Clint Eastwood
#301
Inviato 06 giugno 2018 - 11:45
#302
Inviato 06 giugno 2018 - 11:57
Beh, io ricordo il mantra del "regista di destra", che in realtà continua ancora oggi. All'epoca era proprio una fissazione, e quindi in italia dire che Eastwood era un grande era un casino. Perché poi ti dovevi giustificare ecco.
Giusto Ghezzi si poteva permettere di metterlo sul piedistallo fottendosene.
Si', ma ridimensioniamo anche questo mito del cattiva stampa di sinistra che criticava i registi di destra,
La cosa era molto piu' sfumata: c'era tutto un cinema "di destra" dalle tendenze anarchice che era amato anche dalla sinistra: Peckinpah, Milius e molti newhollywoodiani ambigui (Coppola, Cimino, Friedkin) erano eventualmente portati sugli altari dall'opionine pubblica alternativa, non certo dalla stampa di destra, che li vedeva come dei pervertitori del cinema e se doveva ricnoscersi con qualcuno si riconosceva piu' volentieri nell'ultimo bolsissimo John Wayne.
Eastwood non era penalizzato tanto perche' di destra, ma dalla sua fama di attore (per cui le sue regie venivano viste come dei capricci) e soprattutto dal suo alternare prodotti autoriali a prodotti spudoratamente commerciali, in un'epoca in cui l'autorialita' era tutto.
Ridimensioniamo pure, ma io 'sti discorsi di "regista di destra" mi è capitato di sentirli alla proiezione stampa di Sully. Ed era gente che scrive sui giornali grossi eh.
#303
Inviato 06 giugno 2018 - 13:27
Beh, io ricordo il mantra del "regista di destra", che in realtà continua ancora oggi. All'epoca era proprio una fissazione, e quindi in italia dire che Eastwood era un grande era un casino. Perché poi ti dovevi giustificare ecco.
Giusto Ghezzi si poteva permettere di metterlo sul piedistallo fottendosene.
Si', ma ridimensioniamo anche questo mito del cattiva stampa di sinistra che criticava i registi di destra,
La cosa era molto piu' sfumata: c'era tutto un cinema "di destra" dalle tendenze anarchice che era amato anche dalla sinistra: Peckinpah, Milius e molti newhollywoodiani ambigui (Coppola, Cimino, Friedkin) erano eventualmente portati sugli altari dall'opionine pubblica alternativa, non certo dalla stampa di destra, che li vedeva come dei pervertitori del cinema e se doveva ricnoscersi con qualcuno si riconosceva piu' volentieri nell'ultimo bolsissimo John Wayne.
Eastwood non era penalizzato tanto perche' di destra, ma dalla sua fama di attore (per cui le sue regie venivano viste come dei capricci) e soprattutto dal suo alternare prodotti autoriali a prodotti spudoratamente commerciali, in un'epoca in cui l'autorialita' era tutto.
Fino a un certo punto però, Pauline Kael che negli anni 70 era la punta di diamante dei critici progressisti e aveva unagrandissima quanto incomprensibile influenza culturale cercò abbastanza sistematicamente di ridicolizzare la carriera di Eastwood in maniera anche sgradevole, affibbiandogli a più riprese l'etichetta di fascista, la cosa iniziò con la celebre recensione di Dirty Harry e proseguì per anni facendo scorrere fiumi d'inchiostro, Eastwood stesso ne parla spesso come una situazione molto pesante e sicuramente il suo riconoscimento critico è stato posticipato anche a causa di questa querelle.
Personalmente a leggere le sue recensioni a riguardo non so se mettermi a ridere o a vomitare tanto sono ridicole e in male fede.
#304
Inviato 06 giugno 2018 - 13:31
Ridimensioniamo pure, ma io 'sti discorsi di "regista di destra" mi è capitato di sentirli alla proiezione stampa di Sully. Ed era gente che scrive sui giornali grossi eh.
Per la stampa è tornato ad essere ufficialmente di destra dopo il sostegno a Romney e American Sniper...
