Il rock francese: i nostri dischi del cuore
#1
Inviato 21 agosto 2011 - 21:25
POPOLARE
In ogni caso, mi andava di mettere un po' insieme nomi e titoli più interessanti del rock francese e tirarne un po' le fila.
Perché? Perché mi rendo conto che c'è un sacco di roba che mi piace. Perché alla fin fine è la scena europea che seguo di più, esclusi gli ovvi Uk e Italia. Perché sono convinto che nonostante tutto sia sempre stato un paese un po' sottovalutato rispetto, ad esempio, alla Germania: ok, non ha avuto i Neu! e i Kraftwerk, ma ci sono state comunque (e ci sono tuttora) molte band uniche e senza nulla da invidiare a grossi nomi di questo o quell'altro genere.
Possiamo impostare la faccenda, inizialmente come becera classifica dei "migliori", sviluppando poi questo o quell'altro argomento nel caso salti fuori.
Pensavo a un 20/25 posizioni massimo per i nomi "storici", e per chi vuole a una decina di titoli anche sulle cose recenti. Perché, non lo nego, a spingermi ad aprire il thread è soprattutto la volontà di sintonizzarmi/sintonizzarci sui nomi più interessanti della scena attuale.
Per il resto massima libertà. Teniamoci sul "rock e dintorni" più ampio possibile. Le uniche accortezze che chiedo è di limitarsi alla Francia-Francia (no Francophonie in generale) e di non sparare listoni tipo "ecco, conosco tutte queste band francesi". Meglio meno ma meglio: soffermarsi sui nomi a cui si è effettivamente legati (quelli che sono un po' le nostre personali "pietre miliari", che non si avrebbe problemi a porre accanto ai propri preferitissimi di sempre e di qualsiasi luogo) e magari spendere due righe per spiegare di cosa si tratta.
I link video sono ovviamente ben accetti, e così un minimo di descrizioncina orientativa per le cose che si citano (non chiedo di fare sbatti folli come il mio, ma almeno il genere, vi scongiuro).
I miei "storici":
1. Serge Gainsbourg: Histoire de Melodie Nelson
Non sono un maniaco della produzione, ma questo è palesemente uno dei dischi meglio prodotti della storia. Sontuoso, notturno, seducente. Archi voluttuosi e chitarre jazz/funk/arpeggiate. Un basso mai sentito né prima né dopo e le voci semisussurrate di Serge Gainsbourg e Jane Birkin. Immenso, da ascoltare d'un fiato.
2. Malicorne: En Public
I Malicorne hanno la sfiga che sono francesi e perdipiù fanno un genere assolutamente out: il folk elettrico. Per me sono tra i migliori assoluti nel genere, lì accanto alla sacra triade Fairport/Pentangle/Steeleye. Questo è un loro disco dal vivo, in cui viene fuori al massimo l'enorme capacità dinamica della loro musica, e la capacità che avevano di essere al tempo stesso "taglienti" e profondamente evocativi. Non è comunque l'unico loro disco "da avere" per chi almeno un po' apprezza il genere.
3. La Saga de Ragnar Lodbrock: s/t
Questo è un altro disco incredibile, per cui è impossibile fare parallelismi diretti. E' sempre folk progressivo, ma declinato in chiave zeuhl e dai toni decisamente apocalittici. Si tratta di un concept su una saga vichinga, non so bene la storia ma l'effetto è la cosa più cupa ed epico/decadente che uno possa pensare di ascoltare.
http://www.youtube.com/watch?v=zkO4ZTo3G2M
4. Asgard: Tradition et renouveau
Prog folk again (la scena francese era strepitosa). Qua è tutto più fatato, ma anche più "artigianale": non si può dire che sia un album ben fatto o ben invecchiato. Anzi, sa proprio di muffa e di nostalgia, ed è quello il suo bello. Ha un'aura magica.
http://www.youtube.c...h?v=AZX5tAjDw9M
5. Shub-Niggurath: Les morts vont vite
Di nuovo un album oscurissimo, qua siamo in pieno territorio Lovecraftiano. E' musica che farebbe paura ai Neurosis e agli Amon Duul II. Uno stile tardo-zeuhl ancora più tetro, percussivo e virato sulla classica novecentesca. Unico.
6. Bästard: Radiant, Discharged, Crossed-Off
Qui siamo in territorio math/noise, un settore in cui la francia ha dato tantissimo. Il suono dei Bastard è geometrico e cattivo, a un passo dalle cose più efferate dei This Heat ma decisamente più bruciante e intrippante, quasi stoner perfino. Esaltantissimo.
(non trovo purtroppo pezzi in streaming)
7. Etron Fou Leloublan: Batelages
Formazione storica del Rock In Opposition, erano se possibile i pesci fuor d'acqua della già assai disomogenea compagine. Il loro è un prog-folk che più scalcagnato non si può, bisognerebbe chiamarlo prog-punk-folk se la cosa potesse avere un qualche senso. Si potrebbe dire che è la via "Van Der Graaf" (i Van Der Graaf di "Vital" e "Godbluff") al folk progressivo: espressionista, caustica (ma anche dadaista/popolaresca, dai), e profondamente trascinante.
8. Diabologum: #3 (Ce n'est pas perdu pour tout le monde)
Oh, questo invece è un disco post-rock. Di quelli (pochi) in cui il prefisso "post-" non cancella la radice "rock". Ci sono i chitarroni insomma, e pure lo spirito misto tra nichilismo e utopia che alimenta ogni valida formazione "alternative". Però c'è anche un mare di elettronica, forse trip-hop forse post-scioghez, forse boh - e una gran stratificazione di loop&suoni inattesi. E la voce, più un parlato che un cantato, una cantilena che solo in francese poteva fare un effetto del genere.
http://www.youtube.com/watch?v=nG8fWVdsBzs
9. Volapük: Slang
Rieccolo, il batterista degli Etron Fou, vent'anni dopo questa volta alle prese col chamber-prog più dinamico e ammaliante possibile. Un florilegio di incastri ritmici e interazioni archi/fiati/percussioni che, stranamente, non risulta mai fine a sé stesso ma riesce sempre a catturare con atmosfere tra l'inquieto e lo scherzoso. Un gioiellino, dove l'-ino non deve trarre in inganno: trattasi di capolavoro.
http://www.youtube.c...h?v=reXmEi9V87U
10. Ange: Au-delà du délire
Vabbé, questo è il classicone del prog romantico francese, la versione con la r moscia della teatralità e del carisma di Peter Gabriel. Quel che manca in humor e fantasia è compensato dalla grande carica evocativa di questo concept medievaleggiante, in cui è facile trovare un bel po' di folk e una punta d'inquietudine (due cose che ai francesi vengono bene, si direbbe). Per gli amanti del genere un must.
