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Leggere: come, dove, quando (e quanto)


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98 replies to this topic

#51 wago

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Inviato 13 gennaio 2011 - 23:29

C'e' anche il caso di argomenti specifici in cui spesso è giusta ed e' fatta bene. Io ho preparato moltissimi esami di matematica assai avanzati facendo ampio ricorso a wiki, sia per approfondire cose che sul libro non c'erano che per chiarire passaggi oscuri.
Ovviamente parlo di en.wiki eh, la versione italiana va bene per le pagine sui comuni e basta.

Uno dei motivi per cui amo i treni e mi faccio dei gran viaggi coi regionali (oltre alla pecunia) e' che mi consentono di leggere a lungo. Poi capitano lo stesso gli studenti scalmanati che escono all'una dal professionale e/o le bande di niggaz che sparano al massimo lo zouk dal cellulare e/o le trentenni prese male dalla vita che passano DUE ORE DUE attaccate al cellulofono raccontando (o meglio urlando) a qualche malcapitata "amica" le loro turbe sentimentali; ma in fin dei conti sono eccezioni, la maggior parte delle volte leggo da dio.

Tendo a prendere poche cose in biblioteca perche' i libri che desidero in linea di massima appartengono a due categorie: libri che posso trovare in libreria (magari dopo un po' di ricerche) / libri che non ci sono manco nella biblioteca piu' fornita della citta' (e talvolta della Lombardia). Dato che amo follemente possedere i libri, sapere che sono miei e averceli nella libreria, in genere compro. E se prendo a prestito fotocopio.

Oggi sono stato alla Feltrinelli di Milano Centrale, volevo l'Introduzione alla Filosofia della Scienza di Giorello ma non c'era, ho girato un po' e poi son capitato davanti allo scaffale di linguistica, mi veniva da piangere, volevo comprare tutto leggere tutto sapere tutto, saran stati 100 volumi uno piu' intrigante dell'altro. Mi chiedo in realta' a parte me chi se li legga, del pubblico ordinario di una libreria. Alla fine me ne sono uscito con un Eco che mi mancava e un malloppo di semiotica, chissa' quando li leggero' (e giusto ieri avevo sperperato altri quattrini da Ubik a Bergamo).
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#52 tiresia

    Sue Ellen

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Inviato 14 gennaio 2011 - 07:16

Io prendo i libri in biblioteca solo per sottolinearli a caso... e far scervellare "il prossimo che legge" circa il senso del mio sottolineare...  ;D


asd asd non abiterai mica a firenze eh?
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#53 SV

    Roadie

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Inviato 14 gennaio 2011 - 08:48


Io prendo i libri in biblioteca solo per sottolinearli a caso... e far scervellare "il prossimo che legge" circa il senso del mio sottolineare...  ;D


asd asd non abiterai mica a firenze eh?


... magarA!
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#54 100000

    Enciclopedista

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Inviato 14 gennaio 2011 - 11:12

Io quoto wago sul discorso di wikipedia e la chiudo qui, dai (non ci ho mai preparato esami interi, ma per argomenti scientifici spesso en.wiki come dice wago è corretta e fatta bene e non nego di averne fruito per qualche dettaglio, magari incomprensibile sul materiale del prof). Non dico di usarla in maniera sistematica, ma mi piacerebbe si evitasse di demonizzarla, ecco.

Quoto wago anche per possedere i libri. Non prendo quasi mai in prestito, e quando lo faccio a volte poi mi compro il libro una volta finito (sempre che lo abbia apprezzato, al contrario ad esempio ho letto un Dan Brown come libro comico e mi sono guardato bene dallo spendere soldi per quello).
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#55 wago

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Inviato 14 gennaio 2011 - 11:18

ad esempio ho letto un Dan Brown come libro comico e mi sono guardato bene dallo spendere soldi per quello


Ecco, io ci ho speso 2 ? invece, per l'edizione inglese, e manco sono riuscito a godermela in senso umoristico tanto lo trovavo mediocre (per ridere ci vuole minimo la bruttezza esplicita).
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#56 Ronald Regaz

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Inviato 14 gennaio 2011 - 11:19


Favorevole al 100%, su tutta la linea, qualsiasi cosa significhi panoplai.
Aggiungerei anzi anche Varese e Brescia, per restare alla sola Lombardia.



;D vuol dire 'panoplia' con un errore di battitura  :)

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#57 100000

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Inviato 14 gennaio 2011 - 11:52

ad esempio ho letto un Dan Brown come libro comico e mi sono guardato bene dallo spendere soldi per quello


Ecco, io ci ho speso 2 ? invece, per l'edizione inglese, e manco sono riuscito a godermela in senso umoristico tanto lo trovavo mediocre (per ridere ci vuole minimo la bruttezza esplicita).


Probabilmente hai ragione, ma Crypto (quello che mi consigliò un altro ingegnere informatico come libro comico) ci si avvicina abbastanza alla bruttezza esplicita. Se poi aggiungiamo che non serve appunto una laurea in ing. informatica per comprendere le assurdità scritte nel libro, se la si prende sul ridere è anche divertente.
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#58 Çorkan

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Inviato 14 gennaio 2011 - 14:38

Invece sono grandemente a favore della biblioteca. I libri che leggo li prendo quasi tutti lì. Efficente e veramente ben servita (poi qui c'è il fondo di fantascienza più grande d'Italia :-*).
Solo ci vorrebbero degli addetti che se gli chiedi di cercarti Graham Greene non ti guardano con gli occhi da carpa. Ho capito che non devi essere Umberto Eco, ma sticazzi quel minimo di cultura, anche per poter aiutare meglio gli utenti!
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Dekalog 5

#59 SV

    Roadie

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Inviato 14 gennaio 2011 - 14:44

Invece sono grandemente a favore della biblioteca. I libri che leggo li prendo quasi tutti lì. Efficente e veramente ben servita (poi qui c'è il fondo di fantascienza più grande d'Italia :-*).
Solo ci vorrebbero degli addetti che se gli chiedi di cercarti Graham Greene non ti guardano con gli occhi da carpa. Ho capito che non devi essere Umberto Eco, ma sticazzi quel minimo di cultura, anche per poter aiutare meglio gli utenti!


...mmm, quindi chi non conosce "Graham Greene" ha la cultura di una capra... occhio che il giorno in cui diranno che "ha cultura solo chi conosce la discografia dei LunaPop", potresti finire a fare l'aRosticino...  ;D

La biblioteca è sicuramente un bel posto per leggere... però io resto affezionato al libro... non posso non avere un libro che ho letto... rischio crisi di lontananza
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#60 Slowburn

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Inviato 14 gennaio 2011 - 14:49

Rispetto il tuo punto di vista 10000days.

