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La fine è il mio inizio (Jo Baier, 2011)


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5 replies to this topic

#1 sokurov

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Inviato 06 aprile 2011 - 22:31

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http://www.ondacinem...mio_inizio.html

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All work and no play make Jack a dull boy All work and no play make Jack a dull boy All work and no play make Jack a dull boy All work and no play make Jack a dull boy All work and no play make Jack a dull boy All work and no play make Jack a dull boy All work and no play make Jack a dull boy All work and no play make Jack a dull boy All work and no play make Jack a dull boy All work and no play make Jack a dull boy All work and no play make Jack a dull boy All work and no play make Jack a dull boy All work and no play make Jack a dull boy All work and no play make Jack a dull boy All work and no play make Jack a dull boy All work and no play make Jack a dull boy All work and no play make Jack a dull boy All work and no play make Jack a dull boy All work and no play make Jack a dull boy All work and no play make Jack a dull boy All work and no play make Jack a dull boy All work and no play make Jack a dull boy All work and no play make Jack a dull boy All work and no play make Jack a dull boy All work and no play make Jack a dull boy All work and no play make Jack a dull boy All work and no play make Jack a dull boy All work and no play make Jack a dull boy All work and no play make Jack a dull boy

#2 placebo_effect

    Roadie

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Inviato 07 aprile 2011 - 17:18

film coraggioso e riuscito
come sottolinea la recensione,riproporre in versione cinematografica un dialogo sulla vita tra padre e figlio è sicuramente un'impresa non facile ma il regista è riuscito a non sconfinare nella banalità o nell'eccessiva drammaticità.
il film comunque non è per tutti.bisogna essere un minimo predisposti a 90 minuti di pensieri e discorsi sulla vita e la morte (tutt'altro che pesanti o banali)
Emozionante l'ultima scena.
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#3 nicholas_angel

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Inviato 07 aprile 2011 - 19:08

Sembrava impossibile realizzare la trasposizione cinematografica dell??ultimo romanzo di Tiziano Terzani, scritto a quattro mani con il figlio Folco, ??La fine è il mio inizio?, una raccolta di testimonianze che il padre morente comunicò al figlio nell??arco di qualche settimana. Il regista Jo Baier e lo sceneggiatore Ulrich Limmer, aiutato proprio da Folco Terzani, ci hanno provato e il risultato non è riuscito su molti fronti. L??intenzione era quella di realizzare un film che fosse interamente improntato sul dialogo come il libro, ma la sceneggiatura è talmente piatta che l??attenzione dello spettatore, dopo appena cinque minuti, sta già da un??altra parte: ci sono accenni alla guerra in Vietnam, dissertazioni filosofiche sul senso della vita, ma la retorica aleggia minacciosa e certi dialoghi su argomenti ??vacui?? mettono a dura prova la nostra pazienza.

D??altronde il regista viene dalla televisione e non riesce a dare spessore a una storia che poteva essere commovente come poche. Per quanto riguarda il cast non abbiamo da preoccuparci fortunatamente perché abbiamo due fuoriclasse: Bruno Ganz riesce a portare anima e corpo nel personaggio devastato dalla malattia, ma è fortemente penalizzato dal doppiaggio caratterizzato da un accento toscano forzato e abbastanza fastidioso; il romano Elio Germano riesce ancora a dare un??ottima interpretazione, anche se inferiore rispetto ai suoi ultimi lavori. Discorso diverso per le musiche di Ludovico Einaudi, molto belle, a tratti emozionanti, ma inserite quasi a forza nel contesto filmico: solo il tema principale si sente per cinque volte e se la prima volta che lo si ascolta è da brividi, ripetuto all??esasperazione stanca e non poco.

In complesso questa coproduzione italo-tedesca potrà ?? forse ?? convincere i fan del libro di Terzani, ma tutti gli altri assisteranno a un film dall??impatto emotivo pari a zero.


Recensione presa da qui, ma non cliccateci  :(: http://www.filmforli...film.php?id=942


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#4 sokurov

    Bambino Adattato +

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Inviato 07 aprile 2011 - 20:34

film coraggioso e riuscito
come sottolinea la recensione,riproporre in versione cinematografica un dialogo sulla vita tra padre e figlio è sicuramente un'impresa non facile ma il regista è riuscito a non sconfinare nella banalità o nell'eccessiva drammaticità.
il film comunque non è per tutti.bisogna essere un minimo predisposti a 90 minuti di pensieri e discorsi sulla vita e la morte (tutt'altro che pesanti o banali)
Emozionante l'ultima scena.


sono pienamente d'accordo. Tra l'altro l'intimità dei dialoghi e delle immagini sono rese ancora più calzanti dal fatto che le riprese si sono svolte nella vera dimora della famiglia Terzani ad Orsigna.
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#5 placebo_effect

    Roadie

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Inviato 08 aprile 2011 - 16:35

non sapevo fosse la vera dimora di Orsigna!
che bello  :-*
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#6 Affen

    Paolo

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  • LocationNapoli (non è vero)

Inviato 14 aprile 2011 - 18:54

non ho ancora letto niente di Terzani, in compenso, qualche anno fa, mi sono fatto una bella scorpacciata di documentari su di lui e sulla sua opera giornalistica su youtube. Beh, il film non mi è piaciuto. Saranno pure stupidaggini, me ne rendo conto, ma per uno come me, abituato a sentir parlare Terzani stesso in prima persona, a vedere il suo modo di muoversi, di parlare, il film non è piaciuto. Le movenze dell'attore che interpreta Terzani sono nervose (anche se la questione è abbastanza difficile: forse una recitazione più fedele al personaggio sarebbe parsa ridicola o forse si sarebbe potuto riadattarla ma non capovolgerla completamente), il doppiatore è inflazionatissimo e rende, di conseguenza, il doppiaggio evidente.

Anche il contenuto non mi è piaciuto granché:troppe banalità. Sarò io che forse mi aspetto troppo dalle conclusioni filosofiche di Terzani ma tutte le cose che son state dette nel film mi son parse abbastanza banali e, in una certa misura, superficiali.
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