3 replies to this topic

[satyajit]

Avevo aspettative altissime per questo scrittore. Ho recuperato un volume a caso, Col corpo capisco, libro composto da due racconti lunghi. Ho letto il primo e... minchia, una palla micidiale: 150 pagine di prolisse seghe mentali sul tema delle corna, di cui non me ne frega nulla! Ho messo il libro in quarantena, indeciso se concluderlo o abbandonarlo. Attendo l'ispirazione.

Voi cosa ne pensate dell'autore? Ma soprattutto: gli altri libri sono come questo?

[piersa]

Sat, sei pratico di quella zona di mondo; mi sorprende la tua sorpresa, persino Roth è così, solo che scrive meglio 

[satyajit]

Boh. Grossman so che ha scritto saggi sulla questione palestinese, in più ho visto il film tratto dal suo romanzo per bambini Qualcuno con cui correre. Questo nei temi si differenzia da entrambi.
Ma la differenza la noto anche con i colleghi Amos Oz (che per il poco che ho letto mi piace molto e che trovo alquanto scorrevole) e Yehoshua (molto più sintetico).
Probabilmente Grossman è semplicemente versatile, per cui altre cose potrebbero piacermi di più. Il problema è che paura ad andare avanti, visto che spesso i suoi romanzi contano centinaia e centinaia di pagine. 

Sugli scrittori ebrei americani è vero, normalmente non mi garbano, e per tanti versi sono affini a quelli israeliani.

[satyajit]

Terminato Col corpo capisco. Ho affrontato il secondo racconto con il piglio adatto e devo dire che, in tutta onestà, lo stile è notevolissimo. Restano le mie grosse perplessità sul progetto, ma sicuramente leggerò altro di Grossman, e con rinnovato interesse.