#305
Inviato 06 giugno 2018 - 14:10
Comunque alla bellezza di 88 anni (compiuti giusto la settimana scorsa) Clint non si gode certo la pensione ma è già sul set del suo nuovo film, in cui torna finalmente anche come attore: https://www.mymovies...clint-eastwood/
insomma non poteva mancare anche nella filmografia di clint il film sulla war on drugs no da una parte me ne rallegro perché il 10° biopic in 10 anni non lo avrei retto. ma del resto eastwood non è un maverick, è un uomo dell'industria, per cui lavora su quel che può all'interno di essa. oggi ad hollywood non è che ci sia molta scelta: o fai i blockbusters o se no nel campo del drama il biopic ha cannibalizzato quasi tutto
-----------------------------
vi farò una confessione: ho cercato di riguardare flags of our fathers, ma ha una fotografia talmente brutta, una specie di studio su quali siano le sfumature possibili in una scala di grigi, che mi facevano persino male gli occhi. sono l'unico? brutta giornata per me?
#306
Inviato 06 giugno 2018 - 14:12
Flags non l'ho mai digerito del tutto manco io, grandi pagine ma anche tanta retorica.
#307
Inviato 06 giugno 2018 - 14:39
Beh, io ricordo il mantra del "regista di destra", che in realtà continua ancora oggi. All'epoca era proprio una fissazione, e quindi in italia dire che Eastwood era un grande era un casino. Perché poi ti dovevi giustificare ecco.
Giusto Ghezzi si poteva permettere di metterlo sul piedistallo fottendosene.
Si', ma ridimensioniamo anche questo mito del cattiva stampa di sinistra che criticava i registi di destra,
La cosa era molto piu' sfumata: c'era tutto un cinema "di destra" dalle tendenze anarchice che era amato anche dalla sinistra: Peckinpah, Milius e molti newhollywoodiani ambigui (Coppola, Cimino, Friedkin) erano eventualmente portati sugli altari dall'opionine pubblica alternativa, non certo dalla stampa di destra, che li vedeva come dei pervertitori del cinema e se doveva ricnoscersi con qualcuno si riconosceva piu' volentieri nell'ultimo bolsissimo John Wayne.
Eastwood non era penalizzato tanto perche' di destra, ma dalla sua fama di attore (per cui le sue regie venivano viste come dei capricci) e soprattutto dal suo alternare prodotti autoriali a prodotti spudoratamente commerciali, in un'epoca in cui l'autorialita' era tutto.
Fino a un certo punto però, Pauline Kael che negli anni 70 era la punta di diamante dei critici progressisti e aveva unagrandissima quanto incomprensibile influenza culturale cercò abbastanza sistematicamente di ridicolizzare la carriera di Eastwood in maniera anche sgradevole, affibbiandogli a più riprese l'etichetta di fascista, la cosa iniziò con la celebre recensione di Dirty Harry e proseguì per anni facendo scorrere fiumi d'inchiostro, Eastwood stesso ne parla spesso come una situazione molto pesante e sicuramente il suo riconoscimento critico è stato posticipato anche a causa di questa querelle.
Personalmente a leggere le sue recensioni a riguardo non so se mettermi a ridere o a vomitare tanto sono ridicole e in male fede.
Parlavo dell'Italia, pero'.
La Kael era 'na stronza. Tra l'altro per il poco che ho letto di suo, era una critica modesta e non poco ottusa, infatti oggi piu' famosa per le sue mega-toppate che per altro, non riesco a spiegarmi l'incredibile credito e potere di cui ha goduto per tanti anni.
#308
Inviato 06 giugno 2018 - 14:42
Ah ok, non avevo capito, allora si, in Italia più che altro era effettivamente un discorso che "i film di genere non sono film seri", cosa che in maniera più sfumata un po' continua ancora oggi.