(dai oggi mi fermo qua, ne ho un'altra decina in canna ma c'è un limite alla follia umana )
Non vi risparmio invece i 10 "contemporanei", 2001-2011:
1. Daft Punk: Alive 2007
(Copio dalla classifica del decennio) "Ce ne ricorderemo tra un secolo, con nostalgia e ammirazione. Come oggi ricordiamo il Futurismo. Perché un live? Perché qui il genio cubista dei due caschi più famosi di Francia gioca con sé stesso come non mai. Perché in quest'album 2+2 fa 6, e "Around the World" + "Harder Better Faster Stronger" dà infinito."
2. Yann Tiersen: Amélie
Ok, sì, è in buona parte roba precedente e c'è la fisarmonica, ma sticazzi. Sarà che mi ricorda il film, sarà che amo il minimalismo e i suoni folk, ma questa colonna sonora riassume benissimo tutti i motivi per cui vale la pena vivere.
3. Gablé: CuTe HoRSe CuT
Divertentissimo, leggero, buffo, ma anche vario, ricchissimo di inventiva e non poco raffinato come strutture. Pare un incrocio tra gente come Psapp, i They Might Be Giants e... i nostri Musica per bambini?! Un misto di folktronica, eclettismo alla dEUS e sano cazzeggio, il tutto in un'atmosfera molto domestica e giocosa.
Un invito a nozze per un fissato del "famolo strano" ritmico come me. Pieno di canzoni che iniziano in un modo e finiscono in tutt'altro, di irruzioni e alternanze ritmiche inattese, di sani tempi dispari di puro gusto euro-folk.
E i testi fan scompisciare.
http://www.youtube.c...h?v=k1FE7CxI0os
4. Deathspell Omega: Paracletus
"Blackened death metal": una cosa che detta così suona malissimo, ma sentendo questo disco ho finalmente trovato quella sensazione di "ermetismo" che da qualche tempo andavo cercando in musica senza successo. E' un disco la cui atmosfera e' il corrispettivo perfetto della copertina: e' alchemico, infuocato, iniziatico.
Ma non solo black e death. Anche soft/loud, post-sludge, mathcore... fusi in una sostanza unica, un atanòr ribollente che riesce a trasportare le tre dimensioni chiave dei generi in questione (paesaggistica, esistenziale, cerebrale) su un piano nuovo: quello metafisico.
5. Vitalic: Flashmob
Su questo c'è poco da dire: vive la zarrance (e Wendy Carlos).
http://www.youtube.c...h?v=fuwRxha8zSU
6. Centenaire: Centenaire
Il prog-folk esiste ancora, e non è affatto quella roba muffosa che uno si aspetterebbe. Un album incantevole e sospeso, tra Pentangle (obviously) e post-rock (Talk Talk, e Long Fin Killie perfino). Tepore distacco, finezza di intreccio e svuotamento: chi se lo sarebbe aspettato.
7. Amesoeurs: Amesoeurs
Di loro si è giustamente detto e stradetto su questo forum. Io posso solo dire che questo strano black/shoegaze/post-punk tra l'atmosferico e il melodico mi ha conquistato tardi, ma alla fine m'ha preso a dovere. Coinvolgentissimo. E poi per ste cose il francese è il top assoluto, non c'è storia.
http://www.youtube.c...h?v=jF_oNPdr2ng
8. Angil & the Hiddentracks: Oulipo Saliva
Questo è uno di quei dischi che dici "sì, carino", ma poi ti accorgi che è proprio carino-carino, carinissimo, e insomma sì, è proprio un gran disco, anche se non se la tira. Un incontro tra l'hip-hop di marca Anticon (Why?, essenzialmente), la musica da camera più delicata possibile e Queneau. Che cosa può volere uno di più? Che il risultato sia bello? Detto/fatto.
http://www.youtube.c...h?v=43WYO1yFAmM
9. Pienza Ethnorkestra: Indiens d'Europe
Roba da monomaniaci ma non potevo non citarlo. E' un live, registrato col culo, in cui ci sono tre tizi (basso-batteria-ghironda) che giocano ai Ruins alle prese con le danze bulgare. Incendiario: una figata.
http://www.youtube.c...h?v=6R2AU5QDq4E
10. The Patriotic Sunday: Characters
Indie-pop "da caminetto" ma fantasioso, in cui sento (quasi) tutto quello che mi piace. I Pentangle, il piano elettrico e il giusto di chamber-jazz, Beck e Why?, i ritmi dei June of 44 e un modo di scrivere che - sarò pazzo - a me fa pensare agli American Football. I pezzi ci sono, le atmosfere pure il suono anche: discone.
http://www.youtube.c...h?v=cWozBOt95iI
Domandina finale (per chi è ancora vivo): trovate che abbia senso parlare, almeno per questo genere o per quell'altro, di uno "stile francese" riconoscibile? Nel caso del celeberrimo French Touch è fin troppo facile, ma trovate ci siano altri contesti in cui la cosa è valida? O che addirittura la cosa sia generalizzabile in modo più ampio al di là dei luoghi comuni?
#2
Inviato 21 agosto 2011 - 21:30
#3
Inviato 21 agosto 2011 - 21:38
4. Deathspell Omega: Paracletus
"Blackened death metal": una cosa che detta così suona malissimo, ma sentendo questo disco ho finalmente trovato quella sensazione di "ermetismo" che da qualche tempo andavo cercando in musica senza successo. E' un disco la cui atmosfera e' il corrispettivo perfetto della copertina: e' alchemico, infuocato, iniziatico.
Ma non solo black e death. Anche soft/loud, post-sludge, mathcore... fusi in una sostanza unica, un atanòr ribollente che riesce a trasportare le tre dimensioni chiave dei generi in questione (paesaggistica, esistenziale, cerebrale) su un piano nuovo: quello metafisico.
Uhm, il death c'entra pochissimo, a mio avviso. Loro stanno semplicemente estremizzando/allargando lo spettro sonoro del black-metal, lavorando sulle dissonanze e su strutture progressive piuttosto convulse (vedi, gli indimenticabili Ved Buens Ende). L'algida tensione delle loro partiture, inoltre, è d'ascendenza Voivod.
Il death-metal "blackened" è quello dei miei amatissimi Mitochondrion, per dire...
7. Amesoeurs: Amesoeurs
Di loro si è giustamente detto e stradetto su questo forum. Io posso solo dire che questo strano black/shoegaze/post-punk tra l'atmosferico e il melodico mi ha conquistato tardi, ma alla fine m'ha preso a dovere. Coinvolgentissimo. E poi per ste cose il francese è il top assoluto, non c'è storia.
http://www.youtube.c...h?v=jF_oNPdr2ng
Per me, l'ep Ruines Humaines non si batte. Tre canzoni miracolose!
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#4
Inviato 21 agosto 2011 - 21:39
L'electro-shoegaze di M83...
http://www.youtube.com/watch?v=adff5WAKruU
(Dead Cities, Red Seas & Lost Ghosts)
... e il sorcino sinfoelettronico Severus Jarre.
http://www.youtube.com/watch?v=5DDEl7JnWvo
(Oxygene)
Quanto al discorso sulla francesità... c'è un qualcosa, sicuramente, come c'è qualcosa di assolutamente europero e non-americano, i secoli di cultura alle spalle lo indirizzano ma definirlo è un altro discorso e si rischia di cadere per davvero nel luogo comune fra romanticismo e raffinatezza se non lo si inquadra per bene.
