma.


sono d'accordo, in particolare sulla sua performance nell'ultimo De Palma.

sono comunque convinto che fuori dal film "di genere" (guarda caso pure come eroina action in "The Island" non era credibile) sappia dare buone prove: oltre a "Lost In Translation" è stata perfetta in "Ghost World" o ne "La Ragazza con l'orecchino di perla".
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#31 Guest_Enrico_*

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Inviato 02 novembre 2006 - 19:57

Puah zitti voi, il mio attore preferito è
Immagine inserita
e comunque Lando è sempre stato ostracizzato perchè di destra.
La Johansson è più trista della Cucinotta, il suo meglio lo dà sotto la scrivania.
Puah.
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#32 slothrop

    Enciclopedista

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Inviato 02 novembre 2006 - 20:14


inoltre in "Melinda e Melinda" non ricordo queste strafighe come attrici, ma donne normali...


perchè in "Hollywood Ending"? o "Anything Else"? e in "Criminali da Strapazzo"?


Ma che film sono?
Beh, se non altro l'avevo premesso che con Allen son rimasto un pò indietro...


Comunque se capisco bene potrebbe pure essere che con la Joahnsson Allen abbia semplicemente colto lo zeitgeist dell'erotismo che oggi non è certo rappresentato da una qualsiasi tizia con la sigaretta in bocca ma semmai dall'ormai classica horny slutty barely legal teen in stile Bangbros.
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#33 Guest_vegeta_*

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Inviato 02 novembre 2006 - 20:19



inoltre in "Melinda e Melinda" non ricordo queste strafighe come attrici, ma donne normali...


perchè in "Hollywood Ending"? o "Anything Else"? e in "Criminali da Strapazzo"?


Ma che film sono?


tre film che ti consiglio di recuperare...in particolare i primi due :D
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#34 Guest_Pablito_*

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Inviato 02 novembre 2006 - 20:20

Comunque se capisco bene potrebbe pure essere che con la Joahnsson Allen abbia semplicemente colto lo zeitgeist dell'erotismo che oggi non è certo rappresentato da una qualsiasi tizia con la sigaretta in bocca ma semmai dall'ormai classica horny slutty barely legal teen in stile Bangbros.

Ahahaha oddio se si vestisse da cheerleader pure pure, ma da fatalona anni '30 fa proprio ridere...
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#35 Flight

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Inviato 02 novembre 2006 - 22:07


tre film che ti consiglio di recuperare...in particolare i primi due :D



in Anything Else in particolare Allen recita una parte piuttosto inedita, e per i fan, memorabile: una via di mezzo tra il Gabe professore e scrittore di Mariti e Mogli e uno squilibrato idealista alla Charlton Heston, da non perdere fosse anche solo per questo.
Il film è poi anche carino.
Quanto alle belle attrici, sono da sempre veicolo anche di registi con idee. Se è vero che 25 anni fa Allen sceglieva gli attori in modo diverso (basti pensare a Interiors o Hannah e le sue sorelle) definireste Hitch o il Bunuel anni '70 un minore o sprovveduto, che si regge con le misure delle attrici?

[
Comunque se capisco bene potrebbe pure essere che con la Joahnsson Allen abbia semplicemente colto lo zeitgeist dell'erotismo che oggi non è certo rappresentato da una qualsiasi tizia con la sigaretta in bocca ma semmai dall'ormai classica horny slutty barely legal teen in stile Bangbros.


rotfl!
sei sempre una spanna sopra.
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fabio

#36 Guest_runciter_*

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Inviato 03 novembre 2006 - 08:59

Comunque se capisco bene potrebbe pure essere che con la Joahnsson Allen abbia semplicemente colto lo zeitgeist dell'erotismo che oggi non è certo rappresentato da una qualsiasi tizia con la sigaretta in bocca ma semmai dall'ormai classica horny slutty barely legal teen in stile Bangbros.