Ora,i moderatori mi uccideranno,perche' esco ancora dal tema iniziale,ma vorrei segnalare un libro intitolato "The Shallow" (letteralmente "I superficiali"),scritto da Nicholas Carr,giornalista e scrittore americano,il quale accusa internet di averci fatto perdere il gusto per la lettura ed il pensiero riflessivo (cui mi trovo assolutamente d'accordo!),a favore di un tipo di attivita' cerebrale mirata all'approssimativa e fugace valutazione di un ammasso crescente di informazioni,ma senza approfondirne nessuna.
Nello specifico,diventa sempre piu' difficile concentrarsi su un unico testo sul computer quando si viene continuamente distratti da link di ogni tipo che ochieggiano e tolgono attenzione.

Ed e' qui che mi ricollego a cio' che si diceva (senza aver la pretesa di aver ragione,sinceramente m'importa poco o nulla dove essa stia): lo studio.
La nostra diventa una lettura-scanner,uno scorrere frenetico alla caccia spasmodica di cio' che ci puo' interessare,salvo poi cliccarci sopra e spostarci altrove senza approfondimento. Tutto cio' e' un modo differente di pensare,rispetto a qualche anno fa,e ha i suoi vantaggi (tutto e' piu' facile da raggiungere,la quantita' di informazioni e' aumentata) ma che comporta,a mio modesto avviso,ad una specie di frattura dei processi della conoscenza "tradizionali" e,di conseguenza,ad un impoverimento culturale.


P.s: ancora chiedo scusa per l'OT.


Ritornando in tema,pure per me e' importante "possedere" un libro, soprattutto se mi ha preso moltissimo,quando ero ragazzina non mi potevo permetter di comprarli,qualcuno,che avevo gia' letto,l'ho acquistato dopo. :)


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#61 Çorkan

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Inviato 14 gennaio 2011 - 15:19


Invece sono grandemente a favore della biblioteca. I libri che leggo li prendo quasi tutti lì. Efficente e veramente ben servita (poi qui c'è il fondo di fantascienza più grande d'Italia :-*).
Solo ci vorrebbero degli addetti che se gli chiedi di cercarti Graham Greene non ti guardano con gli occhi da carpa. Ho capito che non devi essere Umberto Eco, ma sticazzi quel minimo di cultura, anche per poter aiutare meglio gli utenti!


...mmm, quindi chi non conosce "Graham Greene" ha la cultura di una capra... occhio che il giorno in cui diranno che "ha cultura solo chi conosce la discografia dei LunaPop", potresti finire a fare l'aRosticino...  ;D

La biblioteca è sicuramente un bel posto per leggere... però io resto affezionato al libro... non posso non avere un libro che ho letto... rischio crisi di lontananza


Nono non intendevo questo (fra l'altro conosco vagamente gli addetti e son tutta gente più che laureata, per cui non direi che hanno la cultura di una capra, anzi). Intendevo solo che un po' più di passione per la letteratura non sarebbe male. Insomma, non sono gli impiegati di un ufficio tecnico.

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#62 SV

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Inviato 14 gennaio 2011 - 16:02



Invece sono grandemente a favore della biblioteca. I libri che leggo li prendo quasi tutti lì. Efficente e veramente ben servita (poi qui c'è il fondo di fantascienza più grande d'Italia :-*).
Solo ci vorrebbero degli addetti che se gli chiedi di cercarti Graham Greene non ti guardano con gli occhi da carpa. Ho capito che non devi essere Umberto Eco, ma sticazzi quel minimo di cultura, anche per poter aiutare meglio gli utenti!


...mmm, quindi chi non conosce "Graham Greene" ha la cultura di una capra... occhio che il giorno in cui diranno che "ha cultura solo chi conosce la discografia dei LunaPop", potresti finire a fare l'aRosticino...  ;D

La biblioteca è sicuramente un bel posto per leggere... però io resto affezionato al libro... non posso non avere un libro che ho letto... rischio crisi di lontananza


Nono non intendevo questo (fra l'altro conosco vagamente gli addetti e son tutta gente più che laureata, per cui non direi che hanno la cultura di una capra, anzi). Intendevo solo che un po' più di passione per la letteratura non sarebbe male. Insomma, non sono gli impiegati di un ufficio tecnico.


.. però considera che a volte (non sempre, concordo) sono lì a lavorare per 300e al mese... con 3 mesi di contratto... c'è gente a cui "la Passione" la fanno passare...
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#63 wago

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Inviato 14 gennaio 2011 - 16:29

Sono estremamente in disaccordo con l'argomentazione "frattura dei processi di conoscenza tradizionali -> impoverimento culturale". La rendi esplicita in questo intervento, ma mi pare che fra le righe emerga gia' altrove nei tuoi commenti.
Per me l'aggiunta di un nuovo processo di conoscenza (perche' di questo si tratta) non può essere un impoverimento. Per definizione, e' un arricchimento.
Con questo non intendo attribuire a internet e wikipedia alcuna patente di "bene assoluto", semplicemente voglio puntualizzare che l'atteggiamento demonizzatore portato avanti da tanti "difensori della cultura" verso la cultura "agile" diffusa dalla rete altro non e' che l'ennesimo borbottamento di chi non ce la fa ad adeguarsi ai tempi e preferisce chiamare superiorita' culturale quello che e' puro e semplice essere retrogradi. Ma soccomberanno anche costoro, inevitabilmente.
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#64 SV

    Roadie

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Inviato 14 gennaio 2011 - 16:44

Sono estremamente in disaccordo con l'argomentazione "frattura dei processi di conoscenza tradizionali -> impoverimento culturale". La rendi esplicita in questo intervento, ma mi pare che fra le righe emerga gia' altrove nei tuoi commenti.
Per me l'aggiunta di un nuovo processo di conoscenza (perche' di questo si tratta) non può essere un impoverimento. Per definizione, e' un arricchimento.
Con questo non intendo attribuire a internet e wikipedia alcuna patente di "bene assoluto", semplicemente voglio puntualizzare che l'atteggiamento demonizzatore portato avanti da tanti "difensori della cultura" verso la cultura "agile" diffusa dalla rete altro non e' che l'ennesimo borbottamento di chi non ce la fa ad adeguarsi ai tempi e preferisce chiamare superiorita' culturale quello che e' puro e semplice essere retrogradi. Ma soccomberanno anche costoro, inevitabilmente.