Questo sopra è un fumetto che ho appena pubblicato. Più info qui.
Qui c'è il mio Rym. Il sito coi miei lavori è invece qui.
#5
Inviato 22 agosto 2011 - 03:37
robe francesi che amo e che ricordo così su due piedi (a parte gli M83 citati dal buon aries):
Gli Autour de Lucie, (scoperti grazie al forum, grazie all'utente tmtd che aveva aperto un post sulla musica francofona qualche anno fa) in particolare questo s/t del 2004, notturno, suadente, francesissimo. La cantante Valerie Leuillot vale da sola il prezzo del biglietto...
Silent Witness degli Overhead (sfortunatamente ci sono anche dei grezzoni finlandesi che fanno prog-metal con lo stesso moniker). David Sylvian+Jeff Buckely+jazz notturno da locale parigino dopo la mezzanotte: mille
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
#6
Inviato 22 agosto 2011 - 06:44
6. Bästard: Radiant, Discharged, Crossed-Off
Qui siamo in territorio math/noise, un settore in cui la francia ha dato tantissimo. Il suono dei Bastard è geometrico e cattivo, a un passo dalle cose più efferate dei This Heat ma decisamente più bruciante e intrippante, quasi stoner perfino. Esaltantissimo.
(non trovo purtroppo pezzi in streaming)
Enormi.
Probabilmente la mia band "post-rock" preferita per quanto trasversale e per la quantità di stimoli messi in gioco, dal "post" alla June of '44 al noise quasi da primi Swans all'industrial all'isolazionismo-ambient. Personalmente all'album che hai citato tu preferisco l'omonimo e l'EP "Blind Sink". In ogni caso 3 dischi grandiosi (senza contare i pezzi sparsi e raccolti, insieme agli album, nel cofanetto edito da Ici d'Ailleurs) e una carriera tanto breve quanto radioattivamente luminosa.
Qui ho trovato una playlist:
http://www.youtube.c...wUTgOdxBjLRDfzm
Da riscoprire anche i Deity Guns, la band da cui i Bastard presero le mosse. Più nel solco dei Sonic Youth (non a caso il loro unico album "Trans Line Appointment" fu prodotto da Lee Ranaldo) ma con spunti che già in qualche modo anticipano i Bastard. All'album prodotto da Ranaldo preferisco però l'EP lungo "Stroboscopy", con l'altro EP "The Loom" a far da ponte tra i due. Molto bello anche il CD con materiale live contenuto nel cofanetto "A Recollection", uscito sempre per Ici d'Ailleurs.
http://www.youtube.com/watch?v=gqol8qrab5k&feature=related"]http://www.youtube.com/watch?v=gqol8qrab5k&feature=related
http://www.youtube.c...h?v=HuwnHXJDMds
http://www.youtube.c...h?v=v4E91iYGwh8
#7
Inviato 22 agosto 2011 - 06:46
folk rock alla francese solcato da uno splendido violino e da atmosfere notturne parigine......
http://www.youtube.c...h?v=kcSSyj50Ivo
http://www.youtube.c...feature=related
#8
Inviato 22 agosto 2011 - 07:09
http://www.youtube.c...h?v=zrOUPHGcpqY
#9
Inviato 22 agosto 2011 - 07:26
1. Air - Moon Safari
2. Serge Gainsbourg - Histoire de Melody Nelson
3. Daft Punk - Homework
4. Alan Stivell - A' l'Olympia
2000s
1. Daft Punk - Discovery
2. Phoenix - Wolfgang Amadeus Phoenix
3. Sebastien Tellier - Sexuality
4. Vitalic - Ok Cowboy
#10
Inviato 22 agosto 2011 - 07:30
The Beautiful Losers - Nobody Knows The Heaven
per me tanto nickdrakeiano ma in giro scrivono altro. romanticume.
Lucie Vacarme - Milkyway
noisepop, caruccio.
Des Garçons Ordinaires - Des Garçons Ordinaires
indiepop. bellissimo. la Cornflakes Zoo sarebbe da approfondire, ma si trova pocopoco in rete (avete mica Les Autres - Le Retour A La Lune?)
poi vabè quel poco che conosco della scena post-punk/synth/coldwave ma su quello c'è già un topic da qualche parte e i più fighi stanno in avatar.
Siamo vittime di una trovata retorica.
#11
Inviato 22 agosto 2011 - 07:50
Particolarmente interessanti, secondo me, sono gli album "Crache ton venin" (molto cantato il singolo "La bombe humaine") e "Au coeur de la nuit". Molto belli il brano omonimo, per anni sinteticamente ribattezzato "J'avais un ami", e "Fleur de ma ville" , che contrariamente alla quasi romantica musicalità delle note, descrive il loro rapporto con l'eroina (difatti il titolo originale del brano era "Sweet Heroine").
In quegli anni spopolava anche Edith Nylon, gruppo rock precursore della new wave, in cui si collocano -secondo me con maggiore incisività- gli Indochine.
Non ho l'audio, per cui non posto nulla per non turbare inutilmente le vostre orecchie.
Non ricordo altri nomi, ma so per certo che ho subito forte l'influenza di amici parigini dai bei gusti musicali, grazie ai quali ogni tanto capitava di ascoltare qualche novità sonora ancora sconosciuta in Italia.
ॐ मणि पद्मे हूँ
... perchè il voler bene non si compra, non si vende, non si impone con il coltello alla gola, nè si può evitare: il voler bene succede
(J. Amado - "Teresa Batista stanca di guerra")
#12
Inviato 22 agosto 2011 - 08:04
Ci si trovano alcuni pezzoni spettacolari tipicamente francesi ma con un suono fresco e primaverile, tra cui:
Champ d'Honneur
Noir Sur Blanc
Statisticamente parlando, non lo so.
#13
Inviato 22 agosto 2011 - 08:12
sì, anche la mia.6. Bästard: Radiant, Discharged, Crossed-Off
Qui siamo in territorio math/noise, un settore in cui la francia ha dato tantissimo. Il suono dei Bastard è geometrico e cattivo, a un passo dalle cose più efferate dei This Heat ma decisamente più bruciante e intrippante, quasi stoner perfino. Esaltantissimo.
(non trovo purtroppo pezzi in streaming)
Enormi.
Probabilmente la mia band "post-rock" preferita
1. Art Zoyd - Le mariage du ciel et de l'enfer
I Tuxedomoon del prog
http://www.youtube.c...h?v=vzemSjSguk0
http://www.youtube.c...h?v=thY4mWstb-k
#14
Inviato 22 agosto 2011 - 08:20
Alcuni nomi grossi che mancano all'appello e che non necessitano presentazioni:
Gong, Magma, Stereolab, Cocorosie, Natural Snow Buildings
Math e prog:
Cheval de Frise, Zaar, 37500 Yens
Indie/Electro:
berg sans nipple
colleen
melodium
domotic
readymade fc
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
#15
Inviato 22 agosto 2011 - 09:52
Stereolab, Cocorosie
Occhio che i primi sono inglesi con una cantante di origini francesi, mentre le seconde si sono "formate" e hanno registrato il primo disco in Francia ma sono americane
#16
#17
Inviato 22 agosto 2011 - 10:19
#18
Inviato 22 agosto 2011 - 10:32
Comunque non è il disco in se che deve convincermi, ma il genere ... da ignorante, questo non è il solito prog, però ha un che di fascino e mistero, insomma puzza tanto di malato.
