Affetti e dispetti (La nana)
Iniziato da
William Blake
, ott 21 2010 22:21
3 replies to this topic
#1
Inviato 21 ottobre 2010 - 22:21
http://www.ondacinem...ffetti_dispetti
Alla recensione di Claudio aggiungo un paio di osservazioni. Al contrario di un'opera come "Rachel getting married" il film di Silva in certi passaggi sembra davvero un film amatoriale: fotografia nulla, attori senza trucco (uno più brutto e sfatto dell'altro), camera a mano che vaga pedinandoli. Schematico l'intreccio, sia per il risultato finale, sia per l'escalation di cattiverie a cui Raquel sottoponeva le sue antagoniste. E' una minchiata, che mi ha divertito a tratti solo perchè è cattivissimo e sgradevole (mi basta poco, lo so ): e poi che fine fa il marito che passa il tempo a costruire velieri e a giocare a golf? voglio uno spin-off su di lui
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"
#2
Inviato 21 ottobre 2010 - 22:30
Io l'ho trovato bellissimo invece, mi ha ricordato un pò quelli del dogma film retti solo da sceneggiatura e personaggi carismatici. In questo caso lei, la cattivissima governante e l'amicizia che stringe con la sua collega-sostituta è davvero il top dell'umanoide. Il finale, poi. Che fico. Mi ha commosso, non scherzo.
banalmente per niente, perchè è cosi anche nella realtà nella maggior parte dei casi. Nel caso specifico c'è anche un problema di ruolo, di territorio, etc..il sesso è una parte del discorso. Ma sta alla fine, giustamente, prima succedono tante altre cose. Tante crisi che vengono risolte dall'amica-sostituta con estrema delicatezza. Strano che tu non te ne sia accorto. Il sesso c'entra poco.
si farà accettare, farà scattare in lei la molla in grado di scovare l'origine (banalmente sessuale) della sua frustrazione.
banalmente per niente, perchè è cosi anche nella realtà nella maggior parte dei casi. Nel caso specifico c'è anche un problema di ruolo, di territorio, etc..il sesso è una parte del discorso. Ma sta alla fine, giustamente, prima succedono tante altre cose. Tante crisi che vengono risolte dall'amica-sostituta con estrema delicatezza. Strano che tu non te ne sia accorto. Il sesso c'entra poco.
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Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
#3
Inviato 23 ottobre 2010 - 09:24
si farà accettare, farà scattare in lei la molla in grado di scovare l'origine (banalmente sessuale) della sua frustrazione.
banalmente per niente, perchè è cosi anche nella realtà nella maggior parte dei casi. Nel caso specifico c'è anche un problema di ruolo, di territorio, etc..il sesso è una parte del discorso. Ma sta alla fine, giustamente, prima succedono tante altre cose. Tante crisi che vengono risolte dall'amica-sostituta con estrema delicatezza. Strano che tu non te ne sia accorto. Il sesso c'entra poco.
Accolgo l'obiezione, sicuramente sensata. Devo ammettere che non ebbi il tempo di fare la recensione come avrei voluto e la tirai un po' via...
Dei problemi di ruolo ho parlato concentrandomi sulle relazioni con tutti gli altri personaggi; il territorio rientra nello stesso discorso, ma a mio parere è in parte secondario: da un lato lei è straniera esattamente come almeno un'altra sua collega/sostituta, dall'altro ha la possibilità di uscire dalla casa anche all'inizio del film, ma ciò non risolve nulla.
Uno degli aspetti migliori è senz'altro il modo in cui l'ultima collega riesce a diventarle amica, quei metodi simili ai suoi che scatenano in lei una risata liberatoria che è il vero spartiacque del film. Su questo punto effettivamente avrei dovuto soffermarmi di più.
Il mio giudizio sul film comunque non cambia: non decolla, gli manca lo scarto che rompa gli schemi e gli faccia fare il salto di qualità. E devo rivendicare e ribadire il fatto che quando è sopraggiunta la componente sessuale mi sono un po' cadute le braccia...
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#4
Inviato 23 ottobre 2010 - 10:09
pure a me sono cadute le braccia. comunque secondo me non si tratta tanto di semplice componente sessuale (la donna non è frustrata in quel senso): ma della sensazione di fine. ha paura di non riuscire più a lavorare, di essere abbandonata e si sente anche più sola (in questo senso, la telefonata con la madre mentre è a casa con la collega è liberatoria). il film i suoi spunti ce li ha, ma non c'è tenuta drammaturgica e tutti i pezzi combinati insieme non si incastrano.
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"
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