#309
Inviato 06 giugno 2018 - 22:37
un mondo perfetto testimonia l'incontro tra due dei maggiori rappresentanti delle proprie generazioni di affascinanti attori americani. entrambi reduci dal successo di due western in realtà così diversi tra loro come balla coi lupi e gli spietati. kevin costner interpreta un tipico "duro" da vecchia hollywood, un personaggio che eastwood avrebbe potuto interpretare 20 anni prima: un criminale con un proprio codice morale, un loner e un loser, ma con una propria dignità, il cui romanticismo viene però attenuato da un'aura di malinconia e rassegnazione esistenziale. il vecchio clint interpreta invece un texas ranger incaricato di catturarlo. paradossalmente non è un personaggio così diverso dal bandito di costner, e per comprenderlo è utile metterlo in correlazione con le altre due figure di "autorità" con cui si rapporta nel corso del film: la criminologa e l'agente federale. la sua visione disincantata lo pone a distanza sia dall'ingenuo idealismo della giovane criminologa, sia dalla violenza autoritaria del federale. il criminale in realtà non sembra molto interessato a fuggire e il texas ranger non pare molto convinto nella ricerca. è come se entrambi conoscessero già il finale della storia, che rende vano tutto il resto. e il finale è sempre lo stesso: amaro
uno dei più sottovalutati film di eastwood è uno dei suoi più belli, un crime movie malinconico ed esistenziale. lo si può leggere anche come un romanzo di formazione, ma viene da chiedersi se il protagonista sia il piccolo phillip o l'evaso butch, entrambi accomunati dalla mancanza fisica ed affettiva della figura paterna. una storia di bambini orfani che crescono e diventato adulti altrettanto soli nell'anno in cui l'america diventò orfana (il film è ambientato in texas nelle settimane che precedono l'assassinio di kennedy)
non sono un brav'uomo, ma nemmeno il peggiore. appartengo ad un'altra razza
#310
Inviato 06 giugno 2018 - 23:53
Secondo me Lo Straniero è un pelino sotto*, ma proprio un pelino, perché tende un po' ad avvitarsi su sé stesso, rimane in ogni caso un grande film, molto bello e originale, peccato per il doppiaggio italiano che con la storia del fratello rovina quello che a tutti gli effetti è un western soprannaturale
Spiega spiega meglio la storia del doppiaggio please
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#311
Inviato 07 giugno 2018 - 00:01
Visto di recente "Un mondo perfetto", anche per me è uno dei suoi film più belli.
Forse "Gli spietati" e' stata la consacrazione maintream, ma gia' con "Il cavaliere pallido", "Gunny" e soprattutto "Bird" (oggi caduto un po' nel dimenticatoio, a pensarci) si era fatto una solida reputazione presso molto critica.
Verissimo, ricordo che quando iniziai a interessarmi "seriamente" al cinema (intorno al 2002/2003), "Bird" veniva citato dai critici come il primo lavoro davvero importante di Eastwood, per alcuni il suo capolavoro. Poi, con il passare degli anni, non ne ho praticamente più sentito parlare... (e non l'ho ancora recuperato)
#312
Inviato 07 giugno 2018 - 07:18
Secondo me Lo Straniero è un pelino sotto*, ma proprio un pelino, perché tende un po' ad avvitarsi su sé stesso, rimane in ogni caso un grande film, molto bello e originale, peccato per il doppiaggio italiano che con la storia del fratello rovina quello che a tutti gli effetti è un western soprannaturale
Spiega spiega meglio la storia del doppiaggio please
Nella versione italiana quando alla fine il tipo che sta scavando la fossa gli chiede il suo nome lui risponde "hai appena scritto quello di mio fratello" e il film diventa una banale storia di vendetta, nella versione originale invece risponde "l'hai appena scritto" facendo intuire che lo straniero è la reincarnazione o il fantasma dello sceriffo ucciso.