Detto ciò mi piace molto questo: STENKA BAZIN - Guanajuato
... ma non ha nulla di rock
#19
Inviato 22 agosto 2011 - 10:43
#20
Inviato 22 agosto 2011 - 10:49
4. Deathspell Omega: Paracletus
"Blackened death metal": una cosa che detta così suona malissimo, ma sentendo questo disco ho finalmente trovato quella sensazione di "ermetismo" che da qualche tempo andavo cercando in musica senza successo. E' un disco la cui atmosfera e' il corrispettivo perfetto della copertina: e' alchemico, infuocato, iniziatico.
Ma non solo black e death. Anche soft/loud, post-sludge, mathcore... fusi in una sostanza unica, un atanòr ribollente che riesce a trasportare le tre dimensioni chiave dei generi in questione (paesaggistica, esistenziale, cerebrale) su un piano nuovo: quello metafisico.
Uhm, il death c'entra pochissimo, a mio avviso. Loro stanno semplicemente estremizzando/allargando lo spettro sonoro del black-metal, lavorando sulle dissonanze e su strutture progressive piuttosto convulse (vedi, gli indimenticabili Ved Buens Ende). L'algida tensione delle loro partiture, inoltre, è d'ascendenza Voivod.
Il death-metal "blackened" è quello dei miei amatissimi Mitochondrion, per dire...
E' senz'altro vero anche per le mie orecchie, comunque, che la base qua è il black e non il death. Poi io sono un ignorantone in materia, quindi mi fido delle etichette che leggo in giro (questa a quanto pare me la sono sognata comunque, associata a loro).
Anche se faccio fatica a distinguere tra le varie componenti estreme nel caso di dischi così "oltre" i canoni, trovo comunque che qualche analogia col death evoluto ci possa stare. Nello specifico trovo in "Paracletus" un ricorso a dosi massicce di "ordine" e struttura per creare un effetto caotico, cosa tipica a mio avviso più che del black, di diverse band che sono partite dal death (dai Meshuggah ai Gorguts).
7. Amesoeurs: Amesoeurs
Di loro si è giustamente detto e stradetto su questo forum. Io posso solo dire che questo strano black/shoegaze/post-punk tra l'atmosferico e il melodico mi ha conquistato tardi, ma alla fine m'ha preso a dovere. Coinvolgentissimo. E poi per ste cose il francese è il top assoluto, non c'è storia.
http://www.youtube.c...h?v=jF_oNPdr2ng
Per me, l'ep Ruines Humaines non si batte. Tre canzoni miracolose!
Vero. Però a me piace tanto anche l'album, che "espande" quel suono e per certe versi lo rende più melodico. Comunque, ero indeciso: per tagliare la testa al toro mi son detto "solo album, va'"...
Silent Witness degli Overhead (sfortunatamente ci sono anche dei grezzoni finlandesi che fanno prog-metal con lo stesso moniker). David Sylvian+Jeff Buckely+jazz notturno da locale parigino dopo la mezzanotte: mille
Ehi questo lo pescai anche io qualche tempo fa, però lo trovai noiosino e un po' lezioso (come pronuncia, in particolare).
#21
Inviato 22 agosto 2011 - 10:56
Martial folk transalpino, Les Blessures De L'Ombre il più celebre lavoro:
Die Form: massimi esponenti dell'electro industrial francese, di cui segnalo Archives & Doküments, compendio delle sperimentazioni dei lavori degli anni '80, Confessions e Suspiria De Profundis.
#22
Inviato 22 agosto 2011 - 11:53
11. ZNR: Barricade 3
Può la musica essere totalmente orizzontale? Può la profondità emergere solo localmente, un ologramma, un'illusione creata da una superficie piana piuttosto che un qualcosa attorno a cui la musica prende forma? "Barricade 3" sembra dimostrare di sì.
Ci sono, comunque, alcune caratteristiche globali, intrinseche alla rete inestricabile che costituisce l'album. Un certo spirito figlio di Satie, un senso di pigrizia gigiona e autocontemplativa, un po' di quell'indolenza canterburiana che si respira nei dischi più sonnolenti di Ayers o Wyatt. Un tessuto elettronico sfocato, a maglie larghe, distantissimo da ogni pomposità fantascientifica, rigato da qualche fiato sparuto.
http://www.youtube.com/watch?v=m2LCoBMNayw
12. Art Zoyd: Symphonie pour le jour où brûleront les cités
Loro di solito vengono associati agli Univers Zero: progressive cameristico infarcito di rimandi classico-novecenteschi. Io tutto sommato li preferisco. Sono più fantasiosi, meno seriosi, più caleidoscopici. Per certi versi ricordano anche la sregolatezza e la "sgangheratezza" dei già citati Etron Fou (in questo disco particolarmente). Quando c'è da darci dentro con le atmosfere inquiete, ambigue, non si tirano indietro, ma hanno anche degli scatti di totale estro e imprevedibilità - che se possibile rendono l'effetto ancora più destabilizzante.
13. Alan Stivell: À L'Olympia
Pietra miliare del folk elettrico. Miglior disco pop per arpa di sempre, o giù di lì (se la vede con "Chemins de Terre", sempre suo), e chi più ne ha più ne metta.
14. Jean Michel Jarre: Oxygene
Capolavorissimo del progressive elettronico che non ha bisogno di grandi presentazioni. Atmosfere uniche, suoni strepitosi, melodie immortali.
15. Pierre Bensusan: 2
Folk tradizionale e cantautorato progressivo. Bensusan è un chitarrista acustico eccezionale, uno che ha ancora oggi pochi rivali al mondo in fatto di arpeggi. E' pero' anche un grande interprete di canzoni e, almeno in questo disco, uno sperimentatore coraggioso. Un album sospeso, malinconico, raccolto ma anche in qualche maniera epico, "antico", e non privo di momenti di luce inattesa. Potrebbe piacere anche a chi non è particolarmente addentro al genere.
(non trovo purtroppo video del periodo)
16. Dan Ar Braz: Borders of Salt
Dan Ar Braz (Daniel Le Bras) è stato a lungo il chitarrista di Alan Stivell e ha militato perfino nei Fairport Convention. La sua carriera, tra progetti solistici e collaborazioni, comprende moltissimi dischi e non la conosco affatto bene. Ma questo qua, di inizio anni novanta, è magico. Non è un capolavoro, anzi, è un po' moscetto, datato come produzione e sottotono a livello compositivo. Ma c'ha delle atmosfere pazzesche. A me fa pensare, pur essendo fondamentalmente un disco di canzoni per chitarra acustica, agli aspetti più belli di "The Division Bell", o a robe come "Wish You Were Here" e "Astral Weeks" perfino. Sta in un mondo suo. E' rilassante. Ogni tanto lo metto su e parto.
