Libri dell'anno 2011 - Commenti
#1
Inviato 11 dicembre 2011 - 21:59
Intanto: che ne dite del format qui sotto? Entro fine mattinata di domani lunedì vorrei metterlo online...
Gli utenti che intendono partecipare devono postare in questo thread, nelle modalità indicate in seguito, la loro classifica entro le 23:59 di venerdì 30 dicembre 2011 (siete pregati di non farlo 2 minuti prima della scadenza).
regole
- Mettete i vostri 10 libri preferiti che avete letto quest'anno
- NON sono necessarie 10 posizioni: comunque, al primo verranno assegnati 10 punti, poi a scalare fino al decimo (chi lo avrà) che riceverà 1 punto.
- Il primo classificato avrà il privilegio di una breve descrizione/motovazione della posizione a cura del redattore della classifica
- sono ammessi saggi, racconti e poesie. Per questi ultimi due vedi "layout" se si intende segnalare un singolo racconto/poesia
layout
vi prego di rispettare nella compilazione la forma qui indicata:
posizione - scrittore/saggista/poeta - titolo opera
esempio:
1. Umberto Eco - Il nome della rosa
è il romanzo bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla
2. J.Joyce - The Dead (The Dubliners)
3. Don Mazzi - puttane puttane
...
Non postate commenti, ma solo classifiche. Per quelli partirà un 3D autonomo.
Potete modificare la classifica prima della scadenza, a patto che lo comunichiate nel thread dei commenti.
Cercasi volontario per il computo finale
© gigiriva
#2
Inviato 12 dicembre 2011 - 15:56
1. T.S. Eliot - Waste Land
Ennesima rilettura, ennesimo stupore di fronte ad uno dei più grandi poeti della storia dell'umanità, che in quest'opera ci presenta nitidamente lo spirito del modernismo (e non solo). Credo sia sul mio comodino da quattro anni circa.
2. James Joyce - Gente di Dublino
3. Eugenio Montale - Ossi di seppia
4. M. Foucault - Archeologia del sapere
5. Roland Barthes - La camera chiara
6. Roberto Calasso - Le nozze di Cadmo e Armonia
7. J.L. Borges - Finzoni
8. Umberto Eco - Il Pendolo di Foucault
9. F.W. Nietzsche - La nascita della tragedia
10. Carla Benedetti - Pasolini contro Calvino
Personale visione del tutto - forse troppa importanza ai saggi dei due francesi e di Calasso, ma poco importa.
Ciao
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
#3
Inviato 12 dicembre 2011 - 16:13
appena lo vedrai, la sposti lì?
Comunque sei il primo votante della prima classifica di OndaLibri
#4 Guest_GioM_*
Inviato 12 dicembre 2011 - 16:16
#5
Inviato 12 dicembre 2011 - 16:54
#6
Inviato 12 dicembre 2011 - 17:04
non ricominciamo ehbella idea - ma vale qualsiasi anno di pubblicazione? non e' che avremo classifiche completamente disgiunte?
vanno bene libri di qualsiasi anno (chè altrimenti io, ma non solo io, farei fatica ad arrivare a 3), basta che si siano letti (o riletti) nel 2011.
Disgiunto è bello.
#7
Inviato 12 dicembre 2011 - 17:17
I'm too old for this shit
#8
Inviato 12 dicembre 2011 - 18:25
Sostiene diversi principi che condivido (anzitutto come aspirante narratore ) e soprattutto è esposto con una forma intrigante, cristallina, di fluidità ammirevole.
2. Ignazio Silone - Fontamara.
3. Raymond Carver - Principianti.
4. Cormac McCarthy - Meridiano di sangue.
5. Leonardo Sciascia - Il giorno della civetta.
6. Dino Buzzati - Un amore.
7. Cormac McCarthy - Cavalli selvaggi.
8. Beppe Fenoglio - Una questione privata.
9. Umberto Eco - Il cimitero di Praga
10. George R. R. Martin - A Storm of Swords
#9
Inviato 12 dicembre 2011 - 18:51
Invito Dedalus e Armonica a postare lì le loro classifiche.
@Fitz: metti i saggi, don't worry
UTILIZZIAMO QUESTO 3D solo per i commenti.
Dio ce la mandi buona
#10
Inviato 12 dicembre 2011 - 20:15
#11
Inviato 12 dicembre 2011 - 20:17
#12
Inviato 12 dicembre 2011 - 20:21
#13
Inviato 12 dicembre 2011 - 20:28
Mi spiace per le tue palle ma rimango della mia posizione (difficilina)!
ok (comunque eran le tue), ma allora la prossima volta che hai delle fisime ti svegli prima. Altrimenti fate voi.
