allora a casaccio:
swing:
duke ellington - far east suite
tutti consiglierebbero la raccolta blanton webster ma per iniziare è molto impegnativa, vuoi anche che è pieno di roba e la qualità di registrazione è molto bassa, questo è degli anni sessanta ma lo stile è quello, è decisamente più breve ed è godibilissimo
bop:
un disco di monk, facendo valere il discorso di sopra della qualità di registrazione anzichè brilliant corner che è registrato maluccio per esempio monk's dream oppure at the five spot
hard bop:
Booker Ervin - The trance (scelta non esattamente classica ma la realtà dei fatti è che pensare che i dischi "classici" che vengono detti per avvicinare ai generi non sono per forza migliori, sono solo più famosi). Oppure boh, un disco di Dexter gordon (magari roba come questa ha qualcosa che lontanamente ricorda i morphine:
http://www.youtube.c...h?v=k2Lx3n10fkc), tipo one flight up
cool jazz
a me birth of the cool piace relativamente e anche storicamente non è affatto birth di niente, ma è il disco che consigliano tutti. A scelta tra un'antologia di Claude Thornhill (tipo real birth of the cool), Subconscious lee di Lee Konitz o se vuoi un disco più tipico, accessibile e piacevolissimo c'è Night lights di Gerry Mulligan
modale:
l'inevitabile kind of blue che tanto ti tocca, idem a love supreme
post-bop
il secondo quintetto di davis, tipo Miles Smiles o Nefertiti. E pure qualcosa di Andrew Hill, tipo Point of departure oppure Andrew
free jazz
anzichè buttarti sul disco omonimo di coleman che sulle prime può essere piuttosto ostico ti straconsiglio di sentirti la raccolta di ken burns, questa

dove c'è molta varietà e pure parte del disco in questione e credo sia la migliore introduzione al genere che abbia sentito perchè parte dalle prime cose più strutturate e senti la transizione verso la roba più libera, oltre ad essere estremamente godibile
jazz-rock
bitches brew, sempre di davis. Si ho tirato in ballo tre dischi di davis ma tanto sono così diversi (e con musicisti diversi) che vanno benissimo
post-qualcosa
fractured fairy tales di tim berne, giusto per dire un disco successivo agli anni settanta
e non ho manco nominato gente tipo armstrong (di solito ci si butta sulla raccolta delle registrazioni con gli hot five/hot seven), charlie parker (tipo dial sessions) o mingus (ah hum, per dirne uno)