17. Eskaton: 4 Visions
Zeuhl. In questo caso, oltre alla solita ipnotica oscurità, ai supergroove jazz-rock e agli intricamenti Bartokiani, c'è pure una buona dose di synth fantascientifico-gorgoglianti e una gran bella voce femminile. Forse il migliore tra i tantissimi dischi "Magma-style" del periodo (Magma inclusi, si intende).
http://www.youtube.c...h?v=DGfDwbfEeEU
18. Arachnoïd: Arachnoïd
Dark-prog che perfeziona le intuizioni del primo King Crimson (ma ci si sentono anche gli Ange). Anche qui il grosso lo giocano le atmosfere, e l'ottima chitarra Fripp-style che squarcia le partiture. I veri miracoli però il disco li fa quando lascia che dall'oscurità assoluta emergano linee di fuga sognanti stile Pierrot Lunaire. Muffosissimo, ma ecceziunale veramente.
19. Lizzy Mercier-Descloux: Press Color
Uscito su ZE Records (la ragassa era la scèta del fondatore), è sostanzialmente mutant disco/no wave, della migliore in giro. Sghemba ma anche ben suonata, con un "tiro" eccellente. Provare per credere.
http://www.youtube.com/watch?v=6_MrgEvsjzg
20. Dün: Eros
Sempre tra gli apici dello Zeuhl. Qua il disco è ispirato a Dune e svetta particolarmente per il livello degli intrecci ritmici, francamente impressionanti in diverse sezioni. Si sente l'orma di McLaughlin sulla chitarra (decisamente più "a briglia sciolta" e sopra le righe rispetto ai canoni del genere) e anche un nitido ascendente zappiano (continui voltafaccia, xilofono, fiati), ma i ritmi davvero non si capisce da dove cavolo li abbiano tirati fuori: i Dillinger Escape Plan sono roba di un bel po' dopo!
[5 more to go, ma rimando a un'ulteriore puntata...]
#23
Inviato 22 agosto 2011 - 12:16
Ulan Bator
Va beh sono abbastanza conosciuti, tra post-rock chitarristico, Sonic Youth e influenze krauto psichedeliche: album consigliati (di quelli che conosco, ovvio) Ego:Echo del 2000 e Rodeo Massacre del 2005.
Metal Urbain
La risposta punk-francese ai Neu!? Attivi negli ultimi anni '70, conosco la compilation della Acute del 2003 dal titolo Anarchy in Paris!.
A seguire il leader Eric Débris ha continuato con i Metal Boys, l'unico album è Tokyo Airport e di punk non ha più praticamente nulla, direi synth wave.
Altro progetto di Débris sono i Doctor Mix and The Remix che però non ho ancora ascoltato.
From Their Minds To Yours
Domanda: È vero che in una delle vostre prime performances ingoiaste dei microfoni?
Ilpo: Sì, quando io e Mika ci chiamavamo "Sine", dopo gli Ultra 3. Uno di noi ingoiò i microfoni e l'altro suonò il suo corpo battendogli il torso.
warning: there is nothing wrong. all distorsions are fully intentional.
#24
Inviato 22 agosto 2011 - 12:17
#25
Inviato 22 agosto 2011 - 12:23
www.ondarock.it/recensioni/2002_noirdesir.htm come non nominare il loro lavoro più compiuto, sicuramente nella top ten dei dischi 2000-2010, stretto in uno striminzito 7, qui www.youtube.com/watch?v=dmIwbhzFF30 sono lacrimoni...A me piace molto Tostaky dei Noir Desir. Un disco molto intenso di rock tendente al noise. Inutile dire che la voce di Bertrand Cantat è una delle più emozionanti in cui può capitare di imbattersi, all' interno del disco sono usate svariate lingue (inglese, francese, tedesco, spagnolo) e uno stile coeso che rende il disco un monolite: duro, compatto e un pò noir.
http://www.youtube.c...h?v=zrOUPHGcpqY
#26
Inviato 22 agosto 2011 - 13:37
Ange - Le Cimetiere des Arlequins (1973)
Il primo disco francese di cui mi sono innamorato: forse non è il lavoro più maturo degli Ange, ma imho è quello più intenso e oscuro
Pentacle - La Clef Des Songes (1975)
Un solo album: trionfa la melodia, epica, malinconica e intensissima
Gerard Manset - La Mort d'Orion (1970)
Quarantacinque minuti di cavalcata esistenziale malata, tetra e romantica, capolavoro
http://www.youtube.com/watch?v=hT4pyiJ1svw
Asgard - Tradition & Renouveau (1978)
Vedi Wago
Saga de Ragnar Lodbrock - Same (1979)
Vedi Wago
La Rossa - A Fury of Glass (1983)
Un frullato esistenziale che mischia i Van der Graaf Generator (l'enfasi del cantante può risultare a tratti disturbante) a furiose aperture pianistiche, imho uno dei dischi più notturni, incompresi e sottovalutati di sempre
Francis Cabrel - Carte Postale (1981)
Qui siamo in ambito pop-cantautoriale: Cabrel, attivo dalla seconda metà dei '70, ha una lunga carriera e tanti ottimi album alle spalle, ma se devo sceglierne uno scelgo Carte Postale
http://www.youtube.com/watch?v=6p3JMFVTHq4
Ci metto anche questo, che non è esattamente tra i miei preferiti ma potrebbe piacere a qualcuno, soprattutto se vi piace Catherine Ribeiro:
Mama Béa Tekielski - La Folle (1976)
Disco risuonato tre anni dopo e uscito col titolo Visages, non è mai stato ristampato su cd in nessuna delle due versioni.
"Se la title track è il nocciolo dell'album, e "Visages" una canzone indimenticabile, “La Mort-musik” sta qui come “Land” stava su Horses di Patti Smith. Circondata da piano, tastiere, effetti e chitarre lisergiche la Tekielski sovverte e spadroneggia abbandonandosi a crescendo, recite sconvolte, primitivismi vocali che mimano navigate cosmiche, in cui la nostra non ha timore a guardare Tim Buckley negli occhi. "
http://rateyourmusic...elski/la_folle/
http://www.youtube.c...h?v=vVu_QRlqzao
"Mi rifiuto di sentire gli artisti di oggi perché ho già sentito di meglio 20-30 anni fa." (Ricky Portera)
"Non mi piace la musica elettronica: amo la musica che viene effettivamente creata da un artista, creata da un musicista" (John Lodge, dei Moody Blues)
"Oggi è tutto elettronico ma fa anche tutto schifo" (Alberto Radius)
#27
Inviato 22 agosto 2011 - 14:36
p.s. Commovente Lizzy Mercier, io non l'avevo messa perché la associavo di più al giro NYese...