... scusa la schiettezza eh... ma "con chi ce l'hai, che non c'ho capito quasi un cazzo?"  ;D
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#65 Slowburn

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Inviato 14 gennaio 2011 - 17:43

Wago, "retrogrado" e' un giudizio che mi attribuisci ,e questo non facilita il dialogo,perche' i giudizi in qualche maniera stoppano,o meglio,incrinano quello che potrebbe essere un tranquillo confronto tra pensieri completamente differenti,linfa vitale del pensiero libero. (e meno male che non la pensiamo tutti uguale,aggiungo io!)
La mia catalogazione che tu fai in una categoria (della quale non ne sapevo l'esistenza),cioe' dei "difensori della cultura",non la comprendo,uno perche' non ne ho nessun diritto (cioe' non sono nessuno per difendere chi e cosa),due perche' ,anche se l'avessi,probabilmente fonderei qualche associazione specifica o altro.
Terzo,un conto e' demonizzare,ossia pontificare a priori,giudicando,un altro e' mettere in discussione.
Ora,che tu sia in disaccordo con me lo accetto,non solo ma mi spiace non si possa argomentare,ma la liberta' di critica verso internet me la lascerai.
Se poi,come dici,ci si dovra' per forza adeguare,non lo so. . .forse per i retrogadi come me (e,quindi,giudicati teste dure e antiquate,menti chiuse,orsi del web e quant'altro).
Chi,invece,in questo mare comincera' a sguazzarci dentro fin da piccolo forse non avra' problemi a far funzionare la mente in modo totalmente nuovo.

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#66 wago

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Inviato 14 gennaio 2011 - 18:31

... scusa la schiettezza eh... ma "con chi ce l'hai, che non c'ho capito quasi un cazzo?"  ;D


Con l'intervento di Slowburn.

Sia chiaro: non ho alcuna intenzione di fare l'apologeta di internet o di respingere al mittente qualsivolta critica verso wikipedia. Sono il primo ad avere le mie perplessita'. Un discorso del tipo "le cose cambiano -> dunque cambiano in peggio" pero' mi pare ottuso e non vedo che spunti utili possa portare. Me la sono presa per questo, e perche' non e' la prima volta che lo leggo (non tanto qui, quanto sui giornali e su altri baluardi della Cultura Superiore).
Nel merito: credo che internet potrebbe portare alle nefande conseguenze indicate da Slowburn se (e solo se) finisse per sostituire in toto i mezzi tradizionali di diffusione del sapere. Ma e' fondamentale un'osservazione: quanti davvero sono quelli che abbandonano questi mezzi in favore di internet? Quanti smettono di leggere libri perche' "tanto c'e' internet"? Pochissimi, credo, forse nessuno. Piuttosto, quel che succede e' che grazie a internet la cultura dell'approfondimento raggiunge persone che prima dell'avvento di questo mezzo se ne stavano alla larga da saggi & enciclopedie. Si', magari costoro si fermeranno a wiki e non andranno oltre, ma: a. e' comunque un guadagno importantissimo rispetto al nulla; b. senz'altro una parte di loro sara' spinta, anche limitatamente a un singolo argomento, ad andarsi a cercare un libro o un testo un po' piu' organico e ragionato rispetto alla paginetta internet.
Per me quindi il discorso dell'impoverimento e' proprio una panzana fatta e finita: con tutti i suoi limiti, internet ha portato a un'ecumenizzazione della cultura mai vista prima, e il fatto eventuale che il livello medio del cittadino/navigante "informato" si sia abbassato rispetto all'era pre-internet (cosa peraltro da verificare) non deve trarre in inganno.
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#67 Grulletta

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Inviato 14 gennaio 2011 - 19:26

Me la sono presa per questo, e perche' non e' la prima volta che lo leggo (non tanto qui, quanto sui giornali e su altri baluardi della Cultura Superiore).

Ogni riferimento a Stefano Isidoro Bianchi è puramente casuale
asd
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#68 100000

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Inviato 14 gennaio 2011 - 19:45

Io mi ritrovo quasi in toto con ciò che dice wago, ma non vorrei dare addosso a Slowburn che comunque esprime un'opinione sensata (anche se parte dal presupposto di conoscere l'utilizzo che le altre persone fanno di internet*), mi ero scagliato per primo per il semplice utilizzo di un termine troppo forte forse o quella che mi era parsa una posizione un pelo troppo estrema e che neanch'io digerisco.
Con tutto che comunque io sono un grande difensore dei "vecchi" mezzi e libri, come si sarà potuto evincere anche dai miei precedenti post in questo stesso thread.

*un po' di generalizzazione mi sta bene, dopotutto chi non viene distratto nell'utilizzo della rete, però ad esempio il mio studio non può rientrare nella tua descrizione che magari invece si può adeguare a quando navigo "per passatempo".
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#69 Affen

    Paolo

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Inviato 14 gennaio 2011 - 21:15

io prima di quest'ultimo mese circa ero un lettore molto pigro, leggevo poco, a volte per interi mesi nulla. Resomi consapevole delle pochissime pagine lette lo scorso anno, dieci al giorno circa, per via di una lettura casuale di un topic su un altro forum, ho preso a leggere almeno dopo pranzo e ora è un mese circa che ogni spazio di tempo libero che prima dedicavo al cazzeggio lo dedico alla lettura, con una media di un centinaio di pagine giornaliere, motivato anche dal confronto fra la vivida soddisfazione che si può provare a fine giornata dopo la lettura di un capolavoro e quella standard che si prova cazzeggiando. 

Per quanto riguarda la posizione di lettura, la velocità, la sensibilità all'ambiente esterno sto cercando di prendere le redini della mia attenzione e diventare sempre più padrone e consapevole delle modalità di lettura. A proposito della velocità di lettura, complice pure la lettura di qualche terribile articolo di qualche blog di terza categoria, mi son reso conto che spesso la lentezza è inutile, che si può leggere molto velocemente e non solo avere gli stessi risultati a livello di comprensione e di godimento, ma riuscire talvolta a superarli, forse per via della maggiore immedesimazione nella lettura. Ho incominciato forzandomi un po' e adesso sono decisamente migliorato, con un po' di allenamento, e considerando sempre la natura del libro da leggere, credo di poter ottenere risultati molto migliori da tutti i punti di vista.
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#70 Slowburn

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Inviato 14 gennaio 2011 - 23:57

Wago, a tratti diciamo la stessa cosa ma in forme differenti,quindi non posso che essere d'accordo (mi riferisco,e lo puoi leggere da qualche mio intervento precedente,al pericoloso utilizzo di s-o-s-t-i-t-u-z-i-o-n-e e non di valido aiuto ad uno studio - chiamiamolo cosi).
Cio' che tu vedi come "ottuso" (. . e mi prendo anche questo via!) nei miei interventi altro non e' che un sentire lecito e spassionato,che proviene dalla mia sensibilita' e alla mia esperienza passata sui libri,di questa onnipresenza di internet nelle nostre vite,e la nostra tendenza ad adeguarci ai suoi schemi,e non adeguare esso ai nostri. . . . perdendo cosi parte di quell'inesauribile fonte primordiale e primaria che e' la nostra mente,fonte di idee!