#14
Inviato 12 dicembre 2011 - 20:30
#15
Inviato 12 dicembre 2011 - 20:33
Mi spiace per le tue palle ma rimango della mia posizione (difficilina)!
ok (comunque eran le tue), ma allora la prossima volta che hai delle fisime ti svegli prima. Altrimenti fate voi.
Erano le tue, le mie non hanno mutato di grandezza, non fare il furbo NOTY che ti rullo di argomentazioni!
In ogni caso avevo già esposto il mio disappunto con le parole esimie dell'immenso e cattolico Oscar Luigi Scalfaro quando disse che non ci stava a questo gioco al massacro!
#16
Inviato 12 dicembre 2011 - 20:56
Comunque dalle prime classifiche si vedono/diciamo un sacco di cose; per il conteggio si vedrà
#17
Inviato 12 dicembre 2011 - 20:56
#18
Inviato 12 dicembre 2011 - 21:02
@Sfos: due righe per il tuo primo posto
#19
Inviato 12 dicembre 2011 - 21:26
#20
Inviato 12 dicembre 2011 - 21:40
#21 Guest_GioM_*
Inviato 12 dicembre 2011 - 21:59
Ai vertici del romanzo aggiungerei anche la prima descrizione di Ahab, da brividi.
Comunque per me quest'anno le grandi scoperte sono stati soprattutto autori iberici/ispanoamericani.
Questi figli di puttana hanno tutti in comune una insolita tendenza a diffondere un tepore avvolgente dalle pagine.
Boh, mi limito a buttare lì l'impressione che ho avuto.
#22
Inviato 12 dicembre 2011 - 22:13
il faut se radicaliser.
#23
Inviato 12 dicembre 2011 - 22:18
#24
Inviato 12 dicembre 2011 - 22:23
Alla fine il problemino con Dubliners è saltato fuori davvero, chi l'ha votato come raccolta, chi il singolo racconto.
Su Eliot ho voluto distinguermi
| LarsenEffect | lastfm | fb | RYM
#25
Inviato 12 dicembre 2011 - 22:26
(che peccato che l'ho prestato il mio Murphy. Mi sarebbe tornato utile...)
#26
#27 Guest_GioM_*
Inviato 12 dicembre 2011 - 22:32
Mai sentito nominare. Tra l'altro vedo che nonostante sia molto apprezzato, è sconosciutissimo (almeno in Italia).GioM, mai letto Memorie postume di Bras Cubas (Machado de Assis)?
Grazie del consiglio cmq, segno subito.
pensavo la stessa cosa.editerò fino alla morte il mio commento
Yeah. Volevo farci stare "Preacher" di Ennis ma non ci sono riuscito.[valgono le graphic novel, vero? altrimenti amen]
Se lo mettessi anche tu al primo posto, Pessoa potrebbe vincere.[a fondo classifica perché più che una lettura è una rilettura costante, questa te la rubo, ma altrimenti avrei dovuto metterlo primo come te]
#28
Inviato 12 dicembre 2011 - 22:36
| LarsenEffect | lastfm | fb | RYM
#29
Inviato 12 dicembre 2011 - 22:44
Comunque postata la classifica, improvvisando una recensione (forse troppo affettata e lunga) di Molloy che potesse in qualche modo descrivere un minimo anche la trama. In ogni caso, probabilmente ciò di cui mi sono innamorato è Beckett stesso e non escludo di preferire a Molloy altri suoi romanzi (mi riferisco sempre a NOT che vede il vertice dell'autore in Murphy). Oltre a Molloy ho letto solo "Da un'opera abbandonata", che dovrei rileggere alla fine della trilogia per capire meglio forse. Mi sono però procurato Watt, trovandolo fra i fuori catalogo a Bologna, mentre cercavo gli altri due della trilogia, che però ho scoperto disponibili alla biblioteca di Forlì. Ottimo.
Riflessione sulle classifiche finora postate: sono zeppe di classici (anche la mia). Il trittico iniziale di Atlas mi fa addirittura paura (scherzo eh, ma è vero che credo di avere tutti e tre i libri in casa ma non mi viene mai da iniziarli). Tutti giovani che sentono di doversi una cultura come me? I classici sono infiniti e li leggerò per tutta la vita (probabilmente la seconda)? Che poi io in realtà spesso scappo dai classici come anche mi sfugge la definizion esatta di "classico". Vabbè, comunque effettivamente cose recenti non molte mi sembra. Infatti mi piace la classifica di NOT, perché non conosco quasi niente e quel che conosco mi piace
Edit: Ecco, kings l'ha scritto in 2 parole prima di me.