da bangbros verrebbe cacciata a calci nel sederone, quella bradipa comatosa.

comunque, e parlo sempre non avendo visto il film, è vero che il massimo di ridicolaggine l'ha raggiunto con "black dahlia", e mi bastano le copertine dei settimanali per poterlo affermare... e non c'è bisogno di aggiungere che sia hilary swank che mia kirshner sono una quindicina di spanne sopra la jhoaness, come attrici donne mogli e madri per i miei figli.

ah!
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#37 vamos

    Roadie

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Inviato 03 novembre 2006 - 09:00

la trama invece è brutta davvero; troppo semplicistica, classica, già vista e già sentita, senza un minimo di mordente e senza colpi di scena che facciano destare lo spettatore dal sonno, niente di niente che possa dare a questo Matchpoint anche un minimo di brillantezza.

son stati fatti più di 20 adattamenti o remake cinematografici del romanzo di Dostoevsky, è una premessa quella del già visto e già sentito. Personalmente ho apprezzato il tocco di Allen alla trama e l'ambientazione.

Attori che sembrano seguire la qualità del film: il protagonista che sembra voler seguire le orme di Mortensen nel film di Cronenberg e risultare un drogato in perenne stato allucinativo piuttosto che un baldanzoso giovane che sfrutta la sua aria da bravo ragazzo per arrampicare la scala sociale e intanto avere una relazione con una avvenente ragazza dalla indubbia carica sessuale (Scarlett Johansonn *) il tutto alle spalle della brava mogliettina ricca. La Johansonn che in certe parti convince e in altri risulta troppo falsa e fuori contesto (da vamp-sessualona nei primi fotogrammi a pazza-isterico-quasi-razionale nello svolgersi della trama). Il cognato del protagonista (novello Dylan Dog) sembra il solo a calarsi benissimo nella parte.

Pensa che è uno dei fattori che m'ha fatto particolarmente piacere gli attori in questo film, questa alienazione e allucinazione di cui parli l'ho vista come quello che effettivamente Allen voleva trasmettere, grazie all'isteria dei personaggi la precarietà dei rapporti viene esaltata. Inoltre l'isterismo è un marchio di fabbrica dei film di Woody, quasi sempre interpretata in prima persona.

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#38 Guest_runciter_*

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Inviato 03 novembre 2006 - 09:14


comunque, e parlo sempre non avendo visto il film, è vero che il massimo di ridicolaggine l'ha raggiunto con "black dahlia", e mi bastano le copertine dei settimanali per poterlo affermare... e non c'è bisogno di aggiungere che sia hilary swank che mia kirshner sono una quindicina di spanne sopra la jhoaness, come attrici donne mogli e madri per i miei figli.
ah!


si, vorrei vederti se incontrassi la "Birdie" ne L'uomo che non c'era...(Coen, 2001)


nel caso mi cogliesse la sindrome del professor humbert humbert, preferirei di gran lunga buttarmi su sue lyon (nonostante il bianco e nero), dominique swain o leelee sobieski.

e in "lost in traslation" sceglierei di passare la serata a chiacchierare e sbevazzare con bill murray, non certo di trovarmi in un tete a tete con essa (tra parentesi: che palle di film!).

oh!
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#39 InTheBasement

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Inviato 03 novembre 2006 - 11:06

Ha ragione Pablo, l'ho sempre detto anche io che Sciacquett dà il suo meglio in film come Lost in translation o Scoop, mentre è un po' ingessata quando fa la fatalona come nel penultimo Allen o l'ultimo De Palma.


Zittopa che finché non diventi lesbica non puoi cogliere la sua carica sessuale (ingessata, tzé!).



p.s. quoto vamos sugli isterismi in Match Point e nel resto della produzione alleniana.
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#40 astrodomini

    ...

