incredibile. poi con quella qualità audio-video da porno albanese che rende tutto più ambiguo e infetto.
fu un grande naufrago.
Uno dei fotogrammi più potenti della storia televisiva recente.
quando il Papa benedisse la nascita della televisione, lo fece pensando gaiamente che stava benedendo un nuovo mezzo per esprimere tramite figure in movimento e parole ben dette, l'ingegno del cristiano. se gli anni cinquanta e sessanta televisivi furono l'acme o vertigine intellettuale, propagandistica, seminale, lunare, pro adolescenziale, griffata da un bianco e nero autoriale della crescita esponenziale della penisola da disastrata nazione sconvolta dalla guerra in terra dei miracoli...l'avvento anarchico del colore fece sì che l'incanto si ruppe e tutto ciò che poteva essere definito raziocinante, tutto ad un tratto si rovesciò passando da una claudicante concessione serotina al mondo erotico a determinate contorsioni sintattiche di nuovi registi che seppero destrutturare i ciottoli della moralità, trasformando tutto sommato il piccolo mondo antico, in un grande magazzino ove poteva entrare di tutto: dal dramma di un bambino sepolto vivo che non riesce ad essere salvato, a mirabolanti crash automobilistici di Formula Uno, fino a sgranare il colore in un neutro ghiaccio che riusciva persino a smorzare il tono delle voci, dal consenso ad una omologazione che si prendeva il pros e il contros della calcificazione della stagione del riflusso e azzerava qualsiasi significante. si arriva a quest'oggi che è identico all'altro ieri e non ci sembra che sia cambiato una cippa: l'orrore della violenza tra individui, la teppa che trova nel mezzo televisivo depotenziatissimo da una concorrenza spietatamente telematica, il luogo fashion per esprimere la propria violenza nullificante, la decomposizione del cervello come unico elemento o pretesto intellettuale per aprirci trasmissioni metatelevisive e forse metagestualizzanti. se qualcuno mi dice: signor simon lei che cosa salva della televisione degli ultimi vent'anni?, costui risponde istantaneamente: lo choc eisensteinano della prima apparizione di C.B. al Maurizio Costanzo Show e Cinico TV. che sia veramente da rintracciare nel profondo Sud del Sud dei Santi un miracolo del pensiero, un rinnovamento intellettuale baciato da città gloriose come Agrigento e Catania?
solcando distrattamente assiem al volano della memoria immagini incompossibili laterale fu l'evento antri di pentimento il condensato del mio sgomento
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE