
Le nove composizioni qui presenti si distinguono con una formula di folk semplice e strutturalmente essenziale, la voce è elemento preponderante e splende in tutta la sua magnificenza con cromature variegate e purissime. Le uniche divagazioni dagli accordi di chitarra sono esili arrangiamenti elettronici in sottofondo ed alcune percussioni delicate, peraltro del tutto accessori a differenza dei ritmi pulsanti della Sundfør. Non si percepisce una coltre nube di asfissiante malinconia o perdizione nebbiosa, i sentimenti più ricorrenti in questo disco sono la sconfinata pace che può evocare un orizzonte freddo e nevoso, oltre alla sostanziale serenità celestiale che la voce cristallina della Hval evoca con le sue note limpide. La lunghezza dei brani, quasi sempre sopra i sei minuti, permette ai pezzi di svilupparsi senza tirarla troppo per le lunghe, raggiungendo la perfezione in “This Is A Thirst”.
http://www.ondarock....i/2011_hval.htm