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Inviato 03 novembre 2006 - 13:05

son stati fatti più di 20 adattamenti o remake cinematografici del romanzo di Dostoevsky, è una premessa quella del già visto e già sentito. Personalmente ho apprezzato il tocco di Allen alla trama e l'ambientazione.


Certo, peccato che è un reinterpretazione secondo me totalmente priva di mordente, noiosa e senza un minimo di suspence. Anche la parte finale risulta noiosa e assolutamente piatta e di un omicidio di quel tipo è tutto dire.

Pensa che è uno dei fattori che m'ha fatto particolarmente piacere gli attori in questo film, questa alienazione e allucinazione di cui parli l'ho vista come quello che effettivamente Allen voleva trasmettere, grazie all'isteria dei personaggi la precarietà dei rapporti viene esaltata. Inoltre l'isterismo è un marchio di fabbrica dei film di Woody, quasi sempre interpretata in prima persona.


Invece secondo me distacca completamente chi interpreta dalla realtà che sta interpretando (io non ce lo vedo uno che sembra sempre in stato allucinativo ingraziarsi una famiglia alto-borghese con una madre rompicoglioni e poi scalare le società di famiglia senza problema alcuno dopo essersi sposato la adorata figliola). Insomma si può toccare argomenti i più disparati mantenendo intatto il realismo che una storia di quel tipo richiede e questo secondo me denoterebbe la grandezza di attori e regista, cosa che invece non riesco a vedere in questo film.
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the music that forced the world into future


#41 Guest_vegeta_*

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Inviato 03 novembre 2006 - 13:09

[quote author=astrodomini link=topic=1792.msg58519#msg58519 date=1162557645]
[quote="vamos"]son stati fatti più di 20 adattamenti o remake cinematografici del romanzo di Dostoevsky, è una premessa quella del già visto e già sentito. Personalmente ho apprezzato il tocco di Allen alla trama e l'ambientazione.[/quote]

Certo, peccato che è un reinterpretazione secondo me totalmente priva di mordente, noiosa e senza un minimo di suspence. Anche la parte finale risulta noiosa e assolutamente piatta e di un omicidio di quel tipo è tutto dire.

[/quote]


[/quote]

noiosa? senza suspense?

Tutto soggettivo. C'è chi trova Bergman soporifero e chi lo trovo eletrizzante...

per me Allen è stato sorprendente per come ha saputo padroneggiare un registro da "giallo" per lui inusuale.
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#42 astrodomini

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Inviato 03 novembre 2006 - 13:14

Tutto soggettivo.


Complimenti per aver scoperto l'acqua calda, eh.

;D

Io ovviamente parlo per me e giudico in base alle mie sensazioni e ai miei gusti, ho scritto per caso che quello che ho detto è il verbo assoluto?

::)
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the music that forced the world into future


#43 Guest_vegeta_*

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Inviato 03 novembre 2006 - 16:23



inoltre in "Melinda e Melinda" non ricordo queste strafighe come attrici, ma donne normali...


perchè in "Hollywood Ending"? o "Anything Else"? e in "Criminali da Strapazzo"?


Beh, in Hollywood Ending ci sono Tea Leoni e quella brunetta uscita da non ricordo più che telefilm che proprio "normali" non sono... e anche sulla tipa di Melinda & Melinda non ci sputerei sopra. Tutt'altro!


vabbè, certo...ma non parliamo nemmeno di sex symbol alla Jessica Alba!
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#44 botty

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Inviato 03 novembre 2006 - 18:27

si, vorrei vederti se incontrassi la "Birdie" ne L'uomo che non c'era...(Coen, 2001)


Su quella famosa scena in macchina c'è una leggenda: si narra che il regista, per mettere a suo agio la giovane Scarlett, le abbia detto di fare "la stessa cosa del provino". Il fatto è che Joel Coen si riferiva al pezzo recitato... ;D
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I aim to misbehave


#45 Brucaliffa

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Inviato 05 novembre 2006 - 15:03