#30
Inviato 12 dicembre 2011 - 22:52
#31
Inviato 12 dicembre 2011 - 22:56
probabilmente ciò di cui mi sono innamorato è Beckett stesso e non escludo di preferire a Molloy altri suoi romanzi (mi riferisco sempre a NOT che vede il vertice dell'autore in Murphy).
Beh, io mi rendo conto che Murphy non rappresenti la "cifra" di Beckett, o almeno dello stile con cui Beckett si è imposto (c'è chi la considera ancora un'opera giovanile e troppo debitrice nei confronti di Joyce). La trilogia è sicuramente più rappresentativa come lo sono le piece teatrali più celebri (Aspettando Godot, Finale di partita, anche se la mia preferita è L'ultimo nastro di Krapp, che poi per come è strutturata - un uomo che ascolta la sua voce di tanti anni prima da un registratore a cassette - ben si presterebbe anche a qualche riflessione-commistione musicale). Però c'è poco da fare, Murphy è l'opera dell'irlandese che più mi ha conquistato (anche perchè molto di quello che scriverà dopo giocherà proprio sull'impossibilità o sulla nolontà di conquistare alcunchè).
Irlanda in testa direi
Al limite faremo la classifica per nazioni e per secoli...
#32
Inviato 12 dicembre 2011 - 22:57
fixed: Fabio Nolo
#33
Inviato 12 dicembre 2011 - 23:07
Già solo che col gioco delle classifiche sia venuta fuori la nolontà, già solo questo è un successo.
(confesso di averci un debole. D'altronde c'è Schopenauer tra le classifiche no?)
#34
Inviato 12 dicembre 2011 - 23:08
Sulla questione "classici": ma non sarà, come io credo, che la roba scritta negli utlimi quanti?, 20 anni, fa tutta cacare, libro di Piersa a parte?
Dekalog 5
#35
Inviato 12 dicembre 2011 - 23:28
Io devo finire entro il 30 "Sotto il vulcano" e riuscire anche a ricordarmi qualche altra lettura.
Sulla questione "classici": ma non sarà, come io credo, che la roba scritta negli utlimi quanti?, 20 anni, fa tutta cacare, libro di Piersa a parte?
si dovrebbe iniziare un discorso sugli esclusi: io ho letto almeno 5 cose, italiane, del 2010-2011; alcune anche buone ma a differenza di come spesso succede preferisco mettere un dickens anche al decimo posto piuttosto di un Giuseppe Cristaldi che non mi è dispiaciuto ("Belli di papillon verso il sacrificio").
CORK: cancella il post nella classifica e metti le graphic novel, si è deciso che vale tutto, anche la carta da cesso basta che ci siano i fiorellini.
#36
Inviato 12 dicembre 2011 - 23:34
Io devo finire entro il 30 "Sotto il vulcano" e riuscire anche a ricordarmi qualche altra lettura.
Sulla questione "classici": ma non sarà, come io credo, che la roba scritta negli utlimi quanti?, 20 anni, fa tutta cacare, libro di Piersa a parte?
si dovrebbe iniziare un discorso sugli esclusi: io ho letto almeno 5 cose, italiane, del 2010-2011; alcune anche buone ma a differenza di come spesso succede preferisco mettere un dickens anche al decimo posto piuttosto di un Giuseppe Cristaldi che non mi è dispiaciuto ("Belli di papillon verso il sacrificio").
CORK: cancella il post nella classifica e metti le graphic novel, si è deciso che vale tutto, anche la carta da cesso basta che ci siano i fiorellini.
si scusa cancello, ma ancora non posto che appunto devo finire questo. Però, boh, davero secondo me le graphic novel non hanno senso.
Dekalog 5
#37
Inviato 12 dicembre 2011 - 23:40
Classifica utile e divertente, direi, se non altro perchè mi ha fatto ricordare di dover leggere qualcosa di Beckett romanziere (sono un grande appassionato del suo teatro).
Vedo un Lezioni americane di Calvino: l'ho letto quest'anno e devo ammettere che, nonostante sia decisamente scorrevole e offra una miriade di spunti, ho deciso di non inserirlo in top-ten. Un parere che non vuole essere una critica ad un mostro sacro: fin troppo "dentro" l'opera dello stesso autore per un giudizio oggettivo sul post-moderno. A questo punto mi sento di consigliare il mio numero 10 della mia lista, Pasolini contro Calvino di Carla Benedetti, un saggio lucidissimo che rende perfettamente l'idea della condizione della letteratura contemporanea.