Dissento,invece,da cio' che tu chiami "cultura dell'approfondimento",faccio un esempio molto semplice: cerco qualcosa di un argomento,clicco su google e trovo una marea di siti e link dai quali "pescare",e ok.
Trovo molti spunti e quant'altro,ma cosi facendo non faccio altro che "spezzettare" l'argomento (soprattutto se e' specifico) di un testo,perche' e' veloce,semplice e non faccio fatica,quindi lo riduco ad una poltiglia indistinta di informazioni che,se per una persona che sa cosa cercare perche' magari sta studiando pari pari con libri e professori,mi sta bene, ( tu hai per esempio dato l'esempio dei tuoi studi di matematica,e ok)diversamente la persona comune,a mio modesto avviso,non solo non approfondisce,ma rimarra' incurante del contenuto stesso dell'argomento,si fara' un'idea spartana e approssimativa,la voglia e il tempo di leggere di argomenti specifici mi spieghi qualcuno se esiste,giusto per dire i libri della Littizzetto o di Volo sono sempre primi in classifica. . . ecco quindi la mia critica.

Ultima cosa: lessi tempo fa un articolo dove dicevano (e lo conferma anche mia madre con la sua esperienza) che l'avvento della tv in Italia negli anni 50 fu salutato come un nuovo modo di acculturamento della societa',addirittura si profetizzava che l'indice di analfabetismo sarebbe diminuito. . . cio' puo' essere anche vero (come e' vero che internet porta ad un avanzamento) pero',e' passato qualche annetto e non e' che i risultati siano poi cosi eclatanti.

Per 10000days,ti ringrazio e un po' mi scuso per il tono usato nel mio primo post in questo thread,ho questo brutto difetto a volte di andare giu' pesante,perche' magari mi appassiona,e mi dimentico della sensibilita' altrui.
Ad ogni modo hai ragione quando dici che non ho molta conoscenza del fantastico "web-world" e delle sue potenzialita'.

Saluti e. . .VIVA I LIBRI! :) ;D





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#71 Reynard

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Inviato 15 gennaio 2011 - 10:48

Riguardo argomento internet: un punto dolente del suo utilizzo e' che la rete e' uno strumento che di per se' richiede un affinarsi dello spirito critico. Proprio perche' le informazioni sono tante, spezzettate, non sempre affidabili, ecc. Per come e' strutturato dovrebbe richiedere un aumento dell'attenzione, della capacita' di selezione e di critica, una dose notevole di curiosita' e di autonomia... Il disastro arriva quando chi lo usa lo usa passivamente, bevendosi acriticamente la prima informazione su cui capita. E' che le informazioni sono talmente numerose (e non filtrate da strutture "istituzionali", come la scuola) che chi non e' spinto da un certo interesse puo' comportarsi in maniera pigra e credere di aver raggiunto la conoscenza.
Ma questo accade anche con strumenti "pre-informatici", fidatevi. Persino uno strumento molto piu' ordinato come una biblioteca puo' essere usato ad cazzum*.

Riguardo all'argomento del topic: e' complicato asd. Tanto per cominciare, leggo molta piu' saggistica (specie libri di storia) che narrativa. Con la letteratura (e anche con la filosofia, ma questo e' piu' comprensibile) sono diventato un lettore lento. Vari motivi: non ho piu' tanto tempo come nella mia gioventu', anche il mio tempo e' strutturato diversamente, spostamenti da e per la biblioteca (ok, leggo in tram, ma sono al massimo venti minuti, e' praticamente un coitus interruptus), compiti casalinghi, anche una certa irrequietezza che non mi fa stare volentieri a casa... Poi c'e' il fatto che con la letteratura ho sviluppato un rapporto strano. Con un libro di saggistica mi trovo piu' o meno sempre bene, con uno di narrativa sono parecchio esigente: a meno che non si tratti di letture amene (gialli, SF...) non leggo indiscriminatamente, e anzi sono diventato eccessivamente prudente. Non mi basta che un libro "mi stuzzichi", devo proprio sentirne il bisogno di leggerlo. Ma soprattutto il problema principale e' che spesso i libri non li finisco: comincio immergendomene completamente, ma a un certo punto perdo il momento. Se la lettura comincia a dilungarsi, se per qualche giorno qualcosa si inserisce (impegni vari, studio ecc.), e' finita. Perdo il filo, comincio a leggere una pagina e poi stufarmene, soprattutto "esco" dall'atmosfera, perdo l'immagine mentale dei personaggi, il contesto delle situazioni... fino, nei casi peggiori, chiudere il libro e non riaprirlo piu'. Ormai so che c'e' questo rischio e quindi ci penso bene prima di intraprendere letture impegnative, specie di classici voluminosi (leggero' mai "Guerra e pace"? Comincio a disperare).
E' una cosa sorta da quando sono in Germania, forse appunto perche' non ho piu' quella immensa disponibilita' di tempo che mi permette di adeguare i tempi di lettura al mio interesse. Ma non solo: credo sia proprio cambiato il mio modo di rapportarmi alla narrativa, non mi affascina di per se' semplicemente una "storia" (sempre esclusa la letteratura di puro intrattenimento, che comunque si esaurisce in giornata, non ha problemi di tempo...), deve esserci qualcosa in piu'...
A questo, si aggiunge un problema pratico. I libri in italiano (e non riesco a leggere letteratura di peso in tedesco) me li devo portare dall'Italia, ogni tre mesi o giu' di li'. E devo sceglierli con cura, non posso portarmi tonnellate di libri e se quelli che porto poi non mi "acchiappano" rimango a secco. Quindi, nel dubbio, vado di storiografia, con cui sono sicuro.
Internet non aiuta, ma non e' la causa. Ce l'ho acceso piu' che altro quando sto scrivendo, per rinfrancare lo spirito tra un paragrafo e l'altro. Casomai fino a qualche tempo fa dedicavo tanto del mio tempo libero alla passione per i film, ma pure quella sta attraversando una crisi (purtroppo :'(). Piu' che altro mi capita di avere dei raptus in cui mi guardo qualche serie TV in blocco, ma sono momenti. E comunque se proprio voglio leggere non mi faccio distrarre. E' proprio che ci sono periodi che dedico intensamente alla lettura e altri in cui, semplicemente, "non ho voglia". (un libro in lettura ce l'ho sempre, spesso almeno due, ma nei periodi "no" magari leggo solo sul tram e prima di andare a letto).