Sul film avevo già scritto abbastanza nel vecchio forum, su Scarlett Johansson penso che sia scoppiata una di quelle manie che hanno poco a che vedere con le effettive qualità del personaggio. Secondo me incarna i canoni di bellezza della fidanzatina ideale, non è perfetta ma sembra piacersi molto e la cosa può risultare affascinante, la sua immagine è stata curata con grande cura, gli abiti, le pettinature, lo stile che si è scelta l'hanno fatta spiccare su molte altre. La premeditata innocenza dei colori pastello smentita dalle morbidissime curve, le acconciature scolpite da diva americana, gli abiti formali e molto femminili, da ragazza per bene ed elegante, fanno di lei un modello di femminilità fresco e rassicurante, e in qualche misura "nuovo" rispetto alle donne squalo dei nostri tempi. Chi cura la sua immagine è riuscito a farla diventare la nuova reginetta di turno.
Io personalmente non la considero molto bella, dipende dai film, però mi piace, e mi ha convinta in tutte le sue interpretazioni, però non ho visto tutti i film in cui ha recitato, ho visto solo Ghost World, Lost in Translation (che sicuramente ha fatto la sua fortuna), e Matchpoint, in cui mi sembra perfetta. Black Dahlia non l'ho ancora visto, ma non mi rimane difficile credere che non sia affatto convincente nel ruolo della femme fatale, che non si addice per niente alla sua immagine.
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Better Call Saul!

#46 Brucaliffa

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Inviato 06 novembre 2006 - 00:13

Ah sì giusto, l'ho vista anche ne L'Uomo che non c'era, ma al tempo non mi rimase per niente impressa.
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Better Call Saul!

#47 vandergraaf

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Inviato 08 novembre 2006 - 23:14



...Ho visto Matchpoint di Woody Allen e posso tranquillamente metterlo in cima alla classifica dei film più brutti visti negli ultimi dodici mesi assieme all'ultimo lavoro di Cronenberg A History Of Violence...


E pensare che sono due dei film dello scorso anno che ho amato di piu'
In maniera particolare quello di Allen
A parte il tuo , in effetti ,non ho ascoltato nessun altro parere cosi' negativo ne tra i miei amici ne tra i critici "ufficiali"
Che cos'e' che t'ha disturbato cosi' tanto?
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#48 Pickpocket

    Roadie

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Inviato 15 novembre 2006 - 22:29

Qualche considerazione.

Allen conduce il film in maniera molto asciutta e (ri)pulita, privandolo di tutti i momenti che potrebberlo renderlo "esaltante".Questo processo espoliativo fa riferimento chiaramente all'opera dostojeskiana, ed infatti Allen usa molto i mezzi di altri cineasti, proprio Bresson per esempio, che hanno fatto riferimento all'opera dell'autore russo.In un epoca in cui sono tanti i film a giocarsi sul rapporto musica-testo, inducendo spesso stati di eccitazione e cooleria, (e sono proprio i grandi autori a fare ciò, per inteso, si veda l'ultimo Scorsese, o Mann o magari le peggiori espressioni di questa tendenza allo squarcio di senso con annesso ponte fra le scene, tutto supportato da colonne sonore molto ritmate ed orecchiabili, come Crash) Allen si pone invece, secondo me, in accordo a certe ultime produzioni di Altman (The company) o di Van Sant, nel raggelamento assoluto della scena e soprattutto del suo rapporto con il suono, praticamente annullati i suoni/rumori di sottofondo e invece rilievo fortissimo alle voci, al fine di produrre quella centralità dell'essere umano a cui appunto Woody mira nella pellicola.
Tralaltro la centralità dell'uomo e dei suoi rapporti nell'organismo sociale contraddice, in parte, la ricerca sul tema della fortuna, mi ha fatto sorridere questo, che in qualche modo la tesi che il film sostiene, quella della casualità, strida con la ricerca umana che caratterizza la pellicola (come lo fa l'abbiamo accennato in merito al suono, ma si potrebbero dire molte altre cose).Mi è venuta in mente, a questo proposito, l'insostenibile leggerezza dell'essere, ma non c'entra una minchia e quindi amen.
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#49 Debord