Noto un altro La nascita della tragedia: mi fa molto piacere essere in buona compagnia nel reputare di indubbio fascino l'opera del giovane Nietzsche, di grande interesse la sua commovente e soggettiva interpretazione della classicità greca. E' il suo saggio che più apprezzo, più anche degli immensi Genealogia della morale e Al di là del bene e del male, anche questi riletti quest'anno. Di Nietzsche consiglierei tutto, per apprezzare l'appassionante percorso intellettuale di un uomo, dal sincero trasporto dei primi scritti, alla saggezza dal sapore orientale di Così Parlò Zarathustra, alle pagine in bilico tra filosofia e follia di Ecce Homo.
La differenza tra Principianti e i racconti contenuti in Di cosa parliamo quando parliamo d'amore... come è da definirsi, qualitativamente e quantitativamente? notevole?
Non mi stupisce la comune presenza di Dubliners: assolutamente un'opera imprendiscibile; è come se Joyce si fosse messo a scrivere con l'intento di dare a tutti una lezione su come scrivere racconti.
Di T.S. Eliot quest'anno ho riletto tutto: immenso, fa bene chi vuol non ricordare solo Waste Land - che pure, secondo me, è il suo apice.
Ciao
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
#38
Inviato 12 dicembre 2011 - 23:41
#39
Inviato 12 dicembre 2011 - 23:48
Dekalog 5
#40
Inviato 12 dicembre 2011 - 23:54
11. F.W. Nietzsche - Genealogia della morale
12. J.L. Borges - L'Aleph
13. Roland Barthes - Elementi di semiologia
14. Umberto Eco - Opera aperta
15. W. Gibson - La notte che bruciammo Chrome
Ho tagliato fuori gente del calibro di Pasolini, Calvino e Eco per mettere Gibson. Provocazione a tutti gli effetti, ma una gran parte della letteratura di genere si è resa conto della piega della nostra società molto di più di tanti colleghi alti.
Ciao
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
#42
Inviato 13 dicembre 2011 - 08:11
Se penso di Patrizia Valduga
Merito, competenza, professionalità: tutti li chiamano. E loro risponderebbero molto volentieri, se solo avessero modo di rispondere. Per esempio: il "dito" di Cattelan, quella specie di monumentalizzazione del gesto prediletto di Bossi, si ha da lasciarlo lì o da restituirlo all'autore? Anche se un'idea in proposito doveva averla, l'assessore alla Cultura, Expo, Moda, Disegn (e chi più ne ha più se metta) Stefano Boeri, ha preferito far decidere "i milanesi" (Bossi avrebbe detto "il popolo"): il gradimento di massa sopra ogni altra cosa: sia la quantità a decidere sulla qualità. È chiaro che ognuno ha il diritto di esprime un suo parere, ma cento, mille, un miliardo di pareri non autorevoli non fanno un parere autorevole. Forse questa "democrazia culturale" è l'unica vera democrazia che abbiamo, da tempo insediata perfettamente in internet, selva selvaggia di pareri e tripudio di ogni specie di incompetenza.
ps. intendiamoci, parlo per me e non è una critica da generalizzare.
#43
Inviato 13 dicembre 2011 - 09:36
1. Xingjian – La montagna dell’anima
alfiemaster, il cognome è Gao. In cinese si scrive prima il cognome (solitamente monosillabe) poi il nome (solitamente bisillabo).
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
#45
Inviato 13 dicembre 2011 - 09:46
mettete due righe per i vostri numero 1?
#47
Inviato 13 dicembre 2011 - 10:12
[faccio un po' di copia&incolla da post precedenti]
Freedom
Un romanzo sotto certi punti di vista "classico", tipico tentativo di Great American Novel, imperniato sulla epopea normale di una famiglia. Struttura narrativa non originale ma comunque perfetta per lo scopo, plot che dopo una prima metà fenomenale perde slancio sulla tre quarti. I capitoli del Trust e quello di Joey in Sud America non mi entusiasmano, mi sembra che Franzen entri nella propria discomfort zone e non ne esca benissimo. il personaggio di Lalitha e tutto quello che da lei scaturisce nella trama non mi hanno entusiasmato affatto.
in definitiva è un romanzo veramente molto simile a Le Correzioni, forse troppo ed è il suo unico limite. Sembra quasi un "Correzioni"+ sottotesto politico molto più evidente e soprattutto amarissimo.