* Qualche settimana fa una ragazza in piena difficolta' mi ha fermato in biblioteca per chiedermi dove fosse un certo scaffale (praticamente ci vivo in biblioteca, ci manca solo che mi diano le chiavi per chiudere la sera). Aveva la segnatura di un libro, ma stava cercando nella sezione sbagliata: "Guarda, qui ci sono le segnature che iniziano per N, gli scaffali B che servono a te sono li' in fondo". "Ma no, li' c'e' teologia!". "Appunto, la lettera B indica i libri di teologia". "Impossibile, questo e' un libro di storia!". Guardo il titolo: era qualcosa tipo "Storia della chiesa protestante ecc. ecc.". Voglio dire, che livello di elasticita' mentale e' richiesta per capire che un libro di storia della chiesa puo' trovarsi tra quelli di teologia?
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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#72 ArchieFisher

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Inviato 15 gennaio 2011 - 11:52

Che bel topic.

Detto questo, spesso negli anni passati anche io compravo più libri di quanti non fossi in grado di leggere.

Da un paio di anni ho adottato una strategia.

Ho iniziato a tenermi sul cellulare una lista di libri che voglio comprare. Tutte le volte che vedo in libreria un libro che mi piace (o mi piacerebbe), lo aggiungo alla lista. Compro solo libri della lista e li cancello una volta comprati. Questo mi ha anche impedito di rifare errori passati (ovvero di comprare d'impeto libri che avevo già a casa).

Poi, un annetto fa ho perlustrato la mia libreria individuando tutti i libri che non avevo ancora letto (cinque o sei) e li ho messi tutti in bella mostra. In pratica mi sono fatto una zona della libreria dove metto i libri che non ho ancora letto (compresi quelli che compro nuovi).


P.S. si vede che sono nerd...
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Life was never better than
in nineteen sixty-three

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#73 wago

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Inviato 15 gennaio 2011 - 12:13

Eh, anch'io mi dico "dovrei comprare di meno", ma ho il dannato vizio di prendermi bene per libri dalla vita breve, AKA che e' gia' un miracolo se stanno in una libreria normale, figuriamoci se ci restano piu' di qualche mese. Per dire, un paio d'anni fa usci' un volumazzo sulla scienza in eta' ellenistica, sembrava una figata spaziale, non l'ho preso perche' "ora sto leggendo altro" e ora e' sparito dalla circolazione. Lo stesso vale per mille altri titoli (coi libri di musica poi e' peggio ancora), quindi portafogli permettendo adotto la politica del "non fartelo scappare".
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#74 William Blake

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Inviato 15 gennaio 2011 - 15:59


* Qualche settimana fa una ragazza in piena difficolta' mi ha fermato in biblioteca per chiedermi dove fosse un certo scaffale (praticamente ci vivo in biblioteca, ci manca solo che mi diano le chiavi per chiudere la sera). Aveva la segnatura di un libro, ma stava cercando nella sezione sbagliata: "Guarda, qui ci sono le segnature che iniziano per N, gli scaffali B che servono a te sono li' in fondo". "Ma no, li' c'e' teologia!". "Appunto, la lettera B indica i libri di teologia". "Impossibile, questo e' un libro di storia!". Guardo il titolo: era qualcosa tipo "Storia della chiesa protestante ecc. ecc.". Voglio dire, che livello di elasticita' mentale e' richiesta per capire che un libro di storia della chiesa puo' trovarsi tra quelli di teologia?


in totale off topic: sei tornato a Dresda?
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#75 Reynard

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Inviato 15 gennaio 2011 - 17:16


in totale off topic: sei tornato a Dresda?

Non l'ho mai lasciata (feste comandate a parte).
  • 0
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#76 Eleanor Rigby

    Utente che paga sempre i suoi debiti.

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Inviato 15 gennaio 2011 - 17:35

Ecco, l'ho fatto di nuovo: son passata per caso da Feltrinelli all'ora di pranzo e ho comprato un libro. Che si accumula con gli altri dodici libri sul comodino, tutti interessanti e "da leggere". :'(


Mi chiamo eleanor, e sono una tossica.
(Tutti in coro: ciao, eleanor)
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Zingonia di una certa età

 


Syd ili 4.5 te l0'ho deto perché il dosco è effettivamente un capovlavoro no perché ti conosco (che poi non ci siamo ancora visti per ora

On dovresti però osservare l'andamtnto dei voti del disco, non è queleo che un artista farebbe. Viaeto che ildisco ha cendo all'estero puoi pensare finalmnetn di espatriare e portare la tua museca ove ha più+ brobabilità di avere cuccesso


#77 Greed

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Inviato 15 gennaio 2011 - 18:02

Riguardo alla tessera feltrinelli:
con la tessera ti applicano uno sconto infimo che si accumula e puoi spendere nei prossimi acquisti
ma se compri molto, spendi 100 euro mettiamo, non fanno uno sconto addizionale?

Perché io con un'altra tessera (cartagiovani) ho sempre il 10%, e mi sa che mi conviene usare quella.
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#78 kebab

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Inviato 15 gennaio 2011 - 18:13

Io amo leggere ma leggo pochissimo. Soprattutto con l'aumentare delle pagine aumenta esponenzialmente il tempo che impiego a finire il libro, perché tendo a leggere a poussé piuttosto che a ritmo costante. Il mio problema è che il 75% della giornata lo spendo a studiare, soprattutto quando sono sotto esame, e per staccare e rilassarmi l'ultima cosa che mi viene da fare è leggere visto che passo tutto il giorno sui libri. Quindi approfitto del bagno, del treno e della sera (questo raramente perché mi viene scomodo leggere sul letto). Comunque condivido gli acquisti impulsivi e la disposofobia librica.
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#79 Merlo

    Classic Rocker

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Inviato 15 gennaio 2011 - 18:46

Io da anni ho smesso di entrare da La Feltrinelli - luogo di perdizione - dato che ho imparato che per me è scientificamente impossibile uscirne senza almeno un paio di acquisti, acquisti che puntualmente finiranno parcheggiati nella straripante libreria zeppa di cosa "da leggere appena avrò tempo".

Anni fa leggevo moltissimo, ma internet ha rovinato tutto: oramai sono sempre a cazzeggiare sulla rete perdendo tempo che potrei dedicare alla lettura (come adesso).

Mesi fa mi è capitato di abitare per un lungo periodo in una casa senza connessione ed era un'altra vita: tutti i giorni leggevo, consumavo la settimana enigmistica e mi esercitavo con il basso... al punto che tra i propositi per il 2011 c'è quello di "un giorno alla settimana senza computer".