In territorio math-noise nevrotico a me era piaciuto molto The full mind is around the clear degli Heliogabale:
http://www.discogs.c...release/2448021
[m]http://www.youtube.com/user/prohibitedrecords?blend=11&ob=5#p/u/0/Qj1qeVOkaLg[/m]
Sul versante cantautorale mi aveva colpito al cuore questa traccia (e relativo album, Vingt a Trente Mille Jours) di François Breut
http://www.dailymotion.com/video/xmlkp_francoiz-breut-si-tu-disais_music
#28
Inviato 22 agosto 2011 - 14:49
Gerard Manset - La Mort d'Orion (1970)
Quarantacinque minuti di cavalcata esistenziale malata, tetra e romantica, capolavoro
Volevo citarlo io, mi hai fregato sullo sprint.
Oltre ai già nominati...
Clothilde è una pazzarella cantante beat-psych che pubblicò solo due EP nel 1967, un curioso pop acido e schizoide, con un sacco di effetti speciali.
Olivier Bloch-Lainé è un misconosciuto autore, che è pubblicato un solo album nel 1976, "Des Mots", se ne trovano diversi pezzi su Youtube. Pop-rock con trame acustiche, un basso bello presente e molte tastiere (pianoforte ma anche synth dal sapore fusion).
Fra i "mainstream" più prettamente rock vanno citati gli Indochine, come qualcuno ha fatto, ma li sottolineo perché sono davvero grandi. Stesso discorso per i Telephone, assai grintosi.
Poi c'è Michel Polnareff che magari è pure già stato detto, ma in caso ribadisco: album omonimo del 1966 e "Polnareff's" del 1971. Un mischiotto irripetibile fra chanson, folk, coralità e barocchismi. Nel disco del '71 in particolare riecheggia Todd Rundgren. Dispersivo come pochi, questo va detto, ma con coraggio da vendere e meritevole di essere ascoltato. A breve mi pappo il disco del' 68, che ancora mi manca.
Della Hardy consiglierei di esplorare la carriera post-Sessanta, perché ha saputo produrre grandi cose anche dopo (canzone della vita, "Partir quand meme", che ha tipo il fretless più bello di sempre).
Nino Ferrer, proprio quello di "Vorrei la pelle nera" e "Donna Rosa", quando non cantava 'sta roba era autore poliedrico prima nei dintorni del beat (penso a "Mirza"), in seguito anche prog-rock jazzato. Di questa fase è abbastanza celebrato l'album "Métronomie". Non posso dire di essere un suo fan, stando a quanto conosco, ma merita rispetto.
Christophe: non è facile etichettarne la proposta: chanson, progressive, grandi planate di tastiere d'atmosfera, ricami di pianoforte, ma a volte attacca pure con la chitarrona. Fra i suoi arrangiatori Jean Michel Jarre, e si sente. Questo è il brano che apre "Les Mots Bleus", uno dei suoi dischi più celebrati, risalente al 1974, ma il nonno è ancora attivo (ho letto che di recente ha pure collaborato con Murcof, non ho idea in che forma e con quali risultati però).
Léo Ferré è un vecchio chansonnier/narratore attivo sin dagli anni Cinquanta, riuscì a affrontare il cambio dei tempi e a cavallo fra i Sessanta e i Settanta realizzò dischi di rara tragicità, con arrangiamenti orchestrali densi e cupi, dipingendo scenari noir su cui srotolare le sue depresse poesie. Non è roba per tutti gli stati d'animo ma ha la potenza di un pugno nello stomaco. Un assaggio, dal disco del 1973.
Jacques Dutronc è il marito della Hardy, fuori dai confini francesi meno famoso della moglie però. Il primo album è incredibile (un assaggio), garage rock ossessivo e appiccicoso.
Per quanto riguarda Gainsbourg ovviamente occhio anche alla protetta France Gall, che aveva pure un topic a lei dedicato se non ricordo male.
Infine, fra quelli degli ultimi vent'anni ho sempre visto molto celebrato Alain Bashung, fautore di un cantautorato raffinato, con rimandi a Jacques Brel e a Scott Walker, benché non disdegnante ritmi sostenuti e un pizzico di background rock. Anche nel suo caso conosco però solo canzoni sparse (purtroppo i giorni sono di 24 ore... però "prima o poi ascolto tutto" Questa, di grande successo in Francia, è davvero bellissima.
Purtroppo m'è passata la voglia di scrivere, ce ne sarebbero molti altri da citare, su tutti il mio idolo personale Saez... alla prossima carrellata semmai.
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#29
Inviato 22 agosto 2011 - 15:17
Poi c'è Michel Polnareff che magari è pure già stato detto, ma in caso ribadisco: album omonimo del 1966 e "Polnareff's" del 1971.
Un mischiotto irripetibile fra chanson e barocchismi, a tratti nel disco del '71 in particolare riecheggia Todd Rundgren.
Vero, anche il Polnareff del '71 è bello...
Poi c'è anche il Bowie francese, Alain Kan, che oltre a fare la cover francese di Life on Mars ha pubblicato diversi album interessanti glam oriented
A me piaciucchiava questo
http://rateyourmusic..._se_drogue_pas/
Qui si cita sfacciatamente Bowie, pur non essendo una cover
http://www.youtube.com/watch?v=Nk0tpx_qasE
Questa è invece dall'album precedente
http://www.youtube.com/watch?v=2erB_hzfumg
Qui una biografia: http://fr.wikipedia.org/wiki/Alain_Kan
"Mi rifiuto di sentire gli artisti di oggi perché ho già sentito di meglio 20-30 anni fa." (Ricky Portera)
"Non mi piace la musica elettronica: amo la musica che viene effettivamente creata da un artista, creata da un musicista" (John Lodge, dei Moody Blues)
"Oggi è tutto elettronico ma fa anche tutto schifo" (Alberto Radius)
#30
Inviato 22 agosto 2011 - 15:29
Beh, praticamente è "Andy Warhol", ha cambiato giusto due cose qui e là, se fra gli autori ha omesso Bowie è un parasecchio.Qui si cita sfacciatamente Bowie, pur non essendo una cover
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#31
Inviato 22 agosto 2011 - 16:19
21. Minimum Vital: Sarabandes
Un album che inizialmente ho trovato molto difficile da digerire. Troppo pulito, fastidiosamente neo-prog nel sound. Ma intuivo che sotto c'era qualcosa di entusiasmante. Alla fine tutto è quadrato, e il suono così leccato si è rivelato il migliore per valorizzare le strutture musicali delle composizioni. E' l'approdo compiutamente "prog" di tutto il folk elettrico francese degli anni 70 e 80. Interamente strumentale, è un tripudio di funambolismi e guizzi melodici, rigorosamente "europei" nel suono. I fan di progressive lo considerano un capolavoro e direi che hanno ogni ragione per farlo.
http://www.youtube.com/watch?v=lPBwi0b8syw
22. Zao: Z=7L
Ancora una rifrittura dello stile-Magma, con voce femminile (mezzosoprano a occhio e croce) a fare da guida e poderosa sezione di fiati. Rispetto ad altri lavori, c'è più leggerezza e si intuisce un retrogusto canterburiano, che prevale rispetto all'elemento oscuro. Restano ovviamente i groove micidiali che, alla fin fine, sono per me la cosa che dà al genere una piacevolezza e fluidità che difficilmente ci si potrebbe aspettare da musica così ricercatamente ostica.