#313
Inviato 20 luglio 2018 - 19:26
tre anni fa ero nel folto gruppo forumistico di coloro che criticarono american sniper. oggi che l'ho rivisto, mi sento di dissentire con me stesso. è un bel film, un buon film, ma soprattutto non è quel tipo di film apologetico e retorico che venne descritto dai detrattori
per sgomberare il campo da questa accusa basterebbe una scena, che è anche quella che apre il film e che viene ripresa e conclusa dopo il lungo flashback dei primi 30 anni di vita di kyle. è la sequenza dell'uccisione del bambino che si sta per lanciare con una bomba contro un convoglio militare. se eastwood avesse voluto fare un film apologetico, gli sarebbe bastato estromettere questa scena. avrebbe potuto edulcorare la vicenda raccontata, indorare la pillola. e invece no: introduce il protagonista mostrandolo mentre uccide un bambino (e subito dopo una donna). e la domanda che sorge spontanea è: che razza di eroe, di patriota, può essere uno che ammazza donne e bambini?
ma eastwood non si ferma solo a questo. va oltre. questa scena trascende la stessa vicenda di kyle per fare un discorso più generale ed universale sulla guerra. ciò che kyle sperimenta sulla propria pelle è un conflitto: quello tra piano ideale e piano reale. "non immaginavo che sarebbe iniziata così la mia esperienza in guerra", sono più o meno queste le parole di kyle mentre commenta l'accaduto con un commilitone. nessuno mette in dubbio che kyle fosse una persona convinta di ciò in cui credeva, un idealista, che volontariamente si è arruolato per perseguire uno scopo nella vita. la sua visione manichea del mondo - che gli discendeva dagli insegnamenti religiosi in famiglia - si scontra però subito con la realtà della guerra. in guerra chi è il lupo? chi la pecora? e chi il cane da pastore? a volte si è uno, a volte l'altro, o forse nessuno di questi
da full metal jacket in poi, i film americani hanno indugiato sul lato disumanizzante dell'addestramento militare. l'esercito vuole creare robot, assassini perfetti. anche l'addestramento dei SEAL non pare per niente una passeggiata. ma a kyle, come ai suoi compagni, non bastano urla nelle orecchie, umiliazioni fisiche e psicologiche, per sopravvivere alla routine alienante della guerra. dopo ogni turno al fronte, quando kyle ritorna a casa è sempre più distaccato, paranoico, ossessivo. ed è paradossale che nel momento in cui sembra ritornare lentamente alla normalità, sarà una morte tanto inspiegabile quanto beffarda a porre fine alla sua esistenza
eastwood ha fatto un film realistico e crudo sulla guerra, senza nascondersi dietro un dito, senza fanfare e spettacolarizzazioni. condivide con the hurt locker, il film a cui sin da subito è stato accostato, anche un'altra tematica: la guerra come droga, dipendenza, botta adrenalinica da cui è difficile riprendersi, staccare, ritornare a quelle che kyle stesso definisce "vite superficiali", quelle per cui alla fine uccide e rischia di venire ucciso. con quel suo stile essenziale che non è mai però convenzionale, filma la guerra in iraq come davvero pochi altri film sono riusciti a fare
#314
Inviato 21 luglio 2018 - 14:07
cine hai visto anche quello nuovo sul treno? io non ancora
no, nemmeno io. ma nel forum sembra non averlo visto nessuno a giudicare dal fatto che il topic del film ha zero risposte. mi aspettavo almeno il commento di kristofferson
#315
Inviato 05 ottobre 2018 - 08:29
Di nuovo in gioco...
#316
Inviato 05 ottobre 2018 - 10:15
Sa già di capolavoro.
#317
Inviato 05 ottobre 2018 - 10:16
Sembra molto buono
#318
Inviato 05 ottobre 2018 - 15:10
Lui alla fine muore di sicuro.
#319
Inviato 05 ottobre 2018 - 15:30
Est sans issue
#320
Inviato 05 ottobre 2018 - 18:43
Lui alla fine muore di sicuro.
Infatti sembra Gran Torino (senza il tema dell'integrazione). Anche la colonna sonora, plìn-plìn, è simile
#321
Inviato 06 ottobre 2018 - 05:52
Ma che ci frega. Dopo dieci anni torna a metterci la faccia. Spero proprio in un film stile Gran Torino, visto che gli ultimi li ho trovati molto "leggerini". Ci vuole un bel pugno allo stomaco.
#322
Inviato 06 ottobre 2018 - 08:17
Sa già di capolavoro.