Comunque, avendo poco tempo da dedicare alla lettura, generalmente prediligo classici della letteratura ('800 e '900), poesie e libri sulle filosofie orientali.
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#80 Slowburn

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Inviato 17 gennaio 2011 - 15:31

. . . .pure per me e' cambiato il modo di leggere,o meglio,cio' che scelgo,pero' una cosa non e' cambiata: se un libro mi prende,anche se ha mille pagine,mi ci immergo completamente,non solo,ma mi e' successo piu' volte di rinunciare a qualcos'altro per potermi dedicare ad esso.
Se,invece,ho un libro anche di venti pagine ma non mi prende. . . beh.. . inizia un calvario per il poveretto. . ;D: tristemente abbandonato sul comodino,poi spostato nella libreria (ma a vista,si sa mai. . ),a volte ripescato,poi rimesso in altro luogo,poi a volte la resurrezione (che e' piu' un sentirsi in debito per non averlo compiuto),poi la ricaduta nel dimenticatoio. . .
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#81 Affen

    Paolo

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Inviato 17 gennaio 2011 - 16:21

secondo me è un atteggiamento sbagliato. Anche se devo fare grandissimi sforzi leggo sempre tutto. Certe volte ho iniziato ad amare un libro dopo aver letto l'ultima pagina. Certo, poi ci sono libri insalvabili, non lo nego, ma di certo è limitante fermarsi davanti al primo scoglio.
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#82 Lois

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Inviato 17 gennaio 2011 - 19:00

Io leggo a seconda dello stato d'animo. Ci sono, quindi, periodi in cui fagocito mappazze dal peso specifico insostenibile in un paio di giorni, ma ci sono anche quei periodi in cui leggere non è il primo dei miei pensieri e passano inesorabilmente i giorni e si accumulano i granelli di polvere sopra a libercoli diversamente esauribili in poche ore. Compro d'impulso, ci sono volte che compro due o tre libri insieme perché in un dato momento della mia vita decido che quei titoli debbano far parte del mio bagaglio, sicché capita che poi si accumulino senza che abbia la dovuta ispirazione di aprirli e leggerli. Tra l'altro a me non piace leggere libri prestati o, per meglio dire, anche se leggo un libro prestato, devo poi farlo mio, perché mi piace circondarmi di carta.
Mi fa piacere anche prestarli, anche se purtroppo poi non tutti sono ritornati alla casa madre, con mio sommo dispiacere.
I luoghi? Beh, d'estate anche al mare. Non deve mancare un libro nello zaino: guai! Mi sentirei persa. Come anche in viaggio. Ma soprattutto a letto, la sera prima di dormire e al mattino appena sveglia.

Vorrei aprire un'ulteriore discussione*: cosa ne pensate degli e-books? Io ho sempre ritenuto che un libro sia affascinante per il rumore delle pagine che sfoglio, per l'odore della carta soprattutto quando non è più nuovo, per il contatto dei polpastrelli con i fogli, soprattutto per la possibilità che danno di sottolineare una frase, annotare un commento, scrivere in terza di copertina il mio giudizio e magari leggere quello di altri.   
La lettura sul computer mi disturba concettualmente; sarò vecchia dentro, ma leggere seduta alla scrivania non lo trovo particolarmente comodo, né partecipativo, soprattutto. Trovo che avere il contatto fisico con un libro sia la sublimazione della lettura come piacere dei sensi, come stimolo cerebrale a tutto tondo.

Ci sono libri che sono da anni sul comodino, e proprio non riesco a finirli. Non so, perché non mi ispirano, perché non rispondono alla mia ricerca, o perché capita e basta? Ulisse, ad esempio, è uno dei libri che non ho mai portato a termine. Il problema è che dopo tanti anni non mi è ancora venuta voglia di farlo. Un altro è Baudolino, nonostante Eco sia uno dei miei preferiti.

* scusssatemi... l'avete già fatto. I'm so sorry  :-[
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... perchè il voler bene non si compra, non si vende, non si impone con il coltello alla gola, nè si può evitare: il voler bene succede
(J. Amado - "Teresa Batista stanca di guerra")


 

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#83 Rover

    hjdjlalkjaz

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Inviato 17 gennaio 2011 - 22:44

Quoto Lois su tutta la linea riguardo gli e-book!

Ulisse, ad esempio, è uno dei libri che non ho mai portato a termine

Anche io, uno dei pochissimi lasciati a metà. Tra gli altri i Topici di Aristotele
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#84 Aurora

    born slippy

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Inviato 21 gennaio 2011 - 22:27

sinceramente il come ,dove, quando e quanto mi è indifferente
l'importante e l'essenziale per la mia fame è il 'cosa'! il mezzo è solo un mezzo
sono un'appassionata di edizioni fuori commercio e di autori russi nello specifico ... se trovo un barlume d'interesse anche sulla scritta di un magazzino abbandonato,assorbo e ringrazio della fortuna.



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#85 Greed

    round control to major troll

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Inviato 22 gennaio 2011 - 10:23

Una cosa che mi diverte è confrontare gli avvisi tradotti in più lingue nei luoghi pubblici (treni, autobus, negozi) e guardare se coincidono o ci sono differenze.
L'italiano è sempre più difficile, formale, pomposo, sembra avere una tendenza naturale a essere antilingua.
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#86 JackNapier

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Inviato 22 gennaio 2011 - 10:32

credo di essere l'unico uomo al mondo a trovare comoda la lettura a letto  ::).
? sempre lì che leggo, quasi sempre va', e continuo fino  a quando mi rimane la forza appena necessaria a spegnere la luce.
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#87 100000

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Inviato 22 gennaio 2011 - 13:17

credo di essere l'unico uomo al mondo a trovare comoda la lettura a letto  ::).
? sempre lì che leggo, quasi sempre va', e continuo fino  a quando mi rimane la forza appena necessaria a spegnere la luce.


Siamo almeno in due. Comunque io leggo più o meno in qualunque posizione/luogo.
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#88 Eleanor Rigby

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Inviato 22 gennaio 2011 - 20:17

credo di essere l'unico uomo al mondo a trovare comoda la lettura a letto  ::).


No no, a me piace molto leggere stesa sul letto, se si tratta di lettura di piacere. Studiare no, o sto seduta in scrivania, e tutto intorno deve essere ordinato e igienicamente ineccepibile, se no non mi concentro.

O quando sono in spiaggia d'estate, pancia in giu' sull'asciugamano.
Spesso non mi accorgo del tempo che passa e mi ustiono ignobilmente solo il lato B, il che mi fa sembrare un Ringo Boys (il biscotto).
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Zingonia di una certa età

 


Syd ili 4.5 te l0'ho deto perché il dosco è effettivamente un capovlavoro no perché ti conosco (che poi non ci siamo ancora visti per ora

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#89 100000

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Inviato 23 gennaio 2011 - 09:58

certo il fascino dell'oggetto, l'odore e il rumore della carta...ma andateci voi tutti i giorni con 500 pagine di malloppo nella borsa da lavoro che già contiene di suo tante altre scartoffie.