23. Blut aus nord: Ultima Thulée
Black metal grezzo. Davvero davvero? No. Perché al di là delle sfuriate registrate a culo, ci sono colate di synth glaciali e arpeggi riverberati che danno all'intero disco un tono malinconico/apocalittico sostanzialmente unico. Non nego che a un non-insider del genere come me risulti complessivamente pesante, ma è affascinantissimo: ha qualcosa di arcano e disilluso che non ho trovato da nessun altra parte.
http://www.youtube.c...h?v=juoN-OTtgDw
24. Dédale: No past
Questo invece è folk tradizionale di quello serio. Non folk elettrico, no: proprio il volto attuale della "musica tradizionale". Musicisti coi controcazzi, intrecci da capogiro, dinamiche che continuano a rinnovarsi. Siamo a livello Blowzabella o Bellowhead (per chi ha presente un po' i grossi nomi del panorama anglosassone), ma qua ovviamente il materiale è più "continentale" - anche se non mancano le scappatelle sudamericane. Turbinante e leggero come l'aria: una classe che in ambito rock sarebbe semplicemente impossibile.
http://folkyourself....france-320.html (album + streaming della fenomenale "Mensonge pour danser")
25. MC Solaar: Prose combat
Oh, io di hip-hop francese non so una ceppa ma intuisco di averci un debole. Essenzialmente uno che rappa in francese al mio orecchio parte con 5-6 punti di vantaggio, anche se è un cane.
MC Solaar comunque non è un cane, e sono paticolarmente legato a questo disco perché è uno dei primi album hip-hop in assoluto ad essermi piaciuti (capiamoci: ero un progghettaro osservante, mi sembrava incredibile che potesse piacermi roba così). Il trucco qual è? Che è jazz-rap, è orecchiabile assai e il ragazzo ha una parlantina fenomenale.
Probabilmente questo pezzo lo conoscete:
http://www.youtube.com/watch?v=-n8kGW16RYs
#32
Inviato 22 agosto 2011 - 17:04
Infine, fra quelli degli ultimi vent'anni ho sempre visto molto celebrato Alain Bashung, fautore di un cantautorato raffinato, con rimandi a Jacques Brel e a Scott Walker, benché non disdegnante ritmi sostenuti e un pizzico di background rock. Anche nel suo caso conosco però solo canzoni sparse (purtroppo i giorni sono di 24 ore... però "prima o poi ascolto tutto" ). Questa, di grande successo in Francia, è davvero bellissima.
grandissimo bashung! io conosco solo "fantasie militaire" che contiene appunto il pezzo che hai segnalato "la nuit je mens"
vedo comunque che si cita un po' di tutto. evito di andare sul troppo sperimentale perchè ci sono parecchie cose che si possono trovare nei vari topic industrial et follie, coldwave, minimal synth, new wave meno malata e nww list.
segnalo due cose relativamente recenti che mi piacciono molto:
- titi robin: chitarrista con i controcoglioni, di formazione gitana. il suo stile ha nel tempo inglobato influenze svariate, si parte dal flamenco per arrivare a melodie balcaniche e finire con atmosfere mediorientali e centro asiatiche. l'ultimo disco "jaadu", per esempio è una collaborazione con con faiz ali faiz uno dei più grandi interpreti qawwali (musica sacra sufi) attuali.
- dominique a: chansonnier moderno, consiglio i due dischi che ho ascoltato "auguri" e "l'horizon"
#33
Inviato 23 agosto 2011 - 02:10
6. Antena: scoperti di recente, un miscuglio tra bossanova e synth pop. Hanno fatto un solo EP e vari singoli, tutti raccolti in Camino del Sol (l'ultima stampa della LTM è la più completa).
Camino del Sol
Achilles
credo che gli Antena siano belgi, anche se non fiamminghi quindi a non essere pignoli si potrebbero pure inserire...
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
#34
Inviato 23 agosto 2011 - 06:08
Ho notato tralaltro che alcuni artisti che mi sarei aspettato come particolarmente gettonati di fatto sono stati citati solo en passant o niente affatto. Non so se per evitare consigli scontati o per effettiva preferenza di altro. Comunque buffo che nessuno abbia incluso nei suoi post dischi degli Heldon ("post-prog" frippertronico ispirato da Deleuze) o di Catherine Ribeiro (folk avant/psichedelico),
Grazie di nuovo comunque, ho dirtte per i prossimi 2 o 3 anni (intanto comincio con Louise Attaque e gli Yamasuki).
#35
Inviato 24 agosto 2011 - 10:10
Dimenticata del tutto, ma figurati se non mi piace... gli Heldon no invece.o di Catherine Ribeiro (folk avant/psichedelico),
Grazie di nuovo comunque, ho dirtte per i prossimi 2 o 3 anni (intanto comincio con Louise Attaque e gli Yamasuki).
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#36
Inviato 24 agosto 2011 - 19:47
Ilitch – 10 Suicides(o Periodik Mindtrouble a scelta)-> sperimental-prog-wave
http://www.youtube.c...feature=related
Dalida-> non so se si possa considerare francese (non è manco nata lì), ha cantato anche in italiano, è brava quasi come la Patty e spesso cantano le stesse canzoni, ci sono dei video in cui si incontrano <3
http://www.youtube.c...feature=related un dramma profondissimo
Metal Boys – Tokyo Airport-> la deriva synthwave dei Metail Urbain che avete già citato
http://www.youtube.c...feature=related
Déficit Des Années Antérieures - Action And Japanese Demonstration-> residentismi molto più residentsiani degli stessi residents, geni
http://www.youtube.c...h?v=So1fGFn_Vek
Brume – The Sun-> rumorismo tribalismo
http://www.youtube.c...h?v=t5AWt8JE0XY
ZNR – Barricade 3-> ne avete già straparlato in questo stesso topic
Lucie Cries-> io possiedo le raccolte Infrastition, contengono solo materiale ad altissimo livello, è tutto conisgliato (quindi anche i singoli album), si tratta di wave oscura a parer mio originalissima per le basi molto ricercate
http://www.youtube.c...feature=related
Nocturne – Terroriser-Manipuler-Convaincre-> uno dei capolavori degli ultimi anni, industrial-noise a carattere storico, immensi
http://www.youtube.c...h?v=q1sdMPvMDDY
Un Département - Le Album -> su Illusion Production (l'etichetta gestita dai Déficit Des Années Antérieures), cantautorato, tradizione francese, avanguardia casereccia e wave
http://www.youtube.c...h?v=RvXwgXsKtZk
Gli schizzatissimi Lucrate Milk, no-wave pazzissima
http://www.youtube.c...feature=related
c'è una raccolta se non sbaglio
#37
Inviato 24 agosto 2011 - 20:10
Indie/Electro:
berg sans nipple
colleen
melodium
domotic
readymade fc
del filone ambientale-classico* che collego a raff e tmtd mi piace moltissimo
Julien Neto – Le Fumeur De Ciel
dovrebbe essere francese e, se non ricordo male, ha fatto anche qcosina con Colleen
http://www.youtube.c...feature=related
*filone che, quando non si ripete e si piange addosso, regala opere belissime
#38
Inviato 24 agosto 2011 - 20:17
Indie/Electro:
berg sans nipple
colleen
melodium
domotic
readymade fc
del filone ambientale-classico* che collego a raff e tmtd mi piace moltissimo
Julien Neto – Le Fumeur De Ciel
bravo, ce l'ho e confermo.