Il meglio di sé Franzen continua a darlo nella descrizione dei rapporti interpersonali e soprattutto intra-familiari. La biografia di Patty "Mistakes Were Made" è l'assoluto vertice del libro. L'amicizia, l'amore, l'odio, la competizione, la tensione quasi omosessuale tra Katz e Berglund è descritta in maniera perfetta. forse il vero limite è che Joey, Jessica e Lalitha ne escano meno come personaggi tout court e èiù come personaggi in funzione dei genitori.
i pensieri sono un po' alla rinfusa, poi magari ci torno sopra.
cmq appena l'avevo finito di leggere il voto era: 9
adesso a mente fredda è: 8
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
#48
Inviato 13 dicembre 2011 - 10:13
Ma infatti! Ci sono cose che magari in una classifica di fine anno risultano più evidenti, anche se spesso nell'apposito post si leggono le letture del momento di questo o quell'altro utente. Però avere sottomano tanti titoli tutti assieme può anche essere comodo e illuminante, no?Classifica utile e divertente, direi, se non altro perchè mi ha fatto ricordare di dover leggere qualcosa di Beckett romanziere
Peccato, Piersa, che non l'hai aperto l'anno scorso, il medesimo thread: nella mia classifica ci sarebbe entrato di diritto "L'occhio di porco", non so se mi spiego.
ॐ मणि पद्मे हूँ
... perchè il voler bene non si compra, non si vende, non si impone con il coltello alla gola, nè si può evitare: il voler bene succede
(J. Amado - "Teresa Batista stanca di guerra")
#49
Inviato 13 dicembre 2011 - 10:25
Piersa, intendi due righe di commento?
[faccio un po' di copia&incolla da post precedenti]
Freedom
Un romanzo sotto certi punti di vista "classico", tipico tentativo di Great American Novel, imperniato sulla epopea normale di una famiglia. Struttura narrativa non originale ma comunque perfetta per lo scopo, plot che dopo una prima metà fenomenale perde slancio sulla tre quarti. I capitoli del Trust e quello di Joey in Sud America non mi entusiasmano, mi sembra che Franzen entri nella propria discomfort zone e non ne esca benissimo. il personaggio di Lalitha e tutto quello che da lei scaturisce nella trama non mi hanno entusiasmato affatto.
in definitiva è un romanzo veramente molto simile a Le Correzioni, forse troppo ed è il suo unico limite. Sembra quasi un "Correzioni"+ sottotesto politico molto più evidente e soprattutto amarissimo.
Il meglio di sé Franzen continua a darlo nella descrizione dei rapporti interpersonali e soprattutto intra-familiari. La biografia di Patty "Mistakes Were Made" è l'assoluto vertice del libro. L'amicizia, l'amore, l'odio, la competizione, la tensione quasi omosessuale tra Katz e Berglund è descritta in maniera perfetta. forse il vero limite è che Joey, Jessica e Lalitha ne escano meno come personaggi tout court e èiù come personaggi in funzione dei genitori.
i pensieri sono un po' alla rinfusa, poi magari ci torno sopra.
cmq appena l'avevo finito di leggere il voto era: 9
adesso a mente fredda è: 8
Ottimo, adesso lo copi paro paro nel 3d della classifica? Se devi editarlo puoi farlo poi da lì
Dio, che indisciplinati
#50
Inviato 13 dicembre 2011 - 10:30
Classifica, non classifica, punteggi o non punteggi... Uffa quante chiacchiere. Bah! Secondo me l'idea di Piersa è bella e utile, anche perchè ->
Ma infatti! Ci sono cose che magari in una classifica di fine anno risultano più evidenti, anche se spesso nell'apposito post si leggono le letture del momento di questo o quell'altro utente. Però avere sottomano tanti titoli tutti assieme può anche essere comodo e illuminante, no?
Classifica utile e divertente, direi, se non altro perchè mi ha fatto ricordare di dover leggere qualcosa di Beckett romanziere
Peccato, Piersa, che non l'hai aperto l'anno scorso, il medesimo thread: nella mia classifica ci sarebbe entrato di diritto "L'occhio di porco", non so se mi spiego.
Sicura che non lo hai letto nel 2011?
Comunque questa è la prima classifica, è ancora un beta, alla fine tireremo le conclusioni e vedremo come migliorarla. Di sicuro non potevamo tenere il format dei dischi/film, si vede già dalle classifiche postate, ci sono pochissime uscite 2011 e non c'è ancora Fabio Volo.
Ma Dest dov'è???
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