Oscar miglior attore già dal trailer
www.crm-music.com
Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
#323
Inviato 06 ottobre 2018 - 09:08
Est sans issue
#324
Inviato 20 gennaio 2019 - 10:26
visto che ultimamente si è parlato a più riprese nel forum di corda tesa (1984), regia non accreditata di eastwood, l’ho recuperato anch’io. è una specie di versione problematica e perversa, libera e autoriale, di un film della saga di dirty harry. eastwood interpreta uno dei suoi tipici personaggi, il rude e misogino macho con il sorriso e la battuta da figlio di puttana sicuro di sé, ma a differenza di altri film in cui il protagonista non subisce cambiamenti od evoluzioni, in questa pellicola gli fa fare un percorso preciso nel quale deve confrontarsi con se stesso, la propria coscienza e il proprio rapporto con le donne, imparando a rispettarle
tra i suoi film che ho visto, credo che sia quello più sessualmente esplicito. la visione del sesso è però quella cupamente puritana, con il sesso legato unicamente a pulsioni di morte, alla devianza, al bizzarro. insomma non è perché si hanno fantasie erotiche, parafilie, o si va a puttane, che si è per forza di cose un serial-killer. in fondo l’assassino del film non agisce in maniera tanto diversa da un killer da slasher: uccidendo le donne con cui il personaggio di eastwood ha avuto rapporti (o verso le quali ha semplicemente provato attrazione, fantasia), indirettamente lo “punisce”, o lo ammonisce, per la sua condotta morale
come poliziesco in sé, è sicuramente convenzionale nei meccanismi, nello svolgimento, nella risoluzione. ma come film mainstream e veicolo di una mega star – come era all’epoca eastwood – è coraggioso, persino sperimentale, un tassello importante nella sua crescita come regista ed autore
#325
Inviato 20 gennaio 2019 - 19:50
ma sentilo, il fighetto
#326
Inviato 21 gennaio 2019 - 18:27
#327
Inviato 21 gennaio 2019 - 19:11
daje. Ho visto un film mel gibson-julia roberts, e non esiste una lingua che possa esprimere il capolavoro che era.
#328
Inviato 07 ottobre 2019 - 09:37
Passato decisamente sotto silenzio è uscito il traier del nuovo Eastwood, girato nella Georgia boicottata dai democratici per la legge sull'aborto e con protagonista un abbastanza inedito eroe ciccione.
#329
Inviato 07 ottobre 2019 - 09:50
il trailer? avevo capito che ci stava lavorando
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#330
Inviato 07 ottobre 2019 - 09:51
Il vecchiaccio è ancora veloce come il vento, a quest'ora starà già lavorando sul prossimo...
#331
Inviato 31 dicembre 2019 - 18:08
OTTANTANOVE anni!
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
#332
Inviato 01 gennaio 2020 - 09:55
Est sans issue
#333
Inviato 25 gennaio 2020 - 10:26
Il primo Dirty Harry lo adoro, gli altri vale la pena vederli?
The core principle of freedom
Is the only notion to obey
#334
Inviato 25 gennaio 2020 - 18:44
#335
Inviato 25 gennaio 2020 - 22:10
Concordo su "Coraggio Fatti Ammazzare".
#336
Inviato 25 gennaio 2020 - 22:57
Solo il quinto fa cacare.Il primo Dirty Harry lo adoro, gli altri vale la pena vederli?
Non mi dire che non hai mai visto Coraggio, fatti ammazzare.
Est sans issue
#337
Inviato 26 gennaio 2020 - 07:55
I Dirty Harry sono belli tutti, persino l'ultimo.
#338
Inviato 28 aprile 2020 - 12:16
1997 Potere assoluto (Absolute Power)
Thriller elegante e ben confezionato che rilancia Clint come gran protagonista dopo un paio di film (Un mondo perfetto e I ponti di Madison County) dove si era tenuto un po’ in disparte per lasciare la scena ad altri attori. E’ anche il ritorno a un prodotto più convenzionale e di genere dopo la svolta autoriale iniziata con Gli spietati. Anche se il suo personaggio è sempre lo stesso, Eastwood vi opera delle sottili variazioni, divertendosi - come ha fatto spesso - a metterne in discussione gli assunti: l’eroe positivo stavolta è un criminale, mentre il villain della storia nientemeno che il Presidente degli Stati Uniti (mitica la scena in cui Clint lo apostrofa come “maledetta puttana senza cuore” ). Alla fine però il discorso intorno a cui ruota Eastwood è sempre lo stesso: il singolo contro il potere.