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
#39
Inviato 24 agosto 2011 - 20:23
bravo
ascolta ragazzo, modera i toni eh
#40
Inviato 24 agosto 2011 - 20:39
... e dopo il Bazin ci mettiamo pure un bel Vivenza (ma anche qui non siamo "rock")
#41
Inviato 24 agosto 2011 - 20:47
un bel Vivenza
scusa H hai ragione ma ne ho messi solo 10, ci sono esclusi incredibili
http://www.youtube.c...feature=related
allo stesso livello degli altri citati, forse ancora più in alto; anche per lui ristampe non molto lontane, tra l'altro sta diventando sempre più famoso, e finalmente dopo tutti questi anni cazzo!
#42
Inviato 24 agosto 2011 - 20:57
http://www.soundohm.com/home.php
"LP album, glossy cover, numbered and stamped vinyl edition limited of 500 copies. “Réalités servomécaniques” is an improved version faithful to the original recordings with visuals specially reworked, answering to a categorical assertion, theoricaly and practicaly on Vivenza's bruitist point of view, who presents sounds, « noises », under their rawest and genuine aspect: sounds are machines / machines are sounds. Thus Vivenza captured the essence of factories with a strong sense of austerity, radicality, verticality, including thick smokes and intense darkness of industrial landscapes, as Réalités servomécaniques directly refers to the triumph but also decline of heavy industries in the 80s. The mechanics, cogwheels, forges and machines smash us in the face in a radically powerful way, being at the same time under our eyes and inside us, at the heart of our selves, in an ultra realistic way while listening. We are then, with Réalités servomécaniques, plunged in the midst the machines, and in the machines, with a surprising and striking strength. “Machines are sounds / sounds are machines!” "
"for the first time remastered and presented in vynil and cd format, is the first work published in 1981 under the unique banner Vivenza, after he performed in the bands Glace (1976) and Mécanique Populaire (1979). It must be seen as a kind of genuine « Manifesto » that will then become emblematic of all his work. By suggesting to us, on a philosophical as well as sonorous point of view, an idea of opening to the real directly inspired from the futuristic theories, Vivenza was then presenting to us what he brought from his relatioship with the machines and with the sound of the factories, to make us penetrate the brutal concrete of the heavy industry world, that's to say according to his « Modes réels collectifs » of existence.
This album, by virtue of its initial founder characteristic from 1981, shows this concern about participating to the interaction of the energy of the future, to the reciprocal mediation linked to the productive activity of the world. Like Vivenza will say: « By working and through the strengths of work, in the sonorous magma of the industrial society, at the heart of the forges and weirs, of the rolling mills and power stations, reactors and artificial intelligence, nature reveals its dynamic characteristic. The power of machines, and of industry in general, are the truth of the world. » Thus, industry and technique are what we could call the principle of any reality, because, like the futurists said accurately: « the machine is indeed the richest symbol of the mysterious human creator strength ». [1] "
ma basta con queste cagate(ma anche qui non siamo "rock")
#43
Inviato 24 agosto 2011 - 21:06
tra l'altro sta diventando sempre più famoso, e finalmente dopo tutti questi anni cazzo!
un bel Vivenza
... io prima del 2006 manco sapevo chi era.
VIVENZA E' LA MUSICA INDUSTRIALE !
#44
Inviato 24 agosto 2011 - 21:12
tra l'altro sta diventando sempre più famoso, e finalmente dopo tutti questi anni cazzo!
un bel Vivenza
... io prima del 2006 manco sapevo chi era.
VIVENZA E' LA MUSICA INDUSTRIALE !
mmm, non è industrial dai
pace pacina dai, nel nuovo anno scolastico voglio andare d'accordo con te
#45
Inviato 25 agosto 2011 - 00:18
7. Amesoeurs: Amesoeurs
Di loro si è giustamente detto e stradetto su questo forum. Io posso solo dire che questo strano black/shoegaze/post-punk tra l'atmosferico e il melodico mi ha conquistato tardi, ma alla fine m'ha preso a dovere. Coinvolgentissimo. E poi per ste cose il francese è il top assoluto, non c'è storia.
http://www.youtube.c...h?v=jF_oNPdr2ng
Per me, l'ep Ruines Humaines non si batte. Tre canzoni miracolose!
Vero. Però a me piace tanto anche l'album, che "espande" quel suono e per certe versi lo rende più melodico. Comunque, ero indeciso: per tagliare la testa al toro mi son detto "solo album, va'"...
Bello sia il disco che l'ep però bisogna assolutamente citare anche l'altro progetto di Neige, Alcest.
http://www.youtube.c...h?v=ctNzK3TLv3A
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
#46
Inviato 25 agosto 2011 - 20:58
http://www.youtube.c...feature=related
contre jour
http://www.youtube.c...h?v=aqeT_fgSx2Y
corpus delicti
http://www.youtube.c...h?v=atkql9B49yQ
excès nocturne
http://www.youtube.c...h?v=7n9cOHbTEXQ
little nemo
http://www.youtube.c...h?v=s98hdkApCx8
lucie cries
http://www.youtube.c...feature=related
neva
http://www.youtube.c...h?v=LaQmmymRicY
norma loy
http://www.youtube.c...h?v=0bb3DCGae-A
soror dolorosa
http://www.youtube.c...h?v=No6hgj-eEDY
therese racket
http://www.youtube.c...h?v=Euqi3id3ljg
varsovie
http://www.youtube.c...h?v=8F4S6S261rs
violet stigmata
http://www.youtube.c...h?v=teTMMDLJG3g
#47
Inviato 25 agosto 2011 - 23:13
lucie cries
:*****
#48
Inviato 26 agosto 2011 - 17:28
Vivenza l'ho scoperto recentemente pure io, davvero interessante! A quanto pare è pure un guenoniano, il che gli fa guadagnare considerevoli altri punti.
sento che un giorno sarai dei nostri
#49
Inviato 04 ottobre 2011 - 18:48
Ameosoeurs (o come straminchia si scrive), Ruines Humaines.
Les Discrets, quella roba lì sull'inverno che non ricordo come si chiama.
Peste Noire, non ricordo il nome dell'album.
#50
Inviato 04 ottobre 2011 - 19:09
http://www.youtube.com/watch?v=0bb3DCGae-A
Mi ricorda un sacco le atmosfere decadenti ed angosciose di Blade Runner ../../../public/style_emoticons/default/wub.png
verbrennt euch die haende
kaempft um die sonne.
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