Parlando di loro tre, tolta il commento TV in cui erano comunque in parte "costruiti" e quindi concentrandomi sulla radio, la mia scala di preferenza è Giorgio-Carlo-Marco.
Giorgio è cattivissimo, non ha problemi a dire qualcosa di scorretto, gusti musicali un po' da Mistico retro-riccardone (Sprinsti-Genesis);
Sig. Carlo spesso insisteva con i temi sinistrelli-abbraccialberi e pure vegano, ma elevava il tutto facendo da punching ball e collante tra il gruppo;
Marco pesantissimo, poi negli ultimi periodi in radio tentava sempre di incastrare dei tormentoni forzati, eppure non saprei se avessero funzionato con un altro.
Bravo, io mai saputo associare la voce al nome e di conseguenza non so manco riconoscere i diversi stili di comicità.