Io, quando stavo a Barcellona e leggevo sempre in metro spostandomi e andando all'uni, avevo adottato la tecnica di tenere libri "leggeri" (ma più per le dimensioni che per il peso...quanto può pesare un libro??) appositamente per i viaggi, mentre magari nel frattempo mi leggevo il "mattonazzo" a casa o comunque in situazioni più agevoli.
Questo vale ancora quelle rare volte che devo prendere il treno e non ho borse con me, quindi seleziono sempre libri tascabili (davvero, non solo per il nome).
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#90 placebo_effect

    Roadie

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Inviato 23 gennaio 2011 - 11:51

io penso che non riuscirei mai a utilizzare un ebook.
come altri hanno sottolineato precedentemente,esiste un rapporto quasi affettivo con la carta che si sfoglia,si odora,si utilizza per segnare,scrivere e commentare. la bellezza nell'aver finito il libro e riporlo assieme agli altri nella tua libreria.sono elementi per me imprescindibili.rituali di cui ogni lettore si compiace.piccoli atti di vanità

il mio luogo per leggere: solitamente una stanza ben illuminata e silenziosa.a volte leggo anche in biblioteca nelle pause pranzo
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#91 wago

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Inviato 23 gennaio 2011 - 12:07

Sulla questione ebook: come dicevo altrove, il punto non e' per me "mandare in pensione la carta" dei libri. Ora come ora non voglio proprio e non penso che ne sarei capace. La questione e' un altra, e sono le tonnellate di libri introvabili nelle librerie, ma che in rete si scaricano gratis con un clic. Penso a tanti tanti testi universitari altrimenti dispendiosissimi. Oppure agli articoli delle riviste scientifiche, scomodi da leggere sul monitor e criminali da riversare massicciamente su carta. L'ebook offre un'alternativa a questo, un supporto piu' pratico e flessibile che evita di sciupare foreste amazzoniche di fogli che poi, con ogni probabilita', finiranno persi poco dopo esser stati diligentemente letti&studiati&sottolineati.
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#92 100000

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Inviato 23 gennaio 2011 - 14:39

poi c'è da dire anche che ormai non ho più spazio in casa

Su questo ti capisco in pieno, anche se non mi piacerebbe comunque risolvere con l'ebook (come già detto desidero avere fisicamente i libri anche se li ho già letti in prestito da qualcuno).
Sul resto secondo me è facilmente risolvibile con una veloce scelta prima di partire, magari sei molto più veloce di me nella lettura (più che possibile) e un libro in 2 ore te lo divori. Però per me basta pensarci un attimo, scorrere la libreria di casa e prendere un volumetto adatto (al viaggio, al mio umore, all'estro del momento) e partire.
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#93 Lucu

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Inviato 30 gennaio 2011 - 22:30


Ultima cosa: lessi tempo fa un articolo dove dicevano (e lo conferma anche mia madre con la sua esperienza) che l'avvento della tv in Italia negli anni 50 fu salutato come un nuovo modo di acculturamento della societa',addirittura si profetizzava che l'indice di analfabetismo sarebbe diminuito. . . cio' puo' essere anche vero (come e' vero che internet porta ad un avanzamento) pero',e' passato qualche annetto e non e' che i risultati siano poi cosi eclatanti.


La tv in Italia (prima dell'arrivo sul mercato della tv commerciale) ha dato un grandissimo contributo non tanto alla diminuzione dell'indice di analfabetismo, ma alla diffusione della lingua italiana in sostituzione dei dialetti in gran parte delle regioni italiane. Sembra assurdo, ma se oggi un lucano riesce a dialogare con un ligure, un sardo con un veneto e un siciliano con un emiliano è anche merito di Mike Bongiorno. Dimmi se non si è trattato un fattore positivo per l'acculturamento generale. Secondo me si.
Per passare al resto del discorso: internet non sostituirà mai i libri, così come il cinema non ha sostituito il teatro e la televisione non ha sostituito né il cinema né la radio. I mezzi di comunicazione si moltiplicano, si integrano e interagiscono tra di loro, dando tutti (anche quelli che spesso snobisticamente vengono considerati deteriori) il loro, più o meno importante, contributo alla cultura.
Poi non capisco per quale motivo il leggere per link, spostandosi da un contesto all'altro dovrebbe comportare un impoverimento culturale. Il pensiero non è qualcosa con un inizio uno svolgimento e una fine, ma è qualcosa di molto simile a un continuo fluire di link, di collegamenti tra qualcosa e qualcos'altro che spesso non c'entrano nulla tra loro, fino ad arrivare a un punto che interessa maggiormente e che ci piacerebbe approfondire o rendere in maniera più organica nel primo caso leggendo, nel secondo scrivendo un testo. Internet può essere paragonato al pensiero grezzo e disordinato da cui può scaturire un'idea. Il libro è quell'idea messa in ordine e approfondita.
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#94 SV

    Roadie

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Inviato 31 gennaio 2011 - 13:25



Ultima cosa: lessi tempo fa un articolo dove dicevano (e lo conferma anche mia madre con la sua esperienza) che l'avvento della tv in Italia negli anni 50 fu salutato come un nuovo modo di acculturamento della societa',addirittura si profetizzava che l'indice di analfabetismo sarebbe diminuito. . . cio' puo' essere anche vero (come e' vero che internet porta ad un avanzamento) pero',e' passato qualche annetto e non e' che i risultati siano poi cosi eclatanti.


La tv in Italia (prima dell'arrivo sul mercato della tv commerciale) ha dato un grandissimo contributo non tanto alla diminuzione dell'indice di analfabetismo, ma alla diffusione della lingua italiana in sostituzione dei dialetti in gran parte delle regioni italiane. Sembra assurdo, ma se oggi un lucano riesce a dialogare con un ligure, un sardo con un veneto e un siciliano con un emiliano è anche merito di Mike Bongiorno. Dimmi se non si è trattato un fattore positivo per l'acculturamento generale. Secondo me si.
Per passare al resto del discorso: internet non sostituirà mai i libri, così come il cinema non ha sostituito il teatro e la televisione non ha sostituito né il cinema né la radio. I mezzi di comunicazione si moltiplicano, si integrano e interagiscono tra di loro, dando tutti (anche quelli che spesso snobisticamente vengono considerati deteriori) il loro, più o meno importante, contributo alla cultura.
Poi non capisco per quale motivo il leggere per link, spostandosi da un contesto all'altro dovrebbe comportare un impoverimento culturale. Il pensiero non è qualcosa con un inizio uno svolgimento e una fine, ma è qualcosa di molto simile a un continuo fluire di link, di collegamenti tra qualcosa e qualcos'altro che spesso non c'entrano nulla tra loro, fino ad arrivare a un punto che interessa maggiormente e che ci piacerebbe approfondire o rendere in maniera più organica nel primo caso leggendo, nel secondo scrivendo un testo. Internet può essere paragonato al pensiero grezzo e disordinato da cui può scaturire un'idea. Il libro è quell'idea messa in ordine e approfondita.