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Inviato 15 novembre 2006 - 23:01

Tralaltro la centralità dell'uomo e dei suoi rapporti nell'organismo sociale contraddice, in parte, la ricerca sul tema della fortuna, mi ha fatto sorridere questo, che in qualche modo la tesi che il film sostiene, quella della casualità, strida con la ricerca umana che caratterizza la pellicola


Tre considerazioni su questo tuo pensiero:
1) il film, a mio modesto parere, non tratta, o meglio, non ha assolutamente come tema principe l'uomo ed i suoi rapporti nell'organismo sociale, bensì si parla di rapporto tra uomo e Senso, ossia, tanto per capirci, si parla di metafisica.
2) il film soltanto superficialmente sostiene il tema della casualità, che è, a mio parere, uno specchietto per le allodole, ossia un tema facile per attrarre le masse.
3) la contraddizione che tu noti è ad arte, creata appositamente per passare "straniamento", che (ci) serve per perdere contatto con la realtà, con i suoi punti fermi (nel film: soldi, amore, sesso, successo, figli, famiglia, futuro, lavoro) per porci quindi davanti al senso della vita stesso: si fluttua nel vuoto e nella mancanza di un perchè (anzi, "del Perchè"), ed ecco quindi ricollegarci al punto uno: la metafisica.

Sto film è enorme.
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#50 Pickpocket

    Roadie

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Inviato 15 novembre 2006 - 23:51


Tralaltro la centralità dell'uomo e dei suoi rapporti nell'organismo sociale contraddice, in parte, la ricerca sul tema della fortuna, mi ha fatto sorridere questo, che in qualche modo la tesi che il film sostiene, quella della casualità, strida con la ricerca umana che caratterizza la pellicola


Tre considerazioni su questo tuo pensiero:
1) il film, a mio modesto parere, non tratta, o meglio, non ha assolutamente come tema principe l'uomo ed i suoi rapporti nell'organismo sociale, bensì si parla di rapporto tra uomo e Senso, ossia, tanto per capirci, si parla di metafisica.
2) il film soltanto superficialmente sostiene il tema della casualità, che è, a mio parere, uno specchietto per le allodole, ossia un tema facile per attrarre le masse.
3) la contraddizione che tu noti è ad arte, creata appositamente per passare "straniamento", che (ci) serve per perdere contatto con la realtà, con i suoi punti fermi (nel film: soldi, amore, sesso, successo, figli, famiglia, futuro, lavoro) per porci quindi davanti al senso della vita stesso: si fluttua nel vuoto e nella mancanza di un perchè (anzi, "del Perchè"), ed ecco quindi ricollegarci al punto uno: la metafisica.

Sto film è enorme.


Concordo con la contraddizione ad arte ed anch'io vedo nella casualità ciò che vedi tu, tuttavia in maniera superficiale e all'apparenza il film si snoda su di essa, è quindi doveroso rifletterci, se non altro proprio per declassarla.
Non credo però nell'interpretazione, che credo sfoci un pò troppo nel contenutismo, che tu fai in merito al rapporto fra uomo e senso, anzi, io credo che l'analisi dell'organismo sociale e delle psicopatologie comunitarie e individuali costituisca un nucleo importante della pellicola, da questo l'indugiare su questa Londra ancora legata all'immagine che di essa danno le letterature e tanti luoghi comuni; sicuramente, in accordo all'aspirazione dostojeskiana, la riflessione si ferma di più sulla figura del protagonista, rispetto al resto della sua produzione, nella quale il ruolo di Allen era solo apparentemente quello del protagonista, quando invece era funzionale al disvelamento degli altri miliardi di microcosmi della metropoli.
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