La prima ora e mezza di film è solida e di grande tensione, mentre la parte conclusiva in cui vengono tirati i fili della vicenda scade un po’ nel consueto e nel già visto (ci sono anche un paio di momenti della trama non troppo chiari o tirati per i capelli).
Grande cast di attori, a testimonianza del fatto che dagli anni novanta in poi lavorare con Eastwood diventa un privilegio: Gene Hackman, Ed Harris, Scott Glenn, Richard Jenkins…
#339
Inviato 29 aprile 2020 - 14:39
2002 Debito di sangue (Blood Work)
Ultimo poliziesco di Clint come attore e regista. Il (relativo) insuccesso di questo film - e anche i raggiunti limiti di età (a 72 anni, benché portati benissimo, risultava ormai poco credibile nel ruolo dello sbirro) - lo convinsero ad abbandonare i ruoli da attore e a dedicarsi da lì in poi solo alla regia, iniziando la grande stagione dei capolavori della sua maturità (decisione a cui verrà meno solo 3 volte in 20 anni, mentre nei 30 anni precedenti solo in 3 occasioni aveva diretto un film non interpretandolo).
Anche se viene considerato generalmente un Eastwood "minore", ciò non significa che sia un prodotto non professionale o poco curato. Il film, anzi, è solido, ben diretto e interpretato e scorre via che è un piacere benché la struttura e la trama siano abbastanza routinarie oltre che fedeli ai tutti i meccanismi del genere (tanto che a uno spettatore che li conosce bene non riesce difficile prevedere le svolte della vicenda). Eastwood aggiunge un ulteriore tassello all’umanizzazione del suo personaggio: stavolta è un poliziotto vittima di un infarto a cui viene trapiantato il cuore di una donna messicana (al cui assassino dovrà dare la caccia).
Forse è l’ultimo vero film di genere di Eastwood, ed è un peccato non ne abbia più diretti.
#341
Inviato 04 gennaio 2021 - 12:48
Ancora in gioco:
https://en.m.wikiped...ry_Macho_(film)
Realizzato a tempi di record (il progetto era stato annunciato a ottobre) e in piena pandemia. Credo il regista più anziano a dirigere un film per una major (anche se Richard Donner sembra intenzionato a batterlo)
#342
Inviato 12 marzo 2021 - 08:51
Prime immagini:
#343
Inviato 12 marzo 2021 - 10:24
Come sempre, sento odore di capolavoro.
#344
Inviato 20 giugno 2021 - 19:59
non sapevo delle sue doti canore, niente male davvero
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#345
Inviato 20 giugno 2021 - 21:05
#346
Inviato 21 giugno 2021 - 05:20
Se non sbaglio ha cantato anche in diversi pezzi dei suoi film, nei titoli di coda di Million Dollar Baby c'è un pezzo cantato da lui
#347
Inviato 21 giugno 2021 - 08:26
Uno dei momenti piu' potenti di The Beguiled/La notte brava del soldato Jonathan e' quando sul finale entra la sua voce afona e spettrale che canta "Dove She is a Pretty Bird". E vedendo il film doppiato si perde un po' l'effetto che sembra sia un fantasma a cantare.
#348
Inviato 06 agosto 2021 - 13:11
Tira aria di capolavoro...
#349
Inviato 06 agosto 2021 - 13:22
il sequel di Gran Torino?
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#350
Inviato 06 agosto 2021 - 13:25
Sembra piu' lirico e meno spoglio dei suoi ultimi.
Intanto ho rivisto e rivalutato The Mule. Continuo a considerarla un'occasione mezza spercata per via della mediocre scrittura, ma il tono prosciugato e impassibile al secondo giro mi ha preso e convinto di piu'.
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