... infatti credo che la "superficialità culturale" dipenda più "dall'approccio all'informazione" che "dal mezzo di comunicazione in sé"... se ti accontenti "della scorza", lo fai sul web come in tele o sul giornale "cartaceo"... se sei per approfondire, lo fai sia davanti al monitor che in una biblioteca
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#95 Slowburn

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Inviato 01 febbraio 2011 - 12:17

. . . .ma non ho mai detto che internet sostituira' i libri.
La tv ha certo portato acculturamento,e son d'accordo,ma in quel preciso contesto storico italiano.
Ora la tv e' una estensione del proprio io,come telefonini e internet,il pericolo e' una trasposizione artificiale di un io indefinito,non piu' un "mezzo" che mi aiuta a migliorare (come negli anni 50 la tv),ma un "fine" per arrivare ad essere qualcuno.
Il pericolo,secondo la mia opinione,e' proprio la perdita dell'identita' e dell'unicita' propria di ogni essere umano: sono,mi vesto,parlo,gesticolo,mi muovo nel mondo,conosco,mi informo,non per come sono ma per come ricevo informazioni dalla tecnologia.

E la quantita' incredibilie di messaggi subliminali,nessuno ne parla? La tv dovrebbe essere intrattenimento,evasione e anche informazione,invece si diventa parte di un ingranaggio infernale,dove si e' controllati e dal quale e' difficile uscirne.
Per il mio pensiero,questo e' l'impoverimento culturale,dove,se da una parte(come avevo gia' detto) chi sa cosa approfondire e cercare,anche linkando in superficie (esempio: un medico riguardo un convegno a distanza piuttosto che una casalinga su una ricetta che vuole migliorare)e' un mezzo di comunicazione fantastico,dall'altra parte pero' una persona si informa di tutto (pericolosissimo poi il campo medico!),slega la propria personalita' dalla realta',clicca e trova,clicca e spera,clicca e sogna. . . ma tant'e. . . per le future generazioni che verranno allevate a questa nuova forma mentis adopereranno il taglia e incolla come strumento di una creativita' nuova che,forse,noi oggi riusciamo soltanto ad intuire.


p.s. non dimentichiamo che sono gia' nati gruppi di aiuto per uscire dal dipendenza ossessivo-compulsiva da internet.



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#96 SV

    Roadie

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Inviato 01 febbraio 2011 - 13:36

. . . .ma non ho mai detto che internet sostituira' i libri.
La tv ha certo portato acculturamento,e son d'accordo,ma in quel preciso contesto storico italiano.
Ora la tv e' una estensione del proprio io,come telefonini e internet,il pericolo e' una trasposizione artificiale di un io indefinito,non piu' un "mezzo" che mi aiuta a migliorare (come negli anni 50 la tv),ma un "fine" per arrivare ad essere qualcuno.
Il pericolo,secondo la mia opinione,e' proprio la perdita dell'identita' e dell'unicita' propria di ogni essere umano: sono,mi vesto,parlo,gesticolo,mi muovo nel mondo,conosco,mi informo,non per come sono ma per come ricevo informazioni dalla tecnologia.

E la quantita' incredibilie di messaggi subliminali,nessuno ne parla? La tv dovrebbe essere intrattenimento,evasione e anche informazione,invece si diventa parte di un ingranaggio infernale,dove si e' controllati e dal quale e' difficile uscirne.
Per il mio pensiero,questo e' l'impoverimento culturale,dove,se da una parte(come avevo gia' detto) chi sa cosa approfondire e cercare,anche linkando in superficie (esempio: un medico riguardo un convegno a distanza piuttosto che una casalinga su una ricetta che vuole migliorare)e' un mezzo di comunicazione fantastico,dall'altra parte pero' una persona si informa di tutto (pericolosissimo poi il campo medico!),slega la propria personalita' dalla realta',clicca e trova,clicca e spera,clicca e sogna. . . ma tant'e. . . per le future generazioni che verranno allevate a questa nuova forma mentis adopereranno il taglia e incolla come strumento di una creativita' nuova che,forse,noi oggi riusciamo soltanto ad intuire.


p.s. non dimentichiamo che sono gia' nati gruppi di aiuto per uscire dal dipendenza ossessivo-compulsiva da internet.




... quando nasceranno "gruppi di aiuto per uscire dalla dipendenza dalla TV" (solo per fare un esempio), potremo parlare di "par condicio"

PS: esiste un "campo" (abbigliamento, giornali, tv, riunioni di lavoro, libri scolastici e non, ...) in cui non vengano "infilati" "messaggi subliminali"?
Immagine inserita
PPS: "...Ora la tv e' una estensione del proprio io,come telefonini e internet,il pericolo e' una trasposizione artificiale di un io indefinito..."  ??? ehhhhh? (... lo dicevo io che facevo bene a fare l'università... so' troppo 'GNORANTE)
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#97 Slowburn

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Inviato 01 febbraio 2011 - 15:02

. . .. ma non comprendo perche' un'opinione differente debba essere messa sotto una specie di lente d'ingrandimento,come se si dovesse trovare il cavillo sul quale aggrapparsi per far sgretolare il pensiero di una persona.

Certo che i messaggi subliminali esistono pure sul detersivo per lavare i piatti,ma ritengo che il video,in tutte le sue forme, tv,internet,cellulari,aggeggi per i giochi,siano molto ma molto piu' influenti,e non solo per le menti giovanissime.
Mentre i rapporti umani nella realta' si sgretolano (o,peggio,non si costruiscono),nel virtuale si abbonda di nick e "amici" dove cliccando si possono cancellare a piacimento,ma,come ho gia' detto,tant'e'!

Oh,questo e' il mio pensiero,basta non riscrivo piu' le stesse cose,ormai stufo,e poi la discussione non scorrerebbe piu',rimetto a chi piu' ne sa e meglio di me e si trova bene pattinando felicemente e spensieratamente nel fantastico web-world.
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#98 SV

    Roadie

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Inviato 01 febbraio 2011 - 15:25

no no... aspe'... hai descritto un "modo di fare" che detesto... quindi ti assicuro che non era mia intenzione... lungi da me "sgretolare" o semplicemente "delegittimare"... esprimevo a mia volta un pensiero (ma ti assicuro senza presunzione)
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#99 Slowburn

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Inviato 01 febbraio 2011 - 22:07

. . . ooohhh davvero? ma sai che non avevo capito??veramente!!
. . .ma no,nessuna presunzione,mai pensato,no problem! :)

(chissa' che qualche scienziato inventi un sistema tecnologico per viaggiare nel tempo,cosi me ne vado direttamente all'eta' della pietra